Cgil e Uil soddisfatti per adesione allo sciopero: «Scuola e porto si sono fermati»

Manifestazione in centro a Ravenna, segretari accolti in prefettura

I sindacati Cgil e Uil si dicono soddisfatti per la riuscita della prima giornata di sciopero che oggi, 17 novembre, ha coinvolto le lavoratrici e i lavoratori del comparto pubblico (diretti e degli appalti), istruzione e ricerca, trasporti, igiene ambientale, cooperazione sociale, sanità privata, poste e consorzi di bonifica.

A Ravenna piazza XX settembre ha ospitato gli interventi di alcuni lavoratori e lavoratrici dei settori in sciopero e dei segretari generali provinciali di Cgil e Uil, rispettivamente Marinella Melandri e Carlo Sama.

«Le adesioni allo sciopero sono significative nei comparti interessati – si legge in una nota congiunta –. Il porto di Ravenna si è fermato, molte le scuole secondarie di secondo grado chiuse a Ravenna, Lugo e Faenza, così come gli istituti comprensivi hanno registrato la chiusura di numerosi plessi in tutta la provincia. Nel comparto pubblico sono chiusi quasi tutti i servizi all’infanzia, sia comunali che convenzionati, alta l’astensione dal lavoro in generale nelle autonomie locali, nelle funzioni centrali e nella sanità pubblica e privata dove hanno potuto scioperare solo gli operatori che non erano tenuti alle prestazioni essenziali».

Salari, fisco e previdenza sono i temi centrali, ma non gli unici, della mobilitazione. La manifestazione vuole contrastare le politiche del governo: «La manovra di bilancio mortifica i lavoratori e le lavoratrici dei servizi pubblici, che vengono taglieggiati a danno dei diritti dei cittadini. Abbiamo sentito dalla loro voce la necessità di politiche economiche e sociali radicalmente alternative, che mettano al centro la giustizia sociale, il lavoro dignitoso, la sicurezza sul lavoro e che investano sul futuro del paese. Non è più accettabile l’assenza di misure a tutela del potere d’acquisto di salari e pensioni, che devono fare i conti ogni giorno con rincari incontrollati e con sempre meno servizi pubblici».

Alla conclusione del presidio, i segretari generali di Cgil e Uil sono stati ricevuti in Prefettura dove hanno rappresentato le ragioni dello sciopero, evidenziando in particolare la forte preoccupazione per l’assenza di interventi per migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro, anche con riferimento al tragico decesso registrato pochi giorni fa nell’area del polo chimico ravennate.

La mobilitazione prosegue, per la provincia di Ravenna con il secondo giorno di sciopero, per tutte le restanti categorie di lavoratrici e lavoratori, fissato per venerdì 24 novembre. In questo caso la manifestazione coinvolge tutti i territori della Romagna e si svolgerà a Cesena, con concentramento in piazza Sanguinetti dalle 9.30.

Partenze pullman alle 8,30: a Ravenna, dal piazzale del Cinemacity e da via Le Corbusier, a Lugo, da angolo piazza XIII Giugno in via Foro Boario, ad Alfonsine da piazza della Resistenza. Da Faenza la partenza avverrà in treno alle ore 9,17 con ritrovo alle 9 fronte stazione. Per prenotazioni: 0544/244280 info-ravenna@er.cgil.it – 0544/292257 segreteria@uil-ravenna.it.

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