Tra lungomare a “senso unico”, Parco Marittimo e turismo

Con l’arrivo di marzo dalle nostre parti il pensiero va già alle prime domeniche in spiaggia e le notizie delle cronache locali sono una naturale conseguenza. La più importante, per i ravennati, è quella che riguarda la rivoluzione della viabilità del lungomare di Marina di Ravenna, che già da quest’anno potrebbe diventare a senso unico per le auto, con una corsia riservata ai bus. Una strategia dell’Amministrazione che sembrava non fosse attuabile (in passato erano già state più volte fatte richieste in questo senso) e che ora invece pare possa servire magari per incentivare l’utilizzo del Navetto Mare – che dovrà per forza di cose però aumentare anche le corse – e cercare così di far passare un po’ in secondo piano la cronica carenza di parcheggi sul lungomare accentuata dal nuovo Parco Marittimo che ha spazzato via come noto oltre mille posti auto presenti in passato direttamente in spiaggia.

Parco Marittimo che è tornato nel dibattito social del ravennate medio grazie anche a uno degli ultimi articoli satirici del collega Moldenke, che lamentava – per usare un eufemismo – la mancanza di un certo gusto estetico nella nuova passeggiata tra le dune, soprattutto nelle grigie giornate invernali. Difficile, onestamente, pensare che possa essere peggio di prima, tra auto parcheggiate, polvere, rovi e buche, ma era lecito forse aspettarsi anche qualcosa di più curato, non certo come il nuovo lungomare di Rimini, ma neppure una passeggiata in cui la principale attrazione pare ora essere l’arrivo della ghiaia rinverdita. Il fine ultimo, come già scritto, è comunque sicuramente condivisibile, ma anche uno dei tanti esempi di progetti calati dall’alto, senza il coinvolgimento di chi ci ha a che fare tutti i giorni, i bagnini per esempio. Possibile che nessuno abbia pensato che a Marina di Ravenna, semplicemente, quello che si affaccia sulla passeggiata è il retro, spesso poco accogliente, dei bagni? Che non si potesse programmare insieme una riqualificazione complessiva? Possibile davvero che non si sia riusciti a trovare un’alternativa ai posti auto? Che so, una convenzione con qualche privato, a partire dall’ex colonia, come capita spesso a Milano Marittima?

Nel frattempo, nella vicina Punta Marina, l’imponente cantiere del lungomare non fa altro che confermarci che il nostro non è un comune turistico (a Rimini non hanno voluto il parco eolico, figuriamoci il rigassificatore…), con il punto esclamativo che arriva in questi giorni con l’annuncio dei titolari del parco divertimenti poche centinaia di metri più in là, che quest’anno non riaprirà. Il motivo, dicono loro, è che non hanno potuto investire in una struttura ricettiva… Dicevamo?

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