lunedì
22 Settembre 2025

Scompare a 100 anni Francesco Gentilini, fu sindaco dal 1967 al 1980

Il primo cittadino Stefano Sangiorgi ricorda che «ci ha lasciati un uomo coraggioso e appassionato, che ha dedicato la sua vita alla nostra città»

Francesco Gentilini

Domenica 4 agosto è scomparso all’età di 100 anni Francesco Gentilini.

A nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città, il sindaco di Massa Lombarda Stefano Sangiorgi ha espresso il più sincero cordoglio, ricordando che «ci ha lasciati un uomo coraggioso e appassionato, che ha dedicato la sua vita alla nostra città. Francesco Gentilini è stato un sindaco che ha combattuto per la libertà, la democrazia e lo sviluppo del nostro Paese. Tutta la città di Massa Lombarda lo ringrazia. Riposi in pace».

Francesco Gentilini, classe 1924, fu sindaco di Massa Lombarda dal 1967 al 1980. In gioventù fu sottotenente partigiano combattendo nelle file dell’ottava e trentaseiesima Brigata Garibaldi “Bianconcini”. Nel corso della sua vita ricevette diverse onorificenze: Croce al merito di guerra, Titolo onorifico, Diploma d’onore. Come sindaco fu capace di contribuire con intelligenza e passione allo sviluppo economico sociale e culturale di Massa Lombarda attraverso un legame profondo e solido con i lavoratori.

Il funerale avrà luogo mercoledì 7 agosto alle ore 8 partendo dalla camera mortuaria dell’ospedale civile di Lugo con arrivo alla Sala del consiglio del Comune di Massa Lombarda alle ore 8:45, dove la salma sosterrà per una breve commemorazione fino alle ore 10.30.

Doppio incontro per la salvaguardia dei pini domestici

In entrambe le occasioni interverrà l’esperto Gian Pietro Cantiani

Pini via Maggiore
La protesta degli ambientalisti in via Maggiore

Dopo gli ultimi abbattimenti avvenuti in città e sui lidi, gli ambientalisti organizzano per mercoledì 7 e giovedì 8 agosto, a Lido di Savio e a Ravenna, un incontro dal titolo Salviamo i pini domestici, simbolo di Ravenna e del suo litorale. Alberi dannosi e pericolosi, o fonte di salute, biodiversità e bellezza?.

L’incontro di Lido di Savio si terrà mercoledì alle ore 20.30 allo stabilimento Lo Spiaggino in via Verghereto 46, quello di Ravenna giovedì alle 18 al circolo Aurora di via Ghibuzza 12. Ad entrambi gli incontri interverrà Gian Pietro Cantiani, dottore forestale arboricoltore e autore di numerosi e importanti progetti per la tutela dei viali alberati storici di pino domestico. Gli incontri sono stati indetti da gruppi di cittadini autorganizzati, “Salviamo i pini di Via Maggiore” e “Salviamo i pini di viale Romagna a Lido di Savio”, assieme ad altre associazioni (Associazione Naturista Ravennate, Comitato Tutela Alberi di Bologna e Provincia, Dis-ORDINE, ENPA, Federazione Nazionale Pro Natura, Italia Nostra sezione di Ravenna, LIPU Emilia Romagna ed OIPA sezione di Ravenna).

Torna la festa estiva di Rifondazione Comunista

Si parlerà di opposizione al governo di destra e antifascismo e ci sarà una serata internazionalista con l’ambasciatrice di Cuba

Maurizio Acerbo Segretario Di Rifondazione Comunista
Maurizio Acerbo

Dopo un anno di stop a seguito delle alluvioni che hanno colpito il territorio, torna la festa estiva di Rifondazione Comunista al parco dei Frassini di Sant’Agata sul Santerno.

Tanti i temi e le iniziative. Mercoledì 14 con Manuela Trancossi, segretaria della Cgil, e Pippo Tadolini del comitato Fuori dal Fossile si parlerà di opposizione al governo di destra dopo il voto europeo.

Argomento di sabato 17 sarà invece l’Antifascismo, riflettendo sulle controriforme istituzionali in cantiere, con Rita Scapinelli, responsabile antifascismo del partito, Renzo Savini, segretario provinciale dell’Anpi, Carlo Boldrini, della Consulta Antifascista, Paola Patuelli, del Comitato in Difesa della Costituzione, e Caterina Marchetti, in rappresentanza del comitato locale per il ritiro di ogni autonomia differenziata.
Domenica 18 agosto ecco poi la serata internazionalista, con Mirta Granda Averhoff, ambasciatrice di Cuba, Venanzio Galdieri, conoscitore dell’America Latina; l’associazione di amicizia Italia Cuba schiera Rodolfo Dalpane e Giuliana Liverani a moderare la serata.
L’ultima sera, lunedì 19 agosto, come da tradizione ci sarà il comizio di chiusura di Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione, al quale seguirà lo spettacolo di Giorgio e le magiche fruste di Romagna.

La Festa della Lega chiude con Salvini. Nasce l’alleanza col Popolo della Famiglia

Adinolfi: «C’è qualcosa che ci accomuna fortemente allo spirito della Lega: si tratta del senso della radice»

MorroneAdinolfi
Mirko De Carlo, Jacopo Morrone e Mario Adinolfi

Mentre la Festa della Lega a Cervia si chiude stasera con l’arrivo di Matteo Salvini, nei giorni scorsi è stata annunciata l’alleanza per le elezioni regionali tra la Lega e il Popolo della Famiglia. A comunicarlo il leader del movimento politico, Mario Adinolfi, salito sul palco della Festa nei giorni scorsi, invitato espressamente da Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna e patron della kermesse leghista.

«Siamo un movimento numericamente piccolo che testimonia grandi valori – ha affermato Adinolfi – con persone che non si battono per interessi materiali ma per far vivere le idee, per testimoniare anche la fede cristiana: ~ in questo mondo caotico non ci sta male un po’ di cristiana razionalità. C’è qualcosa che ci accomuna fortemente allo spirito della Lega: si tratta del senso della radice, la radice è un dato importante e dobbiamo stare attenti perché c’è chi vorrebbe sradicare il nostro popolo, mentre avere radici profondamente affondate nel terreno della propria tradizione, della propria territorialità, della propria storia, della propria identità è una grande fonte di ispirazione per chi si batte nell’agone politico».
Morrone ha a sua volta dichiarato che «la Lega è un partito capace di coinvolgere e quindi disponibile all’apporto costruttivo e ragionato di forze politiche e movimenti come il Popolo della Famiglia, che è aperto a tutti, credenti e non credenti, uniti dall’obiettivo di operare a favore della famiglia, dei giovani, del lavoro e quindi del futuro della nostra società».

Slitta a giovedì l’arrivo della nave Geo Barents

A Ravenna rimarrà solo un minore non accompagnato

GChJMhBWwAEoLmxLo sbarco della nave di MsF Geo Barents con 73 migranti a bordo è slittato alle 3 di giovedì 8 agosto. Il prefetto Castrese De Rosa, preso atto delle varie comunicazioni pervenute da parte della Geo Barents, ha convocato una nuova riunione in Prefettura per domani, mercoledì 7 agosto, alle 10 per concordare gli ultimi adempimenti tecnici.

Lo sbarco avverrà alla banchina del terminal di Fosfitalia in via Baiona, 135. Successivamente – ha spiegato il prefetto De Rosa – 70 migranti, come disposto dal Viminale, saranno accompagnati con bus a cura della Prefettura e destinati in Veneto; mentre i tre minori non accompagnati resteranno in Emilia-Romagna: due andranno a Bologna e uno rimarrà a Ravenna.

«Anche questa volta, nonostante le diverse comunicazioni sugli orari di arrivo, Ravenna rimane una macchina collaudata – ha aggiunto il prefetto – che risponde con efficienza e tempestività a ogni richiesta di accoglienza con professionalità e umanità. Sarà così anche questa volta nonostante si sia dovuto modificare la banchina di attracco e organizzare il trasferimento dei 70 migranti».

Intanto è terminato il sopralluogo al Pala De André per verificare condizioni logistiche e organizzative delle misure di accoglienza dei 73 migranti a bordo della nave ong attesa giovedì a Ravenna. Al palazzetto tutto pronto per le visite sanitarie e per gli adempimenti di polizia.

La Polizia Locale all’opera per controllare strade e arenile

Verificati 20 veicoli, oltre a 6 interventi per incidenti stradali

Polizialocale Cervia1Durante l’ultimo fine settimana, la Polizia Locale di Cervia ha effettuato numerosi controlli sul territorio per garantire la sicurezza di turisti e residenti. Da venerdì 2 agosto a lunedì 5 agosto, il personale è stato impiegato in vari servizi a bordo di veicoli, a piedi, sull’arenile e in abiti civili, finalizzati al controllo delle strade, del territorio e alla tutela del consumatore.

Nelle serate di venerdì e sabato, il servizio è stato potenziato da una pattuglia della Polizia Locale di Ravenna con tre operatori, in base agli accordi di collaborazione tra le due polizie locali. Nel contesto della circolazione stradale, sono stati eseguiti 6 interventi per incidenti stradali, di cui 4 con feriti. Sono state accertate numerose sanzioni al codice della strada per violazioni alle soste e alle norme di comportamento. Durante i controlli di polizia stradale, sono stati verificati 20
veicoli e tutti i conducenti sono stati sottoposti a pretest etilometrico, con esito negativo. Numerosi controlli di polizia amministrativa sono stati effettuati riguardo alla regolare occupazione di spazi pubblici, agli eventi negli stabilimenti balneari e nei locali pubblici, nonché alla vendita e al consumo di alcolici. Sei le attività sanzionate per violazioni alle norme del regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana per vendita alcolici e attività musicale non autorizzata.

Inoltre, nella serata di sabato 3 agosto, nell’ambito di un complessivo intervento di prevenzione integrata volto al miglioramento della vivibilità e sicurezza del Centro di Milano Marittima, oltre agli street tutor erano presenti anche Educatori di strada allo scopo di promuovere informazione e prevenzione contro l’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti, in alternativa ai fenomeni di “Mala movida”. La loro presenza, che si protrarrà per tutto agosto, è stata possibile grazie al progetto “Divertiamoci in sicurezza” promosso dalla Polizia Locale di Cervia con la partecipazione di Ausl Ravenna –
SERT, e il contributo economico della Regione Emilia-Romagna.

Sostegno al lavoro, per il Pd è «inaccettabile l’atteggiamento del governo»

«Le proposte del Pd prevedono il riconoscimento di lavoro usurante per diverse figure operative non comportano alcun onere aggiuntivo sul bilancio pubblico»

Il terminal container del porto di Ravenna (foto da pagina Facebook di Ap)Il Pd Porto di Ravenna commenta l’intenzione del governo Meloni di opporsi agli emendamenti al provvedimento AC 1532-bis, recante “Disposizioni in materia di lavoro”, segnatamente emendamenti in tema di lavoro portuale, presentati dal Pd alla manovra prevista.

«Si tratta di emendamenti – ha dichiarato Denis di Martino, segretario del circolo Pd Porto – che prevedono il riconoscimento di lavoro usurante per diverse figure operative in ambito portuale e lo sblocco del fondo per l’incentivazione al pensionamento per i lavoratori dei porti. Il Circolo Porto di Ravenna del Partito Democratico esprime la sua netta contrarietà a un atteggiamento che si ritiene ottuso e incomprensibile, oltre che penalizzante nei confronti del comparto portuale.
Anzitutto, perché la manovra prevista negli emendamenti non comporta nessun onere aggiuntivo sul bilancio pubblico, ma prevede esclusivamente il riconoscimento del fondo acceso con risorse delle aziende e dei lavoratori (questo già da previsione contrattuale) oltre al coinvolgimento delle Autorità di Sistema portuale (già vigente per Legge).

Secondariamente, perché il mancato recepimento di questi emendamenti blocca un ricambio generazionale che porterebbe al nostro porto personale più giovane e professionalizzato, migliorandone le potenzialità e creando una spirale virtuosa per l’occupazione giovanile nel nostro territorio. Bastano queste due semplici, ma pesantissime osservazioni, per affermare quanto l’atteggiamento del governo si stia allontanando da un percorso di salvaguardia del lavoro portuale e delle risorse che i porti nazionali rappresentano per l’economia del Paese. Dobbiamo ancora una volta osservare come, in un momento storico dove la mortalità sul lavoro e la precarietà stanno assumendo proporzioni inaccettabili, non si stia facendo nessun passo avanti per la tutela dei lavoratori nei porti.

Pertanto, il Circolo Porto di Ravenna ribadisce che è ormai imprescindibile che il tema del lavoro, in ambito portuale, riassuma la sua centralità e chiede al governo che all’interno dell’iter di perfezionamento della proposta normativa vengano recepite le istanze che tutto il cluster portuale sta portando, anche per permettere ai porti di essere in grado di affrontare le nuove sfide che stanno avanzando, per la salvaguardia della competitività del nostro sistema portuale»

Una medaglia d’oro olimpica giocherà con il Faenza Basket Project

La giocatrice è stata ingaggiata in giugno

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La squadra tedesca oro olimpico. Marie Reichert è la seconda da sinistra

La Germania ha vinto nella serata di lunedì 5 agosto la medaglia d’oro nel torneo di basket femminile 3vs3 e una delle componenti della squadra, Marie Reichert, giocherà nella prossima stagione di Serie A nella squadra del Faenza Basket Project.

La giocatrice era stata ingaggiata dalla compagine faentina in giugno, prima delle Olimpiadi di Parigi. «Complimenti alla nostra campionessa olimpica Marie Reichert!», ha scritto sul proprio profilo Facebook il Faenza Basket Project.

Domiciliari in psichiatria per il piromane di Lugo: «Me l’ha ordinato lo Stato»

L’uomo avrebbe anche riferito agli inquirenti di essere arrabbiato per non essere stato aiutato con il permesso di soggiorno e con il lavoro

IMG 4544 Al piromane di Lugo, il 29enne marocchino Soufiane Nkhili, sono stati disposti gli arresti domiciliari come misura cautelare presso il centro di salute mentale dell’ospedale di Ravenna. Lo riferiscono i due quotidiani cittadini, Carlino e Corriere Romagna, nei numeri in edicola oggi, martedì 6 agosto.

Appena arrestato, Nkhili aveva ammesso di essere lui il piromane delle 14 auto andate in fumo a Lugo, per poi ritrattare in parte, lunedì 5 agosto, davanti al Gip Corrado Schiaretti, dimostrandosi confuso, tanto da arrivare a dichiarare, tra le altre cose, in merito alle ragioni dei suoi gesti, che «Me l’ha ordinato lo Stato», spiegando di essere arrabbiato e di non sentirsi aiutato da alcuno.

Nkhili era sospettato da settimane dai Carabinieri di Lugo e del Nucleo Investigativo di Ravenna, all’opera insieme al reparto Analisi Crimonologiche di Roma, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Silvia Ziniti. Aspettando un passo falso, si erano intanto appostati con servizi in borghese, telecamere installate in zona e un gps installato sul monopattino sul quale si spostava.
Alla fine l’uomo è stato arrestato in flagranza venerdì scorso, 2 agosto, dai carabinieri della compagnia di Lugo dopo aver bruciato, in soli 4 minuti, due Fiat Panda in via Risorgimento. I militari sono piombati a casa sua, sequestrando anche svariati contenitori di alcol e altrettanti accendini.

Assistito dall’avvocato Giovanni Baracca, il magrebino avrebbe riferito agli inquirenti di essere arrabbiato con lo Stato, che a suo dire non l’avrebbe aiutato con il permesso di soggiorno e con il lavoro. Avrebbe fatto anche altri riferimenti non meglio precisati all’Africa e alle ragioni di questi incendi appiccati in apparenza senza motivo, ma da lui ricondotti a momenti di stress legati appunto alle carte per il soggiorno e al lavoro nelle campagne come bracciante agricolo.

Polizia Locale, oltre 100 controlli in luglio nell’Isola San Giovanni

Impegnate, complessivamente, 37 pattuglie che hanno perlustrato a più riprese la zona sin dalle prime ore del mattino

Isola San Giovanni 2Nella giornata di lunedì 5 agosto, alle ore 17.15, durante il controllo del quartiere Isola San Giovanni, la Polizia locale ha visto un uomo che percorreva il porticato pedonale di via Carducci su un monopattino elettrico. Invitato a fermarsi, l’uomo, uno straniero, proseguiva dirigendosi verso la stazione ferroviaria, esclamando di non avere tempo da perdere e di essere in ritardo per il lavoro. Inseguito e fermato, l’uomo rifiutava di dare le proprie generalità. Ma dopo alcuni minuti, avvedutosi della circostanza che gli operanti non lo avrebbero fatto allontanare senza completare il controllo, dichiarava le proprie generalità ed esibiva documento di soggiorno in corso di validità. La persona veniva quindi accompagnata negli uffici del Comando e deferita all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato p. e p. dall’art. 651 cp. L’interrogazione alla preposta banca dati, restituiva l’esistenza di precedenti di polizia e pregiudizi penali, per i quali ci si riservava di effettuare ulteriori accertamenti.

Nella circostanza, la Polizia Locale di Ravenna traccia un bilancio dei controlli eseguiti, sia in forma statica che dinamica, nell’area dei Giardini Speyer e zone limitrofe, nello scorso mese di luglio. Le verifiche hanno impegnato, complessivamente, 37 pattuglie che hanno perlustrato, a più riprese, la zona, sin dalle prime ore del mattino fino a quelle serali (in modo stanziale fino alle 22), al fine di contrastare il degrado urbano e prevenire episodi criminosi. Durante tali servizi sono state sottoposte a controllo 102 persone, delle quali 82 straniere.

Sono state accertate un totale di 60 violazioni delle quali 8 di natura penale con contestuale trasmissione delle notizie di reato alla Procura della Repubblica per illeciti che spaziano dall’inottemperanza alla normativa sull’immigrazione (permanenza illegale sul territorio, mancata ottemperanza all’ordine di esibire il documento di identità) al furto aggravato. Le restanti 52 sono state riferite a illeciti di natura amministrativa in merito di consumo di bevande alcoliche benché vietato dal regolamento di Polizia Urbana; altre infrazioni contestate hanno riguardato l’ubriachezza molesta, l’indebito stazionamento in area soggetta a particolare tutela, la violazione dell’ordine di allontanamento e atti lesivi della pubblica decenza.
Infine, sono state segnalate 4 persone alla Prefettura di Ravenna quali assuntori di sostanze stupefacenti mentre sono 11 (4 cittadini nigeriani, 2 cittadini italiani, 2 cittadini marocchini, 1 cittadino svizzero, 1 cittadino italiano, 1 cittadino tunisino, 1 cittadino italiano) i soggetti nei confronti dei quali è stato emesso ordine di allontanamento.

Cna Balneari chiede incontri urgenti a Meloni e Fedriga

Non c’è una norma nazionale nè linee guida omogenee per l’intero sistema balneare italiano

Concessioni demaniali all'asta: a Ravenna canoni per 1,8 milioni

Cna Balneari ha richiesto un incontro urgente, con due lettere distinte, al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga. Tema delle richieste la scadenza, imposta dalla legge 118/2022, delle concessioni balneari, prevista tra meno di cinque mesi, in assenza di una norma nazionale e senza linee guida omogenee per l’intero sistema balneare italiano.

Al presidente Meloni si chiede di difendere, in ambito nazionale ed europeo, la specificità italiana caratterizzata da un vivace tessuto imprenditoriale fortemente radicato nelle dinamiche di sviluppo dei territori. Al presidente Fedriga viene evidenziata la necessità di adottare criteri univoci attraverso i quali procedere al rinnovo delle concessioni.

Il presidente di CNA Balneari Ravenna – Bruno Borghetti – dichiara: «Noi privilegiamo il dialogo rispetto alle espressioni di protesta e a manifestazioni che non aiutano alla soluzione dell’annosa questione balneare, chiediamo però un intervento tempestivo del Governo per riaprire il confronto con una categoria investita da un profondo disorientamento, causato dalle ripetute pronunce degli organi di giurisdizione nazionali ed europei nonché dalle disomogenee iniziative intraprese dai Comuni. La crescente incertezza sul futuro della regolamentazione e dell’assegnazione delle concessioni demaniali marittime necessita di immediate e non più procrastinabili risposte alle imprese del settore. È necessario conoscere urgentemente gli orientamenti del Governo sul riordino della materia delle concessioni in ordine alla mappatura e alla conseguente disponibilità della risorsa spiaggia. È indispensabile, inoltre, una rapida definizione dei criteri per il riconoscimento degli indennizzi, quantitativi e qualitativi, anche connessi al valore commerciale al fine di dare indirizzi certi alle regioni e ai Comuni. Non c’è più tempo da perdere – conclude Borghetti – per dare risposte a 30mila imprese balneari italiane con decine di migliaia di dipendenti e un considerevole indotto che allo stato non hanno contezza sul proprio futuro».

Flai Cgil: «Nelle campagne mancato rispetto delle norme su salute e sicurezza»

La segretaria Mazzesi: «Non tutti rispettano l’ordinanza regionale che determina lo stop lavorativo per colpo di calore, dalle 12.30 alle 16. Servono maggiori controlli»

20240802 111815L’azione capillare, che nelle scorse settimane ha visto impegnata la Flai Cgil nelle campagne ravennati, ha consentito al sindacato di ampliare la mappatura delle colture e delle aziende agricole sul territorio provinciale e di incontrare molti lavoratori e lavoratrici e datori di lavoro, disponibili a spiegare vari aspetti organizzativi del lavoro.

I risultati del progetto “Ancora in campo” sono stati illustrati nella mattina di lunedì 5 agosto in Prefettura, nel corso di un incontro in cui la Flai Cgil ha posto l’attenzione sui temi dell’immigrazione, della legalità e della sicurezza sul lavoro in agricoltura.

«Nelle prime due settimane dedicate al sindacato di strada, svolte fino a venerdì 2 agosto – spiega Laura Mazzesi, segretaria generale Flai Cgil di Ravenna – abbiamo visitato 23 aziende agricole a vocazione frutticola e incontrato oltre 150 addetti, molti dei quali stranieri e in alcuni casi, provenienti da province limitrofe. Ad esempio, tra Alfonsine e Sant’Alberto, abbiamo conosciuto lavoratori provenienti da Portomaggiore in provincia di Ferrara. Alcuni si spostano con mezzi pubblici riscontrando difficoltà nell’organizzazione logistica a causa della scarsa disponibilità di corse e orari, altri raggiungono il posto di lavoro in gruppo con mezzi messi a disposizione da conoscenti. Abbiamo distribuito volantini informativi che contengono anche le tariffe contrattuali e, in diverse occasioni, i lavoratori ci hanno fatto capire di essere sottopagati e in altre, invece, di non aver ancora percepito lo stipendio di almeno due mesi lavorativi. Continuiamo ad assistere – continua Mazzesi – a casi di irregolarità e di mancato rispetto delle regolari tariffe, stabilite dal contratto provinciale di lavoro e di mancato rispetto delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro, a partire dalla scorretta applicazione dell’ordinanza regionale per evitare il colpo di calore. A fronte del grande caldo, diverse aziende, erano già organizzate, ancor prima dell’ordinanza regionale, adottando un orario di lavoro che garantisse la sosta nelle ore più calde (indicativamente lavoravano già dalle 6,30/7 alle 12.30/13). Sono presenti però casi di aziende che, nonostante l’ordinanza, impongono turni di lavoro fino alle 14, in altri casi ancora ci sono realtà che adottano una pausa di un’ora tra le 12 e le 13 per poi lavorare fino alle 18».

«Siamo certi – conclude Mazzesi – che la sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità sia lo strumento necessario per tentare di risolvere la maggior parte dei problemi sopracitati, pertanto, riconfermiamo l’urgenza della costituzione del tavolo di cabina di regia anche in provincia di Ravenna».

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