giovedì
14 Agosto 2025

Confindustria: «Alle aziende servono ruoli con competenze trasversali»

«Bene il corso di laurea in meccatronica». Intanto l’ente formativo Sestante ha avviato un percorso di 300 ore per tecnico di gestione sostenibile e digitale dell’impresa

Manager LavoroConfindustria Romagna non ha dubbi: la ricerca di profili tecnici specializzati è una delle difficoltà più sentite dalle industrie ravennati, che faticano a trovare professionalità adeguate alle richieste di un mercato in continuo cambiamento, soprattutto nello scenario internazionale.

Da anni l’associazione si impegna per ridurre lo scollamento tra piani formativi ed effettive esigenze dei luoghi di lavoro, con iniziative rivolte a scuole superiori, università e tecnopoli, aprendo le porte delle imprese per far vedere come si lavora e quali competenze sono più ricercate. Il dialogo in effetti si è fatto più serrato, con progetti importanti avviati – ad esempio il nuovo corso di laurea professionalizzante in Meccatronica a Lugo, fortemente voluto dalle imprese associate del territorio.

Attraverso l’osservatorio di Unimpiego, la società di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro del sistema associativo, Confindustria rileva su Ravenna richieste sia di profili amministrativi, junior e con esperienza, sia di figure tecniche ed ingegneristiche, a partire dai progettisti meccanici. «Va segnalata – fanno sapere dall’ufficio comunicazione – la richiesta crescente di competenze trasversali per diversi ruoli: si nota un frequente bisogno di ingegneri o periti che possano svolgere la funzione di tecnici commerciali o sviluppo vendite, oppure ruoli come ingegneri di processo o produzione, o di tecnico di sviluppo delle filiere di fornitura in supporto all’ufficio acquisti».

Per tamponare le carenze della domanda di lavoro, Confindustria batte anche la strada della formazione: l’ente Sestante Romagna ha recentemente avviato un corso gratuito per formare tecnici della gestione sostenibile e digitale dell’impresa, un profilo professionale sempre più ricercato e richiesto anche sul territorio ravennate. Il percorso, rivolto a diplomati e laureati, prevede 300 ore di corso alla scuola Angelo Pescarini di Ravenna, e 200 in stage in aziende del territorio. «Accanto a questo, si conferma un grande interesse per il corso Ifts dedicato alla logistica, ambito industriale cui la città è particolarmente vocata, che vede un tasso occupazionale al termine del percorso dell’80 percento».

Più della metà dei lavoratori erano irregolari: sospesa l’attività di un hotel

Sui lidi ravennati scoperto anche un dipendente in “nero” in un ristorante

Lavoratori Hotel

L’attività alberghiera di un hotel sui lidi ravennati è stata sospesa dall’Ispettorato del Lavoro in quanto quattro lavoratori su sette sono risultati essere irregolari. In particolare un lavoratore extracomunitario (sudamericano) non era in possesso neppure del permesso di soggiorno adatto, essendo abilitato a restare nell’area “Schengen” solo a fini turistici e non per lavoro. Un tentativo di aggirare le norme, spiegano dall’Ispettorato, sempre più diffuso.

In un altro controllo, gli ispettori hanno invece accertato all’interno di un ristorante – sempre sui lidi ravennati – l’occupazione di un lavoratore completamente in “nero”.

Infine, l’Ispettorato del Lavoro di Ravenna ha avviato necessari approfondimenti volti a verificare indebite percezioni di contributi o integrazioni statali, come il reddito di cittadinanza.

Al momento sono state comminate sanzioni pari a 5 mila euro. Le verifiche interessano, nello specifico, anche la corretta applicazione dei contratti collettivi di riferimento, al fine di evitare fenomeni di divario salariale e di concorrenza sleale. Continuano infatti a essere presenti imprese – ci dicono dall’Ispettorato del Lavoro – che assumono lavoratori obbligandoli, per esempio, a saltare i giorni di riposo previsti nei contratti. Una prassi ai danni degli stessi lavoratori, ma anche delle tante aziende che rispettano invece i contratti, subendo appunto una vera e propria concorrenza sleale.

Il Ravenna vince il derby di Forlì. Domenica al Benelli la festa dei 110 anni

Contro il Carpi il 23 aprile sarà giornata giallorossa con tanto di sfilata del settore giovanile

Derby Forlì Ravenna
Il Ravenna esulta sotto i propri tifosi alla fine del derby di Forlì di domenica 16 aprile

Il Ravenna vince a Forlì (2-1 con gol di Marangon e Abbey) il derby di alta classifica del girone D del campionato nazionale di calcio di serie D e si porta al terzo posto in classifica, in piena zona play-off (ma il primo posto che vale la promozione è lontano, ormai inarrivabile a 18 punti di distanza).

Il prossimo impegno sarà un altro scontro diretto contro il Carpi (appaiato in classifica ai giallorossi), domenica 23 aprile allo stadio Benelli. E non sarà una partita come tutte le altre, arrivando a pochi giorni dal centodecimo anniversario della prima partita disputata dalla squadra della città bizantina. Correva infatti il 21 aprile del 1913 quando in Piazza d’Armi si disputò il primo derby della storia contro il Forlì ed il calcio fece il suo sbarco a Ravenna.

Per celebrare questo traguardo, prima del fischio d’inizio della partita si svolgerà la sfilata di tutto il settore giovanile giallorosso.

Da domenica, inoltre, al Benelli e successivamente da Timida, merchandising partner giallorosso, sarà in vendita una maglietta celebrativa creata per l’occasione proprio a onorare questi 110 anni di storia.

Ravenna-Carpi sarà la giornata giallorossa di questa stagione, nella quale non saranno valide le tessere di abbonamento stagionale ma, per coinvolgere al più possibile tutti i ravennati, i prezzi dei biglietti saranno ad un prezzo simbolico, 5 euro la Curva Nord e 10 euro tutte le Tribune con la riduzione a 1 euro per gli under 14. I biglietti sono già disponibili presso gli abituali canali di prevendita (Vivaticket, Bar Revenge, Agenzia Desiderando Viaggiare), inoltre il giorno gara i botteghini dello stadio osserveranno un’apertura straordinaria per agevolare il flusso degli spettatori.

Rifiuti fuori dai cassonetti in pieno centro storico a Ravenna – FOTO

Riceviamo da una lettrice tre foto che parlano da sole. Sono i rifiuti che, come capita spesso, straripano dai cassonetti di piazza Costa, in pieno centro storico pedonale, a Ravenna.

Le foto qui sopra sono state scattate poco dopo le 13 di domenica 16 aprile, con il centro frequentato anche da diversi turisti.

Vandali nella notte al Parco della Pace: danneggiata la fontana e rotti i vasi

Dal Comune: «Atto orribile e gravissimo». L’opera è dell’artista belga Claude Rahir

Vandali nella notte al Parco della Pace, in via Marzabotto, a Ravenna. Ignoti hanno preso di mira la fontana a mosaico Le chaos et la source de vie dell’artista belga Claude Rahir che è stata danneggiata in diversi punti con la rottura di alcuni dei vasi che circondano l’opera.

«Si tratta di un atto orribile e gravissimo – affermano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – che offende l’intera città, che ha sempre dimostrato affetto e interesse verso il Parco e la sua storia. In questi anni il Comune con collaborazioni importanti ha intrapreso un lavoro progressivo ma costante di restauro delle opere che vi sono ospitate. L’atto vandalico ha colpito una delle più significative che, insieme ad altre due opere, L’uomo e la natura di Alexander Kornoukhov e Francobollo degli studenti dell’Istituto Albe Steiner di Ravenna, era stata oggetto di recenti interventi di restauro. Auspicando che i responsabili possano essere presto identificati, l’impegno dell’Amministrazione ovviamente non si fermerà e proseguirà nel percorso di restauro delle opere e di valorizzazione del parco coerentemente con gli indirizzi di tutela e rilancio dei linguaggi musivi».

Il parco della Pace è stato inaugurato nel 1988 per volontà dell’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei e del Comune di Ravenna e nasce da un progetto redatto da una commissione artistica internazionale presieduta dal grande storico dell’arte Giulio Carlo Argan e composta da Palma Bucarelli, Mario Manieri Elia, Achille Bonito Oliva e Pierre Restany. Avendo scelto di affrontare tematiche della pace e dell’amicizia tra i popoli furono individuati alcuni tra i più rappresentativi protagonisti della scena artistica del tempo, ai quali fu commissionato l’incarico di realizzare mosaici, cartoni pittorici che poi sarebbero stati trasformati in mosaico e sculture, portatrici di un messaggio universale di fratellanza.

Tra questi la fontana Le chaos et la source de vie dell’artista belga Claude Rahir (Verviers, 17 dicembre 1937-Nodebais, 14 febbraio 2007), pittore, scultore, acquerellista che ha realizzato grandi opere pittoriche e murales a mosaico in varie parti del mondo. L’artista, un’altra delle cui opere è conservata al Mar, concepì la fontana del Parco della Pace, definita mosaico d’amicizia tra i popoli, come un paesaggio in pietra e acqua, creando uno spazio circolare diviso in due ampi emicicli, uno dei quali costituisce l’ingresso e propone un punto di vista privilegiato sull’intero ambiente.

Classe e Ponte Nuovo senz’acqua, le squadra di Hera al lavoro tutta la notte

Ripristinato il servizio. Attivate anche due autobotti

Hera rete idrica Classe Ponte NuovoGli uomini di Hera hanno lavorato tutta la notte per riparare una rottura alla rete idrica a servizio di Ponte Nuovo e Classe, lungo via Marabina.

Le prime segnalazioni sono arrivate all’azienda intorno alle 22 di sabato sera. La fornitura di acqua è stata sospesa nella notte per consentire alle squadre di pronto intervento idrico di eseguire gli interventi di riparazione, che sono stati ultimati intorno alle 13 di oggi, domenica 16 aprile, quando è iniziato il ripristino della fornitura.

Dalle 11.30 in poi sono state attivate due autobotti, una posizionata a Ponte Nuovo, nei pressi della parrocchia di San Severo, e l’altra a Classe,  nel parcheggio in via Classense di fronte al civico 26.

La vicenda di Giovanni Frignani, eroe della Resistenza, sul palco del Rasi

Appuntamento il 18 aprile, con i racconti scenici dedicati ai protagonisti della storia della città ideati da Ravenna Teatro

Giovanni Frignani Antifascista
Giovanni Frignani

Per il ciclo “Storie di Ravenna”, originale format a metà tra lo spettacolo e la conferenza, martedì 18 aprile, alle ore 18, al teatro Rasi di Ravenna, va in scena “L’uomo che arrestò Mussolini. La storia di Giovanni Frignani” con lo studioso Paolo Cavassini, l’iconografo Giovanni Gardini, lo storico e direttore della Fondazione Casa Oriani Alessandro Luparini e Laura Orlandini storica, dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia, con letture di Laura Redaelli.

La drammatica vicenda del tenente colonnello dei Carabinieri Giovanni Frignani, medaglia d’oro al valore militare, l’uomo che il 25 luglio 1943 arrestò il duce. La puntata si incentra sul racconto di questo ravennate che catturò Ettore Muti e divenne protagonista nelle file della Resistenza militare, poi finendo drammaticamente ucciso nella strage delle Fosse Ardeatine.

Tra leggerezza e gravità, la doppia personale di Anceschi e Scarabelli

Negli spazi espositivi della fondazione Sabe di Ravenna le forme scultoree dei due artisti allestite fino al 24 giugno

Luca Scarabelli, “La fine del mondo”
Luca Scarabelli, “La fine del mondo”

È allestita alla fondazione Sabe per l’arte, in via Pascoli a Ravenna, la mostra Levia Gravia, doppia personale di Valerio Anceschi e Luca Scarabelli, a cura di Francesco Tedeschi.
Nonostante percorsi e concezioni estetiche differenti, i due artisti condividono alcuni elementi di un linguaggio plastico attraverso cui propongono particolari letture della forma e dell’idea di scultura. In mostra, il punto di connessione tra le due poetiche viene individuato nel rapporto tra il concetto di “levità” e quello di “gravità”, introdotti dalla citazione di Ovidio presente nel titolo, ripresa da Giosué Carducci per una sua raccolta poetica.

Dagli anni Novanta, Valerio Anceschi ha svolto un percorso coerente nella elaborazione di opere composte con materiale di riuso, soprattutto
frammenti di ferro provenienti da lavorazioni di fonderia, che combina per generare soggetti bi-tridimensionali, che si muovono, in qualche occasione realmente, per effetto della leggerezza del loro corpo. L’uso della colorazione, principalmente in rosso, attribuisce nuova espressività ai materiali, assorbiti in nuovi intenti formali.

Luca Scarabelli, dal canto suo, fin dagli anni Ottanta ha operato attraverso l’uso e il recupero di oggetti domestici, elementari, ai quali attribuisce significato interrogativo ed evocativo, all’insegna di una concettualizzazione ironica e narrativa. La sua attività in realtà esplora molteplici direzioni, dall’objet trouvé ricontestualizzato al video, al libro d’artista, alle performance di natura musicale, nelle quali si è impegnato in anni recenti, passando attraverso una fitta attività organizzativa e ideativa.

La mostra, che proseguirà fino al 24 giugno – a ingresso libero, giovedì, venerdì e sabato dalle ore 16 alle 19 –, è accompagnata da un catalogo edito da Danilo Montanari e sarà arricchita da altri eventi organizzati nel periodo di apertura della mostra.

Impiantistica: la Rosetti Marino si rialza dopo due anni di pesanti perdite

Torna l’utile (oltre 4,6 milioni di euro) nei bilanci consolidati del gruppo di costruzioni offshore e navali che nel 2022 ha raddoppiato i fatturati

Rosetti Marino Energy Piomboni
La base della Rosetti Marino Energy nei Piomboni

Dopo i pesanti risultati negativi dei due anni precedenti, ritorna l’utile di esercizio nel bilancio consolidato dell’importante gruppo ravennate guidato dalla Rosetti Marino spa. L’azienda, come noto, opera a livello internazionale nel campo della progettazione, realizzazione e fornitura di impianti – offshore ed onshore – per l’eolico, l’oil&gas e la carbon neutrality, nonché nella costruzione navale (di rimorchiatori, supply vessels e superyacht).

Il fatturato del gruppo al 31 dicembre 2022 è risultato di oltre 316 milioni di euro, praticamente raddoppiato rispetto a quello realizzato nell’esercizio precedente. L’incremento è riconducibile quasi integralmente al settore dell’energia, mentre quello navale ha contribuito all’attività produttiva con 25 milioni di euro, comunque in leggera crescita rispetto all’anno precedente.

Il portafoglio ordini ammonta a 382 milioni di euro (contro i 544 milioni al 31 dicembre 2021) ma «non riflette il particolare momentum positivo» – sottolineano dall’azienda – che il Gruppo Rosetti Marino sta vivendo in attesa della assegnazione di importanti contratti la cui acquisizione è attesa a brevissimo.
L’utile netto consolidato del gruppo nel 2022 è stato di oltre 4,6 milioni di euro contro la perdita di oltre 54 milioni fatta registrare a fine 2021 (che si andava oltretutto a sommare ai 32 milioni persi anche nel 2020). Nel 2019, invece, l’ultimo utile netto del bilancio consolidato del gruppo, che fu di 4,4 milioni di euro, a fronte di un fatturato di quasi 340.

L’allarme delle Cab: «Le coltivazioni biologiche perdono competitività»

La coop di consulenza e assistenza in campo agroalimentare Promosagri chiede l’intervento della Ue: «A rischio obiettivi europei»

Agricoltura Girasoli Bio
Un campo di girasoli bio

«Il biologico perde competitività». L’allarme è delle cooperative agricole braccianti (Cab) della provincia di Ravenna, secondo le quali «negli ultimi anni, per molte colture del nostro territorio, il prezzo all’origine tra prodotto biologico e convenzionale si è ridotto al punto da fargli perdere competitività nei confronti delle produzioni tradizionali, fino a rischiare pesanti conseguenze sul reddito aziendale».

Secondo Stefano Patrizi, presidente di Promosagri (cooperativa di progettazione, consulenza e assistenza tecnica per le cooperative agroalimentari) «è in pericolo l’obiettivo europeo del 25 percento di coltivazioni in biologico entro il 2030, senza un reddito adeguato per i produttori biologici».
Anche per le coltivazioni bio, le cui rese sono inferiori a quelle tradizionali, sono cresciuti i costi dei fattori produttivi. Per esempio, il grano duro biologico nel 2022 ha presentato un margine aziendale lordo inferiore del 59% rispetto al convenzionale, mentre il mais bio a fatica ha coperto i costi di produzione.

«Nonostante gli investimenti fatti – afferma Giovanni Giambi, vicepresidente di Promosagri – il divario produttivo tra biologico e convenzionale è ancora elevato, soprattutto per alcune tipologie di colture. Nei cereali bio si raccoglie una percentuale di quintali medi per ettaro inferiore tra il 10% e il 25% rispetto al tradizionale, per la barbabietola il dato arriva al 30-35% in meno, mentre per il pomodoro la quota è tra il 25-30% in meno. Per alcune colture orticole si arriva addirittura al 60% in meno».

Difficoltà anche nella zootecnia da latte bio: in queste stalle, paradossalmente, si sta rischiando un margine aziendale sensibilmente più basso rispetto a quelle tradizionali, a causa di costi di produzione schizzati alle stelle e a un differenziale del prezzo del latte ridottosi a favore della produzione convenzionale. Con il calo dei consumi, inoltre, si sono verificate ulteriori contrazioni di quote di produzione per le stalle, tali da compromettere la redditività e gli investimenti fatti negli ultimi anni in termini di sostenibilità ambientale, dicono le Cab.

Per scongiurare un’eventuale crisi del biologico, Promosagri chiede che l’Unione Europea sostenga il valore all’origine delle produzioni con un governo rigoroso dei mercati interni ed esteri «per prevenire la banalizzazione delle produzioni, la concorrenza sleale, le illegalità». Chiede inoltre «di sostenere la ricerca e la sperimentazione (a partire da quelle pubbliche), una comunicazione adeguata ed efficace al consumo, una modulazione della Politica Agricola Comunitaria efficace e integrata con questi aspetti».

La scuola diventa un laboratorio di cinema, scacchi, astronomia, elettronica

All’Itip Bucci di Faenza la prima giornata di cogestione, con gli studenti protagonisti

Per un giorno, la scuola si è trasformata in un laboratorio condiviso tra studenti e insegnanti, senza le classiche lezioni frontali.

È successo all’Itip Bucci di Faenza, dove per la prima volta si è svolta, sabato 15 aprile, la giornata di cogestione, dando spazio alla creatività e alla curiosità degli studenti verso la realtà contemporanea.

L’esperienza è stata possibile in quanto l’iniziativa dei ragazzi ha incontrato la disponibilità di molti: dalla dirigenza ai docenti dell’istituto che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dei laboratori, da esperti e ospiti esterni selezionati fino a una commissione di studenti che ha aiutato i compagni nella gestione delle attività proposte.

Tra i venticinque laboratori ce n’era uno sulla storia della nascita di una giovane start up, uno di scacchi, uno di astronomia. Si è parlato di microelettronica, del senso del successo, si sono svolte analisi di serie tv e cinema, si è trattato di archeologia, videogiochi, teatro, fotografia, sport.

«Tutto questo a cosa è servito? – commenta Matteo Oltrecolli, a nome degli studentiPer noi dello staff organizzativo è stato evidente che la scuola può essere qualcosa di nostro, qualcosa a cui tenere e per cui spendere fatica. La affronteremo sicuramente con occhi diversi. Per chi ha partecipato, sicuramente, un’intuizione, una strada, ha bussato alla loro quotidianità. La scuola deve essere dialogo con gli insegnanti, passione e ricerca continua. La sfida interessante ora è aprire la porta rispondendo continuamente alla domanda: Cosa voglio io per me?».

Il faentino Giacomo Venturi conquista la serie B con la Reggiana

Il portiere ex Ravenna può festeggiare la vittoria del girone B del campionato di Lega Pro, davanti al Cesena

Giacomo VenturiIl portiere faentino Giacomo Venturi, classe 1992, ottiene da protagonista la promozione in serie B con la Reggiana. Con la vittoria conquistata a Olbia nel penultimo turno di campionato, la squadra emiliana ha infatti blindato matematicamente il primo posto nel girone B della Lega Pro, a 90 minuti dal termine.

Venturi è un volto noto anche da queste parti, protagonista nel Ravenna in serie D prima e in serie C poi, dal 2016 al 2019. E oggi i tifosi giallorossi saranno contenti per l’impresa del loro ex estremo difensore, a maggior ragione se si considera che al secondo posto, staccati di 4 punti, ci sono gli “odiati” cugini del Cesena, destinati ora ai play-off.

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