
Domenica 30 giugno dalle 17.30 ai giardini pubblici di Ravenna un appuntamento organizzato da associazioni e movimenti ambientalisti per «informarci, riflettere e proporre alternative, con interventi, esposizioni artistiche e microfono aperto».
Una sorta di raduno ambientalista, aperto a tutti, che arriva all’indomani della scoperta archeologica di Classe, che i promotori chiedono di valorizzare e non ricoprire.
Scoperta, sottolineano i promotori dell’iniziativa, avvenuta durante gli scavi di un gasdotto. «Eni e Snam continuano a trarre i loro profitti da consumo di suolo, espropri, cementificazione ed estrattivismo. Ravenna città della cultura? Forse della cultura del fossile»