martedì
26 Agosto 2025

Ravenna, la rigenerazione del quartiere “S. Biagio nord” in mostra a Palazzo Rasponi

Nuove case popolari e un’area verde ridisegnata. Investimento da 11 milioni di euro. La gara d’appalto prevista nell’estate del 2024

Le oltre trenta proposte candidate al concorso di progettazione “Rigenerazione sociale, ambientale, architettonica e funzionale dell’ambito San Biagio nord” sono in esposizione fino al 12 febbraio a palazzo Rasponi dalle Teste (ingresso libero, apertura dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18).

La mostra, intitolata “Un nuovo modo di abitare”, dà conto, ancor prima del concorso, della partecipazione del Comune di Ravenna al bando regionale Piers (Programma integrato di edilizia residenziale sociale) che è valsa all’Amministrazione un contributo di 5,3 milioni per la realizzazione di un progetto che mira a ristrutturare i due condomini di edilizia residenziale pubblica di via Dorese 73 e 75 e a recuperare a Erp la palazzina di via Cicognani 15, oggi in disuso, ma più in generale a una rigenerazione di tutto il quartiere San Biagio nord di Ravenna con interventi di riqualificazione ed ampliamento delle aree verdi esistenti e di desigillazione dei parcheggi.

Il programma si completerà con azioni immateriali di rigenerazione sociale quali – citiamo il comunicato inviato alla stampa dal Comune – “l’attivazione di un processo di partecipazione e di coinvolgimento degli abitanti e del vicinato per la coprogettazione degli spazi comuni realizzati con gli interventi edilizi; il coinvolgimento di cooperative sociali o associazioni per la gestione delle aree comuni; l’individuazione nell’edificio ricostruito di una famiglia tutor per svolgere attività di supporto e come incentivo al mutuo aiuto”.

Per l’individuazione del progetto migliore di ricostruzione della palazzina di via Cicognani 15 e di riqualificazione delle aree verdi l’Amministrazione si è invece affidata a un concorso pubblico, coordinato dal Comune in collaborazione con l’Ordine degli Architetti. Negli spazi della mostra sono proiettate tutte le proposte presentate al primo grado del concorso; alcune sale in particolare sono dedicate alle tre che hanno ricevuto una menzione nell’ambito del primo grado nonché alle cinque proposte ammesse al secondo grado del concorso, tra cui la vincitrice che occupa per intero una sala, insieme al progetto di fattibilità tecnica ed economica (preliminare) successivamente presentato dai vincitori stessi, il raggruppamento costituito da Operastudio degli architetti Camillo Magni e Lucia Paci, Coprat di Mantova e il geologo Cesare Bagolini di Castelnuovo del Garda, Verona.

Per quanto riguarda la realizzazione degli interventi, al momento Acer ha provveduto alla redazione dei progetti preliminari di riqualificazione dei due condomini di via Dorese e il raggruppamento vincitore del concorso a quella del progetto preliminare di ricostruzione della palazzina di via Cicognani 15. Attualmente sono in corso le necessarie attività di indagine archeologica e geognostica e di bonifica bellica e per l’autunno è previsto che siano pronti i progetti definitivi di tutti gli interventi. Successivamente dovrà essere sottoscritto un accordo di programma con la Regione.

L’obiettivo dell’Amministrazione comunale e di Acer, che sarà la stazione appaltante di tutti gli interventi, è quello di approvare il progetto esecutivo entro la primavera 2024 e di bandire la gara d’appalto dei lavori nell’estate dello stesso anno (interventi via Cicognani, aree verdi e via Dorese 73). Per l’intervento sull’edificio di via Dorese 75 i lavori verranno invece avviati al termine di quelli di via Dorese 73, in modo da rendere meno impattante lo spostamento degli assegnatari durante i lavori.

«Anche nel percorso di realizzazione di questo importante progetto – sottolinea l’assessora all’Urbanistica e ai Lavori pubblici Federica Del Conte – stiamo affrontando il tema dell’aumento dei costi delle materie prime, con grande senso di responsabilità e nella consapevolezza che la complessa situazione economica che stiamo vivendo a livello internazionale non può pregiudicare la realizzazione di operazioni significative come questa. Acer, che segue direttamente l’intervento di riqualificazione dei due condomini di via Dorese, ha già valutato in fase di redazione del progetto preliminare le variazioni di costo, mentre il raggruppamento vincitore del concorso definirà i nuovi costi in fase di redazione del progetto definitivo. In ogni caso, rispetto ai 5,3 milioni ottenuti dalla Regione e ai 2,2 milioni che avevamo stanziato come Comune, abbiamo già messo a bilancio somme aggiuntive per ulteriori 3,5 milioni, attraverso la sottoscrizione di un mutuo».

Sintesi dell’intervento

I lavori comporteranno la riqualificazione dei tre edifici in via Dorese 73 e 75, già destinati ad Erp e denominati 1 e 2, e in via Cicognani 15, oggi in disuso, da demolire, ricostruire e destinare ad Erp, denominato edificio 3, nonché dell’ampia area verde compresa tra i tre immobili e posta al servizio dell’intero quartiere. Nell’edificio di via Cicognani 15 saranno realizzati 23 nuovi alloggi; negli altri due si passerà dagli attuali 82, dotati di superficie superiore a quella normativa minima, a 89. Complessivamente quindi ci saranno 30 alloggi in più.

La proposta progettuale ruota attorno al ridisegno del giardino Violetta Branzanti. I percorsi pedonali saranno riqualificati, e prolungati, tramite nuove pavimentazioni permeabili. L’obiettivo è quello di ottenere un disegno caratterizzato da linee rette ortogonali che suddividono il giardino in porzioni rettangolari di prato alberato. Al centro il cardo, alle estremità del quale si trovano due nuove piazze che fungono da ingressi pubblici aprendo il parco alla cittadinanza: a sud verso via Celso Cicognani e a nord verso via Dorese. Un nuovo percorso pedonale collegherà il cuore del parco direttamente con il vicino istituto comprensivo San Biagio, facilitando così l’accesso alla scuola attraverso un percorso protetto.

Particolarmente significativa è la relazione tra lo spazio pubblico e le funzioni ludiche contenute ai piani terra degli edifici 1 e 2 di via Dorese: nella piazza a nord rivolta verso via Dorese le due palazzine presentano dei piani terra a pilotis che costituiscono portici completamente vuoti. Il progetto prevede la riqualificazione di questi luoghi attraverso l’inserimento di nuove funzioni socio-ricreative (spazi dedicati allo sport con attrezzistica fissa, tavoli da ping pong, sedute, spazi per il ballo, un deposito delle biciclette, un’area gioco dedicata ai bambini) direttamente connesse alla nuova piazza. Gli intradossi dei portici saranno decorati attraverso il coinvolgimento degli studenti dell’Accademia di belle arti.

Al suo interno il giardino si popola di molte funzioni e attrezzature con l’obiettivo di attrarre tipologie diverse di utenti per arricchire il carattere sociale dell’intervento. A tal fine sono state previste attrezzature per lo sport individuale e collettivo (un campo da basket, un percorso vita, travi, parallele, pista skateboard e pattini), giochi per i più piccoli (altalena, scivolo, dondolo) e per i ragazzi (ping pong). Inoltre, panchine e aree ombreggiate. Per quanto riguarda il verde è stata messa a punto sin dalla prima fase un’attenta riprogettazione che anche a fronte di nuove aree per uso sportivo porterà al sostanziale mantenimento del numero delle alberature esistenti.

Particolare attenzione è stata posta all’insediamento del nuovo edificio residenziale, denominato 3. L’impostazione planimetrica è a pianta centrale con sette appartamenti per livello, una copertura piana praticabile e un piano terra ad uso misto che ospita due residenze e un locale socio-ricreativo. Il nuovo edificio a pianta quadrata sostituisce quello esistente che presenta una tipologia in linea. La scelta di sostituire un edificio in linea con uno più compatto mira ad aumentare l’efficienza planimetrica, costruttiva, edilizia e spaziale del nuovo edificio. La forma dell’edificio è la prima, più importante, più semplice, razionale ed economica variante per controllare e condizionare il fabbisogno energetico. Ai fini energetici un edificio è tanto più performante quanto più compatto è il suo involucro termico.

Ogni piano ha un alternarsi di diverse tipologie di appartamento – tre bilocali, tre trilocali e un quadrilocale – per un totale di 23 alloggi. I due appartamenti al piano terra presentano un giardino privato e sempre a piano terra si trova un grande ambiente dedicato ad attività socio-ricreative aperto alla comunità, con ingresso indipendente rispetto a quello residenziale e orientato verso la nuova piazza pedonale e al principale accesso al parco.

Salendo all’ultimo livello si accede ai servizi accessori e alla copertura piana che si presenta in parte pavimentata e in parte a giardino. Il nucleo centrale è connesso alla strada attraverso un ingresso pedonale rivolto verso via Cicognani, in corrispondenza dell’entrata al giardino pubblico, dove si apre la nuova piazza. L’accesso carrabile, invece, è situato nell’angolo di via Dorese dove, attraverso una rampa, si raggiunge il piano interrato occupato da ventitré box auto, dalle cantine e dalla centrale termica con annessi locali di servizio. Questa organizzazione spaziale favorisce l’accessibilità all’immobile connettendo l’ingresso alle parti pedonali, al marciapiede pubblico e all’area carrabile al piano interrato favorendo così l’accesso a persone con difficoltà motoria.

Il pianista Davide Cabassi apre la rassegna di concerti “Mikrokosmi”

Al via le matinée musicali di Mikrokosmos al teatro Alighieri. Cartellone con dieci appuntamenti dal 29 gennaio al 7 maggio

Davide Cabassi Pianoforte
Il pianista Davide Cabassi

Torna anche nel 2023 la rassegna musicale ‘Mikrokosmi”, curata da Mikrokosmos, alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna, che ogni anno organizza dieci concerti con artisti di caratura internazionale ma anche per giovani talenti, vincitori di importanti concorsi o allievi dell’Accademia Pianistica di Imola, con la quale l’associazion eculturale e scuola Mikrokosmos ha uno stretto rapporto di collaborazione. Gli appuntamenti di questa edizione, che festeggia i 25 anni di attività, sono previsti sempre sempre la domenica mattina, alle 11, e proseguiranno fino al 7 maggio

Quest’anno l’inaugurazione della rassegna, il 29 gennaio, è affidata al pianista milanese Davide Cabassi che propone due capolavori del repertorio pianistico: Kreisleriana op. 16 di Schumann e Quadri di un’esposizione di Mussorgskij.
Cabassi ha debuttato a tredici anni con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Milano suonando il Secondo Concerto di Shostakovich sotto la direzione di Vladimir Delman, esordio di una carriera come solista che da allora l’ha portato ad esibirsi con le maggiori orchestre europee ed americane. Appassionato camerista, ha suonato in numerose formazioni da camera (nel 2018 ha fondato la Baggio Sinfonietta) e il suo vastissimo repertorio segnala particolare interesse per la musica d’oggi e molte sono le composizioni a lui dedicate eseguite in prima assoluta.
Una lunga collaborazione con il Teatro alla Scala l’ha portato a suonare per étoile quali Roberto Bolle, Svetlana Zacharova, Massimo Murru e Sylvie Guillem.
Parallelamente all’attività concertistica, Cabassi ha intrapreso un’intensa attività discografica. Ha pubblicato le prime registrazioni per etichette come Sony BMG (il suo primo album Dancing with the orchestra ottiene nel 2007 il Premio della critica della rivista Classic Voice per il miglior esordio discografico dell’anno). Il 2012 vede il suo esordio per Decca, con un disco di straordinario successo con alcune Sonate e Variazioni di Mozart e intraprende la registrazione delle Sonate per pianoforte di Beethoven.
Insegna nei conservatori italiani dal 2003 ed è ideatore artistico di diverse stagioni concertistiche fra cui la “Primavera di Baggio”, per valorizzare e rilanciare culturalmente la periferia disagiata della sua città, coinvolgendo i bambini ed “invadendo” gli spazi associativi, specie quelli riscattati dalle mafie.

La rassegna prosegue il 5 febbraio con il duo formato da Danilo Rossi (storica Prima Viola del Teatro alla Scala) e il pianista Stefano Bezziccheri. Il 12 febbraio un altro duo, il Primo Clarinetto del Teatro alla Scala Fabrizio Meloni col pianista Takahiro Yoshikawa.
Il 26 febbraio Mikrokosmi Off propone una bella collaborazione con alcune realtà didattiche musicali ravennati: gruppi cameristici formati da allievi del Conservatorio G.Verdi di Ravenna e l’Orchestra dei Giovani formata anche da ex allievi dell’Istituto Comprensivo San Biagio, indirizzo musicale della scuola Media Don Minzoni.
Il 5 marzo una giovane promessa del pianoforte, Edoardo Riganti Fulginei con Liszt, Rachmaninov e Scriabin. Diciottenne, ha già vinto più di 30 premi in concorsi nazionali e internazionali che lo hanno portato ad esibirsi in tutto il mondo. Nel settembre 2022 ha vinto il Primo Premio con borsa di studio offerta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per partecipare alla Masterclass del Maestro Nazzareno Carusi organizzata dalla Ceroni Piano School in collaborazione con Capit e Associazione Mariani.
Il 12 marzo un altro giovanissimo talento pianistico, il sedicenne Antonio Alessandri.
La rassegna continua tutta all’insegna del pianoforte: il 26 marzo sarà sul palco Roberto Giordano, pianista di fama internazionale protagonista di concerti sui palcoscenici più suggestivi e prestigiosi del mondo. Il 2 aprile il gradito ritorno di Antonio Chen Guang, il 23 aprile Beethoven con Olaf John Laneri, il 30 aprile la giovanissima Luna Costantini con Beethoven, Chopin e Rachmaninov per finire il 7 maggio con Giuseppe Albanese, uno dei più richiesti pianisti della sua generazione, ha suonato in tutto il mondo e per le più importanti società concertistiche. Suonerà un programma vario e interessante, da Nino Rota a Michael Nyman, Ennio Morricone, John Williams.

Biglietti e abbonamenti alla biglietteria del Teatro Alighieri, Info 347 4310058

Uscito due mesi fa dal carcere, sorpreso in un agriturismo con mezzo chilo di droga

Arrestato un 33enne con anche 1.500 euro in contanti

CocainaUscito dal carcere due mesi fa, un 33enne è stato arrestato nella notte tra giovedì e venerdì dalla Squadra Mobile della polizia, sorpreso con quasi tre etti di cocaina in un agriturismo alle porte di Ravenna, dove aveva preso una camera in affitto.

Lo riportano il Carlino Ravenna e il Corriere Romagna in edicola oggi, 28 gennaio.

Oltre alla cocaina (pari a un valore di mercato di circa 22mila euro), i poliziotti hanno trovato e sequestrato anche 220 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e circa 1.500 euro in contanti.

L’uomo, di origini catanesi ma stabilitosi nel Ravennate, era uscito due mesi fa dal carcere di Ferrara, dove era entrato sempre per spaccio.

Minaccia la madre con un coltello per avere 200 euro. Lei scappa sul tetto

Un 26enne arrestato dai carabinieri, costretti a utilizzare due volte la “pistola elettrica”

TASER7InAction 1538169810395 HRÈ rientrato a casa ubriaco, nel cuore della notte, e ha minacciato la madre con un coltello per farsi dare 200 euro.

Un ragazzo di 26 anni è finito in manette nelle prime ore di mercoledì, a Russi, al termine di una vicenda da film, con la madre costretta a scappare sul tetto, dove le sue grida hanno attirato l’attenzione del vicinato e allertato quindi i carabinieri.

Giunti sul posto, i militari sono stati a loro volta aggrediti dal giovane con un frammento di vetro della finestra distrutta per fare irruzione in casa una volta che la madre vi si era barricata. Per sedarlo sono stati necessari due colpi di taser, la pistola elettrica in dotazione alle forze dell’ordine.

Il 26enne – che deve rispondere di estorsione, minaccia, violenza privata e maltrattamenti in famiglia – ha ammesso le proprie responsabilità venerdì mattina davanti al giudice ed è stato scarcerato. A suo carico sono stati disposti gli arresti domiciliari presso il servizio psichiatrico dell’ospedale di Ravenna.

La notizia è riportata con ulteriori dettagli nei due quotidiani in edicola oggi, 28 gennaio.

Un altro terremoto all’alba in Romagna: magnitudo 4,1, epicentro a 11 km da Cervia

Un altro terremoto di magnitudo 4,1 ha svegliato anche i ravennati poco prima dell’alba di oggi, 28 gennaio.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia stima l’epicentro in zona Gambettola, a circa 11 km di distanza da Cervia (31 km a sud-est da Ravenna), a una profondità di 18 km, attorno alle 6.30.

Sono seguite altre due scosse più leggere (magnitudo 2,2), con epicentro a Cesenatico.

Sui social in tanti, in tutta la provincia, scrivono di essere stati svegliati dalla scossa, del tutto simile a quella di due giorni fa.

 

Cordoglio nel Pd, è morta la segretaria del circolo “De Giovanni” di Faenza

Concetta Genovese, ex consigliera comunale, aveva 55 anni. Il sindaco: «Donna forte e amica molto cara»

Concetta GenoveseCordoglio nel Faentino per la morte di Concetta Genovese, venuta a mancare venerdì 27 gennaio all’età di 55 anni al termine di una rapida malattia.

Originaria di Gambatesa, un paese nell’entroterra molisano, era molto nota a Faenza per il suo impegno sociale e nella vita politica. Ex consigliera comunale, era l’attuale segretaria del circolo Pd di Faenza “Enrico De Giovanni”.

«Abbiamo appreso con sgomento della scomparsa di Concetta – commenta il sindaco Massimo Isola -, una donna forte, un’amica molto cara che, con grandissima dedizione e senso civico, per anni ha prestato il suo impegno personale in moltissimi ambiti sociali. Concetta è stata una persona buona e generosa e la sua morte, così prematura, ci lascia senza parole. Si era ammalata da qualche tempo ma la sua voglia di lottare e di vivere non erano mai venute meno. Anche nell’ultimo periodo, quando la malattia l’aveva aggredita in maniera più forte, mai si era lasciata andare a un momento di sconforto. Di Concetta ci mancheranno le sue risate, la sua voglia di stare assieme, senza mai risparmiarsi o tirarsi indietro di fronte alle sfide, e l’impegno profuso nella città e nelle istituzioni. Il pensiero ora non può non andare ai suoi familiari, in particolare all’amato figlio, Francesco al quale mando un grosso abbraccio. A nome della città e mio personale esprimo condoglianze di cuore».

«Sembra davvero irreale da non riuscire a crederci che Concetta Genovese ci abbia lasciati così presto – è invece il commento del segretario Pd di Faenza, Emanuele Tanesini -. Concetta è sempre stata un punto di riferimento costante nella quotidianità del Partito Democratico. Attuale segretaria del circolo cittadino Pd più numeroso, motore di mille iniziative, era stata consigliera comunale, membro del consiglio di amministrazione della società pubblica Azimut spa, della commissione elettorale, incarichi svolti con grande impegno, umiltà e competenza. La politica era la sua passione innata. Amava stare assieme, condividere pensieri e progetti con una disponibilità e una dedizione uniche, sempre in punta di piedi, misurata, ma allo stesso tempo entusiasta. Già provata dai segni della malattia non era voluta mancare alle ultime iniziative del Partito, sempre con quel suo sorriso e quella dolcezza che la contraddistinguevano, dimostrando una grande forza d’animo, sorprendente solo per chi non la conosceva bene. Concetta metteva il cuore in tutto ciò che faceva e questo ha sempre fatto la differenza. Una bellissima persona, una cara amica per tutti noi. Inutile dire che ci mancherà infinitamente. Tutta la comunità del Partito Democratico di Faenza esprime il proprio cordoglio alla famiglia, in particolare al figlio Francesco a cui cercheremo di essere vicini in ogni modo possibile».

Cena con degustazione degli oli regionali finalisti per la guida di Slow Food

In programma sabato 4 febbraio, quattro prodotti del territorio a disposizione dei partecipanti

Olio BrisighellaSabato 4 febbraio, alle 20.30, alla trattoria La Casetta di Brisighella, in provincia di Ravenna, si svolgerà una cena degustazione degli oli regionali finalisti per la Guida Extravergini di Slow Food.

Le finali per premiare con “Grande olio” o “Grande olio Slow” gli oli selezionati dai panel regionali si svolgeranno proprio a Brisighella dal 3 al 5 febbraio.

Durante la cena sarà possibile assaggiare alcuni dei migliori oli d’Italia, in compagnia della commissione nazionale che assegna i riconoscimenti alla guida. Si degusteranno quattro oli del territorio Brisighellese: Nobil Drupa e Brisighello Dop di Terre di Brisighella, Oliveta e Montesiepe di Azienda Agricola Manetti.

Sono disponibili solo venti posti e sarà possibile prenotare fino a giovedì 2 febbraio (scrivendo a slowfoodfaenza@gmail.com oppure al numero 3899614828). Il costo sarà di 28 euro per i soci Slow Food e 30 euro per i non soci.

L’acconto per un cavallo con i fondi per la crisi Covid: autotrasportatore nei guai

Accusato dell’utilizzo a fini personali di un finanziamento agevolato da 25mila euro erogato per fronteggiare la crisi dovuta alla pandemia. Sequestrati 17mila euro

Guardia Di FinanzaSequestrati quasi 17mila euro dalla guardia di finanza a un imprenditore del Faentino che opera nel settore del trasporto di merci su strada. L’uomo è accusato malversazione ai danni dello Stato (pena prevista da sei mesi a quattro anni) per aver utilizzato a fini personali buona parte dei fondi di un finanziamento ottenuto con agevolazioni per fronteggiare la crisi dovuta alla pandemia (il cosiddetto decreto Liquidità del 2020). Gli investigatori ipotizzano che il denaro sia andato anche per l’acquisto di un cavallo.

La ditta aveva ottenuto un finanziamento di 25mila euro da utilizzare per risanare l’azienda. Le indagini eseguite dalle Fiamme Gialle faentine, ad agosto 2022, hanno rilevato che gran parte della somma ricevuta – dopo essere rimasta in giacenza sul conto aziendale – era stata spostata sul conto corrente personale del titolare cointestato con la coniuge. Due giorni dopo è stato disposto il pagamento dell’acconto per l’animale.

L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro di oltre 16mila euro, importo pari alla somma che è stata sottratta dal patrimonio aziendale. In caso di condanna definitiva del titolare, l’importo verrà confiscato.

Guardia Di Finanza 1Nel 2022 la guardia di finanza ha effettuato numerose ispezioni aziendali nella provincia di Ravenna, molte delle quali con esito irregolare. Questo ha permesso di accertare l’uso illecito di somme per oltre due milioni di euro complessivi da parte delle imprese del territorio.

A Voltana la prima visita in provincia per Elly Schlein in veste di candidata

Domenica 29 gennaio al centro civico di via Fiumazzo assemblea pubblica con la deputata

Elly Schlein La deputata Elly Schlein, candidata alla segreteria del Partito democratico, sarà presente domenica 29 gennaio alle 20.30 a un’assemblea pubblica a Voltana (Lugo) al centro civico in via Fiumazzo 651. È la sua prima presenza nel territorio della provincia di Ravenna nel corso delle primarie.

«Si tratta di un passaggio importante – affermano dai comitati sostenitori – per il nostro territorio e per questo percorso costituente verso un nuovo Pd. Sarà un momento di confronto e ascolto insieme alla candidata Schlein a pochi giorni dall’inizio della votazione nei circoli, fra gli iscritti».

Dal 3 al 12 febbraio si terranno le votazioni nei circoli.

La testa mummificata del brigante Gagì racconta a teatro la Ravenna dell’Ottocento

Nuovo appuntamento con la rassegna curata da Ravenna Teatro che porta in scena il passato della città attraverso esperti e studiosi

AccoltellatoriLa testa mummificata di uno dei briganti che nell’Ottocento imperversavano a Ravenna sarà esposta al teatro Rasi il 30 gennaio in occasione della seconda puntata (inizio alle 18) della rassegna dedicata alla setta degli accoltellatori nella quarta stagione di “Storie di Ravenna”, ciclo di appuntamenti nati dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando, però, i tempi e i linguaggi del teatro.

Quella di Gagì (il soprannome è legato al fatto che il brigante fosse biondo di capelli, gli altri sono Tegna, Cippon e Chilazzo) è una delle quattro teste mummificate oggi di proprietà dell’Ausl Romagna e sarà la loro conservatrice, Sonia Muzzarelli, a raccontarne la vicenda salendo sul palco insieme alla studiosa Claudia Bassi Angelini, all’iconografo Giovanni Gardini del Museo Diocesano di Faenza, allo storico Alessandro Luparini direttore della Fondazione Casa Oriani, alla storica Laura Orlandini dell’istituto della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Ravenna.

L’appuntamento, con letture di Luigi Dadina e musiche dal vivo di Mondoriviera, approfondirà la storia della “setta” che negli anni Sessanta dell’Ottocento portò Ravenna alla ribalta delle cronache nazionali, quando tra le vie della città si verificò una serie di omicidi all’apparenza inspiegabili, ma legati da un’unica matrice. In una terra attraversata da accesissime passioni politiche, da una modernità piena di contrasti, il processo agli accoltellatori portò sulla scena pubblica i conflitti di un’epoca, tra sogni di rivoluzione e banditi di professione.

Storie di Ravenna è ideato e curato da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda. È consigliato l’acquisto in prevendita (ingresso unico 5 euro) su ravennateatro.com, alla biglietteria del teatro da un’ora prima di ogni spettacolo.

Donati circa 200 libri alle scuole dal Consiglio di zona dei soci di Coop Alleanza

Volumi donati dai consumatori grazie alla campagna Memorie

Coop AlleanzaCirca duecento libri donati ai quattro istituti comprensivi di Faenza dal Consiglio di zona dei soci di Faenza-Russi di Coop Alleanza 3.0.

In occasione della Giornata in memoria delle vittime dell’olocausto, una parte dei volumi, inerente a questo tema, è stata raccolta con grande generosità dai soci Coop durante Memorie: la campagna di Coop Alleanza 3.0 in cui è stato possibile da parte di soci e consumatori donare volumi a scuole, biblioteche e istituzioni individuate sul territorio, per costruire Biblioteche della memoria.

Una seconda parte dei testi, invece, consta di volumi di narrativa dal mondo, alcuni dei quali in doppia lingua, alla cui edizione Coop ha contribuito.

Il Consiglio di zona vuole ringraziare tutti gli istituti e le responsabili delle biblioteche delle scuole secondarie per la collaborazione e l’entusiasmo dimostrato.

«Per Coop Alleanza 3.0 e per i suoi soci – si legge in una nota – la cultura è vissuta come un veicolo di arricchimento e crescita personale e la coesione sociale è una delle principali chiavi per interpretare e costruire il futuro, creando un benessere diffuso per tutta la comunità».

Chiesto il processo per la morte del medico di Campiano: accusati figlio e badante

Danilo Molducci morì a 67 anni a maggio del 2021, la procura è convinta che sia stato l’effetto di uno sovradosaggio di farmaci somministrati dalla 52enne in complicità con il 40enne, entrambi negano tutto. Movente economico: il giovane temeva di perdere le deleghe per operare sui conti correnti

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Come prevedibile con l’atto di conclusione indagini notificato all’inizio di dicembre 2022, la procura di Ravenna ha chiesto il processo per omicidio aggravato per la morte di Danilo Molducci, storico medico di Campiano, frazione delle campagne ravennati, deceduto a 67 anni il 28 maggio 2021. Gli accusati sono il figlio e la badante: il 40enne Stefano Molducci di Terra del Sole (Forlì-Cesena), esperto di trading e in passato segretario del Pd di Castrocaro, e la 52enne romena Elena Vasi Susma. I due hanno sempre negato ogni responsabilità.

Secondo l’accusa il figlio, studente di Medicina, avrebbe escogitato il delitto con un sovradosaggio dei medicinali assunti dal padre. La badante avrebbe comperato i farmaci necessari, anche grazie a ricette da lei stessa contraffatte, e poi li avrebbe somministrati. In interrogatorio il 40enne aveva precisato di investire pure per conto del padre. E che diverse volte il 67enne aveva abusato di medicinali.

La notizia è sui due quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, nell’edizione odierna, 27 gennaio. L’udienza preliminare è stata fissata per inizio aprile in tribunale a Ravenna.

Secondo le indagini della polizia, completate dagli accertamenti patrimoniali della guardia di finanza, a ridosso della morte del padre, il 40enne aveva prelevato tra i 40 e i 50mila euro dai conti correnti. E nei 4-5 mesi successivi, aveva nuovamente preso circa 450 mila euro al bancomat con prelievi quasi giornalieri sotto ai mille euro. Sarebbe quindi economico il movente individuato dalla procura. In buona sostanza il 40enne avrebbe temuto che il padre gli potesse togliere le deleghe bancarie in ragione dei prelievi dal conto.

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