Dati definitivi: in provincia Bonaccini stravince con oltre dieci punti di scarto

Borgonzoni in vantaggio solo a Brisighella e Sant’Agata. A Russi e Cervia la coalizione di centrodestra supera il centrosinistra

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In una tornata elettorale dove l’Emilia-Romagna si conferma roccaforte “rossa” d’Italia, Ravenna ancora una volta conferma di essere tra le zone in regione dove il rosso è più vivido. Qui infatti (considerando il dato provinciale) lo scarto tra il governatore uscente e la contendente della Lega arriva quasi a undici punti: 52,7 Bonaccini a 42,1 percento Borgonzoni (contro rispettivamente 51,4 e 43,6 della media regionale).

Una forbice che anche in provincia si riduce se si prendono in considerazione le lista a sostegno dei due: la somma dei partiti di centrosinistra è infatti pari a 49,6 e quella dei partiti di centrodestra a 43,6. Segno che il voto disgiunto, pur non essendo determinante, c’è stato anche tra gli elettori di centrodestra oltre che, come previsto, tra alcuni grillini i quali hanno però nel frattempo subito un tracollo. Il Movimento 5 Stelle si ferma a un 5,1 percento e sotto al 4 percento (3,8) per il candidato in virtù del voto disgiunto.

Gli altri quattro candidati presidenti si fermano anche qui a percentuali sotto l’1 percento, quando lo sbarramento per entrare in Assemblea regionale è pari al 3 percento.

Il Pd si conferma primo partito a livello provinciale con 37,6 percento seguito dalla Lega al 31,1 percento. Segue Fratelli d’Italia con l’8,1, la lista a sostegno di Bonaccini (4 percento), Coraggiosa (3,2 percento) e Forza Italia che si ferma a un 2,5 percento.

Dunque nessuna rivoluzione c’è stata nelle urne e molte conferme. Alfonsine per esempio tra i comuni più a sinistra con Bonaccini addirittura al 58,3 percento e Borgonzoni al 36,1. Non molto distante dal risultato di Massa Lombarda che si attesta su un 57,9-36,2 e da quello di Fusignano che segna il 57,4 percento per il candidato Pd e il 38,3 per la sfidante. A Bagnacavallo, il presidente uscente è al 55,4 (Pd al 41,4) e Borgonzoni al 39,2. Sempre nella Bassa, a Conselice Bonaccini è al 54,9 contro il 39,3 della candidata leghista. Anche a Casola Bonaccini supera la metà dei voti con il 53 percento contro il 43,6 dell’avversaria e Cotignola siamo a 54,4 a 41,1. A Solarolo, 4 seggi, vittoria per Bonaccini con il 51,1 e quasi sette punti di vantaggio sulla seconda. Supera di poco la metà dei voti a Castel Bolognese (50,1 contro il 45 percento) e a Riolo Terme dove Bonaccini ottiene un 50,1 e poco meno di sei punti di vantaggio dalla candidata di Salvini. Scarto più contenuto nei due seggi di Bagnara con il candidato del centrosinistra al 49,2 e quella del centrodestra al 44,7.

A Lugo Bonaccini è stato votato dal 51,6 percento di chi si è recato alle urne, contro il 44,2 di Borgonzoni.

A Russi si verifica invece ciò che era stato pronosticato più volte dai sondaggi e poi smentito in gran parte della regione: Bonaccini conquista il 48,7 ma la coalizione delle sue liste si ferma al 45,9 mentre l’insieme delle liste del centrodestra arriva al 47,2 percento, ma la candidata Borgonzoni è sotto questa percentuale, con appena il 45,4. Qui il voto disgiunto è stato determinante (a questo proposito il candidato grillino qui ha preso il 3,9 contro il 4,7 della sua lista). E lo stesso accade a Cervia: Bonaccini arriva primo con il 48,8, oltre tre punti in più della sua coalizione ferma al 45,5. Borgonzoni è al 46, 1 contro un 47,8 della sua coalizione. Sono risultati che non sorprendono alla luce delle politiche e delle ultime europee, ma in entrambi i comuni si è votato a maggio scorso e in entrambi i comuni si è affermato il centrosinistra.

Tra i pochi comuni dove il risultato è stato ribaltato c’è Sant’Agata sul Santerno, che si conferma una mosca bianca della Bassa lughese. Qui Borgonzoni vince con il 48,8 percento con il totale delle liste di centrodestra che supera la metà dei voti arrivando a 50,1 mentre Bonaccini si ferma al 46,35 con le liste ferme al 43,6. Qui la Lega è al primo partito con oltre il 37 percento dei voti, il Pd si ferma a poco più del 31. Ancora più favorevole al centrodestra il risultato è a Brisighella, unico comune perso dal centrosinistra durante la tornata di amministrative del 2019. Qui Borgonzoni è al 49,8 (con la coalizione addirittura al 51,4) e Bonaccini al 46,1 con la coalizione al 43,2.

Sorvegliata speciale è naturalmente Faenza che va al voto nella prossima primavera e qui il centrosinistra ha una netta affermazione mentre la Lega è sicuramente al di sotto delle aspettative. Bonaccini infatti conquista addirittura il 55,6 percento dei voti contro l’appena 39,5 percento di Borgonzoni. Pd al 36,5 e Lega al 29,6.

Più ridotto ma comunque amplissimo lo scarto anche nel comune che conta 165 seggi sui 399 totali, ossia Ravenna. Qui il candidato del centrosinistra è al 52,4 e Borgonzoni al 42,1. Pd primo partito al 37 seguito dalla Lega al 29,9 percento.

Come erano andate le ultime elezioni regionali (novembre 2014)

Dato regionale

  • Voto  ai presidenti

Alle ultime elezioni Stefano Bonaccini era stato eletto con il 49,05% dei consensi. Alan Fabbri, che era candidato con Lega e Forza Italia, era stato votato dal 29,85% degli elettori. Giulia Gibertoni del Movimento Cinque Stelle aveva raccolto il 13,27% dei voti. Maria Cristina Quintavalla (Altra Emilia-Romagna) si era fermata al 4%, Alessandro Rondoni (NCD-UDC) al 2,66 e Maurizio Mazzanti (Liberi Cittadini) allo 1,13 %.

  • Voto ai partiti

Per quanto riguarda i partiti, la coalizione di centrosinistra aveva ottenuto un totale di 49,69%  (597.185 voti). Il Pd era il primo partito della regione, con il 44,53%. Questi i voti degli alleati: Sel 3,23%; Emilia-Romagna Civica 1,5%; Centro Democratico-Democrazia Solidale 0,44%. 

Stessi partiti di oggi, a sostegno di Fabbri, nella coalizione di centrodestra che aveva ottenuto il 29,7%: Lega Nord (19,42%); FI (8,36%); FdI (1,92%),

Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 13,27% dei voti.

Gli altri partiti:

Altra Emilia-Romagna: 3,72%

NCd-Udc-Emilia Romagna Popolare: 2,63%

Liberi Cittadini: 0,99%

Dato provinciale

In provincia di Ravenna, le ultime elezioni regionali sono andate così:

  • Voto  ai presidenti

In provincia di Ravenna Stefano Bonaccini era stato eletto con il 52.64% dei consensi. Alan Fabbri, era stato votato dal 26,97% degli elettori. Giulia Gibertoni del Movimento Cinque Stelle aveva raccolto il 12,76% dei voti. Maria Cristina Quintavalla (Altra Emilia-Romagna) si era fermata al 3,99%, Alessandro Rondoni (NCD-UDC) al 2,57 e Maurizio Mazzanti (Liberi Cittadini) allo 1,06 %.

  • Voto ai partiti

La coalizione di centrosinistra aveva ottenuto un totale di 53,99% . Il Pd al 48,66%. Questi i voti degli alleati: Sel 3,12%; Emilia-Romagna Civica 1,18%; Centro Democratico-Democrazia Solidale 0,42%. 

Lla coalizione di centrodestra che aveva ottenuto il 26,74%: Lega Nord (20,14%); FI (6,59%). Fdi non aveva presentato candidati in provincia.

Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 12,74% dei voti.

Gli altri partiti:

Altra Emilia-Romagna: 3,79%

NCd-Udc-Emilia Romagna Popolare: 2,48%

Liberi Cittadini: 0,96%

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