Isola, il vice che vuole diventare sindaco: «Le priorità: ospedale, lavoro e scuola»

Il candidato del Pd alle elezioni amministrative è stato il numero due del primo cittadino uscente per dieci anni. Tra gli alleati per la prima volta anche il Movimento 5 Stelle: «Qui è diverso, già da tempo c’erano contatti tra i grillini e le forze di sinistra e ambientaliste della nostra coalizione»

Massimo Isola

Massimo Isola

Nome e cognome: Massimo Isola
Luogo e data di nascita: Faenza, 17 agosto 1974
Professione: giornalista pubblicista
Auto: Volkswagen Touran
Hobby: lettura (anche se è più di un hobby)
Anni di attività politica e partiti: Partito Democratico dal 2007 a oggi; Democratici di Sinistra dal 2000 al 2007
Orientamento religioso: laico

Faenza per me è: «La città dove ho scelto di vivere con la mia famiglia»
La cosa più bella di Faenza: «Essere una città di pro- vincia senza essere provinciale»
La cosa più brutta di Faenza: «L’area della stazione dei treni, ma la trasformeremo, come abbiamo scritto nel nostro programma»

Tre priorità del suo programma elettorale: «Rafforzare il nostro ospedale; creare nuovi posti di lavoro; aiutare la nostra scuola a vivere un anno sereno e in sicurezza».

L’errore più grande dell’amministrazione uscente: «Più che errore, mi spiace che questa amministrazione non sia riuscita a inaugurare Palazzo del Podestà nei tempi previsti, a causa delle complessità tecniche e burocratiche e anche della chiusura temporanea dei cantieri imposta dall’emergenza sanitaria».
Bonaccini IsolaL’atto migliore dell’amministrazione uscente: «Il rafforzamento del percorso dell’Unione della Romagna Faentina, che dal 2018 gestisce tutte le funzioni e tutti i servizi dei sei Comuni aderenti, garantendo maggiore efficienza e lo sviluppo di politiche più efficaci».

Se vincerò la mia giunta sarà composta da: «Competenze professionali ed esperienza amministrativa».

Il rischio più grande che correrebbe Faenza se vincesse Paolo Cavina: «Diventare una città più chiusa, paurosa e localistica».

Emergenza Covid: come il sindaco può intervenire sulla sanità e quali iniziative avete in mente.
«Di sicuro, sarà importante per l’amministrazione lavorare per mantenere e migliorare i servizi ospedalieri della città per difendere il diritto alla salute per tutti, con una attenzione particolare alla medicina del territorio e di prossimità, che durante l’emergenza Covid-19 si è dimostrata così fondamentale. Nel nostro programma, ad esempio, abbiamo inserito l’obiettivo di concordare con l’Asl il completamento fin da subito della Casa della Salute e di lavorare per metterne in funzione una seconda: queste strutture dovranno poi essere collegate anche ai servizi domiciliari sociosanitari del territorio, per garantire sempre di più la continuità della cura».

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Da sinistra Massimo Isola e Giovanni Malpezzi

Quanto può essere rischioso correre per diventare sindaco dopo dieci anni da vicesindaco?
«Non lo considero rischioso: l’esperienza come vicesindaco mi ha permesso di conoscere a fondo il funzionamento della macchina amministrativa. Questo aspetto è positivo, perché andiamo verso un periodo molto complesso, in cui sarà fondamentale partire subito con le azioni. Inoltre, nella mia esperienza come amministratore, ho costruito una serie di relazioni esterne, a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale, che mi potranno aiutare in questo nuovo percorso».

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Massimo Isola

Come si sente a essere sostenuto dai 5 Stelle che fino a pochi mesi fa vedevano il Pd come il peggior nemico, il partito di Bibbiano?
«Sono soddisfatto di avere costruito un percorso, insieme alle altre forze della coalizione, che ha saputo cogliere l’opportunità di una alleanza larga, basata sul confronto sui contenuti del programma. Con il Movimento 5 Stelle il dialogo sui contenuti e sulle proposte del programma era già partito qualche mese fa; successivamente, il M5S ha espresso la volontà di unirsi alla nostra coalizione e, insieme a tutte le forze che sostengono la mia candidatura, abbiamo condiviso l’opportunità del loro ingresso nella squadra. Questo è stato possibile perché siamo consapevoli che non è con i veti e le chiusure che si realizzano gli ideali più grandi ma con l’incontro e il coinvolgimento, permettendo così alla coalizione di allargare i confini della propria proposta politica. D’altra parte, il radicamento dei 5 Stelle a Faenza è diverso dalla situazione nazionale, già da tempo era attivo un loro confronto soprattutto con le forze di sinistra e ambientaliste presenti nella nostra coalizione».

Ci dica una cosa di sinistra che farà per Faenza: «Lavorare sul tema della sanità per garantire servizi e combattere la ferita delle disuguaglianze, garantendo il di- ritto alla salute per tutti. A livello pratico, ad esempio, vogliamo portare avanti la creazione della nuova Pediatria nel nostro ospedale, più ampia e con un presidio di prossimità anche con degenza e osservazione breve e intensiva. Non si tratta solo di potenziare un servizio, ma anche di dare un forte segnale sul tema della natalità e del sostegno alle famiglie».

Cosa vota al referendum?

Giovanni Malpezzi

Il sindaco uscente Giovanni Malpezzi alla presentazione della candidatura del “suo” vice, Massimo Isola

Curiosità

Ultimo film visto: The Last Dance – il docufilm su Michael Jordan.
Ultimo libro letto: L’ultima intervista di Eshkol Nevo
Musica preferita: tutta
Piatto preferito: passatelli
Quali giornali o siti di informazione legge: Repubblica e Corriere della Sera
Cosa guarda in tv: notizie, sport e serie tv
Sport e tifo: pratico escursionismo (camminata su sentiero) e seguo calcio e basket, sono tifoso rispettivamente di Juventus e Oklahoma City Thunder (NBA).

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