Alla prima riunione il clima è già teso. L’opposizione chiede «chiunque tranne lei». Decisiva la seconda votazione
Il nome più divisivo che si potesse proporre: così è stata bollata dalla minoraza. Che per bocca di più di uno dei dodici consiglieri ha espresso lo stesso concetto: «Avete parlato di discontinuità rispetto al passato e allora proponeteci chiunque altro degli altri vostri 19 consiglieri e per noi andrà bene. Non Molducci, come vi abbiamo già detto privatamente e pubblicamente». Alla fine, come prevedibile alla vigilia, sono bastati i venti voti della maggioranza (16 Pd, 2 Pri, 1 Spr, 1 Ama): alla seconda votazione (per l’elezione alla prima sarebbero serviti i due terzi dei voti pari a 22 consiglieri) il nome di Molducci è stato confermato alla presidenza (unico ruolo del consiglio comunale che prevede una indennità).