lunedì
07 Luglio 2025

Saluti romani per Ettore Muti, prosciolti. «Momento storico»

La soddisfazione dell’avvocato per «il diritto a commemorare i nostri martiri e defunti seguendo il rito fascista»

CERIMONIA ANNIVERSARIO ETTORE MUTI CIMITERO RAVENNA 2017

Il tribunale di Ravenna in udienza predibattimentale ha prosciolto Mirko Santarelli già responsabile degli Arditi, e Domenico Morosini, dall’accusa di aver violato la legge Mancino in occasione della commemorazione del gerarca fascista Ettore Muti svoltasi di fronte al Cimitero di Ravenna il 23 agosto 2020 con rito del presente e saluti romani.

«Oggi a Ravenna abbiamo vissuto un momento storico della giustizia e del diritto», dice l’avvocato Francesco Minutillo, difensore di Santarelli.

È una delle prime pronunce dove vengono applicati i criteri delle Sezioni unite della Cassazione nella sentenza di gennaio.

«Il diritto a commemorare i nostri martiri e defunti seguendo il rito fascista compie dunque oggi un deciso passo in avanti» dice l’avvocato Minutillo, autore del libro Anche i Fascisti hanno Diritti. La sentenza, dopo un’ora di camera di consiglio, è del giudice Antonella Guidomei, il pm era Silvia Ziniti.

«Siamo riusciti a non andare neppure a processo – spiega Minutillo -, la Procura aveva già abbandonato l’ipotesi della legge Scelba ed aveva insistito solo proponendo la violazione dell’art. 2 della legge Mancino reputando che il saluto romano all’interno del rito del presente costituisse una simbologia del Partito fascista e dunque di una associazione tesa a propagandare e diffondere ideologie razziste. Ma per l’integrazione del reato sarebbe stato necessario dimostrare che l’associazione razzista esisteva ancora nell’attualità. Ovvero qui ed oggi. Ma così non è stato, e, dopo la Cassazione lo certifica anche un Tribunale di merito». (fonte Ansa.it)

Un enorme murale pavimentale a colorare la passeggiata del Candiano

L’opera è firmata dall’illustratore e grafico Riccardo Guasco (Rik). Si tratta dell’ultimo progetto di Bonobolabo, i cui dettagli saranno comunicati nei prossimi giorni

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Da qualche giorno, in Darsena, i passanti più curiosi avranno sicuramente notato un grande murale in corso d’opera a fianco della nuova passeggiata sul Candiano. Proprio in queste ore, i lavori di stesura del graffito pavimentale stanno volgendo al termine (pomeriggio di mercoledì 12 giugno).

Si tratta del nuovo progetto di Marco Miccoli (Bonobolabo) che vede al centro l’opera firmata dall’illustratore, pittore e grafico piemontese Riccardo Guasco, conosciuto nella scena internazionale anche con lo pseudonimo Rik.

I dettagli sul progetto e sui significati dell’installazione saranno presentati ufficialmente nei prossimi giorni dal curatore.

Via Bonifica vicina alla riapertura. Del Conte: «Si lavora a ritmo incessante»

Torna in concomitanza con la stagione estiva il collegamento tra Porto Fuori e Lido Adriano

Via Bonifica

Volgono al termine i lavori di via Bonifica, chiusa dallo scorso 2 ottobre per gli interventi di riqualificazione della strada nel tratto tra Porto Fuori e Lido Adriano.

In vista dell’arrivo della stagione estiva, il consigliere Gianmarco Buzzi ha ricordato la necessità di un collegamento tra Porto Fuori e la località balneare di Lido Adriano.

Ha risposto, in consiglio comunale, l’assessora con deleghe all’urbanistica Federica Del Conte che ha evidenziato come il cantiere di via Bonifica sia in anticipo rispetto alla scadenza contrattuale.

«Le lavorazioni – ha detto Del Conte – si stanno svolgendo a un ritmo incessante per consentire la riapertura della strada il prima possibile in condizioni di sicurezza per la circolazione. Sono in corso di ultimazione i lavori per allacciare la nuova linea dell’acquedotto realizzata da Lido Adriano a Porto Fuori e anche le lavorazioni di asfaltatura della nuova via Bonifica che è stata allargata lungo tutto il tracciato oggetto del cantiere».

Dopo l’apertura della nuova strada i lavori proseguiranno con la finitura dell’asfalto, le rifiniture della pista ciclabile, con la segnaletica orizzontale e verticale definitive e l’installazione della pubblica illuminazione mancante e dell’impianto semaforico e sicur led.

Inizialmente il Comune aveva previsto la chiusura della strada fino al 31 maggio, prevedendo però dopo tale data la prosecuzione dei lavori con sensi unici alternati. Ora invece la strada verrà riaperta totalmente.

Una tessera per mettere in rete i tre principali musei di Faenza

Dopo la visita alla prima galleria, l’ingresso alle altre due è scontato. La card ha una validità di tre giorni

Ceramiche Mic Faenza

Arriva la “FaenzaMuseiCard”, una nuova iniziativa promozionale che coinvolge i tre musei più importanti del faentino: Palazzo Milzetti, la Pinacoteca Comunale e il Museo Internazionale delle Ceramiche.

Dopo la visita al primo museo infatti, si otterrà una tessera che per tre giorni garantirà uno sconto di 2 euro sul prezzo d’ingresso del secondo e del terzo museo.

L’istituzione della tessera deriva da un accordo di valorizzazione tra la Direzione Regionale Musei Nazionali, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Faenza e la Fondazione Museo Internazionale delle Ceramiche, nell’obiettivo comune di promuovere il patrimonio culturale della città, creando una rete culturale per la promozione reciproca  dei tre musei, allargando i rispettivi pubblici.

I tre musei coinvolti nell’iniziativa presentano infatti spunti di interesse molto diversi tra loro: Palazzo Milzetti è una delle dimore neoclassiche più importanti d’Italia, per qualità, dimensione e integrità dei suoi ambienti e delle sue decorazioni, all’interno della Pinacoteca Comunale sono documentati oltre mille anni di storia e di arte a Faenza dall’Alto Medioevo al Novecento. Il Mic di Faenza ospita invece l’incontro tra le culture e le ceramiche di ogni tempo e luogo, con opere provenienti dall’Estremo Oriente, dalla Siria, dall’Iran, dall’Egitto, dalla Turchia, dal Sud America.

Torna la sfida tra gli “ombrelloni d’autore” nel fine settimana dedicato all’arte

Pittori, scultori e mosaicisti si preparano a esporre le proprie opere su Viale dei Navigatori
Da quest’anno, la giuria popolare potrà esprimere le proprie preferenze

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Pittori, scultori, mosaiscisti e artisti visivi in genere torneranno ad animare il tratto di Viale dei Navigatori a Punta Marina per la settima edizione di “Punta all’arte e arrivi su Marte”. Nelle serate del 15 e 16 giugno gli artisti esporranno le loro opere en plein air, partecipando al concorso “Ombrellone d’autore”, che prevede l’utilizzo di vernici, stoffe, carta o materiale di recupero per personalizzare gli ombrelloni da spiaggia, che si trasformeranno passo passo nel corso delle due giornate sotto lo sguardo dei passanti.

A votare le opere degli oltre 100 artisti iscritti sarà una giuria composta da esperti degli enti artistici ravennati, tra cui Paola Babini, professoressa dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna; Paolo Taroni, dirigente scolastico del Liceo Artistico ”Pierluigi Nervi” di Ravenna, Cristina Morigi, professoressa nello stesso istituto, l’interior designer Virginia Tassinari e l’architetto Francesco Vendramin.

Quest’anno si aggiungerà anche il premio speciale “Molinetto Arte e Cucina” del valore di 500 euro che sarà valutato dalla giuria popolare: il pubblico presente potrà infatti esprimere la propria preferenza votando la propria opera preferita e conferendo all’autore un premio da 400, 300 o 200 euro a seconda dello scalino del podio.
I primi 20 ombrelloni saranno poi messi all’asta, e il ricavato verrà devoluto all’Accademia delle Belle Arti di Ravenna e al Liceo Artistico Nervi.

In accompagnamento alla manifestazione anche uno stand gastronomico con un menù a base di “saraghina” al parco pubblico di Punta Marina e i concerti  dell’orchestra giovanile BenTiVoglio (sabato 15, ore 21) e dei “Work in progress” (domenica 16, stesso orario).

L’evento è organizzato da Pro Loco di Punta Marina Terme Aps in collaborazione con Ristorante Molinetto e l’architetto Francesco Vendramin.

«La psicoterapia è sdoganata tra i giovani, soffrono d’ansia e disturbi alimentari»

Paola Bianchi del centro Liberamente: «Boom di ansiolitici? L’abuso si può prevenire con un percorso terapeutico»

Bianchi

Paola Bianchi è una psicoterapeuta ravennate, ad orientamento psicocorporeo e psicodinamico. Lavora nell’ambito da oltre trent’anni e nel 2010 ha fondato in città il centro di psicoterapia Liberamente. Con lei parliamo dei diversi approcci all’argomento, tra divari generazionali, nuove problematiche e traumi causati da covid e alluvione.

Per quale tipo di problematiche si tende a richiedere l’aiuto di un professionista?
«Dipende molto dall’età dei pazienti. All’inizio della mia carriera la domanda proveniva soprattutto da adulti sopra i 30 anni con problemi di ansia e depressione, oggi prevalgono i giovani e giovanissimi, presentando “nuovi sintomi”, come attacchi di panico, disturbi alimentari e ritiro sociale»

I giovani hanno un approccio diverso rispetto alle generazioni passate?
«Sì, è venuto sicuramente meno lo stigma legato all’argomento. Da un lato è merito della maggiore informazione e della conseguente rivoluzione culturale, dall’altro anche strumenti come i social hanno fatto la loro parte nello sdoganare tra i più giovani la cura della salute mentale. I genitori sono ancora spaccati a metà: c’è chi ha quasi paura di far intraprendere questo percorso ai figli e chi invece li sprona dal primo momento».

Esiste un limite di età per poter beneficiare pienamente del percorso?
«Nessun limite, è compito del professionista modulare l’approccio in base all’età, alle necessità e al ciclo di vita del paziente. Anche se l’identità psicologica di un adolescente è ancora da formare e quella di un over sessantenne ha già un suo spessore, c’è sempre margine per il cambiamento e il miglioramento»

In quali casi un percorso di psicoterapia si rivela davvero utile, se non addirittura necessario?
«In tutte quelle situazioni in cui emerge un malessere non riconducibile a cause fisiche: stati emotivi negativi che durano nel tempo e creano un vero e proprio impasse psicologico. C’è chi nel corso della vita ha imparato a creare strutture mentali in grado di gestire e metabolizzare sofferenza e chi invece ne rimane schiacciato: è proprio in questi casi che la terapia si rivela un utile strumento».

In quali invece non è la soluzione più indicata?
«L’approccio terapeutico si rivela inefficace principalmente nel caso di compromissioni organiche che non permettono un corretto funzionamento dell’io: quando mancano l’abilità riflessiva di base e la capacità di concludere un ragionamento bisogna fare un passo indietro, preferendo alla terapia un percorso di riabilitazione cognitiva. Questo vale anche nei casi di depressione grave, o addirittura paralizzante, dove diventa fondamentale partire dal supporto rieducativo per passare in seguito a quello terapeutico».

Eventi segnanti come la pandemia e l’alluvione hanno modificato la richiesta e le problematiche dei pazienti?
«Sì, avvenimenti irruenti e improvvisi come quelli citati possono generare addirittura una sindrome da stress post traumatico in alcuni individui. In genere però, episodi come questi si limitano a evidenziare problematiche sommerse ma già esistenti all’interno della psiche».

Qual è la sua opinione in merito al recente boom dell’utilizzo di ansiolitici? La terapia potrebbe sopperire almeno in parte all’utilizzo di medicinali?
«Credo che l’ampia diffusione sia legata alla perenne ricerca di soluzioni semplici e immediate, anche se in questo caso non si può parlare davvero di soluzione. I farmaci trattano i sintomi, senza curare l’origine: possono essere un ausilio durante un percorso di terapia, ma vanno utilizzati con coscienza e scopo, e non come palliativo. Spesso iniziare un percorso terapeutico al comparire dei primi sintomi può prevenire l’utilizzo di medicinali».

Adesca una 13enne al bar prima della scuola, condannato a un anno e quattro mesi

Nonostante i suoi 58 anni, aveva tentato di adescare una ragazzina 13enne in un bar, a Russi, prima della scuola. Oggi, quasi quattro anni dopo, l’uomo (un artigiano) è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per adescamento di minore.

A riportare la notizia sono i due quotidiani in edicola oggi, 12 giugno.

A incastrare l’uomo, il bigliettino che aveva deciso di lasciare alla 13enne: «Ciao! Mi chiamo (…) mi piacerebbe diventare tuo amico! Chiamami così ne parliamo e se possibile ci incontriamo. Ciao!», con tanto di numero di cellulare. La ragazzina si è poi confidata con la madre, che ha fatto partire le indagini, dalle quali è emerso come siano stati anche altri gli approcci tentati dall’uomo nel corso delle settimane, sempre al bar. A pesare – sottolinea il Carlino – un precedente specifico a carico dell’uomo, che ha comunque sempre respinto ogni accusa, parlando solo di un’amicizia.

Alluvione, ecco il decreto per i beni mobili: «Al massimo 6mila euro per abitazione»

Passate le elezioni, il Consiglio dei ministri ha approvato l’atteso decreto legge per la ricostruzione post-calamità, per interventi di Protezione civile e lo svolgimento di grandi eventi internazionali.

Il nuovo decreto prevede che “per danni ai beni mobili, distrutti o gravemente danneggiati in conseguenza degli eventi alluvionali verificatisi nel mese di maggio 2023, presenti all’interno di immobili di proprietà di soggetti privati, con destinazione d’uso residenziale, alla data dei medesimi eventi alluvionali, il Commissario straordinario” riconosce, per un limite di spesa di 210 milioni di euro, “un contributo commisurato in maniera forfetaria e sulla base del numero e della tipologia dei vani all’interno dei quali erano ubicati i beni mobili, nel limite di 3.200 euro per il vano adibito a cucina, nonché nel limite di ulteriori 700 euro per ciascuno degli altri vani, fino ad un importo massimo complessivo di 6.000 euro per abitazione, assicurando il rispetto dei limiti di spesa».

Ecco quindi allontanarsi decisamente l’obiettivo del 100 percento dei rimborsi annunciato dal Governo circa un anno fa.

Nuovo consiglio di amministrazione per Cab Massari: «Più giovane e rappresentativo»

Gianluca Tedaldi è il nuovo presidente, eletto all’unaminità. Lorenzo Bassi, classe 1996, alla vicepresidenza
«Si guarda al futuro dopo un anno segnato dalle calamità naturali»

Tedaldi
Il nuovo presidente Gianluca Tedaldi

Cab Massari chiude il bilancio del 2023 con un risultato migliore di quanto sperato, dopo un anno segnato dai tragici strascichi dell’alluvione e dalle forti ripercussioni nel settore agricolo. «Sono numeri che traducono la consapevolezza di poter affrontare grandi difficoltà grazie allo spirito cooperativo, che da sempre contraddistingue la cooperativa agricola Massari» comunicano i braccianti.

Il nuovo anno si apre con un nuovo consiglio di amministrazione, definito dall’azienda «Più giovane e rappresentativo», composto da 13 consiglieri, di cui 4 donne e 5 nuovi ingressi. È stato votato all’unaminità il nuovo presidente Gianluca Tedaldi classe 1983, dal socio di Cab Massari dal 2002 e membro del consiglio dal 2012. Tedaldi succede a Gabriele Tonnini, mentre Lorenzo Bassi, classe 1996 e socio dal 2017, è stato nominato alla vicepresidenza.

Le difficoltà attraversate dalla cooperativa nel 2023 non si legano solo all’alluvione: dalle gelate invernali alla tromba d’aria di luglio, la stima dei danni complessivi supera i 7,5 milioni di euro, con una perdita di produzione agricola di quasi 5 milioni e a danni a scorte, strutture, viabilità aziendale, rete scolante e fertilità dei terreni per più di 2,6 milioni di euro. «Ma si guarda al futuro – dichiara il neopresidente Tedaldi. – Abbiamo lavorato duramente per ripristinare i terreni alluvionati, le semine autunnali sono state completate con successo e altre sono in corso. Sono stati dedicati 75 ettari a colture mellifere, vista l’impossibilità di lavorarli in maniera adeguata, e si sta collaborando con il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale per ottenere compensi economici o indennità di allagamento».

Tra i progetti futuri anche la costruzione, da parte del Consorzio di Bonifica, di una cassa di espansione di circa 100 ettari e l’installazione di due impianti fotovoltaici da 100 kilowatt ciascuno. Saranno anche realizzati 16 ettari di nuovi impianti di pereti biologici (anche grazie ai finanziamenti ricevuti da Ancc Coop Italia) e si metterà a dimora un vigneto di 15 ettari, in sostituzione di vigneti obsoleti e danneggiati dalle calamità.

Un laboratorio di ricamo apre la “chiamata alle arti” di Cristina Mazzavillani Muti

Sono stati chiamati e hanno risposto: sono gli oltre 130 giovani e giovanissimi – dai 25 anni in giù e da tutta la penisola – che hanno accolto l’invito della Chiamata alle arti, l’inedito progetto di Ravenna Festival con cui Cristina Mazzavillani Muti si è ancora una volta messa all’ascolto della nuova generazione di creativi (ne parlavamo a questo link).

Fra loro c’è anche l’artista italo-egiziana Hagar Keshk, che invita a riflettere sugli invisibili legami che ci uniscono e ci rendono comunità attraverso il ricamo, per fissare parole e pensieri sulla stoffa fino alla creazione di un’opera collettiva. Per la profonda affinità con lo spirito della Chiamata, il laboratorio di ricamo a cura di Hagar che si apre sabato 15 giugno rappresenta una significativa anteprima alle quattro giornate dal 17 al 20 giugno, quando il programma ideato da Michele Marco Rossi e Anna Leonardi farà del Museo Classis una “fabbrica delle arti”, fra concerti, incontri, installazioni, mostre e laboratori e tanto spazio per l’immaginazione, le idee e i linguaggi dei giovani partecipanti.

Il laboratorio di ricamo è gratuito su iscrizione e aperto a tutti senza limiti di età e si svolgerà dalle 15 alle 17 di sabato 15 e dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 nei giorni successivi, fino al 20 giugno compreso. Gli iscritti potranno partecipare a tutte le giornate o solo ad alcuni momenti (info e iscrizioni: chiamataallearti2024@gmail.com).

«Ricamare significa fissare le parole e i pensieri che vengono donati e quindi prendersene cura – spiega Hagar Keshk, che è nata e si è formata a Roma e la cui ricerca si sviluppa in opere relazionali e collettive che hanno per protagonisti le stoffe e il ricamo –. Questi laboratori sono momenti di divertimento e di dialogo, durante i quali si impara a ricamare mentre i pensieri passano di mano in mano, finché non vengono fissati con il filo sulla stoffa. Dare una forma visiva ai legami invisibili fra le persone ci aiuta a prenderne consapevolezza e il risultato finale è un’opera collettiva, creata dalla comunità. Dopo aver proposto laboratori attorno al significato che per i partecipanti hanno parole come ‘amore’, ‘paura’ o ‘casa’, a Classis Ravenna chiederò: cos’è per te il perdono? I pensieri così stimolati e raccolti, al contempo personalissimi e universali, saranno fissati nel ricamo e ogni singolo ricamo diventerà parte di un unico grande arazzo che offriremo in dono al museo».

Il laboratorio di ricamo è il primo passo di quella pacifica e creativa adunata che dal 17 al 20 giugno, attraverso una varietà di linguaggi (dalla fotografia al video, dalla poesia al rap e alla trap, dalle arti visive tradizionali a quelle più innovative, dalla composizione musicale all’installazione e molto altro…) trasformerà il Museo Classis in una residenza artistica a porte aperte.Quattro giorni di festa tra concerti, incontri, installazioni, mostre e laboratori, grazie all’accoglienza curata dalla direttrice di RavennAntica Francesca Masi e a ospiti e artisti come Valerio Magrelli, la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra Cherubini, Teatri 35, Tito Ceccherini, Marco Angius, Michele Marco Rossi, Davide Bardi, Valerio Sannicandro, Nicolò Tuccia, Samuele Telari

L’ingresso è libero, dalle 10 del mattino ai concerti della sera (questi su prenotazione); programma dettagliato su ravennafestival.org

La gioia del Pd: «La coalizione larga di centrosinistra fondamentale»

«Esprimo grande soddisfazione per la vittoria del Partito Democratico e del centrosinistra nei comuni della provincia di Ravenna. Questo risultato conferma la fiducia che i cittadini hanno riposto nelle nostre politiche e nella nostra visione per il futuro del territorio».

Lo dichiara Alessandro Barattoni, alla luce della netta vittoria del centrosinistra in provincia, dove ha confermato 13 comuni su 13, perdendo per una manciata di voti solo Brisighella dove già governava il centrodestra.

«È evidente che una coalizione larga con le altre forze di centrosinistra è fondamentale per ottenere questi successi. Solo lavorando insieme, uniti da valori comuni e obiettivi condivisi, possiamo affrontare e risolvere le sfide che ci aspettano. I nostri elettori non hanno creduto alle promesse vane del centrodestra riguardo l’alluvione. Al contrario, hanno riconosciuto l’impegno e l’efficacia delle nostre amministrazioni locali, che hanno fatto del loro meglio per fronteggiare l’emergenza e supportare la Romagna in un momento così difficile. Queste vittorie non sono solo un riconoscimento del lavoro svolto finora, ma anche uno stimolo per continuare a migliorare e a lavorare al fianco dei cittadini, sempre con la stessa dedizione e passione».

Ravenna si promuove anche con una web serie (e un nuovo sito sui mosaici in città)

Gli episodi saranno pubblicati ogni quindici giorni – TRAILER

Webserie

In linea con il potenziamento della strategia di comunicazione per rafforzare l’identità turistica della città, Ravenna sceglie di raccontarsi con la formula della web serie: 10 episodi video per promuovere la città attraverso gli occhi di cinque ragazze di diverse nazionalità e culture, che per motivi di studio hanno scelto questo territorio come spazio di crescita professionale e umana. «Cinque storie che si incontrano a Ravenna – spiegano dal Comune -, luogo di ispirazione e attrazione culturale, dove storia, arte, natura e innovazione si intrecciano, offrendo un’esperienza di vita unica».

Le cinque protagoniste percorrono 10 itinerari esplorativi (due per ciascuna), immergendosi nel tessuto urbano, interagendo con l’ambiente e le persone e scoprendo così le bellezze della città e dei suoi dintorni, con un unico obiettivo: raccontare Ravenna attraverso le sue “texture”, le sue superfici, dal ciottolato delle vie del centro ai dettagli dei mosaici. E come in un mosaico, attraverso i 10 episodi, le impressioni, le visioni e i racconti delle ragazze danno forma all’immagine della città.

Gli episodi, della durata di circa 4 minuti ciascuno, saranno pubblicati ogni quindici giorni sul canale YouTube di Ravenna Tourism e sul sito turismo.ra.it, dal 12 giugno al 30 ottobre. La web serie sarà inoltre promossa sui canali social e sostenuta da una campagna digitale sulle piattaforme Google e Meta.

La serie è prodotta dal Comune di Ravenna, con il coordinamento del Servizio Turismo, la direzione creativa di Studiowiki – agenzia di comunicazione aderente a Una-Aziende della Comunicazione Unite – e realizzata da Artescienza con la regia di Samuele Wurtz.

«Attraverso questa web serie, sperimentale, ambiziosa e innovativa – ha commentato l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – Ravenna si presenta ancora una volta come destinazione in grado di ispirare, non solo da esplorare, ma con cui connettersi profondamente, perché offre un’esperienza di vita arricchita da uno straordinario patrimonio storico e culturale, dal dinamismo contemporaneo e dall’impegno per la sostenibilità e l’accoglienza. È questo un nuovo tassello di una più ampia strategia di comunicazione e promozione turistica, che mette al centro l’innovazione, la creatività e il digitale, per raggiungere un pubblico sempre più ampio».

«Il nostro corso di laurea – ha dichiarato la professoressa Annalisa Furia, coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale internazionale in International Cooperation on Human Rights and Intercultural Heritage del Dipartimento di Beni Culturali – ha accolto con piacere la richiesta di collaborazione del Servizio Turismo del Comune di Ravenna, che ha dato alle nostre studentesse e ai nostri studenti la possibilità di apprezzare ancora di più il patrimonio della città in cui hanno scelto di studiare e, dall’altro lato, di farsi conoscere dai loro concittadini ravennati. I-Contact è infatti un corso di laurea internazionale che ogni anno attira ragazze e ragazzi che provengono da tutto il mondo e che si ritrovano a Ravenna per continuare la loro formazione. Il loro sguardo sulla città, così come le loro iniziative e le loro istanze, offrono sicuramente a tutti noi uno stimolo e un invito a (ri)pensarci in modo nuovo e inatteso e penso sia molto importante che il Servizio Turismo del Comune abbia voluto dare spazio, voce e visibilità al loro punto di vista».

Per rafforzare ulteriormente la comunicazione alle soglie della stagione estiva è online anche il nuovo portale Ravenna Città del Mosaico, realizzato per il Servizio Turismo del Comune di Ravenna da Craq Desing Studio Srl, sempre grazie al finanziamento straordinario del ministero del Turismo nell’ambito del progetto per la valorizzazione delle città con siti Unesco. Il sito è raggiungibile a questo link: www.ravennacittadelmosaico.it

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