domenica
27 Luglio 2025

L’Ausl Romagna si aggiudica l'”Oscar della sanità” 2023

All’azienda romagnola anche il primo posto nella categoria Value-based healthcare, con un progetto migliorativo del percorso del paziente con scompenso cardiaco

ospedale, ausl generica

Si è svolta giovedì 16 novembre a Roma la cerimonia di premiazione dei vincitori del Lean Health Award 2023, il premio delle eccellenze sanitarie italiane giunto quest’anno alla sesta edizione, che ha visto oltre 90 aziende sanitarie partecipanti da tutta Italia e 31 progetti finalisti su 222 in concorso.

L’ Ausl della Romagna, si è aggiudicata l’”Oscar della sanità” 2023 e il primo posto nella categoria Value-based healthcare con il progetto ‘’Digital (he)ART Network”, per aver migliorato il percorso del paziente con scompenso cardiaco. A consegnare il premio sono stati Giovanni Migliore e Paolo Petralia, rispettivamente presidente e vicepresidente vicario di Fiaso.

«Il progetto Digital Art network coinvolge oggi tutte le Cardiologie della Romagna ed è dedicato ai pazienti con scompenso cardiaco cronico, portatori di defibrillatori impiantabili gestiti con monitoraggio del sistema da remoto – spiega il dottor  Alberto Bandini della Cardiologia dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì -. Nuove tecnologie digitali sono state associate a un modello organizzativo nuovo di presa in carico dei pazienti, in grado di massimizzare efficacia e qualità dei trattamenti erogati, minimizzando i costi e aumentando la qualità di vita del paziente».

Raccolte oltre 3.000 firme per il ponte ferroviario sul Lamone

La petizione è stata proposta dai presidenti dei Consigli di zona di Boncellino, Bagnacavallo, Traversara, Villanova e Villa Prati

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L’incontro di consegna della petizione

Si è tenuta nel pomeriggio di venerdì 17 novembre nella sala di Palazzo Vecchio, a Bagnacavallo, la consegna della petizione proposta dai presidenti dei Consigli di zona di Boncellino, Bagnacavallo, Traversara, Villanova e Villa Prati «per la costruzione di un nuovo ponte ferroviario alto e a campata unica sul fiume Lamone, a Boncellino, zona “Muraglione”».

Le firme, oltre 3.400, sono state raccolte da fine settembre a metà novembre e consegnate alla sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni e al presidente della Provincia e sindaco di Ravenna Michele de Pascale nel corso di un incontro dove sono state esposte le ragioni della richiesta avanzata dai cittadini.

«Dopo le due alluvioni di maggio e le rotture dell’argine nei pressi di Boncellino, che hanno causato allagamenti a cascata in una vastissima area del territorio comunale, l’incertezza e la preoccupazione di famiglie e imprese sono le stesse che nutriamo anche come Amministrazione. Per questo nei mesi scorsi abbiamo chiesto a RFI, Governo e commissario Figliuolo un intervento di adeguamento del ponte ferroviario sul Lamone – ha commentato la sindaca Eleonora Proni. – Alla luce di questa importante mobilitazione civica, continueremo a portare questa istanza a tutti i tavoli istituzionali in cui saremo chiamati ad affrontare il post emergenza.»

«Accanto ai ripristini e alle manutenzioni – ha sottolineato il presidente de Pascale – occorre che al più presto venga istituito dal Commissario e dalla Regione il tavolo strategico per la definizione degli interventi strutturali. Il ponte ferroviario sul Lamone a Boncellino è sicuramente una delle principali priorità per la Provincia di Ravenna, ma ovviamente per ogni territorio vanno programmati gli interventi necessari. Consegneremo queste firme al commissario Figliuolo e terremo monitorato tutto il processo assieme alle cittadine e ai cittadini.»

Pd: alla Sala Strocchi dibattito sul lavoro con l’assessore Colla

Partito Democratico Pd 675

In occasione della riapertura della sala Strocchi, dopo i lavori di ristrutturazione che hanno dato nuova vita ai locali di via Maggiore 71 a Ravenna, i circoli del Partito Democratico “P.P. D’Attorre”, “Casadei Monti”, “Terzo Circolo”, “W. Suzzi” e “Porto Fuori” organizzano un’iniziativa dal titolo Il lavoro prima di tutto, che si terrà lunedì 20 novembre alle ore 20.30.

Protagonista dell’incontro sarà l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro Vincenzo Colla. Interverrà la segretaria provinciale della Cgil Marinella Melandri.

A introdurre l’incontro sarà il segretario comunale del Pd, Lorenzo Margotti.

Schianto mortale a Conselice, perde la vita l’85enne Antonio Bernardi

Nel primo pomeriggio di venerdì 17 novembre l’uomo, alla guida di una Peugeot 207, si è schiantato contro un albero prima della frazione San Patrizio

Ambulanza

Attorno alle 14.30 di venerdì 17 novembre, Antonio Bernardi, 85enne di Conselice, ha perso la vita mentre era alla guida di una Peugeot 207. L’uomo – come riferiscono i due quotidiani locali di sabato 18 novembre – si è schiantato contro un albero lungo la carreggiata di via Dalle Vacche, all’ingresso della frazione San Patrizio, a pochi metri dalla sua abitazione.

Le cause dell’incidente sono ancora da chiarire e non si esclude un malore. A nulla sono serviti gli interventi di ambulanza ed elimedica, il personale del 118 ha tentato di rianimare l’uomo, ma non c’era più nulla da fare.

Cgil e Uil soddisfatti per adesione allo sciopero: «Scuola e porto si sono fermati»

Manifestazione in centro a Ravenna, segretari accolti in prefettura

I sindacati Cgil e Uil si dicono soddisfatti per la riuscita della prima giornata di sciopero che oggi, 17 novembre, ha coinvolto le lavoratrici e i lavoratori del comparto pubblico (diretti e degli appalti), istruzione e ricerca, trasporti, igiene ambientale, cooperazione sociale, sanità privata, poste e consorzi di bonifica.

A Ravenna piazza XX settembre ha ospitato gli interventi di alcuni lavoratori e lavoratrici dei settori in sciopero e dei segretari generali provinciali di Cgil e Uil, rispettivamente Marinella Melandri e Carlo Sama.

«Le adesioni allo sciopero sono significative nei comparti interessati – si legge in una nota congiunta –. Il porto di Ravenna si è fermato, molte le scuole secondarie di secondo grado chiuse a Ravenna, Lugo e Faenza, così come gli istituti comprensivi hanno registrato la chiusura di numerosi plessi in tutta la provincia. Nel comparto pubblico sono chiusi quasi tutti i servizi all’infanzia, sia comunali che convenzionati, alta l’astensione dal lavoro in generale nelle autonomie locali, nelle funzioni centrali e nella sanità pubblica e privata dove hanno potuto scioperare solo gli operatori che non erano tenuti alle prestazioni essenziali».

Salari, fisco e previdenza sono i temi centrali, ma non gli unici, della mobilitazione. La manifestazione vuole contrastare le politiche del governo: «La manovra di bilancio mortifica i lavoratori e le lavoratrici dei servizi pubblici, che vengono taglieggiati a danno dei diritti dei cittadini. Abbiamo sentito dalla loro voce la necessità di politiche economiche e sociali radicalmente alternative, che mettano al centro la giustizia sociale, il lavoro dignitoso, la sicurezza sul lavoro e che investano sul futuro del paese. Non è più accettabile l’assenza di misure a tutela del potere d’acquisto di salari e pensioni, che devono fare i conti ogni giorno con rincari incontrollati e con sempre meno servizi pubblici».

Alla conclusione del presidio, i segretari generali di Cgil e Uil sono stati ricevuti in Prefettura dove hanno rappresentato le ragioni dello sciopero, evidenziando in particolare la forte preoccupazione per l’assenza di interventi per migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro, anche con riferimento al tragico decesso registrato pochi giorni fa nell’area del polo chimico ravennate.

La mobilitazione prosegue, per la provincia di Ravenna con il secondo giorno di sciopero, per tutte le restanti categorie di lavoratrici e lavoratori, fissato per venerdì 24 novembre. In questo caso la manifestazione coinvolge tutti i territori della Romagna e si svolgerà a Cesena, con concentramento in piazza Sanguinetti dalle 9.30.

Partenze pullman alle 8,30: a Ravenna, dal piazzale del Cinemacity e da via Le Corbusier, a Lugo, da angolo piazza XIII Giugno in via Foro Boario, ad Alfonsine da piazza della Resistenza. Da Faenza la partenza avverrà in treno alle ore 9,17 con ritrovo alle 9 fronte stazione. Per prenotazioni: 0544/244280 info-ravenna@er.cgil.it – 0544/292257 segreteria@uil-ravenna.it.

«Pericolo per ordine e sicurezza pubblica»: la questura chiude un bar per 15 giorni

La scorsa estate l’arresto di un uomo che spacciava, di recente l’intervento per una lite fra avventori

Schermata 2023 11 17 Alle 18.04.40Il questore di Ravenna, Lucio Pennella, ha disposto la chiusura per 15 giorni di un bar di Punta Marina considerato «un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica». Il personale della divisione di polizia amministrativa e i carabinieri hanno apposto i sigilli stamani, 17 novembre, applicando l’articolo 100 del Tulps, il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

«L’esercizio pubblico – si legge in una nota divulgata da viale Berlinguer – è risultato luogo di rilevante e assidua frequentazione di persone gravate da numerosi precedenti penali e di polizia. Proprio quest’estate, la squadra mobile di Ravenna ha proceduto all’arresto di un soggetto sorpreso nell’area esterna del locale mentre cedeva alcuni involucri contenenti cocaina. Di recente poi le forze dell’ordine sono intervenute anche per una lite animata tra due avventori».

L’Ue boccia la mappatura delle spiagge, due mesi per le aste oppure rischio sanzioni

La Commissione europea con la direttiva Bolkestein del 2006 vuole concessioni a gara con durata limitata e senza rinnovi automatici, il governo ha prorogato a dicembre 2024 le scadenze e sostiene che non servano bandi perché il bene “spiagge” non è scarso. Bruxelles contesta la misurazione delle coste

4L’Unione europea il 16 novembre 2023 ha inviato al governo italiano una lettera con il parere motivato per la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per la mancata attuazione della direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari (qui uno spiegone completo di tutta la vicenda). La comunicazione della Commissione Ue è il secondo passo nell’iter di infrazione. Ora l’Italia ha due mesi di tempo per rispondere alle istanze europee. In caso contrario, Bruxelles potrebbe passare al deferimento alla Corte di Giustizia dell’Unione europea che dovrà pronunciarsi con il rischio di sanzioni economiche per l’Italia.

Secondo la direttiva Bolkestein del 2006 le concessioni demaniali marittime devono essere messe a gara, rilasciate per una durata limitata e non possono prevedere un rinnovo automatico. Nel 2020 si è aperta la procedura di infrazione contro il governo di Roma. L’ultimo intervento del governo in materia è stato il decreto Milleproroghe, che aveva portato al 31 dicembre 2024 la validità delle concessioni assegnate senza gara, allungando di un anno la scadenza decisa dall’esecutivo Draghi.

Lo scorso 24 febbraio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato il decreto esprimendo riserve su possibili profili di incompatibilità con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive: «Sono indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di governo e Parlamento».

Il governo Meloni sostiene che la direttiva Ue del 2006 sulla liberalizzazione dei servizi e delle concessioni balneari non vada applicata alle spiagge italiane in quanto il bene “spiagge” non è scarso: da una mappatura delle coste risulterebbe che il 67 percento è privo di strutture. I calcoli del governo non convincono Bruxelles perché escluderebbero aree di minore accessibilità per condizioni naturali, come quelle rocciose, e altre aree, come quelle militari, che potenzialmente potrebbero ospitare strutture turistico-ricettive.

«La bocciatura della Ue al tentativo del governo di prorogare le concessioni balneari ha fatto perdere all’Italia un anno di tempo – ha commentato l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini –. Dodici mesi di promesse elettorali nocive in cui invece ci si sarebbe dovuti mettere al lavoro per presentare una proposta di buon senso. Un documento che la Regione Emilia-Romagna aveva elaborato più di un anno fa e che aveva trovato d’accordo tutte le Regioni. Con il risultato che ora, entro due mesi, si dovrà applicare la Bolkestein per non incorrere in sanzioni che sarebbero pagate da tutti i cittadini, oltre alla pioggia di ricorsi che arriveranno».

La proposta dell’Emilia-Romagna punta sul giusto riconoscimento del valore aziendale dell’impresa, degli investimenti realizzati e della professionalità degli operatori che hanno gestito finora il bene demaniale. Elementi che dovranno essere considerati tra i criteri di valutazione dei nuovi bandi di gara, insieme agli standard qualitativi dei servizi e alla sostenibilità sociale e ambientale del piano degli investimenti. Con l’esclusione del rialzo del canone demaniale che non dovrà essere oggetto di gara ma rimanere predeterminato per legge dallo Stato.

Inoltre, si ritiene necessario che Regioni e Comuni possano concorrere nella definizione dei criteri dei bandi di gara con l’obiettivo di valorizzare il paesaggio e gli elementi identitari della fascia costiera attraverso la qualificazione dell’offerta turistico-balneare, tenendo conto delle peculiarità dei diversi territori.

Altri elementi dovranno riguardare la valutazione circa il numero massimo di concessioni da rilasciare a ogni operatore economico, in modo da garantire l’adeguata pluralità e differenziazione dell’offerta nell’ambito territoriale di riferimento, e la determinazione di limiti minimi e massimi di durata delle concessioni, anche per assicurare un congruo periodo al rientro degli investimenti.

«In Emilia-Romagna- conclude Corsini- c’è in ballo il futuro di oltre 1.500 imprese, principalmente a conduzione familiare, che rappresentano un patrimonio fondamentale di esperienza e non solo per la nostra regione. Continuare a procrastinare, oltre a essere penalizzante per il Paese, è una decisione che rischia di avere conseguenze economiche e sociali gravissime».

I mosaici di Ravenna sulla copertina della guida Lonely Planet per l’Emilia-Romagna

Un dettaglio della volta del mausoleo di Galla Placidia a Ravenna è stato scelto come copertina per la nuova edizione della guida turistica Lonely Planet dedicata all’Emilia-Romagna

399167591 815062797295694 9180758162142445680 NLa nuova edizione della guida turistica Lonely Planet per l’Emilia-Romagna, in libreria dal 17 novembre, dedica la copertina a Ravenna. L’immagine scelta è infatti un particolare della volta a mosaico del mausoleo di Galla Placidia. «Una delle mie copertine preferite delle guide», ha detto Tom Hall, vicepresidente di Lonely Planet.

Nel 2021 Ravenna era stata inserita da Lonely Planet nella classifica delle migliori destinazioni di viaggio, Best in Travel categoria sostenibilità, per “Le vie di Dante”. «La scelta ha determinato un cambiamento nella percezione della destinazione all’estero. Ravenna è una destinazione unica», ha detto Hall, esperto di editoria di viaggio e ospite a Ravenna per Open Turismo lo scorso 9 novembre.

In città per la seconda volta, Tom Hall ha commentato i dati appena presentati dall’ufficio Statistica della Regione Emilia-Romagna, che nel periodo gennaio-settembre hanno visto aumentare le presenze in tutto il territorio del comune di Ravenna del 3 per cento e nella città d’arte del 12 rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso, ricordando proprio la nomina di Ravenna in Best in Travel, nel dicembre 2020 per l’anno 2021. «Le circostanze e le ragioni per cui Lonely Planet ha inserito Ravenna nella lista del 2020 sono molto rilevanti ancora oggi nel 2023 e lo saranno nel 2024 ed oltre».

Tra le novità della guida i focus sulle eccellenze locali: per Ravenna sono stati segnalati da Lonely Planet Luca Barberini, mosaicista, che ha avuto la capacità di trasferire la tradizione del mosaico in un contesto contemporaneo, e le nuove opere di street art della Darsena di città.

Tom Hall ha proposto anche un’analisi attenta sul tema del cosiddetto overtourism, o sovraffollamento turistico, che alcune destinazioni vivono e che di contro per Ravenna può rappresentare un’opportunità: «È una delle sfide che tutte le destinazioni mondiali, Italia compresa stanno affrontando. Ravenna, su questo punto, si trova in una posizione molto affascinante, ovvero può essere una destinazione alternativa quando parliamo di visitatori internazionali. Ravenna può diventare una reale alternativa ad altre destinazioni in Italia che sembrano avere immensi e non sostenibili flussi di visitatori. Ad esempio, il Tour de France passerà da qui e punterà i riflettori sull’intera regione, il libro di Judith Herrin, che è stato un best-seller nel Regno Unito ed in altri paesi, ha giocato un ruolo molto significativo nel diffondere la consapevolezza della storia di Ravenna oltre il classico».

Non ultimo il commento sul cibo: «Oggi la gastronomia è il primo elemento motivazionale che vediamo per il viaggio; e Ravenna ha una tradizione culinaria di tutto rispetto».

Il vicepresidente di Lonely Planet ha concluso con alcune riflessioni personali: «Come ho già detto, questa è la mia seconda visita in città ed entrambe le volte ho avuto la stessa sensazione; la definirei “nostalgia dell’oriente”, un desiderio di fare esperienza di qualcosa che è molto lontano. Posso dire di avere provato questa emozione molto più qui che in altre destinazioni, come Roma o Istanbul. Mi viene chiesto spesso di andare a parlare in molti posti nel mondo, ma sono qui perché penso onestamente che Ravenna sia una destinazione unica».

Hall collabora con molti case editrici di viaggio tra cui Epic Rides e Amazing Train Journeys ed è l’autore dei migliori consigli di viaggio di Lonely Planet. Contribuisce mensilmente alla rubrica di viaggio sulla rivista Bbc History. Collabora anche con una serie di altre riviste e giornali nel Regno Unito, Irlanda ed Europa. Per molti anni è stato l’autore della rubrica settimanale Ask Tom sia sul quotidiano Observer che sulla sezione viaggi online del Guardian.

I Radicali tra energia, armi e Putin. Ne discute a Ravenna anche Pizzarotti

Igor BoniSabato 18 novembre alle 11 alla sala B di via Landoni 2, a Ravenna, il presidente dei Radicali Italiani, Igor Boni, presenta il suo libro “L’Italia e l’Europa alla canna del gas. Energia, armi, propaganda. Il ricatto di Putin e le risposte dei Radicali“.

A parlare del tema – ben esplicitato nel sottotitolo – ci saranno anche tra gli altri l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti (presidente +Europa) e il sindaco Michele de Pascale.

Code e disagi in ospedale per lo sciopero: appuntamenti rinviati di un mese

Testimonianze da Faenza, con i prenotati costretti a ripresentarsi in un’altra occasione

Ospedale Faenza Sciopero

Lunghe code e disagi a Faenza, nella palazzina 13 dell’ospedale, dove ha sede il Cup e si effettuano anche i prelievi degli esami di laboratorio. Il motivo risiede naturalmente nello sciopero di Cgil e Uil contro la manovra finanziaria del Governo e in particolare nell’adesione del personale del laboratorio di Pievesestina, dove confluiscono i campioni prelevati dagli ospedali romagnoli.

All’ingresso un’addetta ha dovuto spiegare alle decine di persone prenotate i motivi dell’impossibilità a effettuare i prelievi oggi (17 novembre), indirizzando tutti agli sportelli per differire gli appuntamenti di esami particolari o a ripresentarsi domani, quando si aspetta un’altra giornata calda sul fronte degli afflussi.

Diversi utenti, ai quali erano stati prescritti esami particolari, si sono visti slittare gli appuntamenti, nella stessa sede, di circa un mese.

Bassa Romagna, la tassa rifiuti aumenta fino al 7 percento: «Ma non per l’alluvione»

I sindaci dei nove comuni dell’Unione fanno chiarezza dopo le lettere dei cittadini che stanno ricevendo i bollettini Tari: «Aumenti derivanti da una modifica del calcolo della tariffa avviata nel 2020. Abbiamo chiesto al Governo di esentare il pagamento 2023 per gli alluvionati»

Rifiuti Differenziata PlasticaLa tassa sui rifiuti (nota con la sigla Tari) nei nove comuni della Bassa Romagna è aumentata per l’anno in corso con una forbice che si attesta tra il 4 e il 7 percento. L’Unione dei Comuni fa sapere che sono aumenti generalizzati a livello provinciale: «Sono trasversali per tutti i Comuni e sono stati definiti ad aprile per l’anno in corso, dunque senza nessuna correlazione con l’alluvione. In nessun caso è stato tenuto conto delle spese che il gestore ha sostenuto per l’alluvione dello scorso maggio». La precisione delle istituzioni arriva dopo alcune lettere di cittadini e a articoli pubblicati dalla stampa locale.

«Gli aumenti sono contenuti entro i limiti già definiti e condivisi, derivanti da una modifica del calcolo della tariffa avviata nel 2020 – chiariscono i sindaci dell’Unione della Bassa Romagna -. Esiste un’Autorità nazionale per la regolazione dell’energia, reti e ambiente (Arera) che determina il piano economico finanziario del ciclo dei rifiuti, tenendo conto di costi variabili (come la quantità di rifiuti prodotti e smaltiti) e fissi (come per esempio la pulizia delle strade); entrambe le voci sono aumentate secondo paramenti determinati dalla legge e per le modifiche effettuate ai servizi. Il potere discrezionale nella determinazione delle tariffe Tari da parte di Comuni è pertanto nullo».

Le rate per il 2023 sono due invece di tre, come negli anni passati e come stabilito a seguito della sospensione di tutte le bollette disposta per l’emergenza; «anche per questo motivo l’importo dovuto può sembrare più alto se confrontato con una singola rata degli anni precedenti».

Già lo scorso settembre, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, alla struttura commissariale e al presidente Atersir (ente territorialmente competente in Emilia Romagna), gli amministratori locali della provincia di Ravenna hanno segnalato la forte criticità connessa alle agevolazioni tariffarie da disporre per gli utenti del servizio idrico integrato e rifiuti e per richiedere un provvedimento urgente.

«Abbiamo chiesto al Governo di esentare integralmente dal pagamento della tassa rifiuti per il 2023 i cittadini e le imprese colpiti dall’alluvione e dagli eventi calamitosi di luglio – proseguono i sindaci -, sollecitazione effettuata anche per le utenze luce, acqua e gas. Auspichiamo e sollecitiamo, anche tramite l’Autorità, una risposta concreta in tempi utili per la scadenza perentoria della seconda rata, prevista a dicembre. Nella delicata situazione finanziaria che anche i Comuni stanno vivendo non ci sono, infatti, altre possibilità se non un intervento della struttura commissariale».

I sindaci ricordano che in Bassa Romagna è stato scelto di destinare le donazioni ricevute attraverso la raccolta fondi dell’Unione a oltre 1.300 famiglie del territorio, per un totale di oltre 600mila euro (oltre i 150mila destinati al bando imprese della Camera di commercio), che hanno ricevuto subito un contributo per sostenere le spese di ripristino. «Restiamo convinti di questa scelta e ne rivendichiamo il valore per la nostra comunità, e cogliamo l’occasione per ringraziare gli assistenti sociali per lo straordinario lavoro di supporto che hanno affrontato e stanno tutt’ora affrontando».

Si dimenticano il bidoncino della differenziata fuori casa: multa da 118 euro

Lo sfogo di una famiglia ravennate: «Almeno avrebbero potuto lasciarci prima un avviso…»

Organico
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Una multa da 118 euro per aver dimenticato fuori casa il bidoncino dell’umido. A riceverla, una famiglia del quartiere Nullo Baldini, a Ravenna.

Lo racconta con ulteriori dettagli il cittadino multato al Corriere Romagna, in edicola oggi, 17 novembre. Che non farà ricorso, dice, senza però riuscire a trattenere il rammarico, sottolineando come il bidone non fosse certo d’intralcio alla circolazione. «Avremmo auspicato almeno un avviso, prima della multa» – dice ancora al Corriere il ravennate, che spera di aver messo così almeno in guardia altri concittadini.

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