domenica
14 Settembre 2025

Temporali e rischio piene dei fiumi: allerta arancione fino a lunedì notte

Nuovo provvedimento dell’Agenzia regionale di protezione civile

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Fino alla mezzanotte di domani, lunedì 9 settembre, sarà attiva nel territorio in provincia di Ravenna l’allerta meteo numero 114 emessa alle 12.35 di oggi, domenica 8 settembre, dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna e valida fin dal momento dell’emissione.

Quella emessa ieri per criticità idraulica e temporali fino alla mezzanotte di oggi, domenica 8 settembre, arancione (nei comuni di Brisighella, Faenza, Russi, Ravenna e Cervia) per criticità idraulica (con rischio di fenomeni di piena dei fiumi) e gialla per temporali dalla mezzanotte di oggi, domenica 8 settembre, alla mezzanotte di domani, lunedì 9.

Prospettiva Dante, dall’11 settembre il festival diretto dall’Accademia della Crusca

Tra i protagonisti Alessio Boni, Edoardo Prati, Donatella Di Pietrantonio, Samuele Bersani e Beppe Severgnini

13–09 2023 Ravenna Chosti Dante E Cassa , Inaugurzione Festival Prospettiva Dante , Fondazione Cassa Di Risparmio Di Ravenna , Giancarlo Giannini, Domenico De Martino , Cipoletta , Prsidente Accademia Della Crusca , Alfieri , Ferrini , Sindaco , Tomba

Intrecciare ricerca, alta divulgazione e interpretazione artistica: è questa la vocazione coltivata anno dopo anno dal solo festival interamente dedicato al Poeta. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, Prospettiva Dante è in scena dall’11 al 15 settembre nella Ravenna che accolse l’esule Dante e ancora ne celebra, trasmette ed esplora la poesia e il pensiero, in tutta la loro forza e attualità.

Quest’anno è un verso del XXX canto del Paradiso – quello con cui Beatrice annuncia a Dante che sono ascesi all’Empireo – a farsi titolo della XIII edizione della manifestazione; sotto le parole «luce intellettüal, piena d’amore» si raccolgono cinque giorni di incontri e spettacoli con ospiti come Alessio Boni, Samuele Bersani, Beppe Severgnini, Donatella Di Pietrantonio, Mario Cannella, Mauro Moretti, Lorenzo Villoresi, Marcello Prayer, Pap Khouma, Edoardo Prati…

Se gli Antichi Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, accanto alla Tomba di Dante e cuore della Ravenna dantesca, sono da sempre la “casa” del festival, l’itinerario di eventi quest’anno coinvolge anche il Mercato Coperto. Gli appuntamenti sono rigorosamente a ingresso libero.

Alessio Boni3
Alessio Boni

L’apertura del festival è mercoledì 11 settembre: alle 17.15 agli Antichi Chiostri Francescani, i saluti di Ernesto Giuseppe Alfieri (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Federigo Bambi (Consiglio direttivo dell’Accademia della Crusca) e Domenico De Martino (direttore artistico di Prospettiva Dante). A misurarsi con Dante nel concertato a due voci Con l’ali alzate saranno invece gli attori Alessio Boni e Marcello Prayer. Alle 21 l’attrice e comica faentina Maria Pia Timo mette l’arte del monologo al servizio di Prima, dopo e Durante. Dannati e bannati: dal padre della lingua ai “maranza”.

Giovedì 12 settembre alle 17 alla Tomba di Dante, il cammino del Festival si intreccia alla lettura perpetua della Commedia, con il canto XXXIV dell’Inferno affidato allo scrittore Marco Vichi.

Alle 18 e alle 21 il Mercato Coperto accoglie MetaDante, maratona di performance tra musica, danza e versi danteschi. Fra gli ospiti il progetto Six for Five, la Compagnia LG-SAB e il Venice Harp Ensemble. Alle 21.30 il nuovo premio Dante Web sarà assegnato a Edoardo Prati, l’influencer che ha conquistato alla letteratura classica il popolo di TikTok; introduce l’appuntamento il saluto musicale di Aaron, il cantautore umbro che ha partecipato al talent show Amici nel 2022.

Venerdì 13 settembre alle 11 la Tomba di Dante è il punto di partenza di Oh, Dante mio!, visita-spettacolo ai luoghi di Dante, di e con Alessandro Libertini e Véronique Nah della compagnia Piccoli Principi (posti limitati, su prenotazione: segreteria@prospettivadante.it, tel. 351 638 8442). Alle 17 Mario Cannella, direttore del Vocabolario Zingarelli, legge il canto X dell’Inferno alla Tomba, mentre alle 17.15 si ritorna negli Antichi Chiostri Francescani con Lorenzo Villoresi, creatore di profumi e “naso” sopraffino, per Materie aromatiche e profumi dall’epoca di Dante ai giorni nostri.

Sabato 14 settembre si rinnova alle 11 la visita-spettacolo Oh, Dante mio! e alle 17 Virginio Gazzolo legge il V canto dell’Inferno alla Tomba. Alle 17.15 ai Chiostri Mauro Moretti dell’Università per Stranieri di Siena invita a riflettere sulla fortuna di Dante nel Risorgimento. A seguire, lo scrittore e giornalista senegalese Pap Khouma propone Africa per Francesca da Rimini, ovvero il V canto dell’Inferno in wolof, lingua dell’omonima etnia africana; in scena anche Mohamed Ba, Rufin Doh Zeyenouin e Raffaella Bianchi. Alle 21 la performance di Vincenzo De Angelis e Marcello Prayer dedicata alle Rime petrose apre un attesissimo doppio appuntamento: a ricevere il Premio Dante-Ravenna sarà Donatella Di Pietrantonio, fresca di Premio Strega per L’età fragile (Einaudi), mentre il Premio Musica e Parole sarà assegnato al cantautore Samuele Bersani. Mentre Di Pietrantonio conversa con Domenico De Martino, a introdurre Bersani è lo storico della lingua Lorenzo Coveri, noto per dare i “voti” ai testi delle canzoni di Sanremo.
 
Domenica 15 settembre,l’appuntamento di chiusura del festival è con Beppe Severgnini, editorialista da quasi trent’anni del Corriere della sera e, dal 2013 al 2021, opinionista del New York Times; che inviterà il pubblico a riflettere su Volgare di ieri, volgari di oggi.

In caso di pioggia, gli eventi previsti negli Antichi Chiostri Francescani saranno ospitati al Teatro Alighieri
Info e programma: www.prospettivadante.it – segreteria@prospettivadante.it – tel. 351 638 8442

A cento anni gli rinnovano la patente: «Così posso andare al mare con mia moglie»

Luciano Gulmini guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato

Luciano Gulmini
Luciano Gulmini intervistato da Pomeriggio Cinque

Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto.

Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026.

Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici.

Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda. «Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno». (fonte Ansa.it)

Dalla chiusa di San Marco alla Darsena con il festival Ammutinamenti

Il programma delle giornate dell’8 e 9 settembre

Athletes Simona Bertozzi Ph Luca Del Pia
Athletes di Simona Bertozzi

Le giornate dell’8 e del 9 settembre del Festival Ammutinamenti disegnano un altro tracciato della città, innestando riflessioni e suggestioni inedite grazie all’azione di corpi e gesti nello spazio urbano, indicando usi, esperienze, tempi e possibilità non programmate, dis-ordinate.

Si parte alle 17 dell’8 settembre, in collaborazione con Trail Romagna, con Tracce di danza nel cammino di Ravenna città d’acque che, dalla Chiusa di San Marco al Molino Lovatelli, unisce alla pratica del cammino l’incontro con la performance site specific Sleep in the car di Virgilio Sieni, pensata dal coreografo toscano in collaborazione con l’antropologo Franco La Cecla (camminata di 4,5 km + performance – iscrizione obbligatoria sul sito): dormire in macchina in fuga verso un altrove o come unica risorsa/casa nell’ipercapitalismo contemporaneo o, ancora, come slittamento per sottrarsi agli automatismi nei quali ci imprigiona la nostra quotidianità? Un progetto poetico e politico che, e non è un caso, si rimodula site specific in riferimento a luoghi e comunità diverse.

L’esplorazione della città, della relazione con le persone e con i pensieri che la abitano (o la possono abitare) attraverso la danza continua anche nel quartiere Darsena, tra multiculturalità, reinvenzioni di comunità e sperimentazioni di rigenerazione, con l’incursione vitalistica Forrest di Rafael Candela e la deflagrazione gioiosa R.I.A.D. Rhythm is a Dancer di Giacomo Turati e Mattia Quintavalle, performance fusion di corpi e di ritmi, vincitrice del bando Danza Urbana XL 2024 (dalle 17.30 al parco Mani Fiorite).

Lunedì 9 settembre alle 18 ci si sposta sulla riva sinistra del Candiano all’Area Tempus-ex Consorzio Agrario di Ravenna, al centro di un processo sperimentale di riattivazione a partire dalla pratiche artistiche iniziato all’interno di TEMPorary USes as start-up actions to enhance port (in)tangible heritage, progetto finanziato dal programma europeo INTERREG VA Italia – Croazia (2029-2021) sulla valorizzazione del patrimonio portuale e usi temporanei. In questa prospettiva l’area, in collaborazione con Rete Almagià che ha partecipato al primo step del progetto, ospita la performance multimediale Mirada, della coreografa Elisa Sbaragli, vincitrice del bando Danza Urbana XL 2024, che affronta la relazione tra distanza e prossimità, dentro uno spazio ossimoro (vicino/ lontano, preciso/ sfocato), fluido e aperto ad altre possibilità.

Alle 18.30, gruppo nanou, sempre a Tempus, presenta in seguito Specie di spazi, una conversazione in collaborazione con la ricercatrice e docente del Politecnico di Milano Francesca Serrazanetti che, accompagnata da azioni coreografiche e performative, pone in dialogo le reciproche diverse discipline sul tema dello Spazio, del suo impiego, della sua necessarietà e della sua osservazione. Un progetto, quello di gruppo nanou, per ritrovare e costruire altre comunità attraverso la costruzione di nuovi spazi, fisici e del pensiero, processi culturali di diffusione e riflessione sulle pratiche contemporanee.

Alle 21 si ritorna ad Artificerie Almagià per Athletes – Ravenna, dove Simona Bertozzi sperimenta la rilettura coreografica delle pratiche sportive attraverso l’entanglement di danza, sport e vocalità. In scena l’ex giocatrice di pallavolo Alessandra Zambelli con una forma di trasmissione delle sue pratiche sportive, del vocabolario gestuale e della vocalità che le caratterizzano, insieme a un gruppo di danzatrici e alle 16 donne che hanno preso parte al laboratorio condotto dalla stessa Simona Bertozzi a Ravenna tra luglio e settembre.

La giornata si conclude (ore 21.45 – Artificerie Almagià) con El resto del naufragio di Roberto Olivan, un progetto di collaborazione tra Italia, Spagna e Cuba – realizzato nell’ambio di CRISOL – creative processes-programma Boarding Pass Plus 2022/24 del Ministero della Cultura – che esplora l’arcipelago culturale dei tre paesi, rintracciando una visione creola, fatta di assonanze, dissonanze, convergenze nel solco di una fisicità evocativa, libera e incantante.

Caos in stazione tra ragazzi in fila alla fermata del bus: due feriti

Sul posto carabinieri e polizia, oltre a un’ambulanza

stazione ravenna sabato 7 settembre
Le forze dell’ordine in stazione

Caos in zona stazione, a Ravenna, attorno alle 22 di sabato sera (7 settembre). Coinvolti ancora una volta diversi gruppi di ragazzi, molti dei quali minorenni. Alcune centinaia si sono ammucchiati per cercare di entrare in un bus in direzione lidi, per partecipare a una celebre festa in spiaggia. Troppi, per pochi posti. Nascono le prime tensioni, qualcuno spruzza dello spray al peperoncino e ne nasce un fuggi fuggi generale. Spuntano alcune bottiglie (i cocci di vetro erano ben visibili sull’asfalto) e due ragazzi vengono feriti, non è chiaro se da una lama o se appunto da un pezzo di vetro.

Nel frattempo sul posto arrivano i carabinieri e un’ambulanza. Alcuni ragazzi vengono identificati, i due feriti medicati a bordo del mezzo del 118. Nessuno collabora realmente con le forze dell’ordine, che faticano a ricostruire l’accaduto. Sul posto arriva anche la polizia, per cercare di far salire a bordo del bus i ragazzi in maniera ordinata. Poco dopo ne arriva un altro, di bus, e ci salgono a bordo anche i protagonisti della rissa, compresi i due feriti, con i cerotti sul braccio. Di corsa. Direzione festa in spiaggia.

Al Benelli parte il campionato dell’ambizioso Ravenna. Superata quota 2mila abbonati

I giallorossi in casa con il Prato, tra l’entusiasmo dei tifosi

Foto Di Filippo Venturi

Il nuovo ambizioso Ravenna targato Ignazio Cipriani, dopo la vittoria in Coppa Italia ai rigori conto il Forlì, debutta domani (domenica 8 settembre) allo stadio Benelli nel girone D del campionato di serie D. L’appuntamento è alle 15 contro il Prato.

Il Ravenna si presenta al debutto con il pesante ruolo di grande favorita (insieme almeno al Piacenza) e con alle spalle una piazza che ha ritrovato entusiasmo: nelle ultime ore gli abbonamenti hanno infatti superato quota 2mila, facendo segnare uno dei migliori risultati di sempre, come ai tempi della serie B.

«Questo entusiasmo non ci deve fare tremare le gambe – ha detto mister Antonioli alla vigilia della partita – ma ci deve dare una carica ancora maggiore. Quello che possiamo promettere ai tifosi è di non sbagliare atteggiamento».

Da Prato è atteso anche un nutrito gruppo di tifosi. Saranno in vigore le consuete modifiche alla viabilità e le ordinanze anti alcol e anti vetro nei dintorni dello stadio.

A Pinarella il primo mondiale di calcio per trapiantati

Oltre 300 tra tecnici e atleti provenienti da 11 paesi

Nazionale Trapiantati Italia
La nazionale italiana trapiantati

Dall’8 al 14 settembre Cervia ospiterà la prima edizione della Coppa mondiale di calcio per trapiantatiTrasplant Football World Cup.

L’evento, promosso dalla World Transplant Games Federation e organizzato in Italia da Aics (Associazione italiana Cultura Sport Aps), in collaborazione con Aned (Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto), vedrà la partecipazione di oltre 300 tra atleti e tecnici, tra cui 180 calciatori trapiantati, provenienti da 11 paesi, insieme a decine di volontari.

«Si tratta di un torneo unico nel suo genere che innalza il messaggio della competizione sportiva, offrendo al pubblico, oltre all’opportunità di applaudire questi atleti eccezionali, quella di riflettere sull’importanza della donazione di organi e dei trapianti» – commenta Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione.

Le partite, la cerimonia di apertura, il convegno

La competizione, uno degli appuntamenti del calendario sostenuto dalla Regione, si svolgerà al campo sportivo Brian Filipi di Pinarella di Cervia, dove le squadre, composte da atleti che hanno affrontato trapianti di cuore, polmoni, fegato, reni, pancreas e midollo osseo, si affronteranno in un torneo di calcio a 7. Le partite seguiranno un formato simile a quello della Coppa del Mondo Fifa, con gironi preliminari, semifinali e finali (venerdì).

Le squadre potranno avere da 10 a 16 giocatori. Quella italiana, allenata da Antony Tortomasi, ne avrà 16, di età dai 16 ai 60 anni, provenienti un po’ da tutta Italia.

La cerimonia di apertura, a ingresso gratuito, si svolgerà domenica 8 settembre dalle ore 21, al Palazzetto dello sport di Cervia, con una sfilata delle delegazioni provenienti da tutto il mondo. Oltre alle competizioni sportive, la Coppa offrirà momenti di riflessione e sensibilizzazione sull’importanza della donazione di organi, in una conferenza pubblica sul tema del “Trapianto come diritto globale”, prevista per l’11 settembre al Palacongressi di Milano Marittima (ore 16,30) e organizzata in collaborazione con il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna.  L’evento si concluderà venerdì sera con le premiazioni, al Club Hotel Cervia Village.

La World Transplant Games Federation da quarantacinque anni si impegna per migliorare la vita dei trapiantati in tutto il mondo, incoraggiando la partecipazione a eventi sportivi e richiamando l’attenzione sul successo del trapianto e sulla donazione di organi.

Un incontro-concerto al Goldoni sulla “Nona Sinfonia” di Beethoven

Precedente Incontro Degli Incamminati Al Goldoni (2022) 1

Sabato 14 settembre alle 20.30 il Teatro Goldoni di Bagnacavallo ospiterà l’incontro-concerto “L’utopia della gioia, nascita e fortuna della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven”, promosso dall’Accademia degli Incamminati di Modigliana. Il celebre musicologo Sandro Cappelletto presenterà la Nona Sinfonia di Beethoven nel 200° anniversario della composizione, accompagnato al pianoforte a quattro mani dai maestri Andrea Cappelleri e Daniele Ambrosi. Introdurrà Venerino Poletti, presidente dell’Accademia degli Incamminati.

La Nona Sinfonia rappresenta un monumento della musica di ogni tempo. È anche la composizione di tutta una vita: in essa è presente il giovane Beethoven, sostenitore degli ideali della Rivoluzione francese, e il compositore maturo, che nel 1824 la vede finalmente compiuta e suonata.

Nuovi allagamenti per un’ora di pioggia, Fratelli d’Italia: «E il Comune cosa fa?»

Il coordinatore provinciale Ferrero tira in ballo la pulizia del sistema fognario

Fornace Allagamenti 5 Settembre
Una strada di Fornace il 5 settembre

«È stato sufficiente un temporale di fine estate per allagare ampie porzioni di città e fare tornare molti cittadini in mente l’incubo dell’alluvione». Lo sottolinea il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alberto Ferrero.

Gli allagamenti di giovedì pomeriggio (5 settembre) hanno interessato Marina Romea, parecchie zone di Ravenna e soprattutto Fornace Zarattini. «Ma se è bastata un’ora di pioggia – attacca Ferrero -, vuol dire che indipendentemente da tutti i proclami, non si è fatto niente. Questa è una ulteriore dimostrazione dell’abbandono del territorio. Come la Regione non ha fatto niente nei decenni per tenere puliti i fiumi e realizzare casse di espansione, alla stessa maniera il Comune non ha fatto niente, nell’area di sua competenza, per adeguare e tenere pulito il sistema fognario. Se nell’ultimo anno si fosse impegnata la metà delle energie spese ad andare in lungo ed in largo a criticare il governo, per prevenire gli eventi meteorologici un po’ più intensi del solito, questi allagamenti non ci sarebbero stati».

Ferrero annuncia che come Fratelli d’Italia «presenteremo una interrogazione per chiedere cosa stia realizzando l’amministrazione e per prevenire eventi meteorologici simili».

Raccolte 1.250 firme per chiedere la variante alla “Reale” di Camerlona e Mezzano

Il Pd chiede «una risposta dallo Stato. Non possiamo più aspettare»

Ss 16 Reale Camerlona Mezzano

Nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi a Mezzano lo scorso aprile, convocata per fare il punto sullo stato di progettazione della variante alla SS16 nel tratto tra Alfonsine e Ravenna, era emersa dai presenti la proposta di avviare una raccolta firme indirizzata al sindaco del Comune di Ravenna, al prefetto, al presidente della Regione Emilia Romagna e ad Anas per chiedere che la variante fosse considerata la prorità tra i progetti presentati dalla stessa Anas riguardanti il comune di Ravenna.

Grazie all’impegno di un gruppo di cittadini, nei giorni scorsi sono state consegnate al sindaco Michele de Pascale 1.250 firme da quanti hanno contribuito alla raccolta, i titolari e i dipendenti delle aziende dell’area artigianale che ne sono stati i proponenti e i rappresentanti istituzionali del territorio, i presidente dei consigli territoriali di Mezzano e Piangipane Federica Sabini ed Edgardo Canducci, la presidente del comitato cittadino di Mezzano Anna Maria Ricci e la consigliera comunale del gruppo Pd Maria Gloria Natali.

Il sindaco ha ribadito ancora una volta che «per il Comune e la Regione la variante Camerlona/Mezzano/Glorie è una priorità assoluta e che le nostre istituzioni territoriali hanno già fatto quanto in loro potere per accelerare l’iter con il cofinanziamento da parte della Regione del progetto di fattibilità economico che è già stato realizzato».

«Ora sappiamo bene – dichiarano dal circolo Pd di Mezzano – che la realizzazione dell’opera è di competenza di Anas, per cui ci aspettiamo e chiediamo con forza una risposta dallo Stato. E come Partito Democratico vogliamo lanciare un messaggio chiaro al Governo: il nostro territorio e i nostri cittadini non possono più aspettare. Continueremo a lottare tutti insieme uniti, affinchè quest’opera strategica e indispensabile veda la sua realizzazione per il bene e la salute dei residenti delle località di Glorie, Mezzano, Camerlona e di quanti ogni giorno devono percorrere questa arteria per motivi di studio e lavoro».

Un polo avanzato di ricerca a Maria Cecilia: il taglio del nastro con la ministra

Bernini a Cotignola per l’inaugurazione del nuovo laboratorio attivo in ambito cardiovascolare

C’era anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, questa mattina al Maria Cecilia Hospital di Cotignola (del gruppo Gvm Care & Research) per l’inaugurazione del Laboratorio di Ricerca Traslazionale. A tagliare il nastro anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alberto Barachini e il presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, oltre al presidente di Gvm Care & Research, Ettore Sansavini.

Situato al quarto piano della nuova ala del Maria Cecilia Hospital, il Laboratorio di Ricerca Traslazionale si estende su una superficie di 750 mq, articolata in 7 aree specifiche: istologia, biologia molecolare, microscopia ottica e confocale, colture cellulari, biochimica, laboratorio di citofluorimetria, area freezer per la conservazione dei campioni.

Coordinato da Elena Tremoli, e focalizzato sulla ricerca clinica-traslazionale in ambito cardiovascolare, il team conta su un totale di circa 20 ricercatori, organizzati in tre gruppi di ricerca attivi nell’ambito della fisiopatologia mitocondriale, della fisiopatologia endoteliale e della rigenerazione e biomateriali e può contare sulla collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, con l’Università degli Studi di Ferrara e con l’Irgb-Cnr (Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica).

«Il nostro lavoro è focalizzato principalmente sullo studio dei meccanismi cellulari e molecolari alla base delle malattie cardiovascolari, tra cui ischemia miocardica, malattia coronarica e valvolare, vasculopatia periferica e aterosclerosi – spiega la professoressa Elena Tremoli, direttore scientifico e direttore del Laboratorio -. Il team di ricerca è costituito da ricercatori, ma anche da clinici che operano nell’ambito della cardiologia, della cardiochirurgia (in cui il Maria Cecilia Hospital è punto di riferimento sul territorio), della cardiologia interventistica e dell’elettrofisiologia, delle patologie correlate come il piede diabetico e la chirurgia bariatrica, ma anche ricercatori nell’ambito delle biotecnologie e della biologia cellulare, fisici e ingegneri. Una struttura complessa e multidisciplinare che affronta la malattia in tutte le sue sfaccettature per individuare nuovi biomarcatori e target terapeutici utili allo sviluppo di trattamenti innovativi attraverso un approccio multidisciplinare».

Il laboratorio è dotato di attrezzature e tecnologie all’avanguardia per lo studio dei meccanismi molecolari e cellulari alla base delle patologie cardiache e vascolari nonché per l’identificazione di biomarcatori predittivi innovativi. Accanto alle apparecchiature per colture cellulari, analisi molecolari e biochimiche di ultima generazione, il laboratorio è dotato di sequenziatore Ngs, digital Pcr, un analizzatore del metabolismo cellulare, uno spettrometro di massa, citofluorimetri, un analizzatore di vescicole extracellulari, microscopi a fluorescenza e confocale e una biostampante 3D.

Frutto dell’attività del Laboratorio di Ricerca Traslazionale di Maria Cecilia Hospital sono attualmente oltre 40 trial clinico-traslazionali attivi e 3 progetti finanziati (1 Pnrr, 1 Pnc complementare Pnrr, 1 Por-Fesr Emilia-Romagna). Qui è nato e si sta portando avanti, tra gli altri, l’innovativo progetto di ricerca, in partnership con Melinda, che comprende due studi sugli esosomi, piccole vescicole extracellulari derivanti dalle mele, che potrebbero rivoluzionare il trattamento di molte patologie croniche infiammatorie e cardiovascolari; e il progetto Viper che ha l’obiettivo di identificare precocemente l’insorgenza di fenomeni infiammatori e ischemici nei pazienti affetti da piede diabetico attraverso l’individuazione di biomarcatori specifici per l’insorgenza di tali processi e prototipi wearable sensorizzati IoMT (Internet of Medical Things), che consentano il monitoraggio da remoto del paziente.

«Questo laboratorio rappresenta un ponte fondamentale tra la ricerca di base e l’applicazione clinica, con l’obiettivo di tradurre le scoperte scientifiche in trattamenti innovativi che possano migliorare la vita dei nostri pazienti – ha dichiarato Lorenzo Venturini, Amministratore delegato di Maria Cecilia Hospital -. Il nostro impegno è quello di mettere al centro il paziente, e attraverso questo nuovo spazio potremo accelerare il processo che porta le innovazioni scientifiche dal banco di laboratorio al letto del paziente e trasformare la ricerca in una risorsa concreta per la salute delle persone».

«L’inaugurazione del Laboratorio evidenzia come l’integrazione tra scienza e impresa, attraverso un approccio innovativo, possa portare a risultati straordinari – ha dichiarato la ministra Bernini -. Ricerca e industria devono procedere in sinergia, alimentandosi reciprocamente lungo un percorso virtuoso di crescita condivisa. È quindi essenziale rafforzare il dialogo tra il settore pubblico della conoscenza e quello privato dell’industria, poiché rappresenta il modo migliore per creare nuove opportunità di lavoro, ottimizzare i processi di ricerca e ridurre i tempi di transizione tra formazione e occupazione. Una collaborazione capace di accelerare e potenziare lo sviluppo del nostro Paese».

«Gvm Care & Research – sono state invece le parole del presidente Sansavini – ha da sempre una forte vocazione alla ricerca, imprescindibile strumento per fornire risposte sempre più puntuali ai bisogni dei pazienti, migliorare la qualità delle cure, sviluppando percorsi preventivi, clinici e terapeutici all’avanguardia, e dar vita a nuovi modelli gestionali e organizzativi. L’inaugurazione del Laboratorio rappresenta un ulteriore, importante passo nel cammino intrapreso da Maria Cecilia Hospital oltre 50 anni fa nella cura dei pazienti, con un focus specifico nel trattamento delle patologie cardiovascolari. Poter ricevere la visita degli onorevoli Bernini e Barachini è per noi un grande riconoscimento».

Ecco la “passeggiata Raffaele Rozzi”, in memoria del chimico ravennate morto da eroe

La cerimonia di intitolazione al parco Fagiolo di Ravenna con famigliari, amici, sindaco e prefetto

L’anello nella passeggiata all’interno del giardino Dian Fossey, nel quartiere San Biagio di Ravenna, conosciuto anche come parco Fagiolo, è stato intitolato al giovane chimico ravennate Raffaele Rozzi, morto nel 2007 in Spagna nel tentativo di salvare la vita a due colleghi, che avevano accusato un malore all’interno di una cisterna.

La cerimonia si è svolta oggi (sabato 7 settembre) alle 10 alla presenza di famigliari e amici di Rozzi e del sindaco Michele de Pascale e del prefetto Castrese De Rosa.

La proposta è stata avanzata dal Comune di Ravenna, che in questi anni dal tragico evento ha promosso, in sua memoria, numerose iniziative di sensibilizzazione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, legate in particolare ai temi della prevenzione e della formazione.

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