Lo spettacolo tratto da Thomas Bernhard in scena al teatro Alighieri l’1 e 2 marzo. Incontro con gli artisti alla Galleria Sabe
Foto Giusva Cennamo
Mercoledì 1 e giovedì 2 marzo, alle 21, al teatro Alighieri di Ravenna, nell’ambito de “La Stagione dei Teatri”, andrà in scena Il Soccombente ad opera della compagnia Lombardi-Tiezzi.
Lo spettacolo è tratto da un’ideale trilogia sulle arti che Thomas Bernhard scrisse tra il 1983 e il 1985 e rappresenta una riflessione sul mistero della musica e della genialità.
La vicenda si svolge a Salisburgo, quando tre promettenti pianisti decidono di seguire il corso di Vladimir Horowitz. Uno di questi giovani è Glenn Gould, virtuoso inarrivabile del pianoforte. Ed è proprio la schiacciante superiorità di Gould a segnare la vita di un altro dei giovani, Wertheimer. Annientato dalla magistrale esecuzione delle Variazioni Goldberg di Bach, fatta da Gould, il giovane soccombe alla consapevolezza che non potrà mai eguagliare il talento dell’amico.
In scena, insieme a Sandro Lombardi, anche Martino D’Amico e Francesca Gabucci. La regia è di Federico Tiezzi, la produ- zione di Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival / Compagnia Lombardi-Tiezzi / Associazione Teatrale Pistoiese.
La compagnia incontrerà il pubblico nella giornata di giovedì 2 marzo, alle 18, nella sede di Fondazione Sabe per l’Arte di via Pascoli 31, in dialogo con Rosalba Ruggeri.
Gli ambulanti si trasferiranno da largo Sirotti a via Po. Dal 21 maggio
In via sperimentale, nella prossima stagione estiva 2023, il mercato che si svolge di domenica a Porto Corsini verrà spostato da largo Sirotti a via Po e piazzetta limitrofa.
La decisione è frutto di un percorso di concertazione con le associazioni di categoria, il consiglio territoriale, la Pro loco e gli stessi operatori commerciali.
«Si tratta di una scelta opportuna – spiega l’assessora al Commercio e al Porto del Comune di Ravenna, Annagiulia Randi – per dare migliore visibilità al mercato, che, trasferendosi in una zona centrale, diventa maggiormente accessibile e fruibile da residenti e turisti. D’altro canto sarà possibile migliorare il transito per i mezzi da e per il terminal crociere e alleggerire il traffico domenicale. La decisione è altresì utile per contribuire alla riqualificazione dello scalo ravennate che entro il 2024 si prepara a diventare l’home port sull’Adriatico, in grado di accogliere 300 mila passeggeri l’anno con conseguenti positive ricadute sull’economia locale».
Per quanto riguarda l’intero organico del mercato si procederà alla riassegnazione dei posteggi sulla base di una graduatoria che verrà predisposta considerando come parametro fondamentale la maggiore anzianità di attività maturata dalla data di assegnazione del posteggio e, a parità di anzianità, sulla scorta della maggiore anzianità di attività dell’azienda su area pubblica documentata dall’autorizzazione amministrativa riferita all’azienda o al titolare con le modalità dell’autocertificazione.
Il mercato in via Po e piazzetta limitrofa si svolgerà nel periodo 21 maggio-17 settembre, di domenica, dalle 5 alle 15.
Il 3 marzo l’ex capo della polizia a Ravenna per il corso di laurea “Storia, società e culture del Mediterraneo” e poi a teatro
Franco Gabrielli (da Wikipedia)
Il prefetto Franco Gabrielli, ex capo del dipartimento della Protezione civile e della polizia, nonché ex dirigente dei servizi segreti, sarà a Ravenna, dove è cittadino onorario dal 2014, nella giornata di venerdì 3 marzo per tenere la lezione conclusiva dell’insegnamento “Il terrorismo internazionale in età contemporanea” svolto all’interno del corso di laurea “Storia, società e culture del Mediterraneo” del dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna. La lezione, aperta a tutti, si svolgerà dalle 15 alle 17 nell’aula Tumidei al primo piano di Palazzo Corradini (via Mariani 5).
Alle 17.30 invece la sala Corelli del teatro Alighieri sarà la cornice di un’iniziativa, aperta alla cittadinanza, dal titolo “Responsabilità, competenza, passione civile”, un dialogo intorno al recente volume di Franco Gabrielli “Naufragi e nuovi approdi. Dal disastro della nave Concordia al futuro della Protezione civile”, edito da Baldini&Castoldi (2022).
Dopo i saluti di Luigi Canetti, direttore del Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, dialogheranno con l’autore il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, e i docenti Michele Marchi, coordinatore del corso di laurea “Storia, Società e Culture del Mediterraneo” e Alberto Pagani, ex deputato Pd. Sarà l’occasione per approfondire, tra le altre, tematiche quali l’importanza della prevenzione e la necessità di riscoprire una sensibilità diffusa sui temi della protezione ambientale e del futuro sostenibile del pianeta.
La delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria a Franco Gabrielli è stata approvata dal Consiglio comunale il 27 febbraio 2014 quale dimostrazione della riconoscenza espressa da Ravenna nei confronti di Gabrielli e di tutti gli operatori della Protezione civile.
Anas ha programmato gli interventi di sostituzione delle barriere poste nei pressi del viadotto Faentina, sulla strada statale 16 “Adriatica” nel tratto noto come “Tangenziale di Ravenna”.
I lavori prevedono la sostituzione completa delle barriere antilancio, finalizzate ad evitare la caduta di oggetti o materiale dalla sede stradale sulla sottostante linea ferroviaria.
Da mercoledì 1° marzo, per consentire l’esecuzione degli interventi in piena sicurezza, saranno provvisoriamente chiuse al traffico le corsie di marcia della Ss 16 dal km 148,200 al km 149,300 mentre resteranno fruibili le corsie di sorpasso in entrambe le direzioni.
La parziale modifica alla circolazione sarà attiva fino al termine degli interventi, entro mercoledì 15 marzo.
In quattro comuni della provincia, per tutta la giornata di mercoledì 1 marzo
Dalla mezzanotte di oggi, martedì 28 febbraio, alla mezzanotte di domani, mercoledì 1 marzo, sarà attiva nel territorio dei comuni di Ravenna, Cervia, Russi e Faenza un’allerta meteo arancione per criticità idraulica, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna.
L’allerta riguarda il rischio di piene dei fiumi e di allagamenti.
«Raccomando – dichiara il sindaco Michele de Pascale – di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, prestare particolare attenzione allo stato dei corsi d’acqua e non accedere ai capanni presenti lungo gli stessi (se si allaga la golena il capanno deve essere evacuato); prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati».
Il responsabile Venturi: «Basta timidezze per governare a tutti i costi. Noi siamo per una lotta serrata e senza quartiere alle diseguaglianze»
Elly Schlein a Voltana durante la campagna per le primarie (Venturi è in piedi con la cravatta rossa)
«È necessario che il Partito ritrovi la radicalità dei suo valori e della sua azione; una radicalità intesa in senso verticale, che vada alla radice profonda del nostro senso di fare politica, esprimendo una linea chiara sui temi, su dove vogliamo andare, su cosa vogliamo fare e su chi vogliamo rappresentare». Sono le parole di Massimiliano Venturi, coordinatore provinciale del comitato provinciale a sostegno di Elly Schlein alle primarie del Pd di domenica.
In provincia, va ricordato, Schlein si è fermata di poco sopra al 40 percento, contro il 53,75 ottenuto a livello nazionale.
«La richiesta dell’elettorato – continua Venturi – è evidente e ci impone un impegno preciso: il Partito Democratico deve esprimere una linea chiara, superando le timidezze di questi anni in particolare a livello nazionale, l’ossessione del governo a tutti i costi che ci ha portato a stemperare i nostri valori e gli obiettivi sui quali, chi ci aveva dato fiducia nelle urne si è trovato tradito nelle aspettative».
«La pandemia ha amplificato le fragilità e le situazioni di disagio, e gli elettori si sono riconosciuti nel cuore del nostro progetto, che è quello di mettere in campo una lotta serrata e senza quartiere alle diseguaglianze. Un lavoro che è politico ma anche culturale, e che si interseca strettamente con le lotte per i diritti civili e sociali, così come con il processo di transizione ecologica che deve necessariamente accellerare. Ora dobbiamo impegnarci tutti i giorni e a tutti i livelli per realizzare il cambiamento che ci è richiesto, a partire da una realtà privilegiata come la nostra, dove il Partito è già articolato e in salute, e in grado di esprimere a tutti i livelli amministrazioni di grande capacità. Siamo pronti a lavorare per il rilancio e per tenere insieme tutta la nostra comunità, prendendoci cura della storia e dei valori del Partito Democratico, e proiettandoli nel futuro. E per far questo dobbiamo rimetterci subito in cammino e ricominciare a stimolare la partecipazione permanente, a partire dai tanti che domenica così come alle ultime elezioni non si sono espressi: tra loro ci sono purtroppo soprattutto le fasce di reddito più basse, e questo implica una potenziale crisi della democrazia, con il rischio di una marginalizzazione permanente delle fasce più povere della nostra società. Da questo vogliamo ripartire, costruendo un Partito più ampio e solido, che prosegua la fase costituente per rafforzarsi, aggregando chi non si è sentito coinvolto in una discussione che è stata più sui cognomi che sui contenuti; dobbiamo costruire al più presto un’opposizione concreta e vigorosa a questo governo, che per tutelare chi ha già, sta lasciando gli ultimi e i più deboli a se stessi, ampliando quelle diseguaglianze che invece noi vogliamo colmare».
«Il Partito è la nostra casa – conclude Venturi -, ed ha fondamenta antiche sulle quali vogliamo rafforzare un edificio sempre più alto, inclusivo, vivace e plurale: a tutti quelli che sono venuti a votare domenica, a tutti quelli che non si rassegnano, a tutti quelli auspicano un futuro più equo e sostenibile diciamo venite, venite a far parte della comunità democratica. C’è bisogno del contributo e della partecipazione attiva di tutti per costruire il nuovo Partito Democratico, così che sia motore del rilancio della sinistra, per un futuro dove tutti abbiano pari possibilità di accesso alla felicità».
L’imprenditore lughese Antonio Petralia insignito dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Antonio Petralia
Attraverso la sua attività imprenditoriale ha realizzato un importante gesto di solidarietà. Per questo Antonio Petralia, lughese di 55 anni, amministratore delegato della Eurosets di Medolla (Modena) è stato insignito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Petralia, come ha raccontato nelle motivazioni il Quirinale, ha assunto una giovane donna salvata da un’apparecchiatura costruita dalla stessa azienda. Saida Ibnou-Bouzid ha scoperto anni fa di soffrire di una malattia congenita che provoca serie difficoltà respiratorie. Nel luglio 2021 le sue condizioni si aggravano. Le funzioni respiratorie di Saida vengono sostituite dall’apparecchiatura “salvavita” la cui tecnologia “è stata brevettata dall’azienda” di Petralia.
L’imprenditore, quindi – citiamo un’agenzia dell’Ansa – decide di informarsi delle condizioni di salute della ragazza e successivamente la invita a visitare lo stabilimento a Medolla, quartier generale dell’azienda. Saida ha modo di raccontare la sua vita a Petralia che le propone di lavorare per la sua azienda.
«Sono orgoglioso che il presidente della Repubblica abbia premiato il nostro Antonio Petralia a cui rivolgo i nostri più cari complimenti» ha commentato il sindaco di Lugo Davide Ranalli, definendo l’imprenditore: «Un amico, un lughese, un figlio di Madonna delle Stuoie. Un manager che ha successo perché lavora con umanità».
Si tratta della prima edizione dell’influente volume di mnemotecnica del Rinascimento
La biblioteca Classense di Ravenna arricchisce il suo patrimonio con l’opera Phoenix seu De artificiosa memoria del giurista e poeta ravennate Pietro Tomai, incunabolo stampato a Venezia nel 1491 da Bernardinus de Choris.
Questo volume è la prima edizione della più influente opera di mnemotecnica del Rinascimento, ristampata e tradotta molte volte. Ad essa hanno attinto tutti i maggiori trattatisti posteriori, da Johannes Romberch a Cosma Rosselli. Ancora alla fine del Cinquecento Giordano Bruno mostrava di tenerla in gran conto.
Oltre ad essere la prima edizione incunabola dell’opera di Pietro Tomai, un altro elemento unico dell’opera è quello di avere, alla fine del testo del trattato, un ulteriore fascicolo contenente disegni e la copia parziale della lettera di Francesco Petrarca a Giovanni Dondi dell’Orologio del 1370.
Da un primo esame dell’apparato iconografico manoscritto, le immagini realizzate sulle carte dell’ultimo fascicolo costituiscono la resa grafica di alcune delle conclusioni del trattato, costituendo di fatto un’integrazione del testo con ampi particolari.
Il patrimonio della Classense ben documenta la lunga fortuna del Phoenix: sono infatti presenti quattro esemplari delle edizioni del 1533, 1541, 1565 e 1600, a testimonianza di un sicuro interesse per l’opera e per il suo autore, che si rese celebre per le sue imprese mnemoniche.
«L’acquisizione di questo prezioso incunabolo – afferma l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – manifesta e rilancia l’attenzione della nostra biblioteca per la tutela e la valorizzazione delle testimonianze storico-bibliografiche, nel solco della sua antica missione».
Primarie Pd, Bonaccini: “La mia sconfitta dimostra che ero io il segretario ideale per il partito”.
È solo uno degli ultimi titoli del Lercio, il più famoso sito satirico italiano, finta pagina di informazione che ha in qualche modo anticipato i tempi delle fake news…
Il tour del decennale fa tappa anche in provincia di Ravenna. L’appuntamento è sabato 4 marzo al Cisim di Lido Adriano per il nuovo spettacolo ideato e scritto dalla redazione di Lercio.it: «Telegiornali esilaranti, rubriche improbabili e il meglio del repertorio del sito accompagneranno gli spettatori in un divertentissimo viaggio all’insegna della sporca informazione, sempre in bilico tra realtà e finzione», si legge nella cartella stampa.
Porte aperte dalle 20, inizio spettacoli dalle 21. In apertura la lettura “Nonessere – Cosa resta di Amleto dopo i tagli alla cultura” di TeatrOnnivoro (drammaturgia e regia Matteo Cavezzali, con Antonio Maiani, Andrea Carella e Jenny Burnazzi).
Contributo 10 euro; ingresso riservato ai soci Aics.
Dopo la vittoria di Schlein, il segretario provinciale dei dem commenta l’esito della consultazione che a livello locale ha visto primeggiare Bonaccini sia tra gli iscritti che tra gli elettori. 13mila persone ai seggi: quattro anni fa erano 20mila e dieci anni fa erano 42mila
Il segretario provinciale del Pd a Ravenna, Alessandro Barattoni, nel commento ai risultati delle primarie sottolinea un dato che caratterizza il territorio locale: «Ravenna è una delle poche città in cui il risultato del congresso degli iscritti è stato simile a quello degli elettori delle primarie». Negli 85 seggi allestiti in provincia infatti lo scrutinio ha registrato 8.100 preferenze (59,4 percento) per Stefano Bonaccini e 5.533 (40,6 percento) per Elly Schlein. Il voto dei 71 circoli (1.676 votanti su 3.578 aventi diritto) aveva visto Bonaccini prevalere con il 66,5 percento e Schlein arrivare al 24,2 (il resto era andato fra Gianni Cuperlo e Paola De Micheli). «Evidentemente – è la spiegazione di Barattoni –, in molte zone, amministratori, dirigenti e capi più o meni potenti, non controllano il partito e anzi, spesso, non ne intercettano affatto il sentimento. Forse perché preferiscono un partito chiuso a un partito aperto capace di confrontarsi nella società».
Il dirigente Pd usa la parola «sorpresa» per sintetizzare l’esito della consultazione: «Sicuramente una sorpresa bella perché, in una giornata di pioggia fredda, tantissime persone sono andate a votare. Persone convinte che il Pd c’è, è vivo ed è la vera alternativa alle destre per il nostro Paese». La definizione di «tantissime» usata da Barattoni equivale a 13.716 persone. Un dato che allunga la striscia in calo delle ultime consultazioni, in linea con l’andamento nazionale: nel 2019 andarono a votare quasi 20mila persone, nel 2017 erano state poco più di 22mila e dieci anni fa erano state addirittura 42mila cioè più del triplo del 26 febbraio scorso.
«Nella giornata che ho passato ai seggi – continua Barattoni – si sentiva forte la richiesta di unità e cambiamento. Visti i dati nazionali e la distribuzione del voto, credo che Schlein sia stata più capace di interpretare quelle richieste e di rappresentare un’identità chiara che era emersa dopo il 25 settembre. A causa delle crescenti difficoltà economiche, Il Paese è cambiato negli ultimi tempi e proprio su questi aspetti si è consumata una rottura con un pezzo di società, proprio quello che più vive con inquietudine il peso di queste difficoltà».
Cosa fare ora? «È necessario che il nuovo Pd dimostri che può mettere in campo idee, che ha proposte chiare per i tanti problemi che gli italiani hanno davanti. Per questo il tema di un’agenda sociale che abbia come faro la redistribuzione della ricchezza in un Paese che vede aumentare costantemente le disuguaglianze è fondamentale in questa fase. Penso che Elly Schlein saprà ricucire questo strappo e rappresentare tutti i volti del Pd, costruendo un fronte di opposizione a questo governo in Parlamento e nel Paese, proseguendo nel lavoro costituente che in questi mesi è andato troppo a rilento».
Barattoni promette che farà di tutto perché il partito si dimostri unito e si allarghi sempre di più: «Credo che sarà così perché la pluralità è parte della nostra anima. Il Pd è uno strumento che deve essere utile a tutte le persone che si sentono di sinistra e centrosinistra per indirizzare il futuro sui binari della giustizia e dell’equità. Non c’è un destino già scritto per le persone e non c’è un destino già scritto neanche per l’Italia».
Le battute conclusive della nota inviata alla stampa dal segretario locale sono un augurio di buon lavoro alla nuova segretaria: «Ci tengo a dirle che, come tutti gli altri segretari che si sono succeduti finora, troverà la massima collaborazione e disponibilità al confronto da parte del partito nella nostra provincia. Vorrei rivolgere un ringraziamento a Bonaccini per la campagna congressuale che ha condotto, per aver richiamato all’unità nelle dichiarazioni di ieri sera e per l’impegno che ha sempre messo e continuerà a mettere a disposizione del nostro partito».
Sarà l’impresa funebre Domenichini a farsi carico dei costi. La tumulazione al cimitero di San Marco
Luca Blanco in una foto di Marco Parollo
Si terranno sabato 4 marzo, con partenza alle 11 dalla camera mortuaria di Ravenna (destinazione cimitero di San Marco), i funerali di Luca Giovanni Blanco, noto come il canterino di Ravenna, trovato morto nella sua abitazione lo scorso 22 febbraio.
La salma sarà esposta a partire da mercoledì, 1 marzo, all’obitorio.
Blanco, 50 anni compiuti da poco, era molto noto tra i ravennati, che lo hanno ricoperto d’affetto, sui social, non appena si è diffusa la notizia della sua morte.
A farsi carico interamente dei costi del funerale, a fronte delle difficoltà economiche, saranno le onoranze funebre Domenichini, che hanno riconosciuto in Blanco un personaggio positivo per Ravenna, «a cui la città voleva bene».
Il sindaco di Lugo è stato coordinatore regionale in Emilia-Romagna per la mozione di Gianni Cuperlo
All’indomani delle primarie del Pd che hanno eletto Elly Schlein a segretaria del Partito democratico, arriva il commento di Davide Ranalli, sindaco di Lugo e coordinatore regionale della mozione per Gianni Cuperlo. Alla vigilia del voto gli avevamo chiesto per chi avrebbe votato: «Nessun apparentamento, andrò certamente a votare ma mi prendo ancora qualche tempo per riflettere»
Ora sono queste le sue parole di commento: «Queste primarie consegnano a tutti noi, che amiamo e ci impegniamo nel Pd, una grande responsabilità. Scusate se esco un attimo dal coro e non mi associo a chi dice che Elly Schlein ha una grande responsabilità perché è ovvio, e anche banale, che a lei sia stata dato dagli elettori un grande compito. Ma io penso che, ancora di più, questo compito stia a noi, dirigenti, responsabili, sindaci, amministratori, militanti. A noi che costituiamo la spina dorsale di questo partito e che dobbiamo volerci bene sapendo che siamo una grande comunità. Ritrovando l’orgoglio della militanza, dell’unità e la capacità di saper lavorare per un partito che incida nella società.
Partendo da noi per collaborare con la nuova segretaria del Partito Democratico che ha cercato e trovato una sfida che deve riportare gli elettori a scegliere con fiducia il Pd».
Ranalli sarà in carica per il suo secondo mandato fino al 2024 e promette già «tutto l’impegno, oltre che in quello di sindaco, per fare in modo che il Pd torni a essere il partito di cui gli elettori si fidano perché sentono che, votandolo, possono aspirare a una vita migliore». Il lughese è convinto che «chi è andato a votare, tutte e tutti coloro che ieri hanno permesso il voto ci chiedono, anche, questo».