domenica
03 Agosto 2025

Ufficiale: le Frecce Tricolori a Punta Marina il 19 giugno

La manifestazione “Valore Tricolore” torna a Ravenna dopo due anni di fermo a causa della pandemia

Frecce Acrobazie Valore TricoloreTorna a Ravenna “Valore Tricolore”. Il programma 2022 delle manifestazioni aree della Pattuglia acrobatica nazionale dell’Aeronautica Militare, le cosiddette Frecce Tricolori, è stato ufficializzato nei giorni scorsi e prevede per domenica 19 giugno l’esibizione a Punta Marina.

Il Comune aveva formalizzato a ottobre la richiesta per organizzare nel 2022 la quinta edizione della manifestazione. Dopo due anni di fermo a causa dell’emergenza sanitaria correlata al Covid-19, il litorale ravennate si prepara ad ospitare l’evento.

L’appuntamento, da sempre organizzato dall’Aero Club “Francesco Baracca” di Lugo in collaborazione con il Comune di Ravenna, nell’ultima edizione ha superato le 200.000 presenze nella sola giornata della domenica, grazie alla numerosa partecipazione dell’Aeronautica Militare che ha consentito la messa in onda su Rai 1 della trasmissione “Azzurro Tricolore 2019”, per la quale furono superati i 3 milioni di telespettatori.

Unica nel suo genere grazie alla contemporanea partecipazione di tutte le Forze Armate e di Polizia, rappresenta per il Comune di Ravenna uno dei più importanti eventi organizzati nel periodo estivo.

Già esauriti i 627 biglietti a disposizione dei tifosi del Rimini per il derby

Appuntamento per domenica 10 aprile allo stadio Benelli di Ravenna

Ravenna Cesena Ultras
I tifosi del Ravenna durante il derby al Benelli di fine 2019, quando ancora gli stadi erano aperti

Sono andati esauriti con largo anticipo i biglietti a disposizione dei tifosi del Rimini per il derby di domenica a Ravenna, partita di cartello del girone D del campionato di calcio di serie D.

Erano 627 i biglietti a disposizione dei riminesi nel settore ospite dello stadio Benelli, dove la partita è in programma alle 15.

Il Ravenna Fc informa che i tifosi residenti nella provincia di Rimini non potranno acquistare titoli di accesso allo stadio in altri settori, ricordando come sarà comunque attivo un servizio di diretta streaming via Facebook della partita (al costo di 2,29 euro), a questo link.

Il Rimini è la capolista del campionato, con 8 punti di vantaggio sullo stesso Ravenna, che può sfruttare lo scontro diretto per tentare di tornare in corsa per la promozione (va in serie C solo la prima classificata). Mancheranno poi altre 6 partite.

Morì al porto: «Non fu malore». I sindacati pronti a costituirsi parte civile

Torna d’attualità il caso che portò al decesso di Franco Pirazzoli. Cgil, Cisl e Uil attaccano: «Ci sono aziende dove non si entra…»

Morte Pirazzoli Porto Di Ravenna FB
Pirazzoli in una foto elaborazione della Cisl Romagna

Venti mesi fa il 60enne Franco Pirazzoli perdeva la vita sul lavoro in quello che in un primo tempo era parso essere un malore e che invece, a seguito di una autopsia disposta dal magistrato, si è rivelato essere un forte trauma dovuto probabilmente a un infortunio.

Pirazzoli morì in un piazzale adiacente alla banchina portuale di Ifa Spa lavorando per la Staggi Srl, un’azienda interamente posseduta dalla stessa Ifa.

«Nel 2020 – commentano in una nota Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – affermammo che quell’infortunio presentava dei lati oscuri; oggi, se le notizie di stampa di qualche giorno fa saranno confermate dagli atti della magistratura, possiamo dire che i nostri più foschi pronostici saranno stati tragicamente confermati».

Pirazzoli, infatti, sarebbe stato involontariamente travolto da un collega alla guida di una pala meccanica non sottoposta a regolare manutenzione. «Sembra che il collega non sia mai stato sottoposto a visita medica di idoneità – continua la nota dei sindacati -. Le operazioni si sarebbero svolte su un piazzale senza segnalazioni di sicurezza, in completa promiscuità, senza cioè che le vie di circolazione pedonali fossero distinte dalle vie di circolazione dei mezzi. Una sorta di far west, un territorio selvaggio, senza legge, dove vige solamente la regola del profitto a ogni costo a sprezzo della vita di chi ci lavora. Una situazione che porta alla mente altri morti che hanno colpito il nostro territorio e che, ogni 13, marzo ricordiamo quando celebriamo la tragedia della Mecnavi. Abbiamo ancora imprenditori allergici alle regole, al sindacato, ai protocolli di sicurezza del porto. Ci sono aziende nel porto di Ravenna dove non si entra, niente sindacato, niente RLSS del porto».

«Se fossero confermate le informazioni giornalistiche e si dovesse celebrare il processo a carico dei responsabili, il sindacato, unitariamente, chiederà di essere ammesso come parte civile. Testimonianza, indignazione e protesta però non bastano, è necessario un risveglio della città sui temi della sicurezza. Gli organismi di vigilanza devono intensificare la loro attività di prevenzione, controllo e repressione. Le istituzioni e il governo (nelle vesti del Prefetto) velocizzino la realizzazione dei tavoli che sono stati previsti sui temi di legalità e sicurezza del lavoro. Il protocollo di sicurezza del porto va rinnovato, potenziando le agibilità dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito. Le associazioni datoriali devono alzare la voce nei confronti dei propri iscritti quando non rispettano le regole. Il messaggio deve essere unitario, univoco e senza ambiguità. La nostra città, le istituzioni e le associazioni di rappresentanza possono farlo».

Tra documentario e fiction, arriva su Prime Video il primo film di Laura Pausini

«Nessuna autocelebrazione, ma un viaggio introspettivo». Al centro la domanda: «Cosa avrei fatto se non fossi diventata famosa?»

Laura Pausini Premiere«Non volevo un documentario di autocelebrazione ma un viaggio introspettivo che rendesse più facile capire che, anche se spesso ci viene insegnato che bisogna vincere, per essere realizzati non è necessaria la fama. Il sentirsi realizzati non dipende da un premio che si ha in casa».

Parla così Laura Pausini, incontrando la stampa a Roma per presentare il film Laura Pausini – Piacere di conoscerti, disponibile in esclusiva su Prime Video dal 7 aprile in tutto il mondo e prodotto da Endemol Shine Italy.

Un film (girato naturalmente anche nella sua Solarolo e a Faenza, dove è andata a scuola) che mescola documentario e fiction, in cui la cantante italiana con il più largo seguito internazionale realizza quello che ha immaginato molte volte, dopo che quel Sanremo del 1993, dove vinse nella categoria delle nuove proposte con “La Solitudine”, la lanciò verso il successo, la fama, la notorietà: cosa avrebbe fatto se non fosse diventata una star della musica?

«In 29 anni mi sono immaginata tante volte cosa avrei fatto se non fossi diventata famosa», racconta – citiamo un’agenzia di Adnkronos.

Così quando Amazon le propose un documentario sulla sua carriera, prima disse di no, poi lanciò questa controproposta, trovando l’adesione entusiasta di Nicole Morganti, Head of Italian Originals di Amazon Studios. Nel film, la Laura che conosciamo dialoga con quella del “piano B”, in un mix di materiali che comprende oltre ad alcune pietre miliari della sua carriera anche filmati dell’archivio privato di famiglia ma soprattutto molte scene di finzione con la stessa Pausini che recita nei panni di una se stessa alternativa. «Che poi non è così diversa da quella che sono, ha solo un accento romagnolo più marcato», sottolinea l’artista.

Il film, nato dall’idea di Laura sulla sua personale “sliding door”, è stato scritto dalla cantante con Ivan Cotroneo, che ne ha curato anche la regia, e Monica Rametta, con la supervisione creativa di Francesca Picozza.

Il lancio del film, dove i fan troveranno e ritroveranno particolari della vita di Laura spesso poco noti, è anche l’occasione per parlare del prossimo album: «Sono due anni che ci lavoro – racconta Laura, ripresa sempre da Adnkronos – ma sono bloccata. Non ancora ho le canzoni che mi fanno avere il coraggio di salire sul palco. Non ho mai fatto un album senza avere un’idea da cui partire. Di solito parto dal titolo. E stavolta ancora non ce l’ho», confessa. «Certo, il fatto che quest’anno mi abbiamo proposto tante cose, dalla conduzione dell’Eurovision Song Contest al recupero del concerto slittato di !Una, Nessuna, Centomila!, ha fatto sì che il primo momento per occuparmi dell’album ce l’avrò a fine maggio. E non riuscirei comunque a farlo uscire in autunno. Poi magari in tre settimane ce l’ho pronto. Non si può prevedere. Quindi vedremo».

Rivolgendosi per i ringraziamenti finali ai produttori di Amazon ed Endemol, la Pausini ha concluso la conferenza stampa con una richiesta: «Avrei un piacere da chiedervi. Il 16 maggio compio 48 anni: mi potete regalare le scene che ho girato e che non sono entrate nel film? Perché ho parlato due ore con i miei genitori e nel film di quella chiacchierata c’è solo un minuto. Vorrei poterla riguardare con loro. E poi, c’era anche una parte in cui giravo in macchina con Paola per Roma che mi piacerebbe tanto avere. Vi giuro che le tengo per me e non le pubblico da nessuna parte».

Pulizie di primavera: 70 volontari di ogni età hanno raccolto rifiuti abbandonati

Decine di sacchi di riempiti con le cose più disparate: un seggiolino per bici, plastica, mozziconi, una tegola, un orologio…

Oltre settanta volontari di ogni età sono accorsi a Cotignola il 2 aprile per le pulizie di primavera in città: si sono divisi in sei squadre e hanno ripulito parchi, aree verdi, fossi, strade e marciapiedi raccogliendo decine di sacchi di spazzatura abbandonata. Una scarpa, un calzino, una ruota di automobile, una tegola, un orologio, la pallina del calcio balilla, diversi microchip, un seggiolino per bicicletta, ma anche segnaletica stradale, pezzi di plastica di ogni tipo, vetri e i classici mozziconi e fazzoletti: sono solo alcuni dei rifiuti raccolti.

Le aree ripulite dai rifiuti sono: via Cenacchio, via Kennedy, le scuole, il parco Bacchettoni, il parco Zanzi, il parco Rita Atria, il parchetto di via I maggio, piazzale Amendola, il parco della Resistenza, il campo da calcio di via Zanzi, piazzale Savorani, la zona della stazione, via Madonna di Genova e il centro storico.

Al termine della raccolta, in piazza Vittorio Emanuele II si è svolta la premiazione e la consegna degli omaggi offerti dal gruppo Cora e da Hera, che ha fornito anche gli attrezzi utilizzati durante l’iniziativa. Infine la giornata si è conclusa con l’aperitivo green al Circolo Anspi Manzoni.

A partire dal 2018 l’evento viene organizzato annualmente dal Comune di Cotignola. Hanno collaborato la consulta dei ragazzi, il gruppo di Cotignola di Protezione Civile, ASD Podisti Cotignola, Società Ciclistica Cotignolese, Associazione Coyote e il gruppo Cotignola cammina.

“Se pulisci oggi, pulisci anche domani”, “Se oggi pulisci, domani gioisci!”, “Per una nuova generazione: fai attenzione, segui la giusta differenziazione!” sono alcuni slogan inventati dai ragazzi per aggiudicarsi una delle tante sfide lanciate durante l’iniziativa.

«Vorrei ringraziare tutti i cittadini e le associazioni che sono intervenuti: la grande partecipazione a questa iniziativa testimonia che la cura e il decoro degli spazi comuni e la sensibilizzazione ad evitare gli sprechi sono temi cari a molti – ha dichiarato l’assessora Barbara Nannini -. Vivere in uno spazio pulito e bello fa stare meglio. Con queste iniziative contiamo di far crescere il senso civico e la cura dei beni pubblici».

Il sindaco: «Nuovo palazzetto dello sport pronto nel 2023». Costo totale 20 milioni

Completate le fondazioni e i corpi prefabbricati delle due palestre minori che serviranno per allenamenti e riscaldamento delle gare. Capienza massima seimila posti. Servirà anche per concerti e fiere

L’inaugurazione del nuovo palazzetto dello sport di Ravenna in costruzione accanto al Pala De Andrè (opere avviate nel 2019 per seimila posti a sedere e venti milioni di euro di spesa a carico delle casse pubbliche) è prevista nel corso del 2023. È l’ultimo aggiornamento fornito dal Comune, per bocca del sindaco e degli assessori competenti, in occasione di un sopralluogo sul cantiere svolto stamani, 5 aprile, per mostrare il punto dei lavori alla stampa.

La finestra ampia che abbraccia l’intero anno prossimo è dovuta alle contingenze del periodo nel campo dell’edilizia. Il reperimento di materiali da costruzione sta subendo ritardi e in alcuni casi aumenti di costi di diverse volte rispetto ai capitolati di spesa. Se le cose non dovessero subire variazioni, il prossimo anno sarà quello per il taglio del nastro.

Ad oggi sono state realizzate tutte le opere di fondazione e sono quasi completate le parti portanti che reggeranno il primo livello delle tribune. Sono stati montati i prefabbricati che costituiscono le due palestre di allenamento capaci di ospitare ciascuna un campo da basket regolamentare per un’altezza di 9 metri netti interni (11,5 esterni).

Questi sono alcuni numeri delle lavorazioni eseguite ad oggi: 822 pali infissi piantati nel terreno; platea di 11.742 metri quadri con un volume di calcestruzzo pari a 5.162 metri cubi e 606 tonnellate di acciaio; elevazione eseguita per un volume di 976 metri cubi di calcestruzzo e 266 tonnellate di acciaio.

La copertura in acciaio del corpo principale sarà composta da 8 travi tralicciate con una luce di 79 metri e peso di 104 tonnellate l’una; l’altezza del palazzetto sarà 25 metri (la cupola del Pala De Andrè è 33 metri ma il punto più basso interno è 18).

Torna al Mar l’opera lunga 12 metri di uno dei grandi artisti del Novecento

Si tratta del “Wall Drawing #570” di Sol LeWitt, custodito nei depositi del museo dal 1988

Sol+LeWitt Wall+Drawing+570 1988.+Museo+dArte+della+citt+di+Ravenna.+ph+Marco+Parollo 2Dopo oltre trent’anni, in occasione del ventennale dell’Istituzione museale e del riallestimento delle collezioni permanenti, torna in esposizione al Museo d’Arte della città di Ravenna la grande opera dell’artista internazionale Sol LeWitt: Wall Drawing #570.

Un tesoro nascosto di oltre dodici metri per quasi tre, che è stato custodito nei depositi del museo dal 1988, quando l’opera è stata realizzata dall’artista per la mostra Viaggio in Italia, collettiva che si svolse a Ravenna proprio presso il museo, allora Loggetta Lombardesca.

Tra i principali esponenti dell’arte concettuale, Sol LeWitt, che nel 1968 sperimenta i wall drawings, pitture murali di grandi dimensioni, ha rivoluzionato il rapporto tra arte, spazio e architettura.
Alla fine degli anni sessanta, a New York, la ricerca di LeWitt, come molti altri artisti promotori del minimalismo e dell’arte concettuale, si focalizza sulla pittura e sulla necessità di trovare un linguaggio essenziale. Così, affascinato dai grandi maestri del quattrocento e dall’esecuzione degli affreschi, sperimenta l’utilizzo della parete, sfidando la sua bidimensionalità e cercando di mantenere un’integrità del piano pittorico.

Wall Drawing #570 si inserisce nel ciclo delle Complex forms della fine degli anni ottanta, nelle quali sono rappresentati in sequenza volumi isometrici e dunque figure che si mantengono inalterate in tutte le loro modulazioni misurabili. L’opera, realizzata in sette pannelli lignei intonacati e colorati da inchiostri e miscele, proprio come negli affreschi quattrocenteschi, nel 1988, si estendeva per quasi tutta l’area della parete espositiva. Oggi, pur non occupando l’intera parete, viene qui riproposta nella sua integralità.

L’opera sarà visibile al pubblico dal 13 aprile, in occasione della presentazione del riallestimento delle collezioni permanenti del museo.

Ravenna, ragazzino muore travolto da un treno

Si tratterebbe di un gesto volontario

2017.12.05 Polfer Den. Ricettazione
Foto di repertorio

Un ragazzo minorenne è morto nella mattinata di oggi, 5 aprile, travolto da un treno.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 10, tra Ravenna e Classe.

Sul posto la polizia ferroviaria e agenti della questura per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente.

Stando a quanto riferito dai primi testimoni, si tratterebbe di un gesto volontario, con il macchinista che ha tentato invano di frenare e allertare il giovanissimo.

Si schianta contro lo spartitraffico alle 4 di mattina: incastrato dalle telecamere

Multato un automobilista di 36 anni, reo di essersi allontanato senza avvisare le autorità

IncidenteRosaventifaenzaÈ stato individuato, e convocato al comando dei vigili urbani, l’automobilista che domenica mattina alle 4 a Faenza ha distrutto con il proprio mezzo un “petalo” della cosiddetta Rosa dei venti, lo spartitraffico in pietra all’incrocio tra corso Mazzini, corso Baccarini e via Cavour.

Il manufatto era stato trovato fortemente danneggiato e la cosa era stata segnalata al centralino della polizia locale. Dall’analisi delle immagini delle telecamere della videosorveglianza, che avevano ripreso l’intera scena, si è risaliti al numero di targa del mezzo, una Lancia Y, e al conducente. Si tratta di un 36enne faentino che ha impattato in maniera violentissima con la sua autovettura contro lo spartitraffico.

L’uomo, convocato al Comando di via Baliatico, ha attribuito l’incidente a un errore di distrazione. Visto che non sono state coinvolte persone, all’automobilista, secondo quanto sancito dal Codice della Strada, verranno comminate solo le violazioni amministrative, quantificabili in diverse centinaia di euro, per aver perso il controllo del veicolo ed essersi allontanato senza avvisare le autorità di quanto accaduto e quindi senza fornire i dati, uno degli obblighi ai quali si devono attenere i conducenti dei veicoli anche nel caso il sinistro sia senza feriti.

Al centrosinistra il 69 percento dei voti per i “parlamentini”

La maggioranza si impone in tutte e dieci le aree. Ecco la lista degli eletti

MerlatoIl centrosinistra vince anche le elezioni dei “parlamentini”, i cosiddetti consigli territoriali del Comune di Ravenna.

Erano solo due le liste in corsa, quella di opposizione “Cambiamo il Comune” e quella di centrosinistra “Insieme per i Territori” (che vedeva candidati di tutte le forze che fanno parte della maggioranza a Palazzo Merlato), che ha vinto complessivamente con il 69 percento delle preferenze. E in tutte e dieci le aree, con oltre l’80 percento a Castiglione, San Pietro in Vincoli, Piangipane, Mezzano e Sant’Alberto. Il risultato peggiore è il 60 percento in Darsena, dove cinque anni fa il centrosinistra era in minoranza (così come al Mare, dove invece la maggioranza oggi è al 74 percento).

Complessivamente, per via del regolamento che prevede una distribuzione fissa dei seggi, indipendentemente dalle percentuali, sono stati eletti 84 consiglieri del centrosinistra e 66 dell’opposizione.

I due “parlamentini” più numerosi, quelli del Centro Urbano e di Ravenna Sud, vedono il centrosinistra e l’opposizione rispettivamente con 11 e 8 consiglieri; quelli da 17 componenti di Darsena e Mare vedono la maggioranza in “vantaggio” 10-7, mentre in tutti gli altri (da 13 componenti in tutto) il rapporto è di 7-6, con decisioni quindi molto più in bilico, in teoria.

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Per quanto riguarda l’affluenza hanno votato 7.003 degli aventi diritto, pari al 5,10% (nel 2017 avevano partecipato 6.766 elettori, pari al 4,904 %).

«Desidero ringraziare prima di tutto i cittadini che si sono recati alle urne – commenta l’assessora al Decentramento Federica Moschini –, poi gli uffici elettorale e decentramento e tutti i volontari per l’impegno profuso nell’organizzare una consultazione che come Amministrazione riteniamo molto importante. Infatti, i Consigli territoriali rappresentano un punto di riferimento per i cittadini valorizzandone la partecipazione. Desidero ringraziare anche tutti i candidati per essersi messi a disposizione della comunità. Agli eletti, che saranno la voce del territorio e un importante canale di comunicazione con l’Amministrazione, auguro un proficuo lavoro».

Aviaria: Asl uccide centinaia di volatili, tra la disperazione di allevatori e amici

Per un caso riscontrato, abbattuti polli, piccioni, anatre, oche e pavoni. In isolamento fenicotteri e pappagalli

Paolo Fenati
Il titolare Paolo Fenati

Centinaia di volatili, tra cui anche esemplari rari, sono stati uccisi dall’Ausl in un allevamento di Lavezzola dopo che era stato riscontrato un caso di aviaria in un’anatra.

Nonostante il volatile infetto si trovasse in quel momento in un recinto lontano dagli altri animali, i protocolli prevedono l’uccisione anche degli altri presenti nell’allevamento. Sono stati soppressi circa 300 polli, 200 piccioni, anatre, oche e pavoni. Per un centinaio di altri uccelli – esemplari protetti come struzzi, gru, fenicotteri e pappagalli – è scattata invece la quarantena, in attesa di ulteriori analisi.

Fenati Volatili
Le carcasse degli animali uccisi all’allevamento Fenati

Nella mattinata di ieri. una cinquantina di persone, tra cui amici della famiglia Fenati (titolare dell’allevamento da tre generazioni), si sono ritrovate a Lavezzola per cercare di fermare l’abbattimento, chiedendo perlomeno che potessero essere effettuate analisi sugli animali, apparentemente sani. Inutilmente. Non sono serviti pianti e urla, con anche le forze dell’ordine sul posto per riportare la calma. La moglie del titolare ha accusato un malore.

Sul Corriere Romagna il titolare Paolo Fenati commenta: «Sono veramente distrutto, speravo di non dover assistere a questa macabra soluzione. Oltre al dolore per i miei animali, ai quali tutti erano affezionati, c’è un danno economico incalcolabile al quale dovremo far fronte».

Accoltellato un uomo a Marina. La compagna colpita alla testa con un martello

Si tratterebbe di una spedizione punitiva, avvenuta nei pressi della palazzina in cui vive la coppia

Polizia Notte11Spedizione punitiva in una palazzina di Marina di Ravenna. Una coppia è stata aggredita nei pressi del proprio appartamento da due persone: lui è stato accoltellato, riportando una grave ferita alla coscia e un taglio al palmo di una mano; lei è stata colpita alla testa da un martello.

I fatti risalgono a qualche giorno fa e sono riportati sull’edizione di oggi, 5 aprile, del Corriere Romagna.

L’uomo è stato curato con 30 punti alla coscia; la donna se l’è cavata con 4 punti in testa e una prognosi di una decina di giorni.

Indaga la polizia.

Stando alle prime informazioni, potrebbe essere stata la risposta al tentativo della vittima, nei giorni precedenti, di avvicinare l’ex moglie, contravvenendo al divieto di avvicinamento imposto dal giudice per maltrattamenti in famiglia.

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