lunedì
22 Dicembre 2025

Presentata la 37ª stagione di “Le arti della Marionetta”

Trentasettesima stagione per Le arti della Marionetta, che inizierà ufficialmente il 19 ottobre per chiudere il sipario a marzo, un appuntamento consolidato che accompagna il pubblico attraverso tre stagioni, incontrandolo negli spazi delle Artificerie Almagià e del Museo La Casa delle Marionette. Un cartellone di spettacoli dal vivo che vede una selezione di produzioni artistiche del panorama nazionale di innegabile qualità e spettacolarità: 16 appuntamenti (9 presso le Artificerie Almagià e 7 presso il Museo La Casa delle Marionette all’interno dei festeggiamenti per i 20 anni), spettacoli di burattini, pupazzi, marionette, ombre, teatro musicale, teatro d’oggetti, con il coinvolgimento di 8 compagnie provenienti da Umbria, Emilia Romagna, Puglia, Lazio, Friuli, Lombardia.

E non mancheranno le giornate di Festa (Halloween, Befana e Carnevale), a cui si aggiungeranno attività di formazione, incontri con gli artisti, laboratori, visite guidate, letture, esposizioni presso il Museo La Casa delle Marionette (Vicolo Padenna 4a), e il ciclo di 4 laboratori Anima-li, dedicato al teatro di figura e all’arte del Riciclo. Novità della XXXVII edizione sara infatti un maggior coinvolgimento del Museo La Casa delle Marionette, che diventerà sede di alcuni spettacoli della stagione, proprio per celebrarne i 20 anni di attività e per sperimentare una modalità di utilizzo dello spazio che sappia ulteriormente coinvolgere la cittadinanza, trasformando sempre di più lo spazio museale in un luogo inclusivo di scambio, confronto, intrattenimento. Nella celebrazione dei 20 anni del Museo La Casa delle Marionette sono coinvolti anche i ragazzi del Liceo Artistico Nervi Severini di Ravenna, che hanno realizzato il nuovo Logo dedicato all’anniversario e contribuito alla grafica promozionale, grazie al progetto “Il ramo d’oro”, mirato alla trasmissione dei saperi, sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Il programma
Gli spettacoli del cartellone della XXXVII edizione della stagione di teatro di figura “Le Arti della Marionetta” si svolgeranno presso le Artificerie Almagia e presso il Museo La Casa delle Marionette. L’apertura del sipario sara domenica 19 ottobre con lo spettacolo Ciurma!Pendagli da forca, prima produzione della giovane Compagnia Sea Dogs Plus, prodotta dal Centro teatrale umbro Fontemaggiore. Lo spettacolo per la sua verve esilarante e la sua drammaturgia semplice ed efficace (la risata e super garantita) ha ricevuto la Menzione speciale al Premio Scenario infanzia 2024. La storia di due amici che da adulti riscoprono la gioia di giocare a fare i pirati, e che vengono coinvolti da una pappagalla in una avventura per riscoprire la vera libertà e la ribellione contro le convenzioni sociali.
Una delle grandi novità di questa stagione è la prima nazionale di Pinocchio in giallo, in scena il 31 ottobre, primo appuntamento della sezione “Almagià in Festa”, tutto dedicato ad Halloween. Una tappa fissa e sempre molto attesa che si trasformerà in un Banchetto con delitto, quanto mai inusuale e inaspettato (posti limitati).
Il 30 novembre il palcoscenico delle Artificerie Almagià ospiterà la bravissima Veronica Gonzalez con lo spettacolo C’era due volte un piede, suo cavallo di battaglia, per la regia di Laura Kibel. Un varietà di teatro gestuale, pieno di musica e colori, nel quale l’artista-marionettista esprime in pieno il suo talento e la sua forza naturale con cui incanta il pubblico, interpretando storie originali con i più svariati argomenti come l’importanza della pace nel mondo, la cura del pianeta, il rispetto verso gli altri e il valore dell’amicizia e soprattutto dell’amore.
Chiuderà la prima parte della stagione il Teatro del Drago/Famiglia d’Arte Monticelli, domenica 14 dicembre, con lo spettacolo Fagiolino asino d’oro, ispirato all’opera di Apuleio “L’asino d’oro”. Un evento magico e patafisico di una trasformazione burattinesca con Fagiolino Asino Burattino, che combina tre diversi generi, il Teatro dei burattini, l’antica arte dei Cantastorie e la Giocoleria, raccontati con ironia e spontanea comicità.

Dopo la pausa natalizia, il palcoscenico delle Artificerie Almagià, ritornerà protagonista con il secondo appuntamento della sezione Almagia in Festa, “La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte”. In scena, martedì 6 gennaio, il Teatro del Drago/Famiglia d’Arte Monticelli con l’ultima produzione della compagnia Il grande incantesimo, un tuffo nella grande tradizione del teatro di burattini con un’energia tutta nuova. Il Grande Incantesimo porta in scena l’arte popolare nella sua forma piu autentica. Dentro la baracca, i fratelli Mauro e Andrea, eredi della storica Famiglia d’ Arte Monticelli, danno vita ai burattini tradizionali con la maestria e l’esperienza di generazioni.
Domenica 11 gennaio sara la volta di Mettici il cuore, uno spettacolo di teatro di figura senza parole, in stile cabaret, dove oggetti comuni e pupazzi si trasformano, grazie alle abili mani di Pamela Mastrorosa/Nina Theatre, in personaggi ricchi di ironia, tenerezza e fantasia.
Il 25 gennaio ci si sposta nella splendida cornice del Museo La Casa delle Marionette, con la narrazione-spettacolo Cose da strega, con Mariasole Brusa/Teatro del Drago. La narrazione, che prende vita dal libro “Turchina, la strega” (Nube Ocho Editore) vincitore del Concorso Letterario Internazionale “Narrare la parità. Un Premio per l’Europa”, vede protagonista la strega Turchina.
Un compleanno speciale quello che si festeggerà domenica 1 febbraio all’Almagià: in occasione infatti dei 25 anni del personaggio di Giulio Coniglio creato da Nicoletta Costa, la compagnia pugliese Granteatrino Casa di Pulcinella porterà in scena Buon compleanno Giulio Coniglio, con protagonisti il timido e buffo coniglio Giulio e le sue semplici e indimenticabili avventure.
Sabato 14 febbraio un pomeriggio ricco di colori e musica con lo spettacolo 1,2,3…cantate con me!, della compagnia romana Teatro Verde, per vivere insieme al pubblico mascherato la festa più colorata dell’anno, il Carnevale, inserita nella sezione Almagià in Festa.
Domenica 22 febbraio si ritorna alla Casa della Marionette con La Strabomba (Mariasole Brusa/ Teatro del Drago), una narrazione interattiva ispirata al testo Storie di Pace di Mario Lodi, grande scrittore per l’infanzia e pedagogista, le cui riflessioni sulla necessita di una cultura di pace sono oggi piu attuali che mai.
L’Almagià farà da palcoscenico alle marionette di Francesca Zoccarato (Teatro in Trambusto) con lo spettacolo Varietà Prestige, domenica 1 marzo: un omaggio all’avanspettacolo e al mondo del cabaret degli anni ’30, con protagonista Mitzi, un’ elegante clown in gonnella, che accompagnerà il pubblico nel suo mondo di fantasie retrò, di manie surreali e di sogni reali.
Chiude la XXXVII stagione de Le Arti della Marionetta, lo spettacolo La Tartaruga furba (La Casa delle Marionette), domenica 8 marzo, della giovane artista Sofia Orlando: nella grande foresta ogni animale ha il suo modo di cavarsela, c’e chi salta, chi si mimetizza, chi vola… e c’e chi semplicemente e grosso e forte.

La casa delle marionette inoltre ospiterà da novembre 2025 a marzo 2026, il ciclo di laboratori Anima-li, dedicati al mondo degli animali per celebrare il potere creativo della natura. Ogni incontro sara incentrato sulla scoperta di una diversa tecnica unita all’utilizzo di un differente materiale di riciclo, per imparare a dare forma alla propria immaginazione con gli strumenti dell’arte e del teatro.

Per festeggiare il compleanno dei 20 anni de La Casa delle Marionette ci sara un evento speciale proprio venerdì 5 dicembre (data dell’inaugurazione 5 dicembre 2005) a cura di Cristiana Zama e del Teatro del Drago che accompagneranno il pubblico in una speciale visita guidata tattile, per scoprire la Collezione Monticelli in modo inedito e sorprendente. Un nuovo progetto di inclusione che la compagnia sperimenterà nel 2026 e che andrà ad affiancare il lavoro consolidato sull’insegnamento ai diritti umani attivo da 15 anni.

Inoltre continua la collaborazione con Matteo Cavezzali e ScrittuRA Festival con il laboratorio di scrittura creativa. Il laboratorio articolato in dieci incontri di due ore su come strutturare una storia e scriverla, si svolge il lunedì dalle 18 alle 20. Sul versante della formazione e ancora attivo il progetto di peer education “Le arti crescono”, per ragazzi dagli 11 ai 17 anni, un modo per crescere, conoscendo il mestiere di chi fa il teatro da “dietro le quinte”, e anche l’attivita de “Il Piccolo Giornalista”, rivolta a tutte le bambine e i bambini che partecipando alla visione degli spettacoli potranno raccontare con segno grafico o scrittura la loro impressione e il loro pensiero su quanto hanno visto (in collaborazione con Ravenna&Dintorni).

“Non siamo niente saremo tutto”: chiamata pubblica e spettacolo sul lavoro dal 14 al 26 ottobre

Una chiamata pubblica rivolta a lavoratrici e lavoratori di diversi settori (aperta a tutti, anche senza esperienza teatrale) per esplorare storie individuali e affrontare il tema del lavoro da differenti prospettive. È questo il progetto di Alessandro Renda del Teatro delle Albe dal titolo “Non siamo niente saremo tutto” che andrà in scena al Socjale di Piangipane dal 14 al 26 ottobre alle ore 21 (le domeniche alle 16 e pausa il 20 ottobre). L’idea nasce nel 2022 a Milano e in breve tempo fa tappa a La Spezia, Aosta e Lecce.

Il fil rouge è sempre lo stesso: portare sulla scena voci, storie, volti e corpi di lavoratrici e lavoratori, intrecciando in modo lirico le esperienze dal vivo e le testimonianze in video. Si crea così una panoramica attuale sulle condizioni e sul senso del lavoro che usa la forza del teatro per misurare lo stato di salute della società.

«Quando è nato il progetto venivamo dalla pandemia che, oltre a tutte le difficoltà, ha generato anche fenomeni particolari che ci colpiscono ancora oggi – afferma il regista dello spettacolo Alessandro Renda durante la conferenza stampa –. Le persone che hanno accolto la chiamata erano di professionalità disparate: impiegati, da call center, medici, disoccupati. Ma le tematiche erano le stesse. Per loro il lavoro era un vestito che stava largo o stretto. Nel nostro spettacolo e negli incontri precedenti emerge come, più che giuste questioni contrattuali, le persone al giorno d’oggi ricercano felicità, gratificazione e riconoscenza sul posto di lavoro».

Il progetto che si terrà a Piangipane ha già raccolto 30 iscritti ma ci si pone l’obiettivo di superare le 50 unità di Milano e le 70 di La Spezia. «Sarà una chiamata di due settimane, più lunga rispetto alle altre città – prosegue Renda -. Si tratta di una sorta di laboratorio aperto con anche voci delle tappe precedenti. L’idea è di fare un grande archivio di storie, che si differenzino anche a seconda del luogo, perché non in tutte le città ci sono le stesse esigenze lavorative».

Per prepararsi allo spettacolo, che si terrà dal 14 al 26 ottobre, sono in programma tre giornate di incontro: 11 ottobre ore 10-13, 15-19; 12 ottobre ore 10-13, 15-19; 13 ottobre ore 18:30-20 più prova generale. Per partecipare è sufficiente prendere parte ad almeno due incontri ma per permettere la massima apertura, la call rimarrà aperta durante le due settimane di repliche e sarà possibile aggiungersi a una prova alle 17.30 del giorno stesso dello spettacolo.

Lo spettacolo vede la regia di Renda, in scena anche l’attore Matteo Gatta, il testo di Riccardo Spagnulo, la produzione di Zona K, la coproduzione di Ravenna Teatro e il sostegno della Cgil che attraverso le parole della segretaria Manuela Trancossi dichiara: «Aprire questa collaborazione con Ravenna Teatro è importante dopo il primo appuntamento con Fantozzi della scorsa stagione. Per noi il lavoro è fondamentale, ci occupiamo di questo a 360 gradi e tutti i giorni. Il titolo (che cita il testo de “L’internazionale”, inno dei lavoratori scritto dal poeta e rivoluzionario Eugène Pottier, ndr) purtroppo rispecchia la realtà: la società attuale considera il lavoro come niente ma in realtà le persone che lavorano sono tutto. Sono ciò che fa andare avanti il paese. Una rappresentazione teatrale può lasciare il segno e in questo caso lo sarà sia per chi assiste sia per chi partecipa».

Il tema del lavoro attraverserà l’intera stagione di Ravenna Teatro, intrecciando spettacoli, incontri, proiezioni e dialoghi. 

Voleva sparare a un uccello, ma colpisce un operaio nei campi: denunciato un cacciatore

Voleva sparare a un uccello e invece ha colpito un operaio impegnato in un campo agricolo in alcuni lavori di bonifica di un canale per conto di un’azienda. Il 42enne – residente nel Ferrarese – vittima di quello che sembrerebbe essere stato un incidente, non in pericolo di vita, dopo essere stato curato all’ospedale di Argenta ha quindi denunciato il fatto ai carabinieri di Conselice, comune dove è avvenuto il fatto.

I militari sono così risaliti a un cacciatore 69enne della zona, che è stato denunciato per il reato di lesioni colpose. All’uomo sono state sequestrate le armi, in attesa di capire se aveva i requisiti necessario per il loro utilizzo.

Carlo Alberto Biasioli della Global Sumud Flotilla ricevuto in municipio a Conselice: «Complimenti per il coraggio»

Carlo Alberto Biasioli, skipper di una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla che nei giorni scorsi è rientrato in Italia dopo aver scontato 48 ore di carcere in Israele (qui la nostra intervista), sarà ospite del Festival della Libertà di Stampa di Conselice, città della quale è originario.

Al suo rientro in Italia, l’attivista è stato ricevuto in municipio a Conselice dal sindaco Andrea Sangiorgi e dai membri della giunta, che mercoledì 8 ottobre l’hanno incontrato per complimentarsi con lui «per il coraggio con il quale ha partecipato alla spedizione che ha cercato di portare attenzione sulla tragedia umanitaria a Gaza», si legge in una nota del Comune.

«Carlo ha vissuto giorni difficili, tra l’abbordaggio della sua imbarcazione e la successiva detenzione in Israele – commenta il sindaco di Conselice Andrea Sangiorgi -, ma quell’esperienza gli ha lasciato anche momenti di grande condivisione, con persone provenienti da tutto il mondo unite da un obiettivo comune: dare voce a chi non ne ha. Per questa ragione abbiamo chiesto a Carlo Alberto di raccontare la sua esperienza alla comunità in cui è cresciuto e nella quale ancora vive la sua famiglia».

Così, lunedì 13 ottobre alle 20.30 nel Centro civico “Gino Pellegrini” di Conselice, Carlo Alberto Biasioli incontrerà i cittadini e racconterà la sua esperienza, nell’ambito del Festival della Libertà di Stampa, che poi proseguirà quella stessa sera con la presentazione dell libro “Caino” di Genuzio Bentini con Andrea Valentinotti, a cura di Shahrazad.

Il festival prevede altri tre appuntamenti: venerdì 17 ottobre all’auditorium comunale Jessi Simonini presenterà il suo libro “Il caso Paolo Fabbri”, mentre domenica 19 in mattinata sempre all’auditorium è in programma la presentazione del catalogo della mostra “Arte in libertà. Al di là delle idee”, con una conversazione tra Shady Al Tabatiby, fotoreporter palestinese, Gabriele Carletti del Tg3 e la docente universitaria Gavina Cherchi. Infine, rientra nel programma del Festival della Libertà di Stampa anche l’evento della rassegna CivicOff che il 14 novembre porterà Paola Turci e Gino Castaldo al centro civico con “La rivoluzione delle donne. Le voci femminili che hanno segnato la storia”.

I pasti alla mensa della Caritas sono aumentati del 75 percento rispetto agli anni prima della pandemia

La mensa diocesana di Faenza nel 2024 ha servito 11.336 pasti pasti a persone in difficoltà, con un aumento del 75 percento rispetto al periodo pre pandemia. Allo stesso modo, al centro di ascolto diocesano sono stati quasi 3mila i pacchi alimentari distribuiti, più del doppio rispetto al 2019. Più in generale, un terzo delle persone che si sono presentate al Centro di ascolto di Faenza nel 2024 si è rivolto per la prima volta alla Caritas diocesana, mentre il 36 percento lo frequenta da cinque anni o più; un dato che segnala la presenza di povertà croniche e intermittenti.

Sono alcuni dei dati emersi giovedì 9 ottobre durante la presentazione alla chiesa del Carmine di Bagnacavallo del nuovo rapporto “Povertà e Risorse” della Caritas diocesana di Faenza-Modigliana.

Durante la serata è stato approfondito il lavoro in particolare delle Caritas parrocchiali di Alfonsine, Bagnacavallo, Cotignola, Fusignano, Russi, Sant’Agata sul Santerno e Villanova. Nel 2024 queste sette realtà hanno seguito 329 persone, rappresentative di altrettanti nuclei familiari. Spesso, infatti, è una sola persona a presentarsi per chiedere aiuto a nome dell’intera famiglia, il che significa che il numero effettivo di persone sostenute è molto più alto. Le donne rappresentano il 64% del totale, con un’età media di circa 50 anni. La nazionalità più frequente è quella italiana (2 persone su 5), ma le Caritas hanno incontrato persone di 25 Paesi diversi, segno di una crescente complessità culturale e sociale. Le nazionalità più rappresentate tra gli stranieri sono marocchina, senegalese, nigeriana e rumena, che insieme costituiscono il 70% del totale. Il 48% delle persone seguite è coniugato, il 23% celibe o nubile, il 20% separato o divorziato e il 9% vedovo. Tra gli italiani è maggiore l’incidenza di divorziati e vedovi, mentre tra gli stranieri prevalgono i coniugati.

Uno degli aspetti più significativi che emerge dal rapporto è la diffusione del “lavoro povero” (working poor). Non è solo la mancanza di un impiego a generare disagio economico (38% dei casi), ma anche la presenza di redditi insufficienti: il 36% delle persone incontrate lavora, ma non guadagna abbastanza per sostenere la propria famiglia. La quasi totalità degli utenti è regolarmente residente (solo due persone risultano prive di permesso di soggiorno), segno di un forte legame con il territorio. Il 90% ha una casa in cui vivere, di cui il 77% in affitto e il 13% di proprietà. Gli interventi di aiuto più frequenti restano quelli alimentari ed economici, a conferma delle difficoltà quotidiane delle famiglie nel far fronte alle spese essenziali.

Allargando lo sguardo all’intera diocesi, nel 2024 si sono rivolte alla rete Caritas 1.757 persone. Le 25 Caritas parrocchiali presenti sul territorio hanno accolto 1.084 persone (62% del totale), mentre il Centro di Ascolto diocesano ne ha seguite 673 (38%).

I balneari stanno con Salvini: «La riforma del Codice della Navigazione è una misura di buon senso»

«I balneari non sono una lobby, come qualcuno continua a sostenere, ma una comunità di piccoli e piccolissimi imprenditori che vivono del proprio lavoro, spesso con la famiglia intera impegnata nella gestione dell’attività. Sono imprese radicate nei territori, che hanno contribuito in modo decisivo alla crescita del turismo costiero e dell’economia locale, garantendo nel tempo qualità, sicurezza e servizi ai cittadini e ai turisti». A dichiararlo è Maurizio Rustignoli, imprenditore balneare ravennate, presidente della cooperativa Spiagge di Ravena, in veste in questo caso anche di presidente nazionale di Fiba Confesercenti.

«Per questo riteniamo la riforma dell’articolo 49 del Codice della Navigazione annunciata dal ministro Salvini (ne scriveva ieri a questo link il nostro Alex Giuzio, ndr) rappresenta una misura di assoluto buon senso e di corretto inquadramento della materia. È un passo determinato e coraggioso, frutto di una visione chiara e di una volontà politica volta a restituire equilibrio, certezza e coerenza normativa a un settore strategico per il Paese. Si tratta di un intervento meditato e decisivo, espressione di buona legislazione e di un approccio concreto alla corretta composizione degli interessi pubblici e privati. Chi si oppone a riforme di questo genere dimostra di avere obiettivi diversi dalla tutela dell’interesse nazionale e dal rafforzamento del sistema Paese».

«Le imprese balneari hanno investito per decenni in strutture, manutenzione e servizi, creando occupazione e valore – conclude Rustignoli -. Chiedono solo regole chiare e certe, e il giusto riconoscimento del valore aziendale al momento delle evidenze pubbliche, così come previsto dal principio dell’indennizzo. È un tema di equità e di rispetto per chi lavora, non di rendita o di favori».

A due giorni dalla chiusura delle prevendite, già oltre 400 tifosi hanno comprato il biglietto per San Benedetto del Tronto

Sono già oltre 400, a due giorni dalla chiusura della prevendita (fissata per le ore 19 di sabato 11 ottobre) i tifosi del Ravenna che hanno acquistato il biglietto in curva ospiti per il big-match di domenica sera a San Benedetto del Tronto. Probabile quindi che si superi quota 500 (non è necessaria la “fidelity card”, i biglietti possono essere acquistati da chiunque), a testimonianza dell’entusiasmo che si sta respirando a Ravenna grazie al primo posto conquistato (a pari merito con l’Arezzo) dopo 8 giornate di campionato (nel girone B della serie C).

La partita di domenica è probabilmente l’ostacolo più importante che si para di fronte ai giallorossi. Prima di tutto per l’ambiente: la Sambenedettese è una piazza con una tifoseria calda, che in queste prime otto giornate ha fatto una media di 7mila spettatori a partita, in casa, e con il Ravena se ne prevedono fino a 9mila. E poi naturalmente per la squadra, reduce da tre vittorie consecutive e al quarto posto in classifica, a 7 punti di distanza dai giallorossi (che di vittorie consecutive ne hanno inanellate invece 6). La domenica successiva, 19 ottobre, al Benelli arriverà invece l’altra capolista Arezzo. Due partite che probabilmente diranno dove potrà arrivare il Ravenna di mister Marchionni in questo campionato.

Torna la giornata di incontro fra domande e offerte di lavoro sul mercato locale

La biblioteca comunale di Russi, nell’ex macello, ospita una giornata dedicata all’incontro fra domande e offerte di lavoro nel contesto locale. L’appuntamento è per la mattina del 25 ottobre (9-12.30, ingresso libero senza prenotazione) con la terza edizione di quella che è ancora chiamato “Job in Fira” perché inizialmente nato nell’ambito della sagra Fira di Sett Dulur.

In continuità con gli anni scorsi, l’iniziativa del Comune è dedicata a chi vuole cercare lavoro, incontrare le imprese del territorio, conoscere le opportunità lavorative, presentare il proprio curriculum direttamente alle aziende.

Le aziende presenti saranno Almatek, Dmo, Dna Officina, Frega, Frigomeccanica Group Conclima, Italmeccanica Zaccaroni, Meccanica Mazzotti, Officina Graziani, Powercrop, Urbitek, Villaggio Natura, Villa Roncuzzi. Ci saranno rappresentanti delle associazioni di categoria (e rispettivi enti di formazione): Confesercenti (Cescot), Cna (Foer), Confartigianato (Formart), Confcommercio (Iscom). Non mancheranno gli istituti professionali: Aeca, Scuola di arti e mestieri Angelo Pescarini di Ravenna, Its Tec di Ravenna.

L’iniziativa fa parte del progetto “Conoscere il mondo del lavoro a Russi”, proposto per il terzo anno consecutivo dall’amministrazione comunale per dare la possibilità ai giovani, ai disoccupati e a chi desidera cambiare lavoro di incontrare da vicino le realtà imprenditoriali del territorio, conoscere i profili professionali più richiesti, conoscere i percorsi formativi post diploma e professionalizzanti proposti dagli enti formativi delle associazioni.

Programma

Ore 9: apertura dell’evento con i saluti istituzionali della Sindaca. A seguire: le Associazioni di categoria (e i relativi enti di formazione) si presentano (dai 2 ai 3 minuti per ciascun ente)

Ore 9.30: le aziende si presentano. Ogni azienda avrà a disposizione dai 3 ai 5 minuti (massimo) per presentarsi: attività, figure professionali ricercate, mansioni, perché un candidato dovrebbe proporsi all’azienda

Ore 10.30: apertura della fiera con punti di informazione a libero accesso all’interno della biblioteca

Aggiornamenti e informazioni saranno condivisi sul sito e sui canali social (Facebook e Instagram) del Comune.

Non ci sarà una nuova “Pier Damiano”: si cercano soluzioni per 15 classi delle medie

Denatalità e conseguente ottimizzazione degli spazi e delle spese. Sono questi i cardini attorno a cui ruota il lavoro di riorganizzazione della rete scolastica degli istituti comprensivi (che includono elementari e medie), per cui il Comune di Ravenna deve provvedere agli spazi educativi. E a sentirne per primo e in modo più pesante le conseguenze è proprio il centro storico.

Dopo la notizia che nella storica primaria Mordani a settembre non è stata attivata una classe prima, ora giunge la certezza che dal 2027 il Comune non rinnoverà il contratto di affitto alle cosiddette “Ghiselli”, dove ha sede la quasi altrettanto storica scuola media Pier Damiano. Quindici classi oggi che dovranno trovare nuova collocazione, un’operazione che potrebbe comportare la fine dell’Istituto comprensivo stesso in favore di una fusione con l’Ic Guido Novello.

In realtà, il paradosso è che la scuola con le maggiori difficoltà nel fare le classi nel breve-medio termine sarà proprio la Novello, che però ha il vantaggio di avere sede in un edificio di proprietà comunale, al contrario della Pier Damiano che non dovrebbe vedere un calo di iscritti imminente ma è destinata a restare senza sede.

L’assessora alla Scuola, Francesca Impellizzeri, ci spiega che «siamo in un percorso di condivisione con tutti gli stakeholder che non è ancora terminato e nessuna decisione definitiva è stata presa, eccetto quella rispetto al contratto di affitto dell’edificio in cui ha ora sede la Pier Damiano». Edificio in vendita, per la verità, ma che al Comune non interessa acquistare perché si tratta di un immobile datato e, soprattutto, non necessario nel breve medio termine visto che appunto altri spazi, come detto, proprio nelle scuole del centro si stanno svuotando.

I sindacati Cisl, Uil e Snals in una nota congiunta e la Cgil in una nota a parte tuonano contro l’ipotesi di fondere le due scuole medie del centro e di rinunciare così a un comprensivo, senza peraltro che siano Stato o Regione a chiederlo, e imboccare una strada che sarebbe senza ritorno. L’alternativa potrebbe quindi essere una “coabitazione” di due comprensivi (ovvero con due presidi, due segreterie, due organici del tutto speculari e del tutto paralleli) in un unico edificio o meglio, su più sedi, perché,  dentro la Novello al momento non potrebbe essere “ospitata” tutta la Pier Damiano.

Senza contare i problemi di logistica, la scuola di piazza Caduti è forse non troppo lontana in linea d’aria da via di Roma, ma per chi abita nella zona di via Cilla (dove è parte dello stradario che manda i figli alle elementari alla Ricci e alle medie alla Pier Damiano) potrebbe diventare una specie di viaggio della speranza al mattino, nelle ore di punta, e lo stesso dicasi per via Mordani, dove il Comune non è intenzionato a chiudere la scuola elementare e che potrebbe quindi ospitare classi delle medie, un po’ come già accade alla Randi e alla Ricci-Muratori. Per ovviare al problema logistico degli spostamenti, non è a priori escluso un possibile coinvolgimento anche della Camerani (elementare del comprensivo San Biagio, che gravita sulla Don Minzoni) che è oggetto al momento di un importante ampliamento grazie ai fondi Pnrr.

«E tuttavia – ci dice Impellizzeri – l’ipotesi di più sedi deve tenere conto dei docenti che poi dovrebbero spostarsi per completare l’orario, con problemi di organizzazione interna. Il punto è che noi vorremmo evitare, se ce ne saranno le condizioni, di diminuire il numero dei comprensivi, stiamo ancora valutando la soluzione migliore. Ogni opzione ha pro e contro e non sarà possibile accontentare tutti, ma stiamo cercando di raccogliere idee e proposte dalle scuole, i docenti, le famiglie». Cosa stanno chiedendo in particolare queste ultime? «Direi sopra ogni cosa di salvaguardare l’identità della scuola e questo sarà fatto. Anche qualora dovesse nascere il nuovo comprensivo Damiano-Novello vedremo appunto nascere qualcosa di nuovo, non sarà semplice un assorbimento». Un argomento questo che difficilmente potrà convincere chi, come i sindacati, fa notare come questo produrrebbe anche una riduzione di posti di lavoro in termini soprattutto di personale non docente, con un calo nella qualità educativa offerta.

Si tratta sicuramente di una questione complessa che deve tener conto di tanti fattori e che provocherà comunque sia uno sconvolgimento della situazione attualmente in essere. In particolare c’è molta preoccupazione tra le fila del corpo docente della Pier Damiano che ha invitato sindaco e assessora a visitare la scuola.

Tra le soluzioni sul tavolo non c’è quella che tutti auspicherebbero: una nuova Pier Damiano, perché secondo Palazzo Merlato non è il momento di spendere in nuove scuole che potrebbero a breve restare vuote. I numeri del resto parlano chiaro e la questione del comprensivo Guido Novello, qualsiasi sarà la soluzione definitiva, è una cartina di tornasole impietosa. Fino a qualche decennio fa era la scuola d’elite della città, oggi è una media che rischia di svuotarsi e per più di una ragione, un po’ come il Mordani. Il tessuto sociale si è fatto più stratificato e complesso e dal centro è forse “fuggita” soprattutta la classe media delle già poche giovani famiglie che hanno preferito altri quartieri, altre zone e, di conseguenza, altre scuole, come il comprensivo Pier Damiano, appunto. In ogni caso una soluzione sarà trovata entro breve: «Speriamo entro novembre, ma posso assicurare che quando si apriranno le iscrizioni le famiglie avranno certezze sulle scuole a cui potranno iscrivere i propri figli».

Quattro tentativi di incendio in una notte, uno vicino a un benzinaio: arrestato un 21enne sospettato

I carabinieri di Massa Lombarda nella notte tra l’8 e il9 ottobre hanno arrestato un 21enne residente nel paese perché sospettato di essere l’autore di quattro tentativi di incendio appiccati in successione in diversi punti del centro abitato. Obiettivi alcune fioriere, le tende esterne di due bar e alcuni cassonetti per la raccolta dei rifiuti, posizionati nelle vicinanze di un supermercato e di un distributore di benzina. Nella notte tra il 21 e 22 luglio lo stesso giovane era stato denunciato per aver incendiato alcuni cassonetti per la raccolta dei rifiuti in varie zone del paese.

Il tutto è iniziato verso le 4 del 9 ottobre. Alcuni esercizi pubblici e un distributore di benzina sono stati oggetto di tentativi di incendio, appiccati in sequenza nell’arco di pochi minuti. Grazie all’intervento dei carabinieri di Massa Lombarda, di Bagnacavallo e della compagnia di Lugo e dei vigili del fuoco di Lugo le fiamme sono state domate senza danni ingenti. Particolarmente pericoloso è stato il tentativo di incendiare un cassonetto per la raccolta della carta posizionato vicinissimo ad un distributore di benzina e quindi potenzialmente pericoloso poiché avrebbe potuto generare una forte esplosione.

Dopo aver raccolto alcuni elementi sul posto, i carabinieri sono andati a casa del giovane già arrestato nei mesi scorsi. All’interno della sua abitazione sono stati rinvenuti elementi utili alle indagini. Il 21enne quindi è stato accompagnato in carcere a Ravenna.

Show di sgommate in un parcheggio poi fugge dai carabinieri a 150 km orari: arrestato 25enne ubriaco

È stato sorpreso dai carabinieri mentre si esibiva in uno show notturno improvvisato con testacoda e sgommate in un parcheggio di Massa Lombarda, ha tentato la fuga dai militari spingendosi fino a 150 km orari ed è risultato ubriaco. Un 25enne straniero è stato arrestato dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lugo per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il giovane, infatti, nell’ultimo tentativo di fuga ha colpito uno dei carabinieri con la portiera della sua vettura. Il tribunale ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre volte alla settimana.

È successo verso l’una della notte tra l’8 e il 9 ottobre. I militari stavano svolgendo alcune attività di controllo nel centro abitato di Massa Lombarda e hanno visto in un parcheggio un’autovettura di grossa cilindrata circondata da circa sei persone che ammiravano le sue bravate. I carabinieri hanno acceso le sirene e i lampeggianti, l’automobilista si è dato alla fuga.

Ne è nato così un inseguimento, prima tra le vie del centro di Massa Lombarda, e poi tra quelle delle frazioni di Ca’ di Lugo, San Lorenzo di Lugo, Belricetto e Passogatto. La folle corsa è durata diversi minuti, durante i quali si sono toccati anche i 150 km/h. L’inseguimento è terminato a Passogatto, grazie anche al posto di blocco messo in atto da un’altra gazzella dell’Arma, allertata nel frattempo dalla centrale operativa che ha coordinato tutte le fasi dell’emergenza.

I militari si sono avvicinati per controllare il conducente, ma quest’ultimo ha aperto con violenza lo sportello dell’auto colpendo uno dei carabinieri. L’uomo è stato però fermato e non ha comunque esitato a strattonare e colpire i militari. Uno dei carabinieri è stato medicato al pronto soccorso di Lugo.

Alla prova dell’etilometro il 25enne è risultato positivo, con un tasso alcolemico superiore ad 1 g/l, il doppio del consentito.

Paura per due boati, ma era il volo supersonico di due caccia dell’Aeronautica

I due boati che hanno spaventato anche tanti ravennati nel pomeriggio di oggi (9 ottobre) sono stati provocati dal volo supersonico di due caccia intercettori dell’Aeronautica militare che hanno superato la barriera del suono provocando appunto il tipico “bang sonico” che si è percepito a terra in tutta la Romagna e non solo.

La conferma arriva dalla stessa Aeronautica, in una nota pubblicata sul sito del ministero della Difesa. Si tratta in particolare di «due caccia F-2000 Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo della Nato» che «sono decollati per intercettare e verificare l’identità di un velivolo civile, un Cessna 425 decollato da Sarajevo e diretto a Basilea, che durante la rotta aveva perso temporaneamente i contatti radio con gli enti del controllo del traffico aereo, facendo così scattare la procedura di decollo immediato – in gergo tecnico “scramble”».

I due caccia intercettori «sono decollati rapidamente per raggiungere il velivolo ed accertare che non ci fossero emergenze in atto né minacce alla sicurezza dello spazio aereo. Per far sì che i velivoli potessero raggiungere il più rapidamente possibile il velivolo civile, il Combined Air Operation Centre (Caoc) di Torrejon ha autorizzato il volo supersonico». Prima dell’identificazione visiva da parte dei due caccia, il Cessna ha ripristinato i contatti con gli enti del traffico aereo sloveno, facendo terminare l’emergenza e proseguendo poi regolarmente con il piano di volo programmato.

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