martedì
23 Dicembre 2025

Un modo nuovo di vivere il teatro: lo spettacolo che ci fa riflettere sul (nostro) lavoro

Divertente, stimolante, inedito. Quello offerto in questi giorni al Socjale di Piangipane da Ravenna Teatro sotto la regia di Alessandro Renda (qui la nostra intervista) è un modo di vivere e “usare” il teatro con pochi paragoni perché si tratta sì di uno spettacolo a tutti gli effetti, ma anche di un’indagine su un tema che attraversa le vite di tutti o quasi: il lavoro.

Non siamo niente, saremo tutto si dipana tra una serie di domande, riflessioni, giochi che sfidano le persone in scena – che non sono attori – a raccontare il loro rapporto con il lavoro con battute brevi, episodi, emozioni che arricchiscono un impianto in cui vengono toccati tanti temi inerenti appunto il lavoro. L’ambiente, i colleghi, i tempi, la soddisfazione personale, il salario, fino ai sogni. A guidarli lo stesso Renda accompagnato da un sempre bravissimo Matteo Gatta, l’unico che l’attore lo fa di mestiere tra le persone in scena che si sono alternate in queste serate.

All’ombra di Franz Kafka, che di mestiere faceva l’impiegato in un’agenzia di assicurazioni, Renda esplora una realtà sempre più complessa da definire, sempre più frammentata, sempre più personale, e cerca di restituire una senso di collettività, di vicinanza, cercando ciò che unisce più di ciò che separa. Un invito per chi è in sala a riflettere ovviamente sul proprio lavoro e sul ruolo che il lavoro ha nelle nostre vite, quanto ci definisce, quanto corrisponde alle nostre aspettative (su questo, bellissime anche le testimonianze video, anch’esse reali, che aprono e chiudono lo spettacolo). Un lavoro che fotografa una realtà che potrebbe già non essere più la stessa tra pochi anni, peraltro, come ci ricorda la “sociologa in sala” in un breve intervento con numeri che parlano di 7milioni di persone “inattive” già oggi nel Belpaese e un impatto dell’AI ancora tutto da capire.

Ma al di là dell’importanza del tema, lo spettacolo è interessante anche per come fa vivere il teatro, come coinvolge i non-attori, una pratica che si sta consolidando a Ravenna grazie alle tante chiamate pubbliche di questi anni per Dante prima e Cervantes poi, alla non-scuola e altri progetti con i ragazzi, al Grande Teatro di Lido Adriano, un filone a cui il lavoro di Renda aggiunge un tassello importante perché qui i partecipanti non-attori non sono personaggi, ma sono loro stessi, portano in scena la propria esperienza e il proprio vissuto all’interno di una cornice comune. E in un mondo fatto ormai di schermi e algoritmi, esperienze fisiche e intellettuali come queste assumono la forma di una vera e propria resistenza all’isolamento e alla solitudine dei singoli.

Oggi pomeriggio, 26 ottobre, l’ultima replica alle 16 seguita da Lara Mariani e Simona Malta che presentano SENZAFILTRO (Edizioni FiordiRisorse), giornale che si occupa di cultura del lavoro.

L’Olimpia Teodora fa 3 su 3 e resta da sola in testa alla classifica del campionato

L’Olimpia Teodora vince la terza partita in altrettante gare (la seconda in trasferta) e continua la mini fuga in testa alla classifica del girone B del campionato nazionale di B1 di volley femminile.

Le ravennati ieri pomeriggio (24 ottobre) hanno espugnato la palestra di San Giorgio Piacentino, faticando nella prima parte della gara: dopo aver vinto un equilibrato primo set, le ragazze di coach Rizzi perdono il secondo per poi cambiare marcia e imporsi per 3-1.

«Torniamo con altri 3 punti e la consapevolezza di ciò che siamo», commenta la società sui social, puntando ora chiaramente ai primi tre posti che quest’anno valgono la promozione nel nuovo campionato di A3.

Ora, come detto, l’Olimpia Teodora è in testa al girone con 9 punti, seguita a quota 7 da Campagnola Emilia e Ripalta Cremasca. Quest’ultima è attesa sabato prossimo, 1° novembre (ore 17), al Pala Costa di Ravenna per un big match di alta classifica.

Ecco il tabellino dell’ultima vittoria delle ravennati.

SAN GIORGIO-OLIMPIA TEODORA 1-3 (Parziali: 22-25, 25-17, 18-25, 13-25).
SAN GIORGIO:
Sesenna 13, They 17, Cornelli 5, Bresciani 2, Cossali 1, Martinelli 10, Galelli (L); Tonini, Pratisoli. All.: Capra.
OLIMPIA TEODORA: Poggi 3, Marchesano 11, Monaco 13, Boninsegna 19, Fabbri 7, Casini 11, Franzoso (L); Balducci, Manghi, Bendoni. Non entrate: Ratti, Piani, Cangini. All.: Rizzi.

Inaugurato il bike park all’ex ippodromo di Ravenna – FOTO

In tanti – cittadini, curiosi, famiglie, società sportive delle discipline più disparate e anche i partecipanti della ciclostorica – hanno partecipato nel pomeriggio di sabato 25 ottobre all’inaugurazione del bike park al nuovo Polisportivo Darsena, all’ex ippodromo di Ravenna.

Il nuovo impianto risulta costituito da un ciclodromo per eventi agonistici e per allenamenti, di lunghezza pari a 1.250 e 1.230 metri per le due configurazioni possibili (il solo anello esterno ha invece uno sviluppo di 885 metri), una pista ad anello per il pattinaggio da 200 metri e altri 300 metri di pista utilizzabile sia dal pattinaggio che dal ciclismo.

Nella zona a sud dell’ingresso di via Timavo, su una superficie di circa mille metri quadri, è stato realizzato invece un percorso di pump track (circuito di dossi, curve sopraelevate e discese appositamente progettato per essere percorso senza pedalare).

L’investimento è stato di 2,1 milioni di euro, con fondi Pnrr, stimolato dal mondo del ciclismo ravennate e in particolare dal comitato Amici del ciclismo.

Il polisportivo Darsena sarà aperto tutti i giorni a partire dalle 7.30; nei mesi di gennaio e febbraio fino alle 17.30; in marzo fino alle 18.30; in aprile fino alle 20; in maggio, giugno e luglio fino alle 21; in agosto fino alle 20; in settembre fino alle 19.30; in ottobre fino alle 18.30; in novembre e dicembre fino alle 17.

Nelle giornate di sabato, domenica e festivi l’impianto sarà aperto liberamente al pubblico per tutto il tempo di apertura, ad eccezione dei campi da calcio e con esclusione di qualsiasi tipo di mezzo motorizzato o elettrificato e con il divieto di introdurre animali negli spazi sportivi interni all’anello Bike. Dal lunedì al venerdì, a causa dello svolgimento degli allenamenti sportivi, il libero accesso del pubblico agli spazi interni all’anello Bike sarà possibile dalle 7.30 alle 14; dopo le 14 solo quando non saranno in programma allenamenti. Sarà comunque sempre garantito l’accesso del pubblico a tutta l’area esterna all’anello.

Il bike park è dato in concessione alle società sportive che ne hanno fatto o faranno richiesta a una tariffa predeterminata; per il pubblico e i cittadini, invece, l’accesso sarà sempre gratuito.

Il Parco Azzurro rinasce dal fango, tra giochi per bambini e spazi per lo sport

È stata restituita alla cittadinanza l’area verde situata tra via Fratelli Rosselli e via Testi, una delle zone di Faenza più gravemente colpite dall’alluvione del maggio del 2023, con il campetto da basket e le attrezzature ludiche compromesse da acqua e fango. Ora il Parco Azzurro di via Paolo Galli è diventato uno spazio moderno e inclusivo, destinato al gioco e all’attività sportiva.

La serie degli interventi è stata coordinata dall’Area Lavori Pubblici dell’Unione della Romagna Faentina e rientra in un progetto di rivitalizzazione promosso dal Comune nell’ambito del Fondo Unico Giustizia del Ministero dell’Interno, dedicato alla sicurezza urbana, con l’obiettivo primario di contrastare il degrado e l’incremento della sicurezza.

L’investimento complessivo per le due fasi di intervento ammonta a 48.900,59 euro per la rigenerazione urbana e circa 39.000 euro per la manutenzione straordinaria post-alluvione, per un totale di circa 87.900 euro, tra finanziamenti statali, donazioni private (di realtà come Assoverde e Coop Alleanza 3.0) e fondi per la ricostruzione. Per quanto riguarda la rigenerazione urbana, l’investimento ha consentito l’installazione di nuove attrezzature ludiche per diverse fasce d’età, come giochi a molla, pannelli interattivi, una casetta in legno e un castello con torri, ponti e scivoli, oltre ad attrezzi ginnici per l’attività sportiva all’aperto I lavori, eseguiti dalla ditta Holzhof, sono stati completati con la posa di nuovi arredi urbani, tra cui panchine e cestini.

La fase di manutenzione straordinaria ha permesso il completo ripristino delle superfici sportive danneggiate, con la realizzazione di nuovi manti sintetici impermeabili, segnature regolamentari, e la sostituzione delle attrezzature con pali e canestri in acciaio zincato dotati di protezioni antitrauma; il campo è stato migliorato a livello qualitativo per offrire un servizio ottimale, e le collinette ripristinate fungono anche da piccole tribune naturali per il pubblico. Le opere, affidate alla ditta Olimpia Costruzioni, hanno permesso di rendere l’area pienamente agibile e sicura, con l’ulteriore ripristino e ampliamento degli stradelli ciclopedonali per migliorarne la fruibilità.

Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, durante la cerimonia di inaugurazione ha sottolineato la rilevanza strategica dell’intervento, inquadrandolo nel più ampio percorso di ricostruzione post-alluvione e rigenerazione urbana del territorio comunale. Il primo cittadino ha anche annunciato la prossima restituzione alla città delle strutture sociali “La Rondine” e “Il Faro”, nei locali all’interno dell’area verde.

Il Ravenna sul campo (in sintetico) della Pianese per tornare a -1 dal primo posto

Reduce dalla sconfitta nel big match contro l’Arezzo, il Ravenna secondo in classifica (a pari punti con l’Ascoli) torna in campo domani, domenica 26 ottobre (calcio d’inizio alle 17.30), sul campo (in sintetico) della Pianese. Si tratta della squadra che rappresenta il Comune più piccolo tra tutti quelli del campionato di serie C, Piancastagnaio, in provincia di Siena, con meno di 4.000 abitanti. Dal punto di vista sportivo, la Pianese si trova in 12esima posizione nel girone B, con 11 punti in meno del Ravenna e 5 in più del Pontedera quintultimo. Desta curiosità la presenza tra i toscani del difensore Luca Ercolani, ravennate, ex anche del Manchester United (qui la nostra intervista di qualche anno fa).

Per quanto riguarda i giallorossi (che saranno seguiti in Toscana da oltre cento tifosi), l’unico assente sarà ancora una volta Di Marco, in procinto però di rientrare dopo l’infortunio alla caviglia. Mister Marchionni alla vigilia della partita chiede alla squadra di ripartire mentalmente, senza sottovalutare gli avversi. Un’incognita potrebbe essere rappresentata dal campo in erba artificiale, tanto che in settimana per abituarsi i giallorossi si sono allenati anche sul sintetico di Faenza.

Intanto, l’Arezzo nell’anticipo di giornata ha pareggiato (1-1) in casa della Ternana: con una vittoria il Ravenna può tornare quindi a -1 dal primo posto.

Il questore chiude per cinque giorni il Matilda. Che però era già chiuso per la pausa invernale…

La nota discoteca Matilda di Marina di Ravenna è stata chiusa per cinque giorni dal questore per questioni di ordine pubblico. Il locale, però, prettamente estivo, è già chiuso da oltre un mese per la pausa invernale.

Il provvedimento – con i sigilli posti all’ingresso da polizia e carabinieri – arriva per alcuni episodi di rilevanza penale verificatisi questa estate – scrivono dalla questura. In particolare, a pesare sarebbe stata una denuncia per un furto con strappo (una catenina) all’interno della discoteca, ai danni di una ragazza.

«Valutata la grave situazione venutasi a creare – si legge ancora nella nota della polizia – è stata decretata la sospensione del pubblico esercizio ai sensi dell’art. 100 Tulps». Il locale contesta comunque la decisione, assicurando di non avere responsabilità, garantendo un regolare servizio di vigilanza e sicurezza.

Sgomberato un accampamento sotto il ponte di via Faentina. C’erano anche anatre e galline

È stata sgomberata in queste ore dalla polizia locale l’area di via Sirotti, sotto il cavalcavia di via Faentina, alle porte di Ravenna. Sono stati identificati due uomini di 45 anni (uno di origine rumena e l’altro di nazionalità marocchina) e una 40enne italiana, accusati di occupazione abusiva.

Sul posto sono state ritrovate ingenti quantità di rifiuti e materiali vari, oltre a diversi utensili in buono stato ma di dubbia provenienza, dispositivi elettronici, un monopattino e una bicicletta elettrica, più altri velocipedi e parti di essi, tutti sequestrati per ulteriori accertamenti.

Durante l’operazione gli agenti hanno inoltre trovato alcuni volatili — due anatre e due galline – che sono stati affidati a un’associazione animalista del ravennate per le cure necessarie. In particolare, una gallina giaceva legata e quasi agonizzante.

Al termine degli accertamenti, le persone coinvolte sono state denunciate per l’ipotesi di reato prevista dall’articolo 633 c.p. (invasione di terreni o edifici). Inoltre, il 45 enne marocchino, regolare sul territorio, è stato accompagnato al comando della polizia locale per essere foto-segnalato e denunciato anche per i reati di maltrattamento di animali e “acquisto di cose di sospetta provenienza”.

La polizia locale ha fatto intervenire anche Hera per una prima parziale bonifica dell’area e programmare ulteriori attività di risanamento per il completo ripristino del sito.

Centinaia di donne ai corsi di autodifesa. «Lavoriamo sulla prevenzione»

Cinque lezioni gratuite in pieno centro, a Ravenna, per imparare le basi dell’autodifesa: ha preso il via lo scorso 20 ottobre la terza edizione di “Donna In-Difesa”, organizzata da Crisalide Odv con il patrocinio del comune di Ravenna. L’appuntamento è tutti i lunedì, dalle 20 alle 21 al First Floor del Palazzo di Vetro di via Gardini. Per accedere al corso è richiesto il tesseramento all’associazione.

Alla prima lezione hanno partecipato circa 30 donne, ma gli organizzatori preventivano una quarantina di adesioni ai prossimi incontri. Nel triennio, oltre 400 ravennati hanno frequentato il corso, da giovanissime accompagnate dalle madri fino a over 70. Le lezioni si suddividono tra un’introduzione teorica e un focus pratico, gestito da Alessandro “Iron” Savini, istruttore qualificato Ikmi di Krav Maga con specializzazione di Kapap e tecniche di anti aggressione femminile. «Vogliamo trasmettere consapevolezza – spiega Savini -. ragioniamo in maniera intima e psicologica sul fatto che aggressioni e violenze non succedono solo in televisione: la preparazione fa la differenza».

Le tecniche insegnate appartengono alla disciplina del Krav Maga, ma non si concentrano sullo scontro, quanto su come prevenire un’aggressione e sulle relative tecniche di fuga. «Anche i dispositivi più diffusi per l’autodifesa, come spray al peperoncino o piccoli oggetti contundenti, possono rivelarsi uno svantaggio per la vittima, se usati impropriamente – continua l’istruttore -. alla fine di ogni incontro mostriamo allarmi sonori o piccoli strumenti di difesa, spiegandone il corretto utilizzo». L’iniziativa è stata ideata da Antonella Valletta, presidente dell’associazione Crisalide e autrice del libro Ho smesso di tremare sulla sua storia di “sopravvissuta” a un infanzia segnata dalla violenza.

«Le lezioni introduttive sono pensate per rendere le donne del territorio più forti, consapevoli e sicure, ma è necessario tempo e esercizio per perfezionare la tecnica e rispondere istintivamente» conclude Savini. Ogni anno infatti circa il 10 percento delle partecipanti sceglie di continuare il proprio percorso con corsi avanzati di autodifesa alla palestra Dream Fitness di Cesenatico, dove è nato il progetto e dove, al termine delle lezioni nel Ravennate, sarà riproposto per il quarto anno.

Il ciclo di incontri in città è realizzato con il sostegno di Caffè Belli, Officina della Musica, Medicina Podium, Accademia dei Blandizi e con l’Associazione pugliese gemellata “Fermi con le Mani”.

«Prestazioni aggiuntive non pagate al personale del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Ravenna»

La Fp Cgil denuncia il mancato pagamento delle prestazioni orarie aggiuntive svolte dal personale del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Ravenna durante l’estate. Secondo il sindacato, nel periodo di luglio e agosto – in piena emergenza ferie e con carenze di personale ormai croniche – l’Azienda ha chiesto agli operatori sanitari di coprire turni extra, oltre l’orario contrattuale, in regime di Prestazione Oraria Aggiuntiva, che prevede una tariffa più alta rispetto allo straordinario. Gli operatori, sottolinea la Cgil, hanno accettato con senso di responsabilità, «rinunciando al proprio tempo libero per garantire la continuità assistenziale».

Tuttavia, dopo l’erogazione delle prestazioni, l’Azienda avrebbe ritrattato le condizioni pattuite, negando i compensi previsti. In una nota di risposta al sindacato, la Direzione Infermieristica e Tecnica di Ravenna ha sostenuto che le attivazioni siano avvenute «in conformità al regolamento aziendale», ma per la Fp Cgil si tratta di una giustificazione insufficiente: «È stata la stessa Azienda a chiedere quei turni a determinate condizioni – afferma il sindacato – salvo poi cambiare posizione nel mese di settembre».

La Fp Cgil parla di «grave precedente» e critica l’assenza di una presa di posizione chiara da parte della Direzione Assistenziale dell’Ausl Romagna, che «dovrebbe fornire indicazioni uniformi alle direzioni infermieristiche territoriali».

«In un momento in cui il Servizio sanitario è in grande difficoltà, con carichi di lavoro pesanti e stipendi fermi, questo atteggiamento è inaccettabile», conclude il sindacato, che chiede all’Ausl di riconoscere quanto dovuto ai lavoratori. «In caso contrario – avverte la Fp Cgil – siamo pronti a tutelare il personale nelle sedi opportune».

Un nuovo spazio per le sculture di Mirella Saluzzo

La Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna ha inaugurato lo Spazio Mirella Saluzzo, un luogo pensato per promuovere e valorizzare la produzione plastica dell’artista con una selezione di opere realizzate negli ultimi vent’anni della sua attività. Sito in via Francesco Negri 33 a Ravenna, lo spazio è stato creato dalla fondazione per ospitare una mostra permanente di oltre quindici lavori di grandi dimensioni già esposti nelle personali tenute da Mirella Saluzzo dal 2004 al 2024 in varie città italiane, al fine di ricostruire per sintetiche campionature il percorso creativo ed espositivo dell’artista.

Secondo il progetto allestitivo di Pasquale Fameli, direttore artistico di Fondazione Sabe, la mostra elude un ordinamento meramente cronologico delle opere per stabilire dialoghi e confronti tra lavori appartenenti a cicli differenti, al fine di evidenziare i motivi di continuità esistenti tra le soluzioni plastiche.

La scelta di focalizzarsi sugli ultimi vent’anni è dovuta alla necessità di osservare e comprendere le evoluzioni del percorso di Mirella Saluzzo dopo la pubblicazione della monografia di Luciano Caramel (Mirella Saluzzo. Sculture 1989-2003, Essegi, Ravenna 2004) che ne compendiava i primi quindici. All’apertura dello spazio seguirà infatti la realizzazione di una seconda monografia sulla produzione successiva, con saggi di Pasquale Fameli e di Francesco Tedeschi, la cui uscita è prevista per il 2026.

L’apertura dello Spazio Mirella Saluzzo segna l’avvio del progetto finalizzato alla creazione di una collezione d’arte della Fondazone Sabe.

Lo spazio resterà aperto dal giovedì al sabato dalle 16 alle 19 a ingresso gratuito. Informazioni: info@sabeperlarte.org.

Aveva occupato abusivamente la casa popolare di un disabile: arrestato 50enne per “atti persecutori”

Avrebbe occupato abusivamente la casa popolare di un 60enne disabile, arrivando anche a molestarlo, minacciarlo e picchiarlo. Ora deve rispondere di “atti persecutori”. La polizia lo ha arrestato nei giorni scorsi al termine di una serie di accertamenti. Si tratta di un cinquantenne tunisino, un conoscente della vittima (entrambi sono in cura al Sert), con diversi precedenti.

A far partire l’indagine la segnalazione alla questura dei soprusi da parte di un medico dell’Ausl. Sono quindi emersi le minacce, gli insulti e le percosse. L’arrestato avrebbe anche privato il disabile dei propri documenti, al fine di limitarne l’autonomia. Il tutto mentre occupava abusivamente l’immobile della vittima, dopo essere stato ospitato per un periodo. In più occasioni, il 60enne sarebbe stato costretto a ritirare del cibo e a consegnarlo al tunisino, che si sarebbe appropriato anche di medicinali destinati invece alla vittima. Il 60enne non aveva mai denunciato quanto stava accadendo per paura di eventuali ritorsioni o aggressioni fisiche.

Con l’arresto, ora il legittimo proprietario è potuto tornare nella propria abitazione.

Ravenna Festival, prove in corso all’Alighieri per la Trilogia d’Autunno nel segno di Händel – FOTO

La Trilogia d’Autunno del Ravenna Festival è già arrivata al Teatro Alighieri: è iniziato il percorso di prove di regia e musicali che si coronerà con il debutto delle due nuove produzioni di Orlando (mercoledì 12 novembre alle 20, replica venerdì 14) e Alcina (giovedì 13 novembre alle 20, replica sabato 15), firmate da Pier Luigi Pizzi e da Ottavio Dantone alla guida di Accademia Bizantina, e con il Messiah (domenica 16 novembre alle 17), sempre con Dantone e la Bizantina affiancati dal Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini, preparato da Lorenzo Donati.

Un trittico quindi interamente dedicato a Händel – uno degli indiscussi padri della nostra musica – ma anche un omaggio al celeberrimo poema di Ariosto da cui sono tratti personaggi e vicende messi in musica da quell’inarrivabile compositore e genio drammatico. Non a caso il titolo della Trilogia, L’invisibil fa vedere Amore, è un verso dell’Orlando furioso, popolato di fragili eroi esposti al potere dell’amore e della magia.

Seppure oggetto di appena una decina di repliche, poi dimenticato per quasi due secoli (fino alla ripresa del 1922), Orlando è senza dubbio uno dei capolavori di Händel, che lo mette in scena sul palcoscenico del King’s Theatre nel gennaio del 1733. Trasfigurando in musica il poema cavalleresco di Ariosto, Orlando si inserisce in una lunga tradizione ma nel segno di una straordinaria spinta innovativa e di una libertà formale del tutto inconsueta. E soprattutto efficacissima nel dare forma ai tormenti del protagonista, dalle pagine eroiche all’eloquenza drammatica della scena della pazzia. C’è Filippo Mineccia nei panni del paladino Orlando, perdutamente innamorato di Angelica (Francesca Pia Vitale), la principessa del Catai a sua volta legata al giovane saraceno Medoro (Elmar Hauser), di cui è invaghita anche la pastorella Dorinda (Martina Licari). Solo con l’intervento del mago Zoroastro (Christian Senn), Orlando ritornerà in sé.

Händel torna ad attingere al poema dell’Ariosto due anni più tardi, nel 1735, quando ha da poco inaugurato la sua collaborazione con il nuovo teatro londinese del Covent Garden. Sempre nell’Orlando furioso, il cavaliere Ruggiero approda sulla misteriosa isola della bellissima e potente fata Alcina, le cui arti magiche trasformano un luogo deserto e desolato in un regno di delizie. Tra inganni e disvelamenti, innamoramenti e repentini abbandoni, Alcina si dipana lungo un disegno drammaturgico musicale capace di dar conto di tutte le sfumature emotive. I ruoli di Alcina e Ruggiero sono affidati rispettivamente a Giuseppina Bridelli ed Elmar Hauser, mentre Delphine Galou è Bradamante, promessa sposa del paladino che raggiunge l’isola nascondendosi sotto l’identità del fratello Ricciardo, accompagnata dal confidente Melisso (Christian Senn). La sorella di Alcina, Morgana, è interpretata da Martina Licari e il capo delle sue guardie Oronte è Žiga Čopi.

È proprio il convergere della passione luterana, dell’oratorio italiano e dell’anthem corale inglese a dar vita a quel polittico musicale che, fin dalla prima esecuzione a Dublino nel 1742, «sfugge dalle mani del suo autore ed entra nella leggenda e nel mito» (Alberto Basso). Il Messiah è una luminosa rappresentazione del dramma del Cristianesimo carica di umanità e commozione, ma anche di un eloquio prezioso e sapiente, che si traduce in una allegoria capace di trascinare l’ascoltatore fuori dal tempo e dalla storia. Solisti per questa performance Alysia Hanshaw, Delphine Galou, Žiga Čopi e Christian Senn.

Info e prevendite 0544 249244 www.ravennafestival.org

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi