venerdì
22 Agosto 2025

Dopo due anni torna la Nott de Bisò in piazza: vin brulè e il rogo del Niballo

Il 5 gennaio la celebre festa che chiude il calendario delle manifestazioni del palio: animazione dal pomeriggio e a mezzanotte il rione Borgo Durbecco darà fuoco al fantoccio del guerriero saraceno

IMG 8085Dopo due edizioni saltate per la pandemia, torna la festa di inizio anno che contraddistingue Faenza: la Nott de Bisò. Il tradizionale evento che si svolge il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, tornerà a riempire piazza del Popolo con stand gastronomici, intrattenimento musicale e l’emblematico rogo del Niballo di mezzanotte, evento clou della socialità faentina che chiama in raccolta ogni anno migliaia di persone e che, con forte significato di unione e coesione sociale, chiude il calendario delle manifestazioni del Niballo Palio di Faenza 2022.

Il Niballo, grande simulacro raffigurante Annibale, guerriero saraceno che simboleggia le avversità, farà il suo ingresso in piazza sul carro trainato dai buoi come da antica tradizione, e verrà bruciato in un grande falò posizionato al centro dei corsi allo scoccare della mezzanotte (verrà trasmesso anche in diretta sui canali ufficiali del Palio). Il Borgo Durbecco, Rione vincitore del palio di giugno 2022, avrà l’onore di dare fuoco al Niballo: la festa infatti ha il suo apice nel momento  in cui il rappresentante del Rione, vestito con il proprio costume storico, incendia il grande Niballo, mentre aspettando tale momento, durante tutta la serata, si beve il bisò (il caratteristico vin brulè) negli eleganti gotti, le ciotole di ceramica faentina.

Ad animare la piazza insieme agli stand gastronomici dei Rioni vi sarà l’intrattenimento musicale a cura di Radio Bruno a partire da mezzogiorno. Durante il pomeriggio ci sarà anche l’occasione per i più piccoli di scoprire e partecipare ad attività di gioco e creatività, con la possibilità di sperimentare le attività dei laboratori che sono partiti nelle scuole nel mese di novembre e che per la parte storica sono realizzati in collaborazione con l’Associazione Acsè: appuntamento dalle 14 alle 16.30.

IMG 8197tDalle 21 la piazza sarà animata dalla musica itinerante dei Musicanti di San Crispino mentre l’atteso rogo di mezzanotte verrà trasmesso in diretta sui canali ufficiali del Palio, così che lo possa seguire anche chi non riuscirà ad essere presente in Piazza del Popolo.

Il gotto realizzato per la Nott de Bisò, la cui decorazione è diversa ogni anno, è uno degli elementi fondamentali della serata. I servizi completi (brocca e sei bicchieri con gli stemmi dei cinque Rioni e del Comune) sono esposti e acquistabili nelle cinque sedi rionali e si possono inoltre ammirare nelle vetrine di molti negozi della città. Il singolo gotto e la brocca si potranno invece acquistare solamente durante la Nott de Bisò, il 5 gennaio 2023, negli stand rionali in piazza del Popolo.

La decorazione 2022 – scelta dal comitato per il Niballo con la collaborazione del Museo Internazionale delle Ceramiche e della ceramista Vittoria Monti – è quella a “palmetta  persiana”.

Qui i contatti dei Rioni per la prevendita:

Borgo Durbecco: 3923720116
Rione Giallo: 3703699308 – 0546 660663
Rione Nero: 3792223777 – 0546 681385
Rione Rosso: 3337661233 – 0546 680808
Rione Verde: 335 7000994 – 0546 681281

Povertà, in una Carta tutti i servizi dell’Opera di Santa Teresa

Sono 46 le persone accolte nella Casa della Carità. I numeri di mensa e docce

Presentata La Carta Della CaritàMensa dei poveri, Casa della Carità “San Giuseppe”, servizi Docce e Guardaroba, Spazio della solidarietà “Alla Beneficenza”, accoglienza studenti, accesso gratuito a farmaci e visite mediche, assistenza socio sanitaria a persone anziane e fragili. Questi i progetti della Fondazione all’Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù nati in questi anni per soccorrere e alleviare le nuove forme di povertà, ora sintetizzati in un documento ufficiale, la Carta della Carità “I Servizi”.

I numeri. Da ottobre 2021 a oggi sono state 76 le richieste ricevute e 46 le persone accolte nella Casa della Carità, nata per l’accoglienza di chi necessita di ospitalità temporanea. Alla Mensa dei poveri, che si svolge ogni domenica nei locali dell’Opera di Santa Teresa, i volontari della Fondazione e della Caritas preparano circa 150 pasti (75 a pranzo e 75 a cena). Ad agosto, quando il servizio era attivo tutti i giorni, si è arrivati a 4mila.

Con i nuovi servizi Docce e Guardaroba, dallo scorso giugno a oggi sono stati registrati oltre 300 accessi (20% donne, più di 25 ingressi a settimana).

Lo studentato dell’Opera accoglie invece 19 studenti e fino a 25 in quello realizzato in convenzione con l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia Romagna (E.RGO), presente sempre nei locali della Fondazione.

A circa 55 persone dal 2021 ad agosto 2022 è stato infine garantito l’accesso gratuito a cure mediche, farmaci e parafarmaci per un costo di quasi 25 mila euro. Hanno ricevuto assistenza socio sanitaria 28 persone anziane e bisognose nel 2021 fino ad agosto 2022, per un costo di circa 230mila euro.

«La Carta della Carità – afferma l’arcivescovo di Ravenna-Cervia Lorenzo Ghizzoni – illustra il percorso fatto fino ad oggi, con l’aiuto dei collaboratori e volontari dell’Opera, della Caritas diocesana e il sostegno dei religiosi. Stiamo pensando a un progetto per ingrandire la Casa della Carità e realizzare un nuovo dormitorio, così da aumentare le possibilità e capacità di accoglienza dell’Opera di Santa Teresa».

Ritrovato un cadavere nel Candiano. Si tratta di una donna scomparsa da sabato

Il cadavere di una donna è stato ritrovato alle 9.30 della mattinata di oggi, 20 dicembre, nello specchio d’acqua davanti alla banchina della Sapir, al porto di Ravenna.

Sul posto vigili del fuoco e carabinieri.

Stando alle prime informazioni, si tratterebbe di una 61enne scomparsa da sabato, per cui erano partite le ricerche già il giorno seguente. Domenica la sua auto era stata ritrovata davanti al cimitero monumentale.

Molto probabile l’ipotesi suicidio, anche se la procura potrebbe richiedere ulteriori accertamenti.

Al via in Emilia-Romagna le vaccinazioni anti Covid per i bambini “fragili”

Per la fascia di età 6 mesi-4 anni. Anche per chi non ha problemi di salute, su richiesta del genitore

Vaccino AnticovidAl via in Emilia-Romagna le vaccinazioni anti-Covid per i bambini fragili tra i 6 mesi e i 4 anni. La Regione recepisce le indicazioni del Ministero della Salute, dopo il via libera della Commissione Tecnico Scientifica di Aifa, e prepara la somministrazione del vaccino Comirnaty (BioNTech/Pfizer), nella specifica formulazione da 3 microgrammi/dose.

Le dosi di vaccino sono arrivate presso l’Hub regionale di Ferrara e sono pronte per essere consegnate nei prossimi giorni alle singole Aziende sanitarie.

A chi è rivolto il vaccino

Come indicato in una circolare del Ministero della Salute, la vaccinazione è raccomandata ai bambini nella fascia di età 6 mesi – 4 anni (compresi) che presentino condizioni di fragilità tali da esporli allo sviluppo di forme più severe di infezione da SARS-Cov2.

Potranno essere vaccinati anche i bambini, sempre nella stessa fascia di età, che non presentino queste condizioni di fragilità, su richiesta del genitore o di chi ne ha la potestà genitoriale.

La dose di Comirnaty prevista deve essere somministrata nella formulazione “Prima infanzia, bambini di età compresa fra 6 mesi e 4 anni” da 3 mcg/dose per via intramuscolare.

Le Pediatrie di Comunità (PdC) dovranno coinvolgere i Centri specialistici pediatrici e i Pediatri di Libera Scelta per individuare i soggetti di elevata fragilità, informando i genitori della possibilità alla vaccinazione contro il Covid19. Inoltre, le Pediatrie di Comunità dovranno garantire la prestazione vaccinale o la prenotazione a partire dal primo giorno utile dall’avvenuta consegna del nuovo vaccino presso l’Azienda sanitaria, secondo i propri modelli organizzativi.

Accordo Eni-Snam: a Ravenna il primo progetto di cattura e stoccaggio della Co2

La fase 1 prevede di ottenere 25mila tonnellate dalla centrale di trattamento gas naturale di Casal Borsetti

Snam EniJoint venture tra Eni e Snam per il primo progetto di cattura e stoccaggio della CO2 in Italia.

L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, hanno firmato un accordo attraverso il quale le due società, in joint venture paritetica, collaboreranno allo sviluppo e alla gestione della Fase 1 del Progetto Ravenna di cattura e stoccaggio della CO2 (Ccs).

L’accordo prevede anche di portare avanti gli studi e le attività propedeutiche a successive fasi di sviluppo.

La Fase 1 del progetto prevede la cattura di 25mila tonnellate di Co2 dalla centrale Eni di trattamento di gas naturale di Casal Borsetti. Una volta catturata, la Co2 sarà convogliata verso la piattaforma di Porto Corsini Mare Ovest e infine iniettata nell’omonimo giacimento a gas esaurito, nell’offshore ravennate.

«Il progetto – si legge in una nota di Snam – rappresenta un tassello fondamentale per rispondere alle necessità di decarbonizzazione delle acciaierie, dei cementifici, delle industrie della ceramica e della chimica e più in generale dei settori “hard to abate” attraverso un processo tecnologico immediatamente disponibile, altamente efficiente ed efficace, che permette di valorizzare le infrastrutture e le competenze già presenti sul territorio».

Ecco la “nuova” scuola media di Castel Bolognese: lavori da 2,3 milioni di euro

La struttura è stata resa quasi completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Realizzati anche impianti sportivi

Inaugurazione Scuola Castel BologneseUna scuola rimessa completamente a nuovo, quasi completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e a bassissimo impatto ambientale. Taglio del nastro il 19 dicembre a Castel Bolognese per la rinnovata scuola media “Giovani Pascoli”, a conclusione di una serie di importanti lavori di messa in sicurezza antisismica, antincendio ed efficientamento energetico all’insegna della sostenibilità.

Un intervento di adeguamento strutturale in più tappe di un edifico risalente agli anni ’70 che attualmente ospita 13 classi, per un totale di circa 260 alunni e alunne. L’investimento complessivo è stato di circa 2,3 milioni di euro, tra fondi ministeriali e comunali, con il contributo finanziario della Regione Emilia-Romagna.

Alla cerimonia di inaugurazione, insieme al sindaco del Comune romagnolo, Luca Della Godenza, e all’assessora comunale all’Istruzione, Linda Caroli, ha partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Il dettaglio degli interventi 

I primi lavori di ristrutturazione dell’istituto risalgono al 2018 e hanno riguardato la messa in sicurezza antisismica e la prevenzione contro il rischio incendi. Un intervento portato a termine grazie a un finanziamento complessivo di 950 mila euro erogato dal ministero dell’Istruzione.

Nel 2020-2021 l’avvio del cantiere per rendere l’edificio autosufficiente e sostenibile sotto il profilo energetico. Un progetto che si è concretizzato nell’installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico e nell’esecuzione di altri lavori finalizzati al risparmio energetico (cappotto termico, nuova centrale termica e sostituzione degli infissi). Un intervento del costo complessivo di 1,2 milioni di euro, finanziato per il 30% dalla Regione tramite un bando Por Fesr sull’efficientamento energetico e per il restante 70% dal Gse (Gestore servizi energetici).

A completamento del tutto il Comune ha investito 100mila euro di risorse proprie per la costruzione di una pista di atletica, un campo di pallavolo e basket per incentivare la pratica sportiva degli studenti, oltre ad un laboratorio didattico “smart” dotato delle più moderne attrezzature informatiche.

Caviro chiude un altro bilancio da record. Ma l’aumento dei costi pesa già sul 2023

Il gruppo con sede a Faenza premiato in particolare da esportazioni e investimenti in economia circolare

Carlo Dalmonte Caviro MinCaviro ha approvato  in assemblea il bilancio al 31 agosto 2022. Il Gruppo vitivinicolo romagnolo, con sede a Faenza, ha chiuso l’esercizio con un fatturato consolidato di oltre 417 milioni di euro con un incremento del 7,1% sull’esercizio precedente. Un nuovo anno da record con conferma del continuo trend di crescita.

Gli eccellenti risultati hanno consentito al Gruppo di consolidare ulteriormente la struttura portando il patrimonio netto a quota 136 milioni di euro (+10,7% sul 2021) e all’approvazione di un bilancio in positivo con utile complessivo di 9,6 milioni di euro. Buono anche l’Ebitda che si è attestato a 36,2 milioni di euro, pari all’8,7% del fatturato mentre la PFN, pari a 73,8 milioni di euro, in crescita rispetto allo scorso anno principalmente per effetto dei notevoli investimenti in economia circolare e sostenibilità.

L’anno fiscale 2021-2022 di Caviro, che si conferma leader di mercato in Italia e all’estero, è stato trainato soprattutto dai risultati di Caviro Extra. La società con sede a Faenza, che concretizza l’economia circolare del Gruppo trasformando i sottoprodotti della vinificazione in alcol, prodotti nobili, energia e fertilizzanti, ha infatti confermato le ottime performance dell’ultimo triennio e sostenuto la Cooperativa in un periodo complesso dal punto di vista macro-economico.

Molto buoni anche i risultati del Gruppo ottenuti sul fronte export in oltre 80 Paesi nel mondo con un fatturato complessivo di 123 milioni di euro. I mercati che hanno dato maggiore soddisfazione sono stati Gran Bretagna, Usa, Svizzera, Germania e Francia.

«Gli investimenti realizzati sul fronte della sostenibilità a sostegno del nostro modello di economia circolare ci hanno premiato anche nell’esercizio 2021-2022 – commenta Carlo Dalmonte, presidente di Caviro -. Una propensione all’innovazione continua che abbiamo confermato anche in questo esercizio con i forti investimenti nell’ambito del progetto Legàmi di Vite, il contratto di sviluppo che abbiamo presentato in qualità di capofila insieme ad altre 9 cantine della regione e che prevede investimenti complessivi per oltre 90 milioni di euro e un impatto occupazionale di circa 70 persone». Legàmi di Vite si è aggiudicato il Premio per lo Sviluppo Sostenibile, assegnato nell’ambito della Fiera Ecomondo, e si concentra sul potenziamento delle attività di lavorazione e recupero dei sottoprodotti, sull’efficientamento energetico e la realizzazione di nuovi depuratori.

Più incerto, invece, lo scenario sull’anno fiscale in corso a causa di un forte aumento dei costi dell’energia e delle materie prime che si teme andrà a incidere sui margini d’esercizio. «L’aumento indiscriminato dei costi di produzione ha generato anche una pesante contrazione dei consumi e tutti i canali del mondo vino, dalla Grande Distribuzione all’Horeca, mostrano segnali di recessione – evidenzia SimonPietro Felice, direttore generale di Caviro -. Una situazione pesante che temiamo interesserà presto anche gli altri mercati in cui siamo presenti con la produzione Caviro Extra. Il nostro approccio al 2023 sarà, quindi, di massima prudenza e ci concentreremo sul contenimento e riduzione dei costi e sulla massima valorizzazione dei nostri prodotti, anche in termini di prezzo di vendita, sul mercato».

Bambino di un anno e mezzo si strozza con il cibo e muore in ospedale dopo 5 giorni

Inutili i tentativi di soccorso. Il piccolo abitava a Faenza

AmbulanzaUn bambino di un anno e mezzo di Faenza è morto all’ospedale cinque giorni dopo essersi strozzato con un boccone di cibo.

La tragica notizia è riportata con tutti i dettagli sui quotidiani in edicola oggi, lunedì 19 dicembre.

L’episodio risale al 30 novembre quando il piccolo, di origine magrebina, perde conoscenza mentre sta mangiando con la mamma che, disperata, chiama subito il 118. All’arrivo dei sanitari il bambino non dà segni di vita e le prime manovre di disostruzioni non sembrano dare risultati. All’ospedale – scrive il Carlino – si registrano un arresto cardiaco e un edema cerebrale. Il piccolo è stato poi trasferito nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Rimini dove ne è stato constatato il decesso il 5 dicembre.

In procura è stato aperto un fascicolo, come atto dovuto per tentare di ricostruire la dinamica. Gli esami condotti sul corpo hanno escluso eventuali malformazioni o traumi.

Argentini in festa anche a Ravenna: «Gioia immensa, il calcio per noi è passione»

A Marina Romea tre famiglie si sono ritrovate per tifare insieme Messi & Co.

Argentini Marina RomeaNon c’è stata la festa in stazione come per l’ultima vittoria del Marocco, ma a Ravenna ora festeggia anche la (molto più piccola) comunità argentina.

Bandiere biancocelesti hanno sventolato in piazza del Popolo dopo la vittoria di Messi & Co. contro la Francia al termine di quella che in molti hanno già definito come una delle finali dei Mondiali di calcio più belle di sempre.

Argentini RavennaIn particolare, tre famiglie argentine (che ci hanno inviato le foto di questo articolo) si sono ritrovate in queste settimane a guardare la partita insieme a Marina Romea. E a festeggiare domenica sera in centro a Ravenna.

«Siamo molto felici ed emozionati – ci racconta una tifosa argentina del gruppo di Marina Romea -. Quello che stiamo vivendo è immenso per gli argentini, il calcio per noi è una passione ed essere oggi in Italia ci riempie il cuore perché sappiamo quanto gli argentini siano apprezzati qui, grazie a Lionel e Maradona».

Traffici portuali: un altro mese in calo. Ma il 2022 è meglio del 2021

Ottobre registra una perdita del 5,9 percento. A novembre crollate le merci metallurgiche e materiali edili

2120 Navi Al PortoLe merci movimentate nei primi dieci mesi del 2022 al porto di Ravenna sono state 23,1 milioni di tonnellate, in crescita del 2,8 percento rispetto allo stesso periodo del 2021 nonostante le movimentazioni di ottobre siano state in calo del 5,9 percento rispetto a ottobre 2021 (e settembre era stato in calo del 6,5). E dalle prime stime per novembre 2022 si prospetta una movimentazione di poco inferiore a 2,2 milioni di tonnellate, in diminuzione del 7 percento rispetto a novembre 2021.

Analizzando le merci per condizionamento, nel periodo gennaio-ottobre 2022 le merci secche (rinfuse solide e merci varie e unitizzate) sono state 19 milioni di tonnellate, cresciute del 2,2 percento rispetto al 2021. Nell’ambito delle merci secche, quelle unitizzate in container sono aumentate del 9,9% rispetto ai dieci mesi del 2021, mentre per le merci su rotabili (1.503.590 tonnellate) si è registrata una crescita del 28,5% rispetto al 2021.

Per quanto riguarda l’andamento delle singole merceologie, nei primi 10 mesi del 2022 è stata consistente la ripresa nella movimentazione dei cereali, con 1.628.660 tonnellate, in crescita del 198,6 percento rispetto al 2021. Rilevante nel periodo gennaio-ottobre 2022 il calo dei volumi movimentati nel porto di Ravenna per i concimi, pari a 1.177.840 tonnellate (-13,4% rispetto allo stesso periodo del 2021).
Ma nei primi 10 mesi del 2022 i contenitori, con 195.925 Teu, sono cresciuti del 12,1 percento rispetto al 2021, con una crescita che ha riguardato sia i pieni e sia vuoti.
Continua d’altra parte il buon andamento della linea trailer Ravenna-Brindisi-Catania: nel periodo gennaio-ottobre 2022, infatti, i pezzi movimentati, pari a 66.642, sono cresciuti del 8,5 percento rispetto al 2021 (5.198 pezzi in più); nel solo mese di ottobre, i pezzi sono stati 7.636, con 1.588 pezzi in più rispetto ad ottobre 2021.

Sul risultato negativo nelle previsioni di novembre pesa il calo dei volumi movimentati nei settori maggiormente energivori, in primis quello dei metallurgici (-21%), ma anche quello dei materiali da costruzione (-18%) e dei concimi (-14%). La movimentazione complessiva per il periodo gennaio-novembre dovrebbe conservare un margine positivo del 2,1 percento rispetto allo stesso periodo del 2021.

La moglie di Alì Agca, l’attentatore di Wojtyla, è una 55enne ravennate

Si tratta di Elena Rossi. I due vivono insieme a Istanbul. L’intervista esclusiva sul Corriere della Sera

Elena Rossi
Elena Rossi in una foto postata recentemente sul proprio profilo Facebook

La moglie di Alì Agca, l’attentatore di Giovanni Paolo II, è ravennate. Si tratta di Elena Rossi, nata a Ravenna nel 1967, due lauree, cresciuta in una famiglia di agricoltori in provincia.

Lo ha rivelato lei stessa in un’intervista esclusiva concessa al Corriere della Sera, pubblicata nell’edizione in edicola oggi, domenica 18 dicembre.

La donna – che risulta ancora residente a Cervia – ha raccontato di aver contattato inizialmente il terrorista turco quando aveva 14 anni, impressionata dal suo gesto, iniziando a scrivergli lettere in carcere per comprenderne la personalità e le motivazioni. Con il passare degli anni quella relazione virtuale, proseguita dopo tanti anni tramite mail, è diventata reale, fino al matrimonio di 7 anni fa.

Ora Elena Hilal Agca (come si fa chiamare dopo la conversione all’Islam) vive con Alì Agca a Istanbul.

A questo link l’intervista completa.

Il cortometraggio contro la guerra con bambini e ragazzi delle scuole di Alfonsine

Un cortometraggio contro tutte le guerre con protagonisti gli alunni della scuola elementare e media di Alfonsine. L’opera, dal titolo La ballata di Cappuccetto Rosso, è stata realizzata nell’ambito del progetto “Un ponte fra la scuola primaria e la scuola secondaria 2021-2022” e ha vinto il primo premio al concorso “Luca De Nigris” che si è svolto a Bologna lo scorso novembre all’interno del festival della Cineteca “Visioni Italiane”.

Il lavoro è frutto della libera interpretazione dell’omonima opera poetica di Federico Garcia Lorca.

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