giovedì
14 Agosto 2025

Il 12 maggio inaugura il nuovo allestimento dei mosaici del Mar – Le FOTO dei lavori

Sono stati presentati in anteprima oggi, 18 aprile, i lavori in corso al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna (recentemente riaperto), per il riallestimento dell’esposizione dei mosaici moderni e contemporanei (fotogallery a cura di Massimo Argnani).

«Si tratta non solo di un riallestimento – commenta l’assessore alla Cultura del Comune, Fabio Sbaraglia – ma di un processo rigenerativo che ripensa completamente il piano terra del nostro museo, da dedicare interamente a un percorso espositivo permanente che sarà un viaggio attraverso le collezioni dei mosaici moderni e contemporanei».

L’assessore ne aveva parlato anche in una nostra recente intervista a questo link.

Il nuovo allestimento veerrà inaugurato il 12 maggio. Da quella data il Mar lancerà anche una nuova promozione che prevede l’ingresso gratuito al museo ogni mercoledì per i giovani under 26.

Contratti part time, ma facevano fino a 11 ore al giorno: lavoro nero in albergo

Ispezione della guardia di finanza in un hotel a Lido di Savio dopo una segnalazione al numero 117: una trentina di lavoratori, in maggioranza stranieri, non in regola e alcuni completamente senza assunzione. Il gestore deve regolarizzare le posizioni o rischia 20mila euro di sanzione

Bedroom Door Entrance 271639(1)Di norma lavoravano circa undici ore al giorno (con tre pause da 30 minuti) ma nella busta paga mensile ne venivano indicate circa la metà. Era la procedura standard utilizzata dal gestore di un albergo a Lido di Savio con quasi trenta lavoratori: 22 irregolari e cinque completamente in nero, secondo la guardia di finanza. In tre mesi nella stagione estiva 2022 abbattuti gli oneri contributivi e previdenziali a carico della struttura e sottratta a tassazione una base imponibile stimata in circa 35mila euro.

L’ispezione era partita a luglio dell’anno scorso, anche a seguito di una segnalazione al numero di pubblica utilità 117. Una visita a sorpresa delle Fiamme Gialle aveva permesso di acquisire numerosa documentazione extracontabile sull’impiego dei lavoratori stagionali e di intervistare i numerosi dipendenti presenti in quel momento nella struttura.

Ben 22 dipendenti – in maggioranza di nazionalità romena, ma anche diversi italiani – erano assunti con contratti a tempo determinato part time ma facevano orari a tempo pieno. Altri cinque lavoratori, tutti stranieri, prestavano servizio senza alcun rapporto di lavoro e sono stati regolarizzati subito dopo la visita della Finanza.

Ora la società diffidata dovrà regolarizzare le posizioni contributive dei dipendenti se vuole vedersi comminare le sanzioni minime previste dalla legge, altrimenti si vedrà contestare una sanzione che potrà arrivare anche a 20mila euro.

Lo scenario emerso in questa vicenda, descritto da una nota stampa divulgata dalla guardia di finanza, non si discosta molto da quello rilevato dall’Ispettorato del lavoro in un’altra struttura e reso noto appena ieri, 17 aprile (qui l’articolo)

L’Unione della Bassa rinnova tutti i siti web istituzionali con 1,4 milioni dal Pnrr

Con l’intervento di una società di Trento, dal 14 aprile nuova veste grafica per i siti internet delle istituzioni in Bassa Romagna. Verrà creato anche un nuovo portale dei servizi online

smart working computerI siti internet istituzionali dell’Unione della Bassa Romagna e dei nove Comuni afferenti hanno una nuova veste grafica, una nuova organizzazione dei contenuti e un’interfaccia più semplice e immediata. La nuova versione, online dal 14 aprile scorso, è l’arrivo di un percorso avviato circa un anno fa con l’impegno in primo piano del Servizio Comunicazione dell’Unione e i referenti per la comunicazione dei nove Comuni, con il coinvolgimento di tutti gli uffici e servizi in un complesso percorso di collaborazione trasversale. I siti, a seguito della messa online, entrano ora in una fase di rodaggio: il tutto verrà testato anche grazie all’esperienza degli utenti.

Il Pnrr finanzia i nuovi siti web della Bassa Romagna

Woman Typing Writing Programming 7112Il progetto è finanziato dall’Unione europea nell’ambito di Next generation Eu; i fondi sono stati resi accessibili dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La realizzazione dei nuovi siti web era già stata avviata prima dell’uscita dell’avviso Pnrr dedicato all’esperienza del cittadino nei servizi pubblici (Misura 1.4.1 – pacchetto «Cittadino informato»), permettendo così ai Comuni e all’Unione della Bassa Romagna di essere pronti a candidarsi alla prima chiamata e ottenere l’assegnazione di 1,4 milioni di euro. La cifra ha permesso non solo di coprire la realizzazione dei nuovi siti, ma consentirà anche la creazione di un nuovo portale dei servizi online, oltre all’implementazione di ulteriori servizi digitali nei prossimi anni, oggetto del progetto più ampio Bassa Romagna Smart.

Il lavoro è stato realizzato insieme all’azienda Open Content di Trento (specializzata nella realizzazione di siti web istituzionali), per la migrazione dei contenuti e il rispetto delle normative vigenti in termini di usabilità e trasparenza dei documenti amministrativi (i nuovi siti infatti rispondono ai requisiti delle linee guida di design di Agid).

I nuovi siti si presentano all’utente con un approccio rinnovato rispetto al passato: dall’Unione assicurano che il motore di ricerca interno è stato migliorato «per avere a portata di clic i servizi di proprio interesse». I menù presenti risultano classificati secondo un sistema nazionale «che in breve tempo permetterà una familiarità di navigazione di tutti i siti delle pubbliche amministrazioni italiane».

Al Socjale debutto degli allievi di Marescotti fra applausi e commozione

Pubblico da tutto esaurito al teatro di Piangipane per lo spettacolo “Nudi” della Compagnia del Baccano. Un omaggio al maestro appena scomparso…

Compagnia Baccano Nudi

Il Teatro Socjale di Piangipane ha accolto il 16 aprile (con replica il 17 per richiesta del pubblico), il debutto dolceamaro della Compagnia del Baccano, fondata dal noto attore e regista Ivano Marescotti, scomparso il 26 marzo scorso.

Otto fra attori e attrici, selezionati personalmente dal maestro Marescotti tra i suoi allievi del TAM, portano in scena uno spettacolo in tre atti unici di un’ora e mezza dal titolo Nudi. È una riflessione sulle moderne relazioni sociali, sulle debolezze e le contraddizioni dell’individuo contemporaneo alle prese con i non detti, le nevrosi e la dipendenza dal cellulare. Da Beatrice, rivisitazione della pièce teatrale francese Le prénom di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, si passa a Doc doc, ispirato al film Toc Toc tratto dall’omonima commedia teatrale di Laurent Baffie, per concludere infine con Mr. Black Box, in cui il pubblico può facilmente riconoscere la pellicola Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese. Tre momenti distinti ma uniti da un solido fil rouge, dove la risata fa da contrappeso alla riflessione ironica e a tratti drammatica.

Marescotti aveva scelto per la sua Compagnia la crème de la crème dell’Accademia, e si vede. Non un attimo di esitazione, non un accenno di difficoltà coglie gli attori, gravati dal compito di rendere omaggio al ricordo del Maestro scomparso appena tre settimane fa. Il talento si evince dalla loro capacità di catturare il pubblico sin dalle prime battute, un aggancio che si trascina per tutto lo spettacolo e che li premia alla fine con un fragoroso applauso e una standing ovation. La risata nasce spontanea come spontanei sono i gesti e le parole dei personaggi in scena; la vivacità dello spettacolo è appena smorzata dai cambi tra un atto e l’altro che, come in occasione della presentazione finale della sesta edizione del Tam al Goldoni di Bagnacavallo lo scorso 6 marzo (l’ultima volta in cui Marescotti si è mostrato al pubblico del teatro), avvengono in scena e a luci spente.

C’è da sperare che la freschezza e vitalità della compagnia, omogenea e coesa nelle sue componenti, perdurino nel tempo, riuscendo a superare la perdita di una guida così importante come quella del regista romagnolo. Intanto, a traghettare i giovani attori al loro debutto ci ha pensato la moglie Erika Leonelli, che è salita sul palco al termine dello spettacolo accolta dalla commozione generale. Ma la presenza di Marescotti rimane, anzi è resa ancora più evidente dal tributo offertogli al momento del commiato dal pubblico: una gigantografia del suo volto, appoggiata a una sedia da regista che rimane vuota, sono il segno di una elaborazione del lutto ancora in atto ma svolta secondo la modalità che Ivano, come lo chiamano confidenzialmente i suoi allievi, avrebbe voluto: con uno spettacolo teatrale.

Bravi tutti gli attori: Alice Casadio, Giorgia De Bastiani (aiuto regista), Massimiliano Farina, Edoardo Liverani, Alex Pistone, Alex Bagnari, Chiara Penserini e Federico Valentini, per una serata all’insegna dell’arte scenica, del talento e della commozione.

Protesta nazionale: perché dire no ai rigassificatori e al sistema fossile

A Ravenna il 6 maggio si tiene la manifestazione contro il predominio dell’oil&gas, per una reale svolta energetica. Ecco le motivazioni

Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Marina Mannucci, studiosa, pubblicista e attivista in campo della tutela ambientale e per la lotta al cambiamento climatico.

No Rigassificatori Ravenna

«Non permetteremo mai più di giustificare delocalizzazioni, licenziamenti, precariato con la scusa della crisi climatica. Né permetteremo di giustificare con la difesa dei posti di lavoro un rallentamento o una deviazione nella transizione ecologica e climatica. La transizione ecologica, se reale, deve misurare la propria efficacia anche sui tempi, e non è più concepibile alcun rallentamento. Il pianeta è in fiamme, da ogni punto di vista, e ogni secondo sprecato è un crimine. In una reale transizione ecologica non c’è spazio per il greenwashing da parte di Stati o grandi aziende, ma solo per misure sociali e ambientali adeguate all’urgenza della situazione. In una reale transizione ecologica il lavoro inquinante cessa gradualmente di esistere: non si lavorerà più a discapito dei diritti, dell’ambiente, della salute e della pace, ma si passerà per una ridefinizione democratica di cosa è realmente necessario produrre, definendo modelli di produzione, trasformazione e consumo al servizio della comunità piuttosto che del capitale, nei limiti delle biocapacità del pianeta».

Questa la dichiarazione del Collettivo di Fabbrica Gkn di Firenze (la cui storia è ben nota), il cui contenuto politico è la convergenza tra movimento operaio e movimenti ambientalisti, a dimostrazione che è possibile ideare – grazie a una mobilitazione dal basso – un’alternativa al modello dominante di transizione ecologica unendo teoria e prassi, riflessione e militanza.

Oltre al coinvolgimento di massa di una società civile – consapevole dell’importanza di iniziare a cambiare radicalmente stili di vita per affrontare il processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico – si rende parimenti necessario un intervento pubblico che promuova una domanda alternativa. Governare la transizione ecologica presuppone saper fare chiarezza sulle immanenti questioni globali, sui cambiamenti climatici, sull’inquinamento, l’acidificazione degli oceani, i consumi di acqua e di risorse, sulle trasformazioni dei suoli e sulla distruzione della biodiversità, da una prospettiva che metta in evidenza le interconnessioni tra le parti del pianeta in cui viviamo.
In azioni concrete, affrontare la transizione ecologica significa orientare la domanda pubblica verso settori ad alto valore aggiunto e basso impatto ambientale che si traduce nella capacità di mettere a punto: una strategia di medio-lungo periodo, un quadro complessivo dei settori che vanno ristrutturati per ridurre l’impatto ambientale e dei nuovi settori da promuovere, l’individuazione delle fasi di sviluppo del progetto e, quindi, dei tempi e delle modalità di realizzazione.

Schema TrivellazioniTutto ciò, nel nostro territorio, non sta avvenendo. Al largo delle coste di Ravenna, dall’autunno 2024, sarà operativo un impianto di rigassificazione che, potrebbe più avanti essere affiancato anche da un secondo rigassificatore proveniente da Piombino. Si tratta di impianti che possono essere realizzati a terra, in alto mare, su strutture offshore, o su particolari navi, le cosiddette unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione o FSRU Floating Storage and Regasification Unit come quella prevista al largo di Ravenna.

Il rigassificatore galleggiante BW Singapore acquistato da Snam/Società Nazionale Metanodotti (società di infrastrutture energetiche attiva nel trasporto, nello stoccaggio e rigassificazione del metano) è lungo 300 metri; verrà ormeggiato a circa 8 km dalle coste di Ravenna, si prevede entri in funzione nel 2024 e sarà collegato alla rete di trasporto gas già esistente. Il collegamento sarà composto da un tratto di metanodotto a mare (sealine) di circa 8,5 km e uno a terra, completamente interrato, di circa 34 km. All’impianto industriale per la rigassificazione del gas naturale liquefatto (Gnl) – che consiste nel cambiare lo stato del gas, da liquido/Gnl a gassoso, riscaldandolo e utilizzando acqua di mare – si accosteranno navi metaniere cargo, che a loro volta avranno bisogno di rimorchiatori.

Si tratta di opere non “neutre”, pericolose per la sicurezza e per la salute, classificate dalla legge Seveso III sugli incidenti industriali (D. Lgs. 2003/105/CE) «fra gli impianti ad alto rischio di incidente rilevante», nocive anche per la qualità dell’aria che, a Ravenna, come riportato dal report di Legambiente Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi, già nel corso del 2022, aveva una concentrazione di polveri sottili che sfiorava i limiti di legge per 59 giornate a fronte di un limite di 35 imposto dalla normativa. Gli impianti in oggetto emettono anche inquinanti, soprattutto ossidi di azoto (NOx), in concentrazioni non affatto trascurabili (centinaia di milligrammi/metro cubo), per il trattamento di alcuni miliardi di metri cubi di gas/anno e che rilasciano in mare quantità enormi di acqua marina raffreddata (svariate tonnellate/ora), arricchita di ipoclorito di sodio, noto disinfettante (dall’amuchina alla candeggina) dagli effetti ambientali da valutare attentamente.

Secondo gli analisti la costruzione di nuovi gasdotti e rigassificatori implica costi di lungo termine e tempi di realizzazione considerevoli e «rischia di essere sbagliata rispetto a una crisi acuta che potrebbe risolversi in una bolla o comunque normalizzarsi in tempi più brevi rispetto a quelli di realizzazione». Si tratta di infrastrutture che rischiano di “arrivare tardi” ed entrare in funzione quando la crisi dei prezzi dell’energia potrebbe essere ormai alle spalle ma che continueranno a pesare sui consumatori nei prossimi decenni, risultando inefficaci nel ridurre i costi in bolletta.

20210426 102207Ma non dobbiamo altresì dimenticare che i rigassificatori, declinato al plurale, perché molti altri ne arriveranno di qui a qualche anno in Sardegna, in Calabria, e in altri luoghi ancora, sono solo la punta dell’iceberg di un disegno molto più complessivo, che sta facendo dell’Italia lo snodo fondamentale di tutto il sistema delle fonti fossili, con il potenziamento delle trivellazioni in mare e a terra, la costruzione di centinaia di chilometri di nuovi gasdotti e tante altre strutture collegate; un disegno che alla schiavitù del fossile ci legherà definitivamente.

L’agire politico è collettivo ed è frutto di un’intelligenza comune che si realizza con la partecipazione politica di ogni cittadina/o e si pone come agire nelle pubbliche assemblee, luoghi sovrani della decisione politica collettiva e anche negli atti di disobbedienza, con scioperi e cortei.

Ho aderito fin dal suo nascere al Coordinamento Ravennate del Comitato per il Clima Fuori dal Fossile; quando mi è stato possibile ho partecipato a mobilitazioni nazionali che denunciavano scelte politiche assoggettate a poteri economici che non prendevano in considerazione un serio ridimensionamento del modello estrattivista.
Sabato 6 maggio parteciperò alla manifestazione nazionale “Per uscire dalla schiavitù del fossile” indetta dalla Campagna per il Clima Fuori dal Fossile, dalla Rete No Rigass No Gnl, dalla Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia Romagna che si terrà anche a Ravenna. fuoridalfossile.coordravenna@gmail.com).

Insorgiamo” è il motto dei lavoratori metalmeccanici fiorentini della GKN che, dall’arrivo delle ormai famose email di licenziamento, ha consolidato un rapporto collettivo tra lavoratori e le/i solidali e tra chiunque non voglia cedere alla tentazione della desistenza. Insorgiamo anche noi, riempiamo le strade della nostra città in tante e tanti contro il sistema che difende i combustibili fossili.

Alla clinica San Francesco il primo ospedale di comunità di Ravenna con 24 letti

Uno spazio di 1.200 mq alla clinica privata San Francesco di Ravenna ospita 24 letti in 13 stanze per il primo ospedale di comunità (Osco) di Ravenna, il terzo dell’Ausl in provincia. Fornirà assistenza a persone dimesse che non sono ancora in grado di tornare a casa. Entro il 2026 dovrà essere pronta la nuova palazzina al parco Cesarea

Inaugurazione Ospedale Osco 2Il primo ospedale di comunità di Ravenna, noto anche con la sigla Osco, ha avviato dal 3 aprile 2023 la sua attività nella collocazione temporanea all’interno dell’ospedale privato accreditato San Francesco, in attesa della realizzazione della nuova struttura nei pressi del parco Cesarea che ospiterà anche la casa della salute. Sarà una struttura per l’assistenza alle persone dimesse dall’ospedale, ma che ancora non sono nelle condizioni di tornare a casa. Stamani, 17 aprile, alla presenza delle autorità il taglio del nastro.

L’ospedale privato San Francesco di Ravenna ospita l’ospedale di comunità dell’Ausl

La realizzazione della nuova palazzina per la sede definitiva dell’ospedale di comunità di Ravenna terminerà entro il 2026 (scadenza fissata dal Pnrr). Per questo motivo, la direzione aziendale dell’Ausl Romagna – insieme alla direzione medica del presidio ospedaliero di Ravenna e alla direzione del distretto – hanno cercato una soluzione per anticipare i tempi.

La direzione della San Francesco ha messo a disposizione un’area con una superficie complessiva pari a quasi 1.200 mq e può beneficiare di ulteriori aree esterne come parcheggio e giardino. Nella struttura temporanea sono allestiti 24 posti letto distribuiti in tredici stanze, dotate di servizi igienici, di cui alcune con letto singolo e altre con la capienza massima di due o tre posti letto. La struttura garantirà una risposta anche anche agli assistiti del distretto di Lugo per un numero previsto di cinque posti letto.

La gestione è affidata al personale infermieristico dipendente di Ausl Romagna e la responsabilità clinica è garantita dalla collaborazione dei medici di medicina generale e dei medici della continuità assistenziale. L’attività specialistica è assicurata attraverso accessi programmati di medici ospedalieri e, in considerazione della collocazione all’interno della struttura privata accreditata, usufruirà delle discipline specialistiche già previste nel contratto di fornitura.

Importante l’impegno manifestato dalla direzione della struttura San Francesco nella condivisione e realizzazione degli interventi di adattamento necessari per l’avvio di questa attività all’interno della struttura che ne ha consentito l’apertura il 3 aprile.

Gli ospedali di comunità (Osco) in provincia di Ravenna

Attualmente in provincia di Ravenna sono attivi altri due ospedali di comunità: a Cervia con una disponibilità di ventiquattro posti letto e a Brisighella con venti posti. La programmazione degli interventi legata ai finanziamenti del Pnrr, oltre a quello di Ravenna, prevede la realizzazione entro il 2024 di un altro ospedale nella Casa della Comunità di Russi, con venti posti letto, che sarà in grado di fornire risposte agli assistiti dei Distretti di Ravenna, Lugo e Faenza.

L’inaugurazione del primo ospedale di comunità di Ravenna

All’inaugurazione dell’Osco di Ravenna erano presenti Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la Salute Emilia Romagna, Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, Tiziano Carradori, direttore generale Ausl Romagna, Roberta Mazzoni, direttore Distretto Ravenna e Maria Laura Garofalo, amministratrice delegate del gruppo Garofalo Health Care che controlla la clinica San Francesco.

«La sanità di territorio – ha affermato Bonaccini – è una delle priorità individuate dalla Regione Emilia-Romagna. Scelta fatta da tempo, come dimostra la presenza di un numero di Case della salute fra i più alti in Italia, e confermata nel piano di investimenti sanitari del prossimo futuro. E questo intervento si inserisce a pieno nel solco che abbiamo tracciato con i progetti già finanziati sia grazie alle risorse regionali sia a quelle del Pnrr».

«Si tratta di un servizio pubblico – ha spiegato Michele De Pascale – che temporaneamente viene realizzato affittando uno spazio all’interno di una struttura privata accreditata, nell’ambito di una virtuosa sinergia tra pubblico e privato che pone al centro le esigenze della cittadinanza».

A San Zaccaria un giardino dove verrà piantato un albero per ogni nuovo nato

All’inaugurazione il vicesindaco Fusignani. L’insegna è stata scoperta dal più anziano del territorio insieme a tre bambini della prima elementare

Giardino Nuovi Nati San ZaccariaInaugurato il giardino Alberi dei nuovi nati a San Zaccaria: per ogni nuovo nato del territorio verrà piantato un albero.

A scoprire l’insegna è stato Mario Valbonesi, centenario di San Zaccaria insieme a tre bambini della prima elementare.

Alla manifestazione, oltre al vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani, erano presenti anche Edera Fusconi, presidente del consiglio territoriale e Graziano Foschi, presidente del comitato cittadino, che con l’associazione “San Zaccaria insieme” si occupa della manutenzione del parco da loro fortemente voluto.

«Essere qui tutti insieme – ha dichiarato il vicesindaco Eugenio Fusignani – con i più piccoli e il più anziano di San Zaccaria, simboleggia il senso di continuità della comunità».

Un torneo giovanile per ricordare Paolo Cortesi, dirigente dell’Azzurra Rinascita

Paolone
Paolo Cortesi

Terza edizione del “memorial Paolo Cortesi”, torneo di calcio giovanile in ricordo dello storico dirigente dell’Azzurra Rinascita, scomparso nel gennaio 2019.

La manifestazione si terrà venerdì 21 aprile a partire dalle 19 al campo sportivo Miserocchi di Porto Fuori. Sarà organizzato un incontro triangolare della categoria juniores tra Azzurra, Borgo Tuliero e Porto Fuori Aquae. A seguire ci saranno le premiazioni.

Paolo Cortesi, per tutti “Paolone”, negli anni ottanta fu protagonista della fusione della Rinascita con l’Azzurra San Biagio in quella che per alcuni anni venne chiamata Azzurra Rinascita. Cortesi ne fu vicepresidente per una ventina d’anni nella sede di via Zalamella.

Durante la manifestazione sarà aperto lo stand gastronomico con cucina romagnola e la serata sarà animata anche con un dj-set.

Per informazioni contattare il numero 338 9781449.

 

A Conselice creati due ettari di bosco urbano: venerdì l’inaugurazione

Le zone interessate dall’intervento di forestazione sono via Puntiroli, via della Cooperazione e via Vivaldi

Conselice BoscoA Conselice un intervento di forestazione di tre aree per un totale di circa due ettari di bosco urbano situati in via Puntiroli, via della Cooperazione e via Vivaldi. In occasione della giornata mondiale della terra, l’inaugurazione si terrà venerdì 21 aprile alle 9.30.

Il programma della mattinata prevede il ritrovo all’ingresso del bosco di Conselice, in via Risorgimento, per una visita naturalistica al bosco urbano e lezione didattica a cielo aperto sulla flora e fauna locale, a cura di una guida ambientale escursionistica messa a disposizione dal Servizio Comunicazione dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

Alla visita parteciperanno anche gli alunni delle classi terze della scuola primaria di Conselice.

Seguirà alle 10.45 una passeggiata per l’area di riequilibrio ecologico Bacini di Conselice di via Puntiroli, dove alle 11.30 si terrà la piantumazione dell’ultimo dei 1.600 alberi messi a dimora e il taglio del nastro ufficiale per l’intervento di forestazione.

Il Gruppo Hera, attraverso il proprio progetto di forestazione urbana Eco Alberi, sosterrà i costi della messa a dimora e cura per i primi tre anni delle circa mille piante dell’area verde di via Puntiroli, uno dei tre nuovi boschi urbani del progetto comunale, realizzato in attuazione del piano di azione ambientale per il futuro sostenibile.

Le piante sono state fornite dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del progetto Mettiamo radici per il futuro, per attenuare gli effetti del cambiamento climatico e favorire la biodiversità locale, fornendo opportunità di riparo, riproduzione/nidificazione e alimentazione per diverse specie di fauna.

Il progetto prevede anche la distribuzione gratuita per tutti i cittadini di alberi e arbusti da mettere a dimora, per consentire a chiunque di contribuire a migliorare la qualità ambientale del territorio.

All’evento saranno presenti la sindaca di Conselice, un rappresentante della Regione Emilia-Romagna, la dirigente dell’istituto comprensivo Felice Foresti e la responsabile Loyalty di Hera Comm.

In caso di maltempo l’iniziativa sarà rinviata a data da destinarsi.

Confcommercio forma personale per ristoranti e bar: in due mesi oltre 200 iscritti

Il progetto Kwak a Faenza punta su moduli brevi e completi che si svolgono al massimo in due giornate

Pexels Di Bella Coffee 1233534Formare il personale impegnato in bar e ristoranti, dare un’opportunità di crescita a chi già lavora e proporre contenuti a chi è appassionato di enogastronomia. Sono gli obiettivi con cui a gennaio è nata la scuola Kwak a Faenza, un progetto di Confcommercio Ascom per la formazione enogastronomica costruita su moduli brevi e completi (un giorno o due al massimo) coinvolgendo i migliori professionisti del settore. Un’aula con 24 postazioni e uno spazio dedicato alla caffetteria e al bere miscelato è stata attrezzata in viale delle Ceramiche 35.

Finora si sono svolti tre corsi sulla conoscenza del vino emiliano-romagnolo finanziati dall’enoteca regionale che hanno visto la partecipazione di circa 50 persone; 11 corsi di caffetteria di base e pro, latte art base e pro, bartender base e pro tutti a libero mercato e che hanno visto una cinquantina di ragazzi partecipanti; una masterclass di Enrico Cerea organizzata dall’Alberghiero di Riolo Terme con 13 iscritti a libero mercato; un corso “Il pesce secondo Jacopo Ticchi” a libero mercato con 12 iscritti. Sono in partenza diversi corsi finanziati da Eburt (ente bilaterale del turismo): camerieri di sala e aiuto barman, cuochi capi partita, baristi e coffee specialist, wine specialist.

Pexels Michal Lizuch 2919731Il coordinatore dell’area cucina è Matteo Tambini: «Un modo nuovo di concepire la formazione, grandi personaggi e moduli tematici, esperienze di livello assoluto da portare a casa in un giorno, due al massimo. Abbiamo pensato a chi lavora e non ha la possibilità di sospendere l’attività per mesi. Un modello che può essere interessante anche per gli appassionati e per attività di team building.

A contribuire al progetto c’è anche la proposta di Christian Tirro, che ha portato la sua attività di formatore di caffetteria all’interno di Kwak.

Francesco Carugati è il direttore di Confcommercio Ascom a Faenza e nel progetto Kwak ha molta fiducia: «Il futuro è nelle competenze, non si può competere con modelli superati».

Perde il controllo del Suv, scavalca lo spartitraffico e si schianta contro un’auto

Denunciato un 45enne risultato alla guida ubriaco. È successo a Faenza

Sinistro10.4.023Aveva perso il controllo del suo Suv, scavalcando la banchina spartitraffico per poi finire la propria corsa nella semi carreggiata riservata al senso opposto di marcia, schiantandosi contro un’utilitaria. I risultati dell’alcoltest hanno dato esito positivo e così è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza per un 45enne, che ha fatto registrare un tasso alcolemico pari a tre volte il consentito.

L’uomo dovrà ora sostenere anche i costi per i danni prodotti alla segnaletica, abbattuta.

L’incidente si era verificato nel tardo pomeriggio di lunedì 10 aprile all’altezza della rotatoria su via Granarolo, a Faenza.

Così come il 45enne del Suv, non ha riportato ferite nemmeno il 55enne alla guida dell’utilitaria coinvolta.

Gli uomini della polizia locale hanno provveduto anche a ritirare la patente del 45enne e al fermo amministrativo del suv.

La nave Laura Bassi torna a Ravenna con il ghiaccio prelevato in 5 mesi in Antartide

In una missione di ricerca scientifica coordinata dal Cnr, la rompighiaccio italiana Laura Bassi è arrivata nella Baia delle Balene nel punto più a sud del mondo mai toccato prima da una imbarcazione

nave laura bassi
La nave rompighiaccio Laura Bassi attraccata al porto di Ravenna

Alla banchina del terminal San Vitale del porto di Ravenna ha attraccato questa mattina, 17 aprile, la nave rompighiaccio Laura Bassi che ha fatto ritorno in Italia dopo una missione di cinque mesi in Antartide dove ha toccato il punto più a sud del mondo mai raggiunto da una nave. Nel Mare di Ross all’interno della Baia delle Balene, per la 38esima spedizione italiana del Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra), sono stati prelevati dei campioni di ghiaccio che ora sono stati scaricati sulle banchine Sapir. Circa duecento carotaggi prelevati a scopo di ricerca in un progetto coordinato dal Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) per ricostruire l’evoluzione del clima terrestre negli ultimi 1,5 milioni di anni. I campioni saranno inviati a laboratori di Berna, Roma e Venezia.

Il viaggio della Laura Bassi era iniziato a metà novembre 2022 da Ravenna (qui il nostro resoconto alla vigilia della partenza) dove è presente un magazzino con pezzi di ricambio e materiale di navigazione utilizzato dalla nave. Dopo aver caricato personale e materiali, in circa 40 giorni di navigazione la rompighiaccio ha raggiunto Lyttelton in Nuova Zelanda. Da lì l’ultimo trasferimento alla stazione Mario Zucchelli, una base scientifica italiana permanente in Antartide, operativa dal 1985 in una zona extraterritoriale senza alcuna sovranità nazionale e quindi nella competenza territoriale dell’ambasciata italiana di Wellington, in Nuova Zelanda.

Dal sito del Cnr si apprende che le attività a bordo della Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs), sono state organizzate dall’Unità Tecnica Antartide di Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) in un’unica rotazione suddividendo la campagna in due campagne oceanografiche nel Mare di Ross, intervallate dalla sosta alla stazione Mario Zucchelli, nel corso delle quali 46 tra ricercatrici, ricercatori e tecnici  complessivamente si sono alternati per portare avanti le attività di ricerca previste nell’ambito di 8 progetti finanziati dal Pnra oltre alle attività in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare.

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