sabato
12 Luglio 2025

Casola è cambiato per sempre, tra frane, persone isolate e castagneti scomparsi

I dati del Comune: 90 km di strade interrotte, il 20 percento del territorio senza energia elettrica

Nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 maggio il comune di Casola Valsenio è cambiato per sempre.

Allo stato attuale si contano (dati del Comune di oggi, 24 maggio): 90 km di strada interrotte, 120 persone isolate, alcune di esse senza luce acqua o gas, oltre 230 segnalazioni di soccorso più di 50 voli di elicottero da parte dei vigili del fuoco e della Polizia per recuperare le persone isolate. Più di 200 persone sono state allontanate dalle loro case per motivi di sicurezza. Il 20 percento del territorio è ancora senza energia elettrica.

La frana più grande e problematica è quella che blocca la provinciale 306 all’altezza delle Case Bruciate, in direzione Palazzuolo sul Senio, poco prima della località Baffadi: qui è letteralmente caduta metà montagna sulla strada arrivando fino al fiume. Finalmente nella giornata di mercoledì 23 maggio è stata concessa l’autorizzazione per liberare la frana e si è subito iniziato a scavare con mezzi pesanti.

La strada provinciale SP70 che collega la valle del Senio alla valle del Santerno, è stata ripulita fino al passo del Corso, ma presenta forti criticità con tratti in cui è rimasta solo una corsia di marcia.

La strada provinciale SP63, che collega la valle del Senio all’abitato di Zattaglia e alla valle del Lamone, è chiusa e interessata da frane fino al passo di Montalbano, mentre il tratto che prosegue in direzione Zattaglia è completamente distrutto e rimarrà inagibile per molto tempo. La strada che collega Casola Valsenio a Riolo Terme è al momento aperta solo per i mezzi di soccorso, anche se per la sua riapertura dovremo aspettare poco tempo.

La strada provinciale SP306 che collega Casola Valsenio a Riolo Terme è al momento aperta solo per i mezzi di soccorso, la Provincia sta provvedendo per riaprire la circolazione anche ai mezzi civili e camion.

Oltre ai problemi della viabilità che saranno risolti nel minor tempo possibile, il dramma più grande è quello che investe tutti gli abitanti del territorio forense e degli allevatori, che hanno difficoltà a nutrire i loro animali. Il Comune si è attivato insieme alla prefettura di Ravenna per rifornire gli allevamenti di cibo grazie agli elicotteri dell’aeronautica militare e dei vigili del fuoco. A tutto questo si aggiungono centinaia di strade private che hanno subito danni e non sono più praticabili.

Le coltivazioni agricole sono in estrema difficoltà, dal momento che le condizioni delle strade e dei campi non permettono di potere effettuare le lavorazioni stagionali con il rischio concreto di compromettere i raccolti. La realtà castanicola del territorio ha subito un danno irreparabile. Interi castagneti cono scomparsi e crollati a valle.

Nei giorni successivi alla catastrofe è stata subito attivata la tensostruttura della Proloco per poter preparare colazioni, pranzo e cena alle persone sfollate dalle proprie case e ai volontari, chi non ha trovato ospitalità da amici o parenti è stato ospitato nella palestra. Tutto il piano inferiore delle ex scuole medie è stato adibito a deposito per la raccolta di cibo e beni di prima necessità destinati alle persone che si trovano ancora isolate. Fortunatamente non si contano né feriti né dispersi, ma non si potrà più tornare alla situazione precedente. Le strade crollate che collegano tante case non potranno più essere solo riparate ma ricostruite. La paura per il futuro è tanta, come affermato dal sindaco di Casola Valsenio Giorgio Sagrini «È un comune che già da diversi anni soffre un grave spopolamento, oltre all’emergenza idrogeologica, il rischio di un’emergenza socio-economica è dietro l’angolo».

Al momento a Casola sono stanziate: 12 unità della Protezione Civile del Veneto, 4 Unità del Comando Locale dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia, i Gruppi Operativi Speciali del movimento terra di Milano, Brescia e Sondrio, il Gruppo Speleo Alpinistica Fluviale di Modena e Ferrara, l’unità di Servizio di Topografia Applicata al Soccorso di Ferrara, Siena e Modena, il corpo di Logistica di Pavia e il Sistema Aeromobili a Pilotaggio Remoto di Belluno, Venezia e Verona che con i droni monitorano le varie strade e frane, un’unità per il Soccorso Alpino e, naturalmente, i Vigili del Fuoco Volontari di Casola Valsenio. Presente anche una squadra dei LAV (Lega Antivivisezione) che hanno aiutato svariati volontari ad allestire un vero e proprio canile per gli animali sfollati, e procurare loro cibo e cure necessarie, evitando di portarli in un canile lontano dai proprietari sfollati. Oltre a questi, impossibile non citare il forte volontariato, che l’Amministrazione ringrazia sinceramente per l’impegno profuso a tutti i livelli.

Ravenna, riaprono anche le scuole superiori

 

È prevista per domani, giovedì 25 maggio, la riapertura di tutte le scuole secondarie di secondo grado nel comune di Ravenna.

Il Comune – si legge in una nota – «è al lavoro per garantirne la massima fruibilità e funzionalità, anche se qualche disagio sarà presumibilmente e comprensibilmente inevitabile».

Molino Spadoni non si ferma: in 40 al lavoro per sistemare le aree colpite

Il bilancio dell’azienda, che ha registrato allagamenti nella sede di Coccolia

Molino Spadoni Coccolia 16 Maggio
Una foto dall’alto dell’area del Molino Spadoni, a Coccolia, del 16 maggio

Molino Spadoni, tra le aziende più colpite dall’alluvione che ha messo in ginocchio molte imprese della Romagna – nel ravennate in maniera particolare –, si è prontamente attivata per far fronte a questa drammatica situazione. Subito dopo l’esondazione del fiume Ronco, avvenuta nella serata dello scorso martedì in zona Coccolia, in cui ha sede lo stabilimento, l’azienda ha messo immediatamente all’opera idrovore e spurghi per aspirare l’enorme quantità di acqua e mettere al sicuro i dipendenti e l’intera struttura.

Per non rallentare l’attività, Molino Spadoni ha potenziato la produzione nelle sedi di Castiglione e di Savio di Ravenna, entrambe risparmiate, in attesa di ripristinare la completa operatività al mulino di Coccolia. Quest’ultimo occupa un’area estremamente vasta, per sistemare la quale si interverrà a zone, a partire dal ripristino del “tunnel del grano” e della linea di macinazione; in un secondo momento si agirà sulle altre unità colpite (palazzina archivi, palazzina amministrazione e palazzina laboratorio).

«Dopo una prima ricognizione e i danni ingenti constatati – dichiara Beatrice Bassi, delegata del Cda del Gruppo – 40 persone stanno lavorando alla sistemazione delle aree colpite. È stato creato un gruppo per affrontare in sinergia l’emergenza. Ringrazio tutti i dipendenti per la grande collaborazione: qui, come su tutto il territorio, si respira un forte senso di unione. La grande famiglia Molino Spadoni non si ferma: lo dimostra la partecipazione in corso alla fiera Tutto Pizza a Napoli, che rientra nel piano di iniziative previste e tutte confermate. Ovviamente ci siamo attivati anche per aiutare le persone soccorse a Faenza e a Brisighella con la donazione di pasti caldi».

La logistica legata all’e-commerce, che parte da Casa Spadoni di Faenza, è invece sempre rimasta operativa, il magazzino è tuttora ampio e fornito, quindi non si prevedono interruzioni di servizio. Lo staff commerciale Italia ed estero e gli uffici qualità, marketing e logistica sono stati convogliati al Mercato Coperto di Ravenna, di proprietà Spadoni, dove l’intero piano superiore da venerdì è adibito a quartier generale per lavorare nel modo più efficiente possibile.

Lunedì sono stati, inoltre, ripristinati i server che hanno consentito la ripresa delle attività di spedizione negli stabilimenti di produzione di Villa Selva e di Savio che, fortunatamente, non hanno subito danni pur essendo in una zona critica, così come la sede Keir di Ravenna che non si è mai fermata. Sempre da lunedì, con la riattivazione dell’elettricità e dell’acqua corrente, sono ripartite anche le Officine Gastronomiche Spadoni a Brisighella, mentre il Birrificio Molino Spadoni a Reda di Faenza, nonostante la località sia stata molto colpita, è stato risparmiato.

Infine il guasto nella cabina Enel di Coccolia, verrà riparato nella mattinata odierna (24 maggio) consentendo di rendere operativo il magazzino automatico.

«È ovvio che la catastrofe c’è stata e che quindi parte dei locali sono e resteranno inagibili nel tempo, alcuni dei nostri macchinari e prodotti sono andati dispersi, per noi e come per moltissime aziende del nostro territorio, ma questo non significa che ci fermiamo» – questo il pensiero unanime di Beatrice Bassi e Leonardo Spadoni.

Nuove evacuazioni ad Alfonsine: «L’allerta è tutt’altro che terminata…»

Il sindaco: «L’acqua è ancora alta in alcune zone, il Consorzio di Bonifica sta facendo ogni sforzo»

Taglio Corelli Aerea Allagata
L’area di Taglio Corelli allagata

Nuove evacuazioni di urgenza, nella notte tra martedì e mercoledì, ad Alfonsine, per diverse abitazioni situate nei pressi dell’argine del canale Destra Reno (che in un punto “trasudava” acqua).

«Un’altra nottata piuttosto complessa quella che abbiamo appena concluso», scrive sui social il sindaco di Alfonsine, Riccardo Graziani, che avverte: «L’allerta è tutt’altro che terminata e bisogna mantenere alta l’attenzione».

«Il sole di stamattina potrebbe essere un ingannevole messaggero – continua il sindaco -. In realtà, e come abbiamo detto ormai più volte, vi sono alcune zone di Alfonsine con acqua alta e ciò non può non destare preoccupazione; il Consorzio di Bonifica sta facendo ogni sforzo per far fronte a questa gigantesca massa d’acqua».

In particolare, appelli disperati arrivano da Taglio Corelli, dove l’acqua nelle case continua a essere alta più di un metro.

In provincia di Ravenna 28mila famiglie alluvionate, un quinto della popolazione

Si stimano 68mila tonnellate di rifiuti da raccogliere e smaltire, un quarto dela produzione 2021

Rifiuti Strade Faenza AlluvioneL’alluvione del 15-17 maggio ha colpito un quinto della popolazione in provincia di Ravenna. È un dato contenuto in una nota per la stampa della prefettura con l’aggiornamento quotidiano sull’emergenza. Per la precisione si parla di 28mila famiglie alluvionate, circa il 18,7 percento della popolazione.

Si prevedono 68mila tonnellate di rifiuti da raccogliere e smaltire, considerando 2,4 tonnellate di rifiuto per famiglia. È l’equivalente di circa un quarto della produzione di rifiuti urbani dell’interno provincia del 2021 (Dati Ispra). Considerata l’enorme quantità di rifiuti da gestire, si sta provvedendo alla individuazione di aree di stoccaggio di grandi dimensioni fuori dai centri urbani, per ripristinare la normalità nei luoghi colpiti dall’emergenza.

Hera, società incaricata della raccolta rifiuti, ha comunicato che nei territori interessati dall’emergenza sono dislocati 90 autisti, 6 operatori manuali e 31 coordinatori tecnici. Di giorno, i mezzi all’opera sono 82 (di cui 59 gru caricatori) e la notte 8.

Nella riunione odierna del Centro Coordinamento Soccorsi è stata rappresentata la necessità di ulteriori mezzi, rispetto a quelli impiegati da Hera, per l’effettuazione di operazioni di pulitura e rimozione degli ingombranti. Al riguardo, si è provveduto a interessare l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile affinché mettano a disposizione ulteriori mezzi idonei allo scopo.

Trovato a Belricetto il cadavere dell’uomo disperso, un 68enne di Fusignano

Non si avevano notizie di Fiorenzo Sangiorgi dal 17 maggio, il suo furgone era sommerso fino al tettuccio. Per la prefettura è la settima vittima in provincia di questa seconda ondata. In totale in regione in maggio sono 17

MaltempoSale ancora il conto delle vittime per l’alluvione in provincia di Ravenna. A Belricetto, frazione di Lugo, è stato ritrovato oggi, 23 maggio, il cadavere dell’unica persona che risultava ancora dispersa dal 17 maggio. Si tratta di un uomo di 68 anni, Fiorenzo Sangiorgi, che abitava a Fusignano. Lo rendono noto la prefettura e il sindaco di Fusignano, Nicola Pasi.

Il corpo è stato ritrovo dai sommozzatori dei carabinieri. Il furgone dell’uomo è stato trovato a Belricetto ma di Sangiorgi non si avevano tracce. I familiari avevano lanciato un appello via social nella speranza di ritrovarlo ancora vivo.

Secondo il comunicato ufficiale della prefettura, le vittime ravennati ora sono sette (qui le altre sei finora individuate). I due quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, riportano invece otto vittime, considerando che la procura della Repubblica finora aveva aperto sette fascicoli di indagine a titolo conoscitivo senza ipotesi di reato.

La seconda ondata di alluvioni di metà maggio ha fatto anche altre sette vittime nel resto della Romagna (tre a Forlì e quattro a Cesena) e una nel Bolognese. Altre due persone erano decedute nella prima alluvione (2-3 maggio): un uomo a Bologna e uno a Castel Bolognese. Il conto ufficiale dei deceduti in maggio in regione diventa quindi 17.

Dal Governo stanziamenti per due miliardi di euro. «Uno serve solo per la mobilità»

Prevista la cassa integrazione in deroga fino a 90 giorni e una tantum fino a 3mila euro per gli autonomi

346867868 1454380918674860 8380049904898994564 NIl Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Alluvioni, che contiene le misure per far fronte all’emergenza che ha colpito l’Emilia Romagna e le Marche. «Complessivamente questo primo provvedimento prevede stanziamenti per due miliardi di euro», ha dichiarato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine della riunione.

Il decreto legge prevede la sospensione dei termini relativi agli adempimenti, versamenti tributari e contributivi fino a 31 agosto, e quindi con ripresa dei pagamenti fino al 20 di novembre.

«Prevediamo Cig in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni, con una copertura fino 580 milioni di euro. E una tantum fino a 3.000 euro per i lavoratori autonomi, con copertura fino a 300 milioni di euro», ha proseguito Meloni, «per la scuola prevediamo un fondo da 20 milioni di euro per la continuità didattica. Per quanto riguarda l’Università c’è un fondo di solidarietà di tre milioni e mezzo».

Inoltre «il ministro Sangiuliano prevede un aumento temporaneo di un euro all’ingresso dei musei», fondi che saranno destinati alle opere d’arte e ai luoghi di cultura danneggiati. Altri fondi verranno reperiti da estrazioni del Lotto e del Superenalotto.

«Il ministero dell’Agricoltura», poi, «ha stanziato 100 milioni di euro per gli indennizzi in favore delle imprese agricole ed ulteriori 75 milioni, a valere sul fondo innovazione, per l’acquisto dei macchinari per le aziende danneggiate».

«Abbiamo consegnato un documento unitario con pochi punti che riguardano l’emergenza e la ricostruzione. Ringrazio il Consiglio dei ministri per la velocità. Alcune misure inviate le ritrovo in quelle approvate oggi», ha detto il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, presente alla riunione del Cdm.

«C’è gente che ha perso tutto o quasi, chi ha una impresa che non può operare, chi potrebbe farlo ma non può per le infrastrutture danneggiate», ha detto ancora Bonaccini che ha aggiunto: «un miliardo di euro servirà solo per le infrastrutture di mobilità».

«Servirà successivamente un decreto per la ricostruzione. Per il terremoto abbiamo avuto 12 miliardi di euro di danni, abbiamo ricostruito quasi tutto. Ora abbiamo bisogno di norme di semplificazione normativa per una ricostruzione che sia fatta bene, nel rispetto della legge, ma anche rapida. Quello di oggi è un primo passo, ci rialzeremo», ha aggiunto Bonaccini, il quale ha poi annunciato che giovedì la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sarà in visita nei territori colpiti dal maltempo. (fonte AGI.it)

Estrazioni settimanali aggiuntive del Lotto per sostenere le zone alluvionate

Finanzieranno un fondo apposito

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Veduta aerea di Solarolo allagata

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli istituirà nel 2023 “estrazioni settimanali aggiuntive del gioco del Lotto e del gioco del Superenalotto”, per finanziare “interventi a favore delle popolazioni colpite dagli eventi metereologici” in Emilia-Romagna.

È quanto si legge nella bozza del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, che Agipronews ha potuto visionare. Adm istituirà le estrazioni speciali “con propri decreti dirigenziali adottati entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto” e le maggiori entrate saranno “destinate a un fondo da istituire presso lo stato di previsione del Ministero dell’economia”.

Inoltre, per “finanziare gli interventi di protezione civile conseguenti agli eventi alluvionali, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli è autorizzata a disporre la vendita” all’asta “dei beni mobili oggetto di confisca amministrativa” oppure “oggetto di abbandono allo Stato ai sensi delle vigenti disposizioni doganali”.

All’ex centro vaccinale dell’Esp il punto di raccolta (e ritiro) di pale e stivali

Allestito dalla Consulta del Volontariato di Ravenna

Solidarieta Esp RavennaLa Consulta del Volontariato di Ravenna (insieme all’associazione di promozione sociale Cuore&Territorio e al comitato quartiere Alberti) ha allestito all’Esp di Ravenna, nell’area dell’ex centro vaccinale, il punto di raccolta (e di ritiro per tutti i cittadini) dei materiali necessari per il ripristino dei danni dell’alluvione (dpi, tira acqua, tute, pale, secchi…).

I cittadini possono recarsi fin da subito per la consegna dei materiali; mentre il ritiro parte da domani, mercoledì 24 maggio. La consegna ed il ritiro si potranno effettuare tutti i giorni, fino ad emergenza conclusa, dalle 9 alle 12 e il pomeriggio su appuntamento chiamando il 366 5938218.

Nei primi giorni di alluvione sono stati raccolti generi di prima necessità per le persone che fuggite da casa avevano poco o niente, ora vengono raccolti i materiali necessari per favorire la pulizia e gestione dei residui dell’inondazione, contando sull’aiuto dei cittadini del territorio e organizzandoci per reperire e ricevere da tutta Italia i materiali prioritari per gestire questa fase della rinascita.

Materiali richiesti:

  • Stivali gomma dal nr° 36 al 45
  • Pale (quelle da neve)
  • Spazzoloni
  • Pompe aspira acqua
  • Tira acqua
  • Cassette pronto soccorso
  • Secchi
  • Carriole
  • Guanti
  • Prodotti per pulizia

Bollo auto, la Regione rinvia al 30 settembre il termine del pagamento

 

Viene rinviato al 30 settembre 2023 il termine di pagamento delle tasse automobilistiche in scadenza il 30 aprile e il 31 maggio. L’ha stabilito, con apposita delibera, la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna.

Un provvedimento, questo, adottato per venire incontro alle difficoltà di cittadini e imprese colpiti dai pesanti eventi metereologici che si sono verificati in gran parte del territorio a partire dal 1° maggio, e che riguarderà dunque le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

In base al provvedimento, i pagamenti sono effettuati senza l’applicazione di sanzioni e interessi se effettuati entro il 2 ottobre prossimo, primo giorno lavorativo successivo alla data di scadenza del 30 settembre 2023.

Ravenna, le scuole superiori resteranno chiuse anche mercoledì 24 maggio

 

Confermata anche per la giornata di domani (mercoledì 24 maggio) la sospensione a Ravenna dell’attività didattica per le scuole superiori. Si sta facendo di tutto per prevederne la riapertura nella giornata di giovedì 25, ma questo potrà essere confermato soltanto nella giornata di domani in quanto dipende da come evolveranno le condizioni della viabilità.

Riapre invece a partire da domani, mercoledì 24 maggio, la scuola primaria a Roncalceci (scuola elementare Martiri del Montone). La scuola dell’infanzia e sezione primavera Fism Madonna della Fiducia è in zona inaccessibile, pertanto si conferma la chiusura. Rimane confermata la chiusura anche del centro di aggregazione giovanile Valtorto.

Saranno aperti dalla giornata di domani i centri diurni per anziani e disabili e i centri socio – occupazionali, ad eccezione del centro diurno Garibaldi, che ospita persone evacuate, e del centro socio occupazionale di Sant’Antonio che si trova in zona rossa.

Gli chef ravennati offrono “pasta e sorrisi” ai cittadini di Fornace Zarattini. FOTO

“Pasta e sorrisi” per i volontari e i cittadini alluvionati di Fornace Zarattini, alle porte di Ravenna, dove ancora l’acqua non ha abbandonato le abitazioni.

L’iniziativa è andata in scena al circolo dei Buongustai, dove noti cuochi ravennati dell’associazione Ravenna Food, emanazione locale di Chef to Chef, hanno servito, con l’aiuto di volontari, un piatto di pasta a circa duecento persone, tra cittadini colpiti dall’alluvione e ancora impegnati a liberare la propria casa, volontari e forze dell’ordine.

Cittadini che hanno apprezzato in particolare la professionalità degli chef, al lavoro con regolare giacca, come al ristorante, proprio per dare all’iniziativa la rilevanza che meritava.

I cuochi dell’associazione si alterneranno nei prossimi giorni, in base ai propri impegni, per dare continuità all’iniziativa a Fornace o in altri luoghi alluvionati del territorio.

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