lunedì
14 Luglio 2025

Quei libri avvolti dal fango alla biblioteca manfrediana di Faenza

Oltre un metro d’acqua ha invaso la sala ragazzi e la sezione letteratura

Biblioteca Manfrediana Faenza Alluvione Libri FangoIl disastro che ha stravolto Faenza avrà un bilancio pesante anche nel mondo culturale.

Tra i vari locali allagati, per esempio, oltre alla scuola di musica Sarti, anche la biblioteca comunale manfrediana.

Le foto con i libri infangati postate dall’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna sono un colpo al cuore per tutti gli appassionati di lettura e non solo.

D’altronde, come ha scritto la stessa biblioteca, oltre un metro d’acqua ha invaso la sala ragazzi e la sezione letteratura, oltre ad aver allagato la cantina.

Il pilota giapponese di Formula 1 che aiuta a pulire Faenza dal fango

Yuki Tsunoda della Alpha Tauri impegnato in questi giorni nella città che lo ospita dal 2021

Yuki Tsunoda Faenza

Tra le immagini che stanno facendo il giro del web in questi drammatici giorni ce ne sono fortunatamente anche molte che raccontano la forza di tante persone che stanno facendo di tutto per tornare alla normalità.

Una di queste è quella di Yuki Tsunoda, pilota giapponese di Formula 1, impegnato con il badile a spalare il fango da Faenza. Città dove ha sede la scuderia per cui gareggia, l’Alpha Tauri, e che lo ha adottato in questi ultimi due anni e mezzo.

A questo link un nostro recente articolo sulla scuderia faentina, in cui si parlava anche di Tsunoda.

Il Comune di Ravenna ai cittadini: «Spostarsi solo in caso di necessità»

Intanto evacuazioni anche a Piangipane e Santerno

Fornace Zarattini 19 Maggio
L’area allagata di Fornace Zarattini in una foto postata sui social nella mattinata del 19 maggio

 

Il Comune di Ravenna lancia un appello alla popolazione (l’aggiornamento è delle 9.20 di venerdì 19 maggio): «Spostarsi solo in caso di necessità».

«Chi non deve evacuare e non ha una indifferibile ragione per farlo non deve assolutamente spostarsi».

La circolazione è congestionata e le strade devono essere lasciate libere per la gestione dell’emergenza.

Nel frattempo, il Comune ha disposto l’evacuazione di Piangipane, Santerno e case sparse della zona, che si aggiunge a quelle della notte delle abitazioni della via Canalazzo e di quelle prospicienti la vicina via Canala.

Trovato un morto a Faenza: sale a 6 il conto delle vittime in provincia

Un uomo di 84 anni trovato nei pressi della sua abitazione. Lo comunica il presidente della Regione. Il totale dei decessi per le due ondate di maltempo in Romagna in maggio arriva a 16

Il conto delle vittime dell’alluvione in provincia di Ravenna sale a sei. Dopo le cinque ufficializzate dalla prefettura ieri, 18 maggio, a Faenza è stata trovato un uomo di 84 anni morto nei pressi della sua abitazione. A darne notizia è stato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in diretta alla trasmissione “Mattino 5” su Canale 5. Altre 7 persone sono decedute in provincia di Forlì-Cesena e una in provincia di Bologna. Alle 14 vittime di questa seconda ondata di maltempo vanno aggiunte le due della prima alluvione del 2-3 maggio: un uomo a Castel Bolognese e uno a Fontanelice (Bologna).

Allagamenti “del giorno dopo” a Ravenna e Cervia: 20mila le persone evacuate

Il bilancio della prefettura. Confermati i cinque morti in provincia

Fornace Zarattini Canale MagniIn prefettura è stato fatto ieri (18 maggio) il punto della situazione alla luce dell’alluvione che ha devastato la provincia, con le evacuazioni che hanno coinvolto finora quasi 25.000 abitanti.

Migliaia sono state le persone condotte in salvo da edifici isolati da parte dei Vigili del Fuoco e dal personale che ha operato con velivoli militari e dei vari corpi di Polizia.

Tra le innumerevoli operazioni svolte e coordinate dal Centro di Coordinamento Soccorsi, si segnala il salvataggio e l’evacuazione, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì, da parte dei Marò del Reggimento San Marco, del Sindaco di Castel Bolognese e di alcuni membri del suo staff, rimasti bloccati nella casa comunale, dove era venuta a mancare l’erogazione dell’elettricità e del servizio idrico.

I Vigili del Fuoco hanno invece condotto una complessa operazione alla clinica “Maria Cecilia” di Cotignola, dove si è reso necessario procedere all’aspirazione, con pompe idrovore, delle acque che minacciavano le cabine per la fornitura dell’energia elettrica. Nel corso della mattinata di ieri è stato deciso di procedere all’evacuazione dalla struttura di tutti i cento pazienti ricoverati.

Il progressivo innalzamento dei livelli dell’acqua sia a Ravenna che a Cervia, ieri, ha determinato delle ondate di piena e successive esondazioni che hanno imposto l’evacuazione preventiva e temporanea di oltre 20.000 persone nonché la sospensione delle attività sanitaria non indifferibili all’Ospedale Marabini di Cervia e il trasferimento dei pazienti e del personale al primo piano.

Sono inoltre in corso di svolgimento numerosissime operazioni di salvataggio di persone e animali ad opera dei Vigili del Fuoco nei territori collinari di Casola Valsenio e Riolo Terme, zone non raggiungibili se non con elicottero a causa della devastazione del territorio causata dalle frane, i cui movimenti sono in continua evoluzione.

Sono cinque i decessi confermati, uno a Castel Bolognese, due a Sant’Agata sul Santerno e due a Russi, mentre risulta al momento un disperso a Boncellino.

«La situazione complessiva per un’emergenza unica nel suo genere, mai verificatasi da oltre cent’anni – ha dichiarato il Prefetto di Ravenna – sta richiedendo impegno e dedizione massimi da parte di tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, sempre disponibili, professionali e coraggiose e a cui va il mio commosso ringraziamento. Con la Protezione civile nazionale regionale si sta ora lavorando per risolvere le tante rotture arginali e per ricostruire con opere provvisionali i tanti argini collassati in più punti. Questi interventi saranno decisivi per evitare che l’acqua continui ad invadere i territori della bassa Romagna, di Ravenna e Cervia e consentire successivamente di poter intervenire con i mezzi idonei a liberare i territori dall’acqua e dai detriti».

Allagamenti all’ingresso ovest di Ravenna: chiusa la Faentina allo svincolo A14 Dir

Rotonda Fornace ZarattiniPoco dopo la mezzanotte tra il 18 e il 19 maggio è stata disposta la chiusura di via Faentina nel tratto che parte dallo svincolo con la A14 Dir a Fornace Zarattini e conduce verso Ravenna.

La chiusura è stata decisa per via degli allagamenti che stanno invadendo la sede stradale. L’acqua proviene dalle campagne a sud ed è quella che da ore si riversa fuori dal Lamone nei pressi di Reda dove è avvenuta una rottura dell’argine. Il reticolo di scoli consorziali non riesce a contenere l’enorme massa di acqua.

Poche ore prima era stato chiuso lo svincolo della Faentina con la statale 16 sia in direzione Ravenna che in direzione Fornace Zarattini a causa dell’allagamento della rotonda all’ingresso della città.

Oltre 4mila persone ospitate in provincia nei centri di accoglienza

Ancora 18.500 le utenze senza corrente elettrica

Classis Ravenna Evacuati
Il centro di accoglienza allestito al Museo Classis

Salgono a oltre 4.800, 1.700 in più rispetto a stamattina, le persone che hanno trovato accoglienza presso le sedi allestite dai Comuni (palestre e alberghi) di cui 743 minori: oltre 4mila nel ravennate, 471 nel bolognese, 300 nel forlivese-cesenate e 32 nel riminese. Oltre 10mila gli evacuati.  Sei le cucine mobili operative: due a Faenza, una a Riolo Terme, una a Solarolo, una a Sant’Agata e una a Forlì.

Per mettere al sicuro chi si trova in abitazione a rischio sono sul campo quasi 900 vigili del fuoco – circa 300 in più rispetto a ieri – di cui 562 arrivati da fuori regione con 125 automezzi.

Un contingente che dalle ore 8 di oggi(18 maggio) ha garantito, nelle quattro province colpite dal maltempo, quasi 600 interventi.

In volo per tutta la giornata anche l’elicottero del 118 di Ravenna per l’evacuazione di persone fragili.

Per quanto riguarda i volontari di protezione civile sono più di 700 quelli oggi al lavoro per portare soccorso alla popolazione. Oltre a quelli emiliano-romagnoli, se ne contano circa 374 che appartengono alle colonne mobili delle Regioni Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Lazio, Toscana oltre che delle Province Autonome di Trento e Bolzano; 140 quelli appartenenti ad associazioni nazionali di protezione civile.

Per quanto riguarda le utenze elettriche, alle 18,30 risultano ancora 18.500 i clienti disalimentati, in calo di 2.500 unità rispetto al dato del primo pomeriggio, grazie ai 700 tecnici di Enel Distribuzione operativi da ieri. Quattro gli elicotteri utilizzati per ispezionare le linee interessate dagli eventi e consentire al personale di poter eseguire manovre in aree non raggiungibili, 170 i gruppi elettrogeni e 4 le power station per poter fornire alimentazione di emergenza non appena le condizioni meteorologiche consentiranno il deflusso delle acque.

Alluvione, chiusa la “Reale” tra Ravenna e Alfonsine

 

La statale 16 è chiusa dall’intersezione del cosiddetto “quadrifoglio”, a Ravenna, in entrambe le direzioni, fino ad Alfonsine, dove in serata sono iniziate evacuazioni in vista di probabili allagamenti.

 

 

 

 

 

Un’ordinanza della Regione per agevolare la rimozione e la gestione dei rifiuti

Verranno classificati tutti come “urbani”, ad eccezione di quelli speciali delle attività produttive

Rifiuti Maltempo Alluvione

Esondazione di fiumi, attivazione di frane e smottamenti, danni a edifici, cose e persone, con il rischio di gravi conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica.

L’onda d’acqua che ha sommerso parte dell’Emilia-Romagna ha causato anche rifiuti in quantità straordinaria; rifiuti che vanno rimossi velocemente, per assicurare il ritorno a livelli di sicurezza e a condizioni di vita normali.

Le modalità con cui fare questi interventi le stabilisce un’ordinanza, a firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che mette nero su bianco precise disposizioni per agevolare la rimozione e la gestione dei rifiuti generati dagli eventi legati all’eccezionale ondata di maltempo.

L’ordinanza sarà a tempo, cioè avrà una validità pari a sei mesi.

La situazione e le novità
La situazione d’emergenza vede una quantità di rifiuti che non può essere gestita secondo le norme ordinarie, e questo riguarda le fasi di raccolta, trasporto e trattamento presso gli impianti. Quindi, vista la situazione, è necessario aumentare la capacità di stoccaggio. Naturalmente in condizioni di sicurezza. Conseguentemente, per garantire la corretta gestione dei rifiuti urbani, l’ordinanza stabilisce che sarà possibile procedere in deroga anche alle autorizzazioni in vigore per gli impianti di stoccaggio, di trattamento dei rifiuti solidi e liquidi, di discarica e termovalorizzazione.

Sempre in riferimento alla situazione generata dall’alluvione, c’è l’esigenza di modificare i flussi pianificati dal Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e la Bonifica delle aree inquinate (PRRB) per il 2023. Questo, però, limitatamente ai rifiuti rimossi a seguito degli eventi alluvionali.

Di fatto, l’ordinanza stabilisce che tutti i rifiuti che derivano dall’alluvione, provenienti da edifici pubblici e privati, vengano classificati come rifiuti urbani.

I rifiuti provenienti dalle attività produttive ordinariamente classificati come speciali restano tali, anche se alluvionali.

I rifiuti urbani derivanti dall’alluvione sono gestiti dal soggetto competente sul territorio, ad eccezione dei rifiuti liquidi: per questi ultimi può intervenire anche chi è competente per territorio per il servizio idrico integrato.

I gestori del servizio pubblico di gestione dei rifiuti sono autorizzati a derogare all’ordinaria modalità di svolgimento del servizio di raccolta nei casi in cui non sia possibile effettuarla secondo le modalità normali di esercizio.

Il trasporto dei rifiuti urbani è svolto dai gestori del servizio pubblico con mezzi idonei e iscritti all’albo; per assicurare maggiore velocità nelle operazioni è possibile, con deroga, l’impiego di ulteriori mezzi.

Gli impianti di destinazione dei rifiuti indicati dall’ordinanza dovranno garantire il proprio funzionamento in fasce orarie più ampie rispetto a quelle ordinarie e nei giorni festivi.

Casola tagliata in due dalla frana: l’agriturismo ospita una cinquantina di sfollati

Nicola Grementieri, titolare della struttura e referente Coldiretti, offre vitto e alloggio agli ospiti. Agricoltori al lavoro per bloccare l’avanzata dell’acqua

Frana Casola Valsenio

A Casola Valsenio, dove una frana ha tagliato in due il paese, l’agriturismo Cà Nova ospita una cinquantina di residenti, famiglie con bambini comprese, sfollati proprio a causa degli smottamenti.

Nicola Grementieri, titolare della struttura e referente Coldiretti per l’alta collina faentina, si sta occupando degli ospiti offrendo loro vitto e alloggio.

«Anche il nostro agriturismo – afferma Grementieri – è isolato per via della frana, ma grazie al supporto delle forze dell’ordine che ci hanno fornito un generatore abbiamo la corrente elettrica, abbiamo cibo e soprattutto stiamo tutti bene».

Proseguono le operazioni di salvataggio dei cittadini alluvionati con trattori impegnati, dal Faentino alla Bassa Romagna fino a Russi.

Nel cervese, invece, i giovani di Coldiretti, guidati dal delegato di Giovani impresa Marco Sforzini, hanno lavorato tutta la notte tra mercoledì e giovedì con pale, trattori ed escavatori per bloccare con sabbia e terra l’avanzata dell’acqua verso i centri abitati.

«I nostri agricoltori – afferma Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Ravenna – si stanno prodigando per dare una mano a chi è più in difficoltà e alle comunità locali perché l’agricoltore non è solo il primo custode del territorio, ma anche esempio di generosità, altruismo e condivisione».

Le strade chiuse nel comune di Ravenna: aggiornamento del 18 maggio alle ore 18

Aggiornamento delle 18 di giovedì 18 maggio sulla viabilità nel comune di Ravenna.

Sono chiusi i ponti su via Trieste (zona Pala De André), via Romea (tra le rotonde Grecia e Gran Bretagna e il “ponte nuovo” tra rotonda Gran Bretagna e rotonda Myrdal Alva “delle tartarughe”) e via Stradone (tra via Antica Milizia e la rotonda Germania). Riaperta invece la strada statale 16 a Fosso Ghiaia.

Sono altresì chiuse:

  • via Villanova da sp 45 a via Viazza di Sotto;
  • via Viazza da sp 27 a via Macoda
  • via Minarda (interrotta a ridosso del CER)
  • via Fiora
  • via Pasna (interrotta a ridosso del CER)
  • via Chiusa,
  • via Ravegnana SS 67 dalla SP 3 Gambellara a Durazzano in Provincia di Forlì.
  • via Gambellara SP 3 nel tratto compreso fra i centri abitati di Gambellara e S.P. in Vincoli;
  • via Ponte della Vecchia SP 3;
  • via Roncalceci SP 5 dall’incrocio via Ravegnana SS67 a SP 52 nel centro abitato di Russi;
  • via Cella SP 27 nel tratto tra compreso tra le vie Rustica e Trova;
  • via Taverna SP 40 nel tratto compreso fra il cimitero di S.Pietro in Trento innesto SS 67 a Coccolia;
  • via Budria SP Budria chiusa da Coccolia verso Ducenta con sbarramento incrocio SP 100;
  • via Senna SP 54;
  • via Viazza di Sotto SP 99;
  • via Castello SP 100 nel tratto in prossimità del Canale Emiliano Romagnolo;
  • via Dismano SP 118 nel tratto da SP 42 Petrosa a SP 3 ponte della vecchia.

Tratto allagato ma transitabile SP 118 Umbro Casentinese Romagnola (Dismano) dopo ponte su Bevano per un tratto di 400 mt in direzione Casemurate

Transitabile SP 253 R San Vitale da Ravenna fino a rotatoria Cortina Russi.

Il Comune continua a raccomandare la massima prudenza e invita la cittadinanza a muoversi solo in caso di stretta necessità.

Nei comuni della Romagna Faentina le scuole resteranno chiuse anche lunedì

Castel Bolognese Alluvione 17 Maggio
Castel Bolognese

Nei sei comuni dell’Unione della Romagna Faentina (Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo Terme e Solarolo) le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse fino a lunedì 22 maggio compreso.

Nel resto della provincia al momento le scuole resteranno chiuse comunque fino a sabato compreso.

Aggiornamenti sui canali social dei vari Comuni.

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