domenica
03 Agosto 2025

Al Parco Teodorico cinque serate da vivere con tutta la famiglia

Tornano le “Green Nights” di Coldiretti e Campagna Amica tra grigliate a kilometro zero, mercati contadini e laboratori per i più piccoli

19 01 31 Foto Mausoleo Di Teodorico In Rosa

Dopo il successo dell’edizione primaverile, tornano tra giugno e luglio le “Teodorico Green Nights”, 5 appuntamenti per passare una serata con la famiglia tra creatività, musica e buon cibo nel cuore verde di Ravenna. Ogni serata sarà accompagnata da una grigliata a kilometro zero (a partire dalle 19) e dal Mercato degli Agricoltori di Campagna Amica Ravenna.

Si parte martedì 11 giugno, con la Festa di fine anno scolastico, dalle 17 alle 23. Per i più piccoli saranno disponibili diverse occasioni di intrattenimento gratuito, come il rito della smielatura con l’apicoltore Max Fabbri, il laboratorio di ceramica con Antonella Amaretti, quello di mosaico con Nadia Quadrelli e il laboratorio creativo di sostenibilità ambientale gestito dall’associazione “Tra le Nuvole”. Negli spazi del parco saranno predisposti anche dei giochi gonfiabili, l'”agri-griglia” e il mercato contadino.

Martedì 18 giugno l’appuntamento è con Agri-griglia by night: una grigliata al chiaro di luna accompagnata dal mercato, dalle 18 alle 23. Si replica il 24 e il 25 giugno, con Agri-griglia e musica (sempre dalle 18 alle 23), dove la cena e le compere saranno affiancate dai concerti di fine anno degli allievi del Centro Mousikè.

La chiusura è in programma martedì 2 luglio, con La notte gialla (18-23) che vedrà protagoniste le aziende agricole di Coldiretti Campagna Amica, in una serata dedicata alle produzioni a km0 e le eccellenze enogastronomiche del territorio. Non mancherà come sempre l’agri-grigliata sotto le stelle.

Le serate sono organizzate grazie alla collaborazione tra Coldiretti Ravenna, Campagna Amica, Cooperativa San Vitale e Ristoro Teodorico. È possibile prenotare la grigliata al numero 342 0781133.

Torna l’appuntamento con Murubutu e Moder a Galeata, rimandato a causa del maltempo

Dopo il rinvio del 25 maggio, il concerto in “tre atti” viene riconfermato per domenica 30 giugno all’Abbazia di Sant’Ellero a Galeata

MURUBUTU & MOON JAZZ BAND
Murubutu & Moon Jazz Band

È stato riprogrammato l’appuntamento con Murubutu, Moder, Luisa Cottifogli e Enrico Guerzoni dopo il rinvio dello scorso 25 maggio a causa del maltempo. La nuova data da segnare in calendario è domenica 30 giugno, sempre all’Abbazia di Sant’Ellero a Galeata.

Il concerto “in tre atti” si inserisce nell’ambito degli otto incontri di Romagna in fiore, la rassegna con cui Ravenna Festival ha invitato il pubblico a riscoprire in maniera green gli splendidi paesaggi e le vivaci comunità della Romagna con eventi gratuiti.

Alle 16 Moder si presenterà “tra tasti, corde e pelli” con la partecipazione del Quartetto d’archi elettrici de La Corelli; a seguire, Murubutu lascerà che i fermenti dell’hip hop incontrino le origini rivoluzionarie del jazz con la complicità della Moon Jazz Band.

Alle 12 all’interno dell’Abbazia Luisa Cottifogli e il violoncellista Enrico Guerzoni proporranno invece Il Santo guaritore, un viaggio tra musica sacra e popolare.

Quanti già iscritti all’appuntamento previsto a maggio riceveranno comunicazione diretta della riprogrammazione all’email utilizzata in fase di registrazione.

 

Aperture straordinarie degli uffici comunali per rinnovare la tessera elettorale

Attivato anche uno sportello provvisorio in via Massimo D’Azeglio

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In vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno sono state predisposte delle aperture straordinarie degli uffici per il rinnovo della tessera elettorale: sarà possibile richiedere il duplicato della tessera elettorale allo sportello polifunzionale di viale Berlinguer 30 negli orari consueti (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.30), nelle sedi degli uffici decentrati di via Maggiore 120 e via Aquileia 13 (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30, martedì e giovedì anche dalle 14 alle 17); e a Sant’Alberto, Mezzano, Piangipane, Roncalceci, San Pietro in Vincoli, Castiglione e Marina di Ravenna dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30.

Ai normali orari di apertura si affiancano le  aperture straordinarie previste allo sportello di viale Berlinguer venerdì 7 giugno fino alle 18, sabato 8 fino alle 23 e domenica 9 dalle 7 alle 23; in via Massimo D’Azeglio 2 sabato 8 e domenica 9 giugno dalle 8 alle 14; negli uffici decentrati di città (via Maggiore 120 e via Aquileia 13) e negli uffici decentrati di Mezzano, San Pietro in Vincoli e Marina di Ravenna sabato 8 e domenica 9 giugno dalle 8 alle 20 e negli uffici decentrati di Sant’Alberto, Piangipane, Roncalceci, Castiglione di Ravenna sabato 8 e domenica 9 giugno dalle 8 alle 14.

Per rinnovare la carta sarà sufficiente presentarsi allo sportello con la tessera esaurita esibendo un documento di identità personale e la tessera elettorale esaurita, se si chiede il rinnovo per conto di terzi serviranno invece la fotocopia di un documento di identità del diretto interessato, la tessera elettorale esaurita e la delega al ritiro del duplicato, firmata e non autenticata.
In caso di smarrimento o furto del vecchio documento elettorale va compilata e sottoscritta dal diretto interessato una domanda su modulo prestampato disponibile agli sportelli stessi o scaricabile online. da  Se la tessera è deteriorata, il cittadino deve riconsegnare quella in suo possesso.

In vista delle imminenti elezioni è stato aperto un ulteriore sportello in via Massimo D’Azeglio 2, attivo fino a venerdì 7 giugno dalle 8 alle 13.

Infortunio al porto, un operaio 72enne ravennate ricoverato in prognosi riservata

L’uomo è stato colpito da un grosso tubo di plastica e trasferito d’urgenza al Bufalini per via delle gravi lesioni riportate al torace

Il terminal container del porto di Ravenna (foto da pagina Facebook di Ap)

Grave infortunio al porto nella giornata di lunedì (4 giugno). A restare gravemente ferito, un lavoratore di un’azienda edile impegnata nei lavori in appalto all’interno del porto di Ravenna. Segnalano l’accaduto i sindacati, in una nota stampa condivisa tra Cgil, Cisl e Uil che esprime preoccupazione e vicinanza all’operaio.

A riportare maggiori dettagli sulla vicenda l’edizione di oggi del Corriere Romagna, che identifica nell’operaio ferito un 72enne di origini italiane, residente in provincia di Ravenna. Secondo quanto ricostruito dai medici del lavoro, al momento dell’incidente l’uomo stava lavorando alla ristrutturazione di un cantiere in Largo Trattaroli quando è stato colpito da un grosso tubo in plastica che, dopo essersi staccato dalla macchina operatrice che lo trasportava, è rotolato a terra finendo con il travolgere l’operaio. Le cause dell’incidente restano ancora da accertare. Viste le grave lesioni riportate al torace, l’uomo è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Bufalini di Cesena, dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata.

Al momento, l’area del cantiere interessata dall’infortunio è stata interdetta e riaprirà solo dopo il via libera degli ispettori della Medicina del Lavoro.

La sinistra riparta dal circolo dei repubblicani

Di come la fine della politica locale ha prodotto in Romagna la scena culturale più frizzante e duratura dell’ultimo ventennio: gli ex circoli di paese

Pri San Zaccaria

Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei oppure dimmi chi sei che facciamo prima. Non so se avete presente quelle persone che di tanto in tanto online scrivono status (di solito è Facebook, ma in fondo tutto il mondo virtuale è Paese Reale) tipo “SE QUALCUNO TRA I MIEI AMICI FACEBOOK HA VOTATO FRATELLI D’ITALIA È PREGATO DI RIMUOVERMI DAI CONTATTI”. Io li trovo tutti così perché voto a sinistra e la mia filter bubble funziona in un certo modo, ma esiste ovviamente anche il viceversa e la gente che non vuole avere a che fare con i pidioti, o comunque chiamino ora quelli che votano Pd. È figo vederlo succedere in astratto perché ci racconta molto di quello che sono i rapporti umani: te ne stai su internet e scegli di avere a che fare solo con persone che rispondono a certi criteri umani di affinità – e poi, di solito, passi il tempo a litigarci e pensare che questa gente non capisca un cazzo di nulla. Voglio dire, quando cresci in un paesello, e lavori nel mondo normale e tutto il resto, ti capita spesso di avere rapporti di amicizia fraterna e affinità umana con gente che ha votato a destra per tutta la vita, e magari pensa cose che a te fanno orrore. Lo accetti come una delle tante parti dell’esistenza senza nemmeno considerarlo un paradosso, perché sono persone assieme a cui sei cresciuto o di cui ti sei innamorato a 17 anni o con cui lavori o con cui giochi a calcio (il fallo tattico è di destra o di sinistra?).
In Romagna, a dire il vero, c’è anche un altro aspetto di questa faccenda, ed è legato per molti versi al paesaggio.

Il primo esempio che mi viene in mente è quando le divinità in cielo (o le autorità locali) decidono di punire il mio stile di vita dissoluto effettuando lavori di manutenzione che costringono alla chiusura del tratto di E45 da Ravenna a Cesena nei giorni feriali. Quei giorni, insomma, in cui mi trovo a dover percorrere la via Dismano per andare al lavoro, e mi trovo davanti quel meraviglioso palazzo stondato del bar dei Repubblicani a San Zaccaria. Un posto dentro a cui non sono mai entrato, ma del resto si può dire che io non sia mai entrato all’interno di nessun edificio di San Zaccaria (per quanto ne so io, San Zaccaria potrebbe tranquillamente essere l’ologramma di una cittadina, e forse è per questo che non fa comune). Dicevo, un meraviglioso edificio ad angolo, con base circolare e scritta cubitale PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO sopra il tetto, che testimonia di cosa fosse capace la volontà umana anche e soprattutto se unita alle necessità di un partito di minoranza.
Un altro esempio che amo è il circolo Mameli in via Ravegnana, quello sulla sinistra andando verso Borgo San Rocco, che rimane un po’ nascosto perché è interrato sotto il livello del mare e la rampa per entrarci è l’unica strada nel comune di Ravenna che può essere considerata per un eventuale Gran Premio della Montagna al prossimo Giro.
Dicevo: posti pensati dai nostri antenati come una specie di Facebook antelitteram. Esperimenti di solidarietà a circolo chiuso in un paese che non aveva più voglia di guerra civile; circoli di paese nel quale tutti gli appartenenti alla stessa fazione politica potevano entrare la sera, dopo una lunga giornata di lavoro nei campi (scusate la facilità del mio immaginario), garantendosi la possibilità di poter bere due bicchieri di trebbiano cercando di stare attenti a non esagerare che poi ci si infila in una discussione politica e ci scappa il morto. Non tutti, ovviamente, hanno la stessa magnificenza architettonica di quel palazzone a San Zaccaria, ma molti di loro si qualificano come meraviglie: edifici scalcinati in paesini semi-inesistenti (tipo, che so, il circolo Arci di Bastia), in cui negli anni belli confluiva una scena culturale per cui la scena dei caffè viennesi di fine ‘800 avrebbe provato invidia feroce.

Si dice spesso che i social network hanno ucciso il baretto di paese, e probabilmente è vero (ne abbiamo parlato negli episodi passati: il fatto che la gente possa parlare su Facebook delle stesse puttanate di cui parlava al bar e organizzare le sue infedeltà su qualche dating app ha reso pesante il culo di molti e costretto altrettanti a riconcepire la propria attività commerciale e trasformarla in un pernicioso lounge bar diurno); non credo comunque che abbiano avuto un ruolo nella crisi del circolo di paese, il quale era stato dichiarato in via di estinzione molto prima che Zuckerberg conseguisse il diploma. La politica di piazza in fondo è finita con Mani Pulite, o forse ancora con la bomba alla stazione di Bologna. Il Paese Reale voleva pensare ad altro. Ed è stato a quel punto che i circoli di paese, per il semplice fatto di esistere, hanno iniziato a diventare i protagonisti di una rivoluzione geopolitica che ha cambiato il volto della Romagna (e io credo l’abbiano cambiato in meglio). Un certo tipo di prassi commerciale e le caratteristiche strutturali di questi circoli hanno fatto sì che alla fine degli anni novanta e l’inizio dei duemila molti di essi siano finiti in gestione a un gruppo di microimprenditori spregiudicati, con un sogno nel cassetto e una carriera lavorativa in scala di grigi. E così in giro per le città e le campagne di Cesena, Ravenna e tutte le altre province sono fioriti microbar e microristoranti e microposti che si occupavano di ristorazione etnica, alcolismo solidale, concertini, micro-djset e altri eventi di scarsissima importanza programmatica e grandissima importanza nel conseguimento della felicità di ognuno di noi. Ognuno ha il suo preferito, il circolo a cui – volente o nolente – ha legato un pezzo della sua vita (mi piacerebbe poter dire qual è il mio ma sarebbe in fondo un torto fatto agli altri). Sono piccole cicatrici di un tessuto economico-sociale che si suppone essere organizzato diversamente, esistono perché nessuno ha tempo di guardare bene alla legislazione che li tiene in piedi (ma non scommetterei che non succeda con l’attuale esecutivo, così evidentemente impegnato a mettere le mani su stronzate di nessuna importanza per non doversi occupare di, non so, politica economica e cose del genere) e perché oggi la gente non è più infastidita ad entrare in un edificio con edera o una falce&martello dipinte sulla porta d’ingresso, ivi compreso magari un gentiluomo di mezza età che cinque minuti prima di entrare ha chiesto a tutti i pidioti di toglierlo dagli amici di Facebook. Insomma, tutto questo per dire che in fondo l’allontanamento delle persone dalla politica ha fatto, diciamo, anche cose buone. No, aspetta, cerco una chiusura migliore.

  • Cesenate trapiantato a Ravenna, Francesco Farabegoli scrive o ha scritto su riviste culturali come Vice, Rumore, Esquire, Prismo, Il tascabile, Not

Senso unico su viale delle Nazioni a Marina di Ravenna: si parte il 15 giugno

Confermata la nuova disposizione, solo nei weekend. Le auto potranno circolare solo in direzione Punta Marina

Viale Nazioni Marina Ravenna

Come già da tempo annunciato, a partire da sabato 15 giugno e fino al 31 agosto in viale delle Nazioni a Marina di Ravenna, nel tratto e nella direzione dalla rotonda della Colonia a via Ciro Menotti (sud-nord), sarà istituita una corsia riservata al transito di autobus del servizio di trasporto pubblico locale, taxi, ncc (noleggio auto con conducente), mezzi di soccorso, ciclomotori e motocicli.

La corsia riservata, introdotta in via sperimentale dal Comune di Ravenna «con l’obiettivo di migliorare i tempi di percorrenza e diminuire gli accodamenti», sarà in vigore nei giorni festivi e prefestivi.

I veicoli che non possono circolare nella corsia riservata, per raggiungere il lungomare di Marina di Ravenna potranno percorrere via Trieste dalla rotonda dei Pinaroli alla rotonda dei Lagunari, via Ciro Menotti dalla rotonda dei Lagunari a viale delle Nazioni e viale delle Nazioni.

Nei giorni in cui sarà attiva la corsia riservata, in corrispondenza dell’intersezione tra gli stradelli del Parco Marittimo (stradelli di ingresso e uscita dagli stabilimenti balneari) e viale delle Nazioni/Pace verrà istituita la direzione obbligatoria a sinistra (eccetto autorizzati); in corrispondenza dell’intersezione tra le strade a fondo chiuso poste sul lato opposto e viale delle Nazioni/Pace verrà istituita la direzione obbligatoria a destra (eccetto autorizzati).

Antonella Bandoli nuova presidente del comitato per l’imprenditoria femminile

Sul territorio un’azienda su 5 è gestita da donne: «Sono più resilienti»

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Antonella Bandoli, imprenditrice ravennate nel settore della comunicazione ed amministratrice e direttore creativo di Matitegiovanotte, è stata eletta all’unanimità, in rappresentanza del settore industriale, presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna.

Ad affiancarla sarà l’imprenditrice ferrarese Gisella Ferri, eletta vice presidente, amministratrice della Ferri Srl, società orientata alla ricerca, allo sviluppo e all’export.

Cliccando qui è possibile vedere tutte le componenti del comitato

Il Comitato della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, che resterà in carica tre anni, è stato uno dei primi ad essere costituito nel nostro Paese, fin dalla fine degli anni ’90, ed il suo ruolo è quello di sviluppare iniziative, di avanzare proposte e di tradurre in progetti ed azioni le aspettative e le necessità delle donne imprenditrici dei territori ferrarese e ravennate.

Presentando la sua agenda delle priorità (orientamento all’imprenditorialità delle giovani generazioni, anche in collaborazione con il mondo della scuola, accesso al credito, internazionalizzazione, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sostegno all’occupazione), la neo presidente ha ricordato come nelle province di Ravenna e Ferrara una impresa su 5 sia gestita da donne, «ed è un fatto ormai che le imprese femminili abbiano dimostrato maggior resilienza nei momenti più critici della vita economica dei territori. Il Comitato – ha concluso Bandoli – continuerà a mettere a valore questo asset con interventi concreti, diffusi e, dunque, sempre più vicini alle esigenze delle donne che fanno impresa».

Giorgio Guberti , presidente della Camera di commercio, ha aggiunto: «Non esiste un modo di fare impresa al maschile o al femminile: un’impresa deve stare sul mercato, e le leggi di mercato non fanno distinzioni di genere. Ma per competere è necessario che le condizioni siano le stesse per chiunque vi opera: stesso mercato, stesse regole, vale anche in questo caso. L’uguaglianza di genere – ha proseguito il presidente della Camera di commercio – non è solo un diritto umano fondamentale, ma è anche il punto nodale di una economia moderna e prospera che si ponga come obiettivo una crescita inclusiva, in cui le donne e gli uomini siano in grado di dare il proprio pieno contributo sul lavoro e nella vita pubblica e privata».

Nelle province di Ferrara e Ravenna, al 31 dicembre 2023, un’impresa su cinque è femminile. Le 15.447 imprese attive “in rosa”, infatti, incidono sul totale delle imprese attive (53.805) per il 22,3%. Questi i dati diffusi dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio nell’ultimo Rapporto sulla imprenditoria femminile. Il 63,42% sono imprese individuali, il 16,26% sono società di persone, il 18,5 società di capitali, mentre l’1,02% sono società cooperative. Le attività “in rosa” si concentrano, in particolare, nei settori del Commercio (il 23,2%), dell’Agricoltura (14,8%), dei Servizi alla persona (13,1%), dell’Alloggio e ristorazione (12,7%), del Manifatturiero (6,2%) e dell’Immobiliare (6,4%).

Anche il Coni respinge il ricorso del Forlì: il Ravenna resta (per ora) in serie D

L’ultima strada per tornare subito tra i prof è quella del ripescaggio

Curva Ravenna Forlì
Uno scatto della curva del Ravenna durante il derby contro Forlì

Cala il sipario sulle (pochissime) speranze del Ravenna di ottenere una promozione “a tavolino” dopo il secondo posto conquistato al termine del girone D del campionato nazionale di calcio di serie D (concluso in realtà sul campo al primo posto insieme al Carpi, che ha tratto beneficio dalla surreale vicenda Pistoiese, ne parlavamo a questo link).

La Prima Sezione del Collegio di Garanzia del Coni ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso del Forlì (supportato dal Ravenna come parte lesa) contro il Carpi (e la Figc e la Lnd) per l’omologazione della gara Carpi-Forlì (finita sul campo con una vittoria degli emiliani). Le due società romagnole contestavano l’utilizzo da parte del Carpi in quella gara del giocatore Cecotti (spiegavamo la vicenda a questo link). Ma dopo che il ricorso era stato respinto dalla federazione per ben due volte, anche il Coni ha mantenuto la stessa linea, condannando Forlì e Ravenna a pagare anche 4.500 euro di spese legali.

Ora per il Ravenna resta aperta solo la pista (oltre che quella di un ricorso al Tar, con tempi però che sarebbero molto dilatati) di un eventuale ripescaggio in serie C, comunque complicato.

Riapre l’Arena Borghesi: ecco il calendario delle proiezioni, dal 12 giugno

In programma più di sessanta serate a Faenza. Verranno riproposti anche otto “classici”, a ingresso gratuito

Arena Borghesi

Con Cinema d’Autrice a Faenza tornano ad accendersi le luci all’Arena Borghesi di viale dello Stradone. Più di 60 serate per il 43esimo anno della rassegna estiva cinematografica curata dal cineclub Il Raggio Verde.

Si partirà il 12 giugno, per arrivare al 29 agosto.

Il filo conduttore della stagione quest’anno saranno le donne che lavorano nel cinema. S’inizierà con Matrix: era il 1999 quando uscì in sala, dando il via a uno sconvolgimento culturale, cambiando al contempo completamente il concetto di cinema d’azione, gli effetti speciali, il rapporto fra cinema e fumetto. Il film ideato e voluto dalle sorelle Lana e Lilly Wachowski, le sue metafore e le sue riletture, anche contemporanee, saranno in proiezione all’Arena il 12 giugno. L’ingresso sarà gratuito, come per tutti i “Classici” che verranno proiettati nel corso della stagione, otto in tutto, nelle serate di lunedì. Oltre a Matrix, il cineclub riporterà in sala Thelma e Louise, il 17 giugno, la storia orchestrata da Callie Khouri nel 1991, ancora oggi punto di riferimento per la rappresentazione femminista rivoluzionaria e senza precedenti. American Psycho sarà in programma il 24 giugno; il 2 luglio sarà il turno della grande commedia romantica, Harry ti presento Sally…, scritta da Nora Ephron; l’8 luglio sarà la volta di Strange Days di Kathryn Bigelow. E poi, dal cinema hollywoodiano al cinema italiano: Ladri di biciclette, in programma il 15 luglio, è stato uno dei pilastri del Neorealismo e la principale opera prodotta dalla collaborazione di Suso Cecchi D’Amico con Cesare Zavattini. Rimanendo in Europa, Cleo dalle 5 alle 7, il 22 luglio; infine, il 29 luglio, il film vincitore del Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2010, Somewhere, quarta regia di Sofia Coppola. La sera precedente, il 28 luglio, sarà proiettato, con regolare biglietto d’ingresso, Il giardino delle vergini suicide, nell’edizione restaurata della Cineteca di Bologna, uno dei film più noti diretti da Sofia Coppola.

Diversi gli ospiti che si confronteranno con il pubblico. Un’importantissima serata dedicata all’animazione e al cinema italiano è in programma il 6 luglio: sarà infatti in arena Enzo D’Alò, il maestro dell’animazione italiana, che presenterà Mary e lo spirito di mezzanotte, opera che parla di cambiamento, accettazione, del “cerchio della vita”, con protagonista un’esuberante undicenne, in grado però di rivolgersi in maniera diretta anche ad un pubblico adulto. Sarà l’occasione, per i faentini, di incontrare il principale pioniere italiano del settore. Al fianco del Maestro sarà Marica Affatato, doppiatrice che dal 2001 lavora ai progetti di D’Alò.

La settimana precedente, il 25 giugno, in occasione della proiezione di Gloria!, saranno in sala invece la sceneggiatrice Anita Rivaroli e Carlotta Gamba, interprete di una delle protagoniste. Insieme racconteranno la nascita e la produzione di quello che è stato definito un “fulmine a ciel sereno”, una sorta di esperimento per il cinema italiano, debutto alla regia di Margherita Vicario, cantante e attrice molto amata dai giovani, qui coautrice anche del copione.

Molto importante per Faenza sarà la serata del 28 giugno, quando sarà in programma Arf, il cartone animato che narra le vicende di un bambino allevato da un branco di cani randagi, una sorta di Mowgli, alle prese con un conflitto bellico e i campi di concentramento, richiamo alla Seconda Guerra Mondiale. In sala saranno presenti la regista Simona Cornacchia, faentina, anche lei al debutto alla direzione cinematografica, e il direttivo di Panebarco, studio ravennate impegnato nell’animazione, che offrirà agli spettatori dell’Arena la visione di Caramelle, primo cortometraggio cinematografico interamente realizzato dallo studio, in nomination ai Nastri d’Argento 2023, vincitore del Pulcinella Award, l’Oscar italiano per l’animazione.

Ultimo ospite della prima parte di stagione sarà invece la regista francese Chloè Barreau, che porterà in sala il documentario Frammenti di un percorso amoroso, sguardo su oltre trent’anni di vita sentimentale con testimonianze intime e private.

Il cineclub Il Raggio Verde riproporrà un appuntamento molto apprezzato dal pubblico faentino: il cinema muto, musicato dal vivo. Saranno due quest’anno le serate dedicate a questa tipologia di spettacolo molto particolare. L’11 luglio Lorenzo Travaglini, cantante e compositore faentino, affiancherà con la sua musica elettronica Aelita, esempio della grande stagione del cinema sovietico degli anni Venti. Diretto da Jakov Aleksandrovič Protazanov, il film di fantascienza scava nei contrasti della società, un racconto per dicotomie che sarà esaltato dal confronto delle note di Travaglini con una pellicola realizzata cent’anni prima e che fu una delle principali fonti di ispirazione per il successivo Metropolis.
La seconda serata dedicata ai muti musicati è in programma nella seconda parte di stagione dell’Arena Borghesi, il 25 luglio. Il Maestro Alceste Neri, docente ai Conservatori di Pesaro, Bologna e Ferrara, accompagnerà al pianoforte La sorridente signora Beudet, film rivoluzionario del 1923 dedicato alla scoperta della femminilità e del desiderio della regista Germaine Dulac, e Cenere, film italiano del 1916, tratto dall’omonimo romanzo di Grazia Deledda, l’unica interpretazione cinematografica di Eleonora Duse e quindi l’unica testimonianza visiva della grande attrice.

Il 18 giugno si ripercorreranno i giorni terribili dell’alluvione grazie al documentario, realizzato da Il Resto del Carlino, Ho visto il finimondo, in grado di proporre filmati e audio inediti delle ore che hanno devastato la Romagna e Faenza. Saranno presenti in sala gli autori di questa forte testimonianza e alcuni giornalisti della redazione del quotidiano.

BIGLIETTERIA
L’Arena Borghesi aderisce alla campagna ministeriale Cinema Revolution. Per tutti i film di nazionalità europea (compresi i film realizzati nel Regno Unito), l’ingresso sarà per tutti gli spettatori a tariffa unica a 3,50 euro (fatta eccezione per gli aventi diritto all’ingresso gratuito).
Nei mesi di giugno e luglio, l’Arena aprirà i cancelli al pubblico alle 21. Le proiezioni inizieranno alle 21.30. Nel mese di agosto, l’Arena aprirà in anticipo, alle 20.45, e le proiezioni inizieranno alle 21.15.
Le proiezioni dei film avverranno senza intervallo.

Ingresso intero: 7 euro (ridotto 6). Film musicati dal vivo 10 euro.

IL CALENDARIO COMPLETO DELLA PRIMA PARTE DI STAGIONE

12 giugno – Matrix

13 giugno – Comandante

14 giugno – Il male non esiste

15 giugno – Asteroid City

16 giugno – Adagio

17 giugno – Thelma e Louise

18 giugno – Ho visto il finimondo, in sala gli autori del documentario

19 giugno – Strange Story, proiezione in lingua originale

20 giugno – Marcello mio

21 giugno – La chimera

22 giugno – Io capitano

23 giugno – Il gusto delle cose

24 giugno – American Psycho, proiezione in lingua originale

25 giugno – Gloria!, in sala la sceneggiatrice e attrice protagonista

27 giugno – Coup de chance

28 giugno – Arf, in sala regista e sviluppatori dell’animazione

29 giugno – Anatomia di una caduta, proiezione in lingua originale

30 giugno – The Holdovers

 

1 luglio – Harry ti presento Sally…

4 luglio – Sick of myself

5 luglio – C’è ancora domani

6 luglio – Mary e lo spirito di mezzanotte, regista in sala

7 luglio – Y tu mama tambien, proiezione in lingua originale

8 luglio – Strange days

11 luglio – Aelita

12 luglio – Frammenti di un percorso amoroso, regista in sala

13 luglio – Il ragazzo e l’airone

14 luglio – Povere creature, proiezione in lingua originale

Uno yacht extra-lusso inaugura il nuovo scalo di varo ravennate

Giornata di festeggiamenti all’interno dell’arsenale di Ferretti, dove è stata realizzata e “battezzata” l’imbarcazione
Entro il 2025 il cantiere diventerà il più importante del gruppo a livello nazionale

Ravenna 4.06

È stato inaugurato oggi (martedì 4 giugno), all’interno del cantiere di Ferretti Group dell’area portuale ravennate, il nuovo scalo di varo della città, con il battesimo di mare del lussuoso yacht Infynito 90 M/y Love, firmato Ferretti Yachts. 

 

Si tratta della quarta unità del maxi flybridge, la prima realizzata interamente nel cantiere ravennate, destinata a un imprenditore sloveno che ha preso parte alla cerimonia insieme alla famiglia, onorando insieme alla moglie il tradizionale lancio inaugurale della bottiglia di champagne, tra musica e coriandoli in volo. All’interno dell’arsenale è già in costruzione una nuova unità di Infynito 90, insieme ad altre diverse quattro imbarcazioni, alle quali stanno lavorando quotidianamente 200 addetti.

Il sito produttivo di 70mila metri quadrati è stato acquisito da Ferretti Group nel marzo 2023 e già nel dicembre dello stesso anno sono state avviate le prime linee di produzione dei brand Ferretti Yachts e Wally (una produzione dedicata alla realizzazione di barche a motore e a vela). A gennaio 2024 sono stati acquistati dal gruppo altri 30mila metri quadrati di area portuale, per un investimento totale di oltre 100 milioni di euro che renderanno lo scalo ravennate, con la sua estensione di 100mila metri quadrati, il principale arsenale del gruppo a livello nazionale, superando anche quello di Ancona (ad oggi al primo posto tra le 7 realtà di Ferretti). Il cantiere sarà pienamente operativo nella prima metà del 2025.

«Immaginate questo posto come una “città” popolata da diverse centinaia di persone che troveranno un lavoro in questo gruppo – dichiara Alberto Galassi, avvocato e amministratore delegato del gruppo, durante l’inaugurazione dello scalo – do per scontata la sicurezza all’interno dello stabilimento, ma voglio ricordare anche l’importanza della qualità del luogo di lavoro». Su questo fronte Ferretti si impegna a mantenere la parità di genere a livello aziendale, con un impiego femminile in linea di produzione pari al 50% e la la direzione dello stabilimento dell’ingegnere Anna Galasso, e a portare avanti le “scuole di mestiere” corsi formativi dedicati a giovani tra i 18 e i 29 anni, già attivi nel forlivese, dedicati all’insegnamento pratico del “saper fare” in ambito nautico, in vista dell’ampliamento della linea produttiva, tra Wally, Infynito 80, 90 e 100.

Il modello Infynito 90, protagonista del debutto di questa mattina, è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Comitato Strategico di Prodotto (presieduto dall’Ingegnere Piero Ferrari) e il Dipartimento Engineering Ferretti Group, con l’exterior design curato dall’architetto Filippo Salvetti e la progettazione degli interni dallo studio di design Ideaeitalia. Si tratta di un’imbarcazione di 26,97 metri, con un baglio massimo di 7,33 metri, dotata di una coppia di motori Man V12 da 1550 miglia orarie in grado di raggiungere una velocità massima di 20 nodi e una velocità di crociera di 15.

A bordo è possibile disporre di oltre 100 metri quadrati di aree esterne e 140 metri quadrati di spazi internitra i quali un main deck e uno skylounge dai volumi particolarmente significativi. Il ponte principale è stato studiato mantenendo la continuità tra interni ed esterni, mentre la terrazza, dotata di un’estensione per garantire protezione e privacy, può essere sfruttata in tutte le stagioni. Per gli interni è stato scelto uno stile “contemporaneo” e ispirato alle tonalità marine. Il lower deck di Ferretti Yachts  ospita quattro cabine ospiti. La zona dedicata all’equipaggio è situata a centro barca, accessibile privatamente dal camminamento di sinistra nave, e dotata di due cabine separate, per un totale di 3 posti letto.

Lavori agli ingressi del Mar: il museo resterà chiuso dal 10 al 16 giugno

Investimento da mezzo milione di euro finanziato dal Pnrr

Mar Ravenna Museo Arte

Proseguono gli interventi al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, in via di Roma, finalizzati al conseguimento della piena accessibilità sia sotto il profilo fisico – attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche – che cognitivo. Si tratta di interventi integralmente finanziati con risorse Pnrr per l’importo complessivo di 500.000 euro.

Dopo l’installazione della nuova segnaletica interna e il restyling della biglietteria/bookshop, prosegue il cantiere per la realizzazione di una nuova rete di percorsi di accesso al museo, che sta interessando il tratto che dal parcheggio di Porta Nuova conduce all’ingresso del Mar, la porzione che connette l’accesso principale con via di Roma e il tratto che conduce ai Giardini Pubblici.

Per esigenze tecniche legate agli interventi strutturali necessari per completare i lavori il museo sarà chiuso al pubblico dal 10 al 16 giugno.

Il Mar riaprirà dal 18 giugno pronto per il weekend del Coconino Fest che dal 21 al 23 giugno animerà il museo con mostre, incontri e spettacoli con protagonisti i maggiori autori contemporanei di fumetto e graphic novel.

A Faenza arriva Dida, lo storico portiere dell’ultima Champions League del Milan

Appuntamento il 13 giugno. Organizza il club del tifo rossonero “Carlo Sangiorgi”

Nelson Dida Coppe

Giovedì 13 giugno al Circolo Tennis Faenza sarà ospite il brasiliano Nelson De Jesus Silva, per tutti Dida, ora allenatore, che nel ruolo di portiere – considerato uno dei migliori della sua generazione – è stato campione del mondo con la nazionale brasiliana nel 2002, e ha vinto tutto con il Milan: due Champions League, altrettante Supercoppe Europee, un Mondiale per Club, Campionato italiano, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.

L’evento è organizzato dal Milan Club Faenza, ricostituito ufficialmente nel giugno del 2022 da Giuseppe Sangiorgi, figlio e primo collaboratore di Carlo, pioniere del tifo rossonero a Faenza che ha fondato il club (oggi a lui intitolato) nel 1984.

Dida

Per iscrizioni all’evento con Nelson Dida, che comprende una cena, occorre telefonare al numero 353 3781751 o scrivere all’indirizzo e-mail milanclubfaenza8422@gmail.com.

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