lunedì
22 Settembre 2025

Nuovo sbarco, resteranno a Ravenna in 6 (su 73), compreso un minore

I minori a bordo sono 3 e non 4 come sembrava inizialmente

Fn0Jdo5WIAUutotConfermato per mercoledì 7 agosto alle 19.30 l’arrivo della nave Ong di MsF Geo Barents a Ravenna. In questo caso l’attracco avverrà alla banchina del Terminal Crociere di Porto Corsini, che sarà disponibile per quel giorno, dal successivo è previsto l’arrivo di una nave da crociera. Si tratta del 13esimo sbarco (4° per la Geo Barents), per complessivi 1.300 migranti arrivati a Ravenna dal 31 dicembre 2022. Saranno 73 questa volta, tutti uomini, con 3 minori (e non 4 come precedentemente annunciato).

Stabilita la ripartizione, resteranno tutti in Emilia Romagna: 16 a Bologna (compresi 2 minori non accompagnati), 5 a Ferrara, 8 a Forlì/Cesena, 12 a Modena, 6 a Parma, 5 a Piacenza, 9 a Reggio Emilia, 6 a Rimini e 6 a Ravenna, compreso l’altro minore non accompagnato.

Cochi Ponzoni ospite de “La spiaggia ama il libro”

Lo showman verrà intervistato martedì 6 agosto in merito al suo nuovo libro da Marino Bartoletti

COCHIMartedì 6 agosto (ore 21.15) alla rotonda 1° Maggio di Milano Marittima il giornalista e scrittore Marino Bartoletti intervista l’attore e cabarettista Cochi Ponzoni, che presenta il suo libro La versione di Cochi (Baldini+Castoldi).

Nel libro, Ponzoni parla di sessant’anni di spettacolo, di teatro, cabaret, cinema, tv, sessant’anni nell’immaginario degli italiani. Pur se strettamente legata, nella popolarità di un pubblico vastissimo, a quella del socio e amico di una vita Renato Pozzetto, la carriera di Aurelio “Cochi” Ponzoni ha preso abbastanza presto strade diverse, sia per quanto riguarda il cinema, sia a teatro.

Cochi Ponzoni nasce a Milano l’11 marzo 1941. Dato che i suoi genitori e quelli di Renato Pozzetto erano amici, il loro sodalizio comincia quando ancora gattonavano. Il debutto del duo Cochi e Renato avviene al Cab 64, nel medesimo anno, per poi approdare al mitico Derby, dove con Jannacci, Lauzi, Toffolo e Andreasi per quasi dieci anni fanno la storia del cabaret italiano. Il debutto in tv avviene nel ’68, con Quelli della domenica. Dal ’76 in poi, per Cochi, cinema d’autore e dal ’79 ai giorni nostri una lunga serie di progetti teatrali.

Il rilancio del centro commerciale Mir: «In arrivo marchi internazionali»

Ne parla Andrea Rani di Net Seals, che detiene buona parte della proprietà: «Qui siamo partiti con due dipendenti, oggi siamo 50. Vendiamo in oltre 100 Paesi e grazie al nostro magazzino cresciamo anche nei momenti di crisi»
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È una storia di innovazione, caduta e rinascita quella del Mir, il centro commerciale di Fornace Zarattini al centro di un progetto di rilancio che va avanti già da alcuni anni, grazie in particolare alla Net Seals, azienda che vende guarnizioni per oleodinamica e pneumatica, che detiene circa due terzi della proprietà. Proprio in questi giorni sono in corso le trattative per portare al Mir – nel frattempo in questi anni ristrutturato e rinnovato – due importanti marchi internazionali, che contribuirebbero a far diventare la zona un polo di grande richiamo, considerando anche la presenza dall’altro lato della Faentina del Tecnomat.

Il Mir è nato alla fine degli anni sessanta grazie allo spirito imprenditoriale di Luigi Taroni e Romano Ravaglia che lo costruirono spinti dall’energia di alcuni imprenditori attivi nel campo dell’abbigliamento all’ingrosso, tra cui Pierangelo Rani, padre di Andrea, oggi Ad e direttore generale di Net Seals. A questi si aggiunsero nel giro di poco tempo la Ferramenta Ravennate e la Menotti Poverini (forniture industriali) che è ancora al Mir e ne condivide la proprietà.

Negli anni novanta il declino, a causa dell’esplosione dei centri commerciali e la sempre più residuale importanza del mondo dell’ingrosso dell’abbigliamento. Una crisi che ha colpito pesantemente la famiglia Rani ma che, aiutata dalla Contarini Idraulica (azienda lughese), decide di creare una sorta di magazzino specializzato in guarnizioni. «Praticamente in Italia non esisteva un’azienda del genere – ci racconta Andrea Rani nel corso di un incontro nella nostra redazione -, era una cosa nuova per il settore. Partiti con 2 dipendenti, oggi siamo 50». Rani, insieme al fondamentale contributo della moglie Federica Lotti, dà una svolta tecnologica all’azienda che si rivelerà decisiva. «Abbiamo costruito un vero e-commerce, rendendo disponibili in pochi giorni materiali da tutto il mondo. Una banalità forse in certi ambiti, ma non per quel settore che era ancora piuttosto arretrato dal punto di vista tecnologico».

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In foto: Andrea Rani

Net Seals passa quindi da 2-3 milioni di fatturato ai 10-12 di oggi. «Il 40 percento arriva dall’estero, vendiamo in oltre 100 paesi di tutto il mondo, con un fatturato on line da 6,5 milioni. Il nostro settore, per questioni geopolitiche, sta soffrendo a ritmi del -30 percento, noi invece riusciamo ancora a crescere, grazie alla nostra filosofia di aver reso il magazzino un valore. Abbiamo sempre tutto quello che serve. E nei momenti di crisi questo diventa un grosso vantaggio».

Net Seals Rotonda Andorra

L’attenzione verso Fornace Zarattini è certificata anche dall’ultimo investimento per la collettività: «Era
da tempo che la famiglia Contarini, proprietaria di Net Seals, voleva contribuire a realizzare una rotonda per rendere più sicuro l’accesso al Mir e dal momento che è stata realizzata da Tecnomat nell’ambito dell’intervento urbanistico che ha portato alla realizzazione del negozio, da parte nostra abbiamo pensato di regalare al Comune l’opera d’arte che da qualche tempo abbellisce la rotonda Andorra alle porte di Ravenna». Si tratta di un investimento da oltre 100mila euro totalmente a carico di privati, Net Seals in testa, che ha commissionato circa due anni fa la realizzazione dell’opera d’arte (due fiori stellati che prendono spunto dai mosaici di Galla Placidia) al noto mosaicista Marco Santi (la cui attività ha sede anche al Mir) e al Gruppo Mosaicisti Ravenna. A dare il benvenuto ai visitatori del centro Mir, da due anni c’è anche un ristorante-pub, il Terminal, «che speriamo al più presto di affiancare con qualche marchio importante per concludere il fronte del centro, completando l’operazione immobiliare».

“In mezzo scorre il fiume” fa tappa a Borgo Crivellari

Il compositore Gaspare De Vito propone il concerto dal titolo Cosmos 777

Borgo Tossignano (BO), Parco Regionale Della Vena Del Gesso Romagnola, Ph. Fiorenzo Rossetti, Archivio Parco Della Vena Del Gesso Romagnola, CC BY NC SA 3.0
Il parco Vena del Gesso Romagnola

Giovedì 8 agosto In mezzo scorre il fiume, il festival ideato da Luisa Cottifogli, fa tappa a Borgo Crivellari (Riolo Terme), dove nel Parco Vena del Gesso Romagnola propone una serata che parte alle 17 dallo stadio di Borgo Rivola (via Caduti di Crivellari 9) per una facile escursione verso Borgo Crivellari, e prosegue alle 18 con la visita – dal titolo Muller – a cura di Luciano Visani all’antico borgo costruito dai gessaroli con le pietre di gesso che venivano estratte dalla cava.

Alle 19 ecco poi il concerto al tramonto di Gaspare De Vito, compositore, sassofonista e flautista, cultore di musica elettronica, che propone una performance di musica ambient-elettronica in stretto rapporto con lo spiritus loci dal titolo Cosmos 777. Il concerto è un dialogo che matura nel tempo, dove natura e suoni si evolvono insieme. La rielaborazione di suoni della natura e reintroduzione degli stessi nell’ambiente che li ha generati è volta in un connubio di reciproco rispetto e valorizzazione. Un invito a immergersi in un’esperienza dove la natura non è semplicemente contesto, ma protagonista attiva nella creazione musicale.
De Vito Produttore, compositore, sassofonista e flautista: “Provenendo da un background nel jazz e nella musica contemporanea, ho trovato nella musica elettronica il mezzo di espressione più aderente al mio modo di essere e di evolvere. Ispirato dalla bellezza della natura che ci avvolge e dall’esplorazione del mio universo interiore, cerco di portare l’ascoltatore in uno spazio sonoro avvolgente e riflessivo”.

Ingresso gratuito, info: 351-6812880

A Reda di Faenza torna la Sagra del Buongustaio

Si festeggia la 25ª edizione, dal 17 al 23 agosto

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Un momento dell’edizione 2023 della sagra

Venticinquesima edizione per la Sagra del Buongustaio di Reda, in programma da sabato 17 a venerdì 23 agosto nel campo sportivo parrocchiale della frazione a pochi chilometri da Faenza.

Oltre al tradizionale stand gastronomico, cuore della sagra, ogni serata avrà un appuntamento di spettacolo: sabato 17 agosto apriranno la kermesse i Qluedo, band nata e lanciata a Reda. Domenica 18 ecco poi gli Alluvionati del Liscio, assieme ai quali, dopo il successo avuto all’ultimo Festival di Sanremo, ci saranno anche i Santa Balera, per una serata dedicata alla tradizione romagnola.

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Ospiti speciali di lunedì 19 sono quindi i comici toscani Sergio Sgrilli e Paolo Migone (per chi desidera posti numerati a sedere è aperta la prevendita sul sito Vivaticket). La serata di martedì 20 sarà invece dedicata agli anni Novanta con il dj set di Molella e la presenza di Nathalie from The Soundlovers. Una nuova combinazione tra i Banda Larga e Davide Lazzarini proporranno una serata di “musicabaret “mercoledì 21, mentre giovedì 22 arrivano i Moka Club. Infine, venerdì 23 agosto, gli Anthera chiuderanno la sagra assieme a uno spettacolo di fuochi artificiali. Inizio degli spettacoli alle 21.30.

Massa Lombarda si prepara ad accogliere la sua medaglia d’oro

Il sindaco e la città stanno organizzando la festa per il ritorno della campionessa Sara Errani

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Foto tratta dal profilo Instagram di Sara Errani

Grande entusiasmo a Massa Lombarda per la vittoria olimpica di Sara Errani nel doppio femminile di tennis, insieme a Jasmine Paolini. E ora la cittadina aspetta il ritorno della campionessa. «Massesi non temete, Sara la festeggeremo! – scrive su Facebook il sindaco della cittadina romagnola, Stefano Sangiorgi –. Ci siamo sentiti con la famiglia, il Circolo Tennis Massa Lombarda e chi è più vicino a Sara in questo momento, le abbiamo portato gli auguri e abbracci di tutta Massa Lombarda per averci regalato un posto nella storia. Per scaramanzia oggi (domenica 4 agosto, ndr) si è deciso di non fare nulla, come si è concordato di organizzarle un “bentornata a Massa” appena accadrà, con calma, lasciandole gustare questo sogno ad occhi aperti che sta vivendo!»

Non da meno il Circolo Tennis Massa Lombarda, che, sempre su Facebook, scrive: «Ragazze d’oro! Semplicemente straordinarie Sara e Jasmine! Il Circolo Tennis Massa Lombarda e tutta la città sono orgogliosi di voi e vi aspetta per celebrare questo momento storico»

E naturalmente la più entusiasta è la protagonista di quest’impresa sportiva, Sara Errani, che alla stampa ha detto che per lei «le Olimpiadi sono sempre state il massimo. È un sogno che si avvera, anche di più. Io speravo in una medaglia, ma l’oro è indescrivibile».

Sara Errani vince la prima medaglia d’oro del tennis italiano alle Olimpiadi

La 37enne Sara Errani di Massa Lombarda scrive la storia del tennis italiano in coppia con Jasmine Paolini: prima medaglia d’oro alle Olimpiadi

Errani6La tennista Sara Errani di Massa Lombarda ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 nel doppio femminile in coppia con la lucchese Jasmine Paolini. Oggi, 4 agosto 2024, le italiane hanno affrontato in finale le russe Mirra Andreeva e Diana Shnaider che partecipavano ai Giochi come Ain, atleti individuali neutrali, e quindi senza bandiera. La gara si è conclusa con il super tie-break (il doppio femminile non prevede il terzo set: in caso di parità 1-1 si gioca un tie-break ai 10 punti)

Il tennis italiano non era mai arrivato così in alto nella storia delle Olimpiadi. L’ultima e unica medaglia azzurra risale a cento anni fa: il barone triestino Uberto de Morpurgo nel 1924 proprio a Parigi vinse il bronzo. A distanza di un secolo l’Italia conquista due podi: la medaglia di Errani e Paolini, 37 e 28 anni, infatti fa il paio con quella di bronzo del 22enne Lorenzo Musetti nel singolare maschile. A Los Angeles 1984 un’altra ravennate, la faentina Raffaella Reggi, aveva conquistato il bronzo ma in quell’edizione dei Giochi il tennis era solamente uno sport dimostrativo e, dunque, nell’albo d’oro ufficiale non ha lo stesso valore.

Parigi è la quinta Olimpiade per Errani: a Pechino 2008 si fermò al primo turno nel singolare; a Londra 2012, in coppia con Roberta Vinci, venne eliminata ai quarti dalle sorelle Williams (poi vincitrici dell’oro); a Rio 2016 cedette ancora ai quarti con Vinci contro le ceche Safarova/Strycova; a Tokyo 2021, edizione in cui diventò l’unica italiana nella storia ad avere partecipato a quattro edizioni olimpiche – record migliorato a Parigi 2024, si fermò all’esordio nel singolare. Errani è la settima tennista al mondo a completare il Career Golden Slam che indica quando un giocatore riesce a vincere i quattro Slam e l’oro olimpico.

Il medagliere di Ravenna alle Olimpiadi: 20 volte sul podio con 13 atleti

Con Errani arriva la ventesima medaglia olimpica conquistata da atleti ravennati. Il medagliere recita sei ori, sette argenti e sette bronzi. La prima edizione che fruttò una medaglia ad atleti ravennati fu quella di Los Angeles 1932. L’ultima medaglia è arrivata nel 2021 con Bruno Rosetti: il Comitato olimpico decise di attribuirgli il bronzo anche se il canottiere non prese parte alla finale perché risultato positivo al Covid poche ore prima dello start. A Rio e a Londra nessun podio ravennate. Prima dei Giochi nel Regno Unito c’era stata una striscia di cinque edizioni consecutive con medagliati bizantini, da Barcellona 1992 a Pechino 2008 passando per Atlanta, Sidney e Atene. I record: Vincenzo Maenza, oggi 62enne, vanta due ori e un argento nella lotta in tre edizioni consecutive; Josefa Idem è andata otto volte ai Giochi (le prime due per la Germania Ovest) e 5 volte a medaglia.

6 ori
Renzo Morigi (pistola automatica, 1932)
Vincenzo Maenza (lotta, 1984 e 1988)
Andrea Collinelli (ciclismo, 1996)
Josefa Idem (canoa, 2000)
Sara Errani (tennis, 2024)

7 argenti
Omero Bonoli (ginnastica, 1932)
Francesco Damiani (boxe, 1984)
Vincenzo Maenza (lotta, 1992)
Andrea Gardini e Vigor Bovolenta (pallavolo, 1996)
Josefa Idem (canoa, 2004 e 2008)

7 bronzi
Domenico Matteucci (pistola automatica, 1932)
Ercole Gallegati (lotta grecoromana, 1932 e 1948)
Gian Matteo Ranzi (lotta, 1972)
Josefa Idem (canoa, 1984 e 1996)
Bruno Rosetti (canottaggio, 2020)

La carriera di Sara Errani: numero 1 del mondo per tre anni nel doppio di tennis

Nata a Bologna, Errani è cresciuta a Massa Lombarda e lì ha cominciato a impugnare la racchetta. È stato il padre Giorgio, presidente del circolo tennis cittadino e intervistato da Il Resto del Carlino, a ricordare quanto la figlia tenga a essere accreditata come massese e non bolognese.

Negli ultimi quindici anni Errani è stata un riferimento a livello mondiale nel doppio. La ravennate è stata numero 1 del mondo per quasi tre anni consecutivamente e insieme a Roberta Vinci ha formato una delle coppie italiane più vincenti della storia, aggiudicandosi 22 tornei Wta, tra cui tutte le prove del Grande Slam (due volte gli Australian Open) tra i 2012 e il 2014 diventando la prima coppia italiana ad avere completato il Career Grand Slam (la vittoria di tutti e quattro i tornei dello Slam almeno una volta) e la quinta coppia in assoluto ad aver vinto più Slam (5) nella storia del tennis femminile.

Grazie a Errani e Paolini il tennis non è più lo sport meno medagliato per l’Italia alle Olimpiadi

Un articolo firmato da Alessandro Giuliani sull’edizione odierna del Corriere Romagna ricorda alcune statistiche per dare la dimensione dell’impresa compiuta da Errani e Paolini. Tra i 26 sport in cui l’Italia è riuscita a vincere almeno una medaglia olimpica, prima di Parigi 2024 il tennis era all’ultimo posto con il solo bronzo conquistato da Uberto De Morpurgo a Parigi 1924. Ma con il bronzo di Musetti e con la medaglia di Errani-Paolini, il tennis lascia il fanalino di coda al beach volley medagliato solo a Rio 2016.

Nessun altro sport ha atteso un secolo per ritrovare una medaglia. Dopo il tennis, il periodo con la più lunga astinenza è stato il calcio: dopo l’oro del 1936 a Berlino, l’Italia ha ritrovato il bronzo solo ad Atene 2004, cioè 68 anni dopo.

Gli atleti ravennati alle Olimpiadi

Errani è una dei tre atleti ravennati tra i 403 della spedizione azzurra in Francia (11.475 in totale i partecipanti da 205 Paesi). Gli altri due sono Milena Baldassarri (22 anni, ginnastica ritmica, seconda Olimpiade) e Alessandro Bovolenta (20, pallavolo, prima).

In totale nella storia dei Giochi la provincia di Ravenna conta 99 presenze con 58 atleti diversi. All’ultima edizione, quella in Giappone prevista nel 2020 e rinviata per la pandemia, i portacolori ravennati furono quattro: Baldassarri, Sofia Ceccarello (tiro a segno), Errani e Bruno Rosetti (canottaggio). Andando a ritroso troviamo i 4 di Tokyo, i cinque di Rio, i quattro di Londra, gli otto di Pechino, i quattro di Atene, i nove di Sydney (con la curiosità di ben quattro residenti a Madonna dell’Albero), i dieci di Atlanta (il record), i sette di Barcellona, i sei di Seul, i cinque di Los Angeles, i quattro di Mosca, i tre di Montreal, i tre di Monaco, i due di Città del Messico e uno solo a Tokyo. Il primo ravennate ai Giochi fu il 16enne ciclista Guglielmo Malatesta a Londra 1908.

Merce sequestrata al mercatino: per la polizia locale erano griffe false

I venditori avevano la tessera di hobbisti ma non sapevano fornire indicazioni sulla provenienza della merce

Image 2La polizia locale di Ravenna ha sequestrato merce con marchi di alta moda ritenuti contraffatti trovata in vendita in un mercatino per hobbisti a Marina Romea. Gli agenti hanno rinvenuto, esposti per la vendita, diversi articoli come borse e accessori, di note griffe di alta moda verosimilmente contraffatti, fra cui esemplari di bauletti iconici di tendenza. I due piazzisti, sebbene in possesso della tessera di hobbista, esponevano in vendita tipologia di merce non riconducibile a quella tipica di un mercatino del riuso, per la quale non sono stati in grado di documentarne la provenienza.

La nave Geo Barents soccorre altri 26 naufraghi verso Ravenna, ora a bordo sono 73

L’imbarcazione di Medici senza frontiere è attesa il 7 agosto. Probabile attracco al terminal crociere

Altri 26 naufraghi sono stati soccorsi nel Mediterraneo dalla nave Geo Barents della ong Medici senza frontiere lungo la rotta verso Ravenna, assegnatole come porto sicuro dopo il primo recupero di 47 migranti. Ora a bordo in totale, quindi, 73 persone: si tratta di 69 uomini e 4 minori.

L’arrivo a Ravenna, al momento, è confermato per mercoledì 7 agosto alle 19.30. Se l’orario verrà mantenuto si potrà utilizzare il terminal crociere, libero in quella finestra orario. In caso di cambiamenti servirà trovare una soluzione diverse perché la banchina di Fabbrica Vecchia a Marina di Ravenna, utilizzata già in passato per altri sbarchi di migranti, non è in grado di accogliere la nave per le sue dimensioni. Confermato l’uso del Pala De André per tutti gli altri adempimenti burocratici.

Trovata morta sul pianerottolo, secondo l’autopsia è stato per cause naturali

Il caso di una 82enne deceduta in via Cismon e trovata dalla figlia

polizia via cismonL’autopsia eseguita per fare luce sulle cause del decesso di Tursin Shamal Bodaubayeva, la signora di 82 anni trovata senza vita dalla figlia intorno alle 12 del 30 luglio sul pianerottolo dell’abitazione in via Cismon a Ravenna, ha stabilito che si è trattato di una morte naturale, confermando quanto ipotizzato dalla polizia di Stato al termine del sopralluogo effettuato dopo il rinvenimento del cadavere. La notizia è riportata dai quotidiani locali, Il Resto del Carlino e Il Corriere Romagna.

Le circostenze del ritrovamento e le condizioni del corpo avevano richiesto l’intervento della polizia: l’anziana era riversa a terra, con un’evidente perdita di sangue e una presunta ferita al polso. Il ritrovamento di una limetta per unghie piuttosto lunga aveva reso necessari ulteriori approfondimenti. La casa non presentava segni di effrazione, all’interno era in ordine e il corpo non aveva ferite esterne.

Spiagge Soul: ritmi latini e reggae con Sam Paglia e Lollo y la Banda

Doppio appuntamento il 4 agosto alle 18 tra Punta Marina e Porto Corsini

752eaae3 6e5e 40e3 B0ae 80b0569f8e26Un organo Hammond devoto al Soul Jazz e una chitarra carica di ritmi latini e reggae. Ci sono due musicisti romagnoli ma i ritmi di mezzo mondo nella domenica di Spiagge Soul, che domani, 4 agosto, all’ora dell’aperitivo tra Punta Marina e Porto Corsini vede esibirsi la formazione capitanata da Sam Paglia (al Bagno Kuta) e Lollo y la Banda (al Bagnosteria Tarifa). Continua così la 16esima edizione del festival che fino al 1° settembre porta 30 concerti nelle piazze, nelle strade e negli stabilimenti balneari della Riviera adriatica, organizzato dall’Associazione culturale Blues Eye con la compartecipazione del Comune di Ravenna e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, di Apt Servizi e di Romagna Acque.

Sam Paglia è un artista romagnolo nato nel 1971. Giovanissimo si dedica al disegno e alla musica. Diplomatosi come maestro d’arte l’istituto d’arte di Urbino nel 1990, nella sezione disegno animato, nel 1991 si trasferisce a Londra per lavorare nel campo del disegno animato pubblicitario e in seguito, nel 1994, prende parte come assistente animatore al film “Balto” realizzato negli studi inglesi dell’Amblimation di Steven Spielberg. Nel frattempo si dedica alla musica, passione di sempre, riprendendo a studiare il pianoforte come autodidatta. Il lungo periodo londinese lo spinge ad appassionarsi al jazz, al soul e alla composizione per il cinema. Nel 1996 decide di cambiare rotta e dopo aver comprato un organo Hammond, sua grande passione dalla fine degli anni 80, decide di tornare a vivere in Italia e prendersi un paio di anni per studiarlo e realizzare qualche incisione con alcuni amici musicisti. Dopo l’esperienza di una prima formazione per testare il mondo della musica live, con il gruppo “The soul circle” formato da 5 elementi, Sam decide di ridurre l’organico a tre elementi soltanto; organo Hammond, batteria e tromba (in seguito sax e poi chitarra), il classico combo anni Sessanta presente in centinaia di dischi di matrice soul-jazz. Nasce così il Sam Paglia Trio.

Lollo y la Banda. Il comune denominatore è senz’altro il sabor latino che sconfina a tratti sulla rumba, a tratti sul reggae. I brani inediti sono nati dalla collaborazione fra Lorenzo “Lollo” Benagli (cantante e chitarrista della Banda) e Martín Guarani (compositore argentino oltre che harmonicista special guest). I testi cantati in spagnolo rappresentano un inno alla libertà, al ballo e allo stare insieme alternando momenti riflessivi immersi nella natura a esplosioni di gioia e di festa che celebrano la vita. Alla batteria l’energia di Mirko Serafini, noto per il suo stile pulito e carico di groove mentre alle percussioni e al basso troviamo due musicisti navigati come Paolo Marini (percussionista a tutto tondo) e Andrea Danesi. A caricare l’atmosfera infine ci pensa Lorenzo Rocculi (trombone), sempre misurato e musicista di gran gusto. Durante i live ai brani inediti si aggiungono medley di cover dei loro artisti preferiti: Manu Chao, Javier García, Las pelotas, Macaco, Andrés Calamaro e molti altri, in un crescendo che invita al ballo e all’allegria.

Spiagge Soul prosegue con le voci possenti di Lakeetra Knowles (7 agosto) e Ariane Diakite (9 agosto), il progetto tropical-cantautorale di Tai Paz (11 agosto) e i The Bonebreakers (14 agosto). Passato Ferragosto, il festival si avvia alla conclusione con lo spettacolo tecno-tribale di Black Bombo e i Funkincasa (18 agosto), seguiti dallo spettacolo in solitaria, “SuperEgo”, di Carlo Poddighe (21 agosto). Chiude il festival il francese Sandro Joyeux mercoledì 28 agosto, cui segue il 1° settembre il recupero di uno dei concerti di anteprima saltato per maltempo, con Luca Bright & The Crash

In arrivo gli anticipi degli indennizzi per le imprese agricole alluvionate

La Regione ha a disposizione 49 milioni di euro per i pagamenti del 50 percento dei contributi per spese ammesse uguali o superiori a 50mila euro

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La Cab Massari alluvionata

La Regione Emilia-Romagna rende noto che saranno avviati in questi giorni i pagamenti degli anticipi alle imprese agricole danneggiate dall’alluvione di maggio 2023 che hanno ottenuto il provvedimento di concessione degli aiuti, per sostenere il riavvio delle attività e le reintegrazioni o acquisti di impianti, strutture e infrastrutture aziendali. Gli anticipi, previsti per spese ammesse uguali o superiori a 50mila euro, sono pari al 50 percento del contributo concesso, previo rilascio di fidejussione bancaria o assicurativa. Vengono erogati nel periodo intermedio che passa tra la concessione dell’aiuto e il saldo finale del contributo. A disposizione della Regione risorse complessivamente per 49 milioni, sulla legge nazionale 100/23.

In dettaglio gli anticipi potranno essere concessi per danni alle serre, danni ai suoli, agli impianti di produzioni arboree e arbustive, compresi i vivai, a macchinari e attrezzature agricole. Previsti nel provvedimento anche i lavori per ripristinare infrastrutture aziendali come canali di scolo, strade, impianti di approvvigionamento idrico, depositi rurali e strutture agricole complesse come stalle, porcilaie, allevamenti. Per quanto riguarda le infrastrutture condivise da più aziende, potranno accedere agli anticipi anche i lavori per la rimessa in funzione di opere di interesse pubblico come acquedotti rurali, impianti irrigui, argini golenali a difesa di aree agricole, canali di scolo, strade interpoderali, valloni interaziendali.

«Lo strumento dell’anticipo, a fronte delle spese per gli interventi più complessi – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi – rappresenta un aiuto concreto e indispensabile. Dopo i danni gravissimi subiti le imprese si sono trovate di fronte a un rilevante  sforzo finanziario per il riavvio delle attività, che in taluni casi rischiava di compromettere gli equilibri aziendali e di costituire un vero e proprio rischio per la tenuta di parti rilevanti del sistema agricolo dei territori colpiti. Siamo ancora lontani dalla cifra necessaria a coprire tutti i danni alle imprese colpite. In attesa che il Governo garantisca il 100% delle risorse per i danni subiti dalle imprese, noi intanto lavoriamo per facilitare la ricostruzione delle infrastrutture, il ripristino dei siti produttivi e gli interventi indispensabili sui suoli agricoli».

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