Le prossime elezioni amministrative (8 e 9 giugno) riguarderanno 14 comuni su 18 in provincia di Ravenna. Per 196 seggi da consigliere comunale ci saranno 871 candidati (il 45 percento donne) suddivisi in 57 liste a sostegno di 35 candidati sindaci (di cui 8 donne).
Saranno chiamati alle urne quasi 123mila cittadini su un totale di 163mila abitanti. Non andranno alle urne i due comuni più grandi, il capoluogo Ravenna e Faenza, oltre a Riolo Terme e Bagnara.
Solo tre municipi tra quelli al voto hanno più di 15mila abitanti e quindi è previsto un eventuale secondo turno di ballottaggio tra i due sindaci più votati nel caso in cui nessuno raggiunga la metà più uno dei voti al primo turno. Nella realtà dei fatti solo Lugo e Bagnacavallo potrebbero andare al ballottaggio perché Cervia ha solo due candidati. Casola Valsenio e Cotignola, al contrario, hanno in campo un solo candidato che ha bisogno di un’af uenza al 40 percento perché il voto sia valido.
Lo scenario di partenza vede 13 sindaci uscenti su 14 del centrosinistra. L’unica eccezione è Massimo Pederzoli a Brisighella. Per quanto riguarda le coalizioni, i tre partiti principali di centrodestra (Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia) si presentano compatti (quasi) ovunque, puntando su candidati civici soprattutto nei comuni più piccoli, mentre il Pd riparte da un’alleanza diffusa con il Movimento 5 Stelle. Come noto, nei comuni sotto ai 15mila abitanti il sindaco è appoggiato solo da una lista, nei comuni sopra ai 15mila sono possibili le coalizioni di più liste.
Analizziamo la situazione comune per comune in ordine alfabetico.
ALFONSINE
Il comune è uscito quasi indenne dell’alluvione e dal tornado della scorsa estate. Il sindaco uscente, l’avvocato Riccardo Graziani, si ricandida per il centrosinistra a trazione Pd con l’aggiunta del Movimento 5 Stelle e del Pri: nel 2019 il totale di queste liste andò oltre il 73 percento. Due gli sfidanti. Una è una new entry assoluta, Daniela Alì, impegnata nel mondo del volontariato con gli animali, civica, ma sostenuta da tutto il centrodestra. Per Area Liberale, progetto fondato dall’ex leghista faentino Gabriele Padovani, si presenta Germano Mordenti, volto noto in zona, titolare di un’azienda nel settore avicolo.
Nel 2019 finì così: centrosinistra 51, M5S 22, centrodestra 21, comunisti 6.
BAGNACAVALLO
Si chiude il decennio di Eleonora Proni. Il Pd mette in campo Matteo Giacomoni (qui la nostra intervista), presidente del consiglio comunale e già assessore e vicesindaco, molto attivo nel volontariato locale e nel mondo scout. Diletta Principale (qui la nostra intervista), avvocata trentenne, si presenta come civica con il sostegno di due liste: una di Fratelli d’Italia e l’altra con il nome della aspirante sindaca con esponenti di Lega e Forza Italia. Terzo in corsa Maurizio Bragonzoni per Area Liberale (movimento fondato dall’ex leghista faentino Gabriele Padovani): ristoratore, titolare della Cantina di Piazza Nuova, in consiglio comunale nel 2019 entrò nelle file della Lega poi abbandonata nel 2022.
Nel 2019 finì così: centrosinistra al 57, centrodestra 34, lista civica 6,3 e comunisti al 3.
BRISIGHELLA
Il centrodestra ripropone la candidatura del sindaco uscente Massimiliano Pederzoli, sostenuto anche dalla vicesindaca Marta Farolfi, parlamentare di Fratelli d’Italia. Loris Naldoni rappresenta il centrosinistra: ex assessore, titolare dell’agriturismo “Corte dei Mori”.
Nel 2019 finì così: centrodestra 52, centrosinistra 48.
CASOLA VALSENIO
Nel più piccolo dei comuni al voto si chiude dopo un solo mandato l’esperienza da sindaco di Giorgio Sagrini (che ne aveva però già fatti due in passato). Per il centrosinistra al suo posto si candida il vicesindaco uscente, Maurizio Nati. Non ci sono altre candidature, sarà necessario raggiungere il 40 percento di affluenza perché il voto sia valido.
Nel 2019 finì così: centrosinistra 59, Lega 38, civici-destra 3.
CASTEL BOLOGNESE
Il centrosinistra ricandida Luca Della Godenza, sindaco giovane (35 anni) e che si è dato molto da fare (anche sui social), nonostante l’alluvione, portando avanti diversi progetti infrastrutturali attesi da anni (qui la nostra intervista di fine mandato). Qui il centrodestra presenta la candidatura di Vincenzo Minardi, uomo di Forza Italia, ex consigliere comunale.
Nel 2019 finì così: centrosinistra 46, Lega 36,5, M5S 17,5.
CERVIA
Il 73enne sindaco Massimo Medri, rieletto 5 anni fa a distanza di 15 dall’ultima volta, ha deciso di farsi da parte dopo un mandato. In un comune dove alle elezioni nazionali esce sempre molto forte il centrodestra, Pd e centrosinistra hanno puntato su Mattia Missiroli, architetto (qui la nostra intervista), capace di raccogliere il sostegno anche di Terzo Polo, Pri, M5s, Alleanza Verdi e Sinistra. Il centrodestra schiera Massimo Mazzolani, storico dirigente di Alleanza Nazionale prima e Pdl poi (qui la nostra intervista).
Nel 2019 finì così: centrosinistra 54, centrodestra 30, M5S 11, comunisti 4,5.
CONSELICE
L’alluvione ha picchiato duro. La sindaca Paola Pula, al secondo mandato, è stata contestata apertamente da parte della cittadinanza. Andrea Sangiorgi in campo per il centrosinistra: 25 anni, di Lavezzola, assessore dal 2022. Il vicesindaco uscente, Gianfranco Fabbri, invece si presenta con la lista civica “Con voi – Insieme per Ripartire”, nata dall’esperienza dei comitati degli alluvionati. Un’altra lista civica, Conselice Futura, si è organizzata per candidare a sindaca Eliana Panfiglio, che si presentò anche cinque anni fa con la Lega e poi passata a Forza Italia e successivamente a Fratelli d’Italia, ma sostanzialmente disconosciuta dai vertici locali del partito di Giorgia Meloni.
Nel 2019 finì così: centrosinistra 50, Lega al 29, comunisti all’11, civici al 10.
COTIGNOLA
Dopo due mandati di Luca Piovaccari, a Cotignola per il centrosinistra scende in campo Federico Settembrini, assessore alla Cultura uscente. Centrodestra assente. Come a Casola, basterà l’affluenza del 40 percento per l’elezione di Settembrini.
Nel 2019 finì così: centrosinistra 78, centrodestra 22.
FUSIGNANO
Il 35enne Nicola Pondi (architetto e presidente del circolo Arci Brainstorm) raccoglie il testimone pesante (nel 2019 si riconfermò con il 62 percento delle preferenze) di Nicola Pasi e sarà il nome del centrosinistra. Il centrodestra ripropne ancora il leghista Claudio Baldini, lo stesso candidato che perse (nettamente) cinque anni fa. Una lista di sinistra presenta un ulteriore candidato, Franco Silvagni che in passato è già stato assessore.
Nel 2019 finì così: centrosinistra 62, centrodestra 30, comunisti 8.
LUGO
Il comune più grande tra quelli al voto vede in campo quattro contendenti per il dopo Ranalli (qui la nostra intervista di fine mandato). Il centrosinistra ha puntato su Elena Zannoni, dirigente Legacoop (qui la nostra intervista). Il candidato del centrodestra è un civico, l’avvocato Francesco Barone (qui la nostra intervista), appoggiato da tutti i partiti principali e anche da Area Liberale. L’agguerrito Enrico Randi, ex Fratelli d’Italia, corre come imprenditore civico (qui la nostra intervista). Il quarto candidato in campo, dai comunisti, è Secondo Valgimigli, ex assessore provinciale (qui la nostra intervista). Roberta Bravi si è ritirata e il Terzo Polo che l’appoggiava si è spostato su Zannoni.
Nel 2019 finì così: centrosinistra 51, centrodestra 38,5, M5S 8 e comunisti 2,5.
MASSA LOMBARDA
Daniele Bassi è stato vent’anni sulla poltrona di primo cittadino: dal 1995 al 2004 e poi di nuovo dal 2014 a oggi. A candidarsi sarà un suo assessore nelle ultime due legislature, Stefano Sangiorgi. Gianni Tozzola lo sfida come candidato della lista civica nata in seno all’associazione La Piazza. Il ventaglio dei candidati si chiude con la 66enne Antonella Brini della lista Vivi Massa Lombarda, consigliera comunale, già candidata sindaca nel 2009 e nel 2014: fino a due anni fa è stata tesserata di Forza Italia, ma ora non è appoggiata da nessun partito di centrodestra.
Nel 2019 finì così: centrosinistra 71, centrodestra 29.
RUSSI
L’avvocata Valentina Palli cerca il bis per il centrosinistra. Lo sfidante più accreditato è Sante Samorè, sostenuto da Lega, Fi e Fdi, insegnante dell’istituto agrario di Ravenna da tempo in pensione. Cinque anni fa si candidò al consiglio comunale nella lista civica del candidato del centrodestra Andrea Flamigni. Giordano Cignani rappresenta invece Rifondazione comunista.
Nel 2019 finì così: centrosinistra al 46, centrodestra al 33, lista civica al 18 e comunisti al 3,5.
SANT’AGATA SUL SANTERNO
L’alluvione farà sentire il proprio peso. Il Pd e il centrosinistra hanno scelto di presentare Riccardo Sabadini, 42enne, che proseguirà sulla scia del sindaco uscente Enea Emiliani (cinque anni fa, al termine del primo mandato, fu candidato unico). A sfidarlo, alla guida di una lista civica moderata – con il sostegno del centrodestra – Matteo Parrucci, consigliere comunale eletto con lo stesso Emiliani ma da cui si è staccato accusandolo di aver tradito il mandato elettorale civico a favore di un appiattimento sul Pd.
SOLAROLO
Il sindaco uscente, Stefano Briccolani, ha deciso di non ricandidarsi per il secondo mandato. Il Pd appoggia Maria Diletta Beltrani, consigliera comunale di opposizione nelle vesti di capogruppo della lista civica We are the People. La ista civica “Insieme salviamo Solarolo” ha cercato candidati disponibili su Facebook e candida Ermanno Zacchini. E infine ElisabettaVignando per “Sì cambia Solarolo”.
Nel 2019 finì così: centrosinistra 52,5, civici al 28, centrodestra 19.