martedì
08 Luglio 2025
AMBIENTALISTI

Europa Verde contro l’esercitazione Eni: «Ci sono problemi di sicurezza più urgenti»

I portavoce del partito ambientalista interpellano il prefetto: «Perché ritiene più importante occuparsi di sicurezza come ordine pubblico invece che di sicurezza come tutela della popolazione?»

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Apertura Esercitazione Eni Fumogeni Marina Ravenna

Europa Verde ha criticato l’esercitazione tenutasi la settimana scorsa nello stabilimento Eni di Ravenna, coordinata dalla prefettura, durante la quale è stata simulata una manifestazione di protesta ambientalista. «Non ci è dato sapere in base a quale normativa è stata fatta questa prova; ci chiediamo invece perché piuttosto non sia stata fatta una simulazione di emergenza da incidente rilevante?», affermano i portavoce di Europa Verde Ravenna, Fausto Bordini e Graziella Bacchilega. «Nel territorio della provincia di Ravenna ci sono venti stabilimenti a rischio di incidente rilevante che hanno un Piano di emergenza esterna, redatto per prevenire gli incidenti connessi a determinate sostanze pericolose e per ridurre e mitigare le conseguenze di tali incidenti sulla salute umana e sull’ambiente. Perché il prefetto ritiene più urgente occuparsi di sicurezza come ordine pubblico invece che di sicurezza come tutela della popolazione?».

Proseguono Bordini e Bacchilega: «È quasi offensivo per i cittadini di Ravenna e dell’Emilia-Romagna dare enfasi a questa simulata operazione di polizia, con l’intervento di forze speciali sul campo. Sono queste le emergenze nel nostro territorio? Sul fronte della sicurezza dagli incidenti, l’ultima esercitazione che ha coinvolto Eni risale al 2018 ed è stata un’esercitazione sulla carta, cioè solo per simulare la tempestività delle comunicazioni fra azienda e istituzioni. Mentre sul fronte dell’aggiornamento dei Piani di emergenza esterna siamo in ritardo, non viene fatta alcuna esercitazione e non vengono date adeguate informazioni per preparare i cittadini a eventuali eventi climatici estremi ormai all’ordine del giorno».

«Europa Verde impegnerà i propri rappresentanti nelle istituzioni nazionali a chiedere chiarimenti su questo episodio», concludono i due portavoce. «Noi abbiamo il massimo rispetto per le istituzioni; non ci sembra che lo stesso rispetto sia stato mostrato nei confronti dei cittadini».

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