Investimento da 2 milioni di euro, all’interno 5 ricercatori. Il presidente annuncia il passaggio di consegne al vertice
Il laboratorio è diretto dal professor Carlo Ventura, Ordinario di Biologia Molecolare presso la Scuola di Medicina dell’Università di Bologna e Direttore della Sezione di Bologna dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (Inbb), un consorzio interuniversitario di 23 Atenei Nazionali. Ventura ha così illustrato il progetto del centro di ricerca: «Scopo principale di Swith è quello d’indagare non solo le basi molecolari delle dinamiche cellulari, ma anche di esplorare la Biologia alla luce della Fisica, scoprendo le informazioni che sottendono l’orchestrazione dei ritmi e dei destini cellulari». Nato pochi mesi fa in seguito a un accordo di partnership con l’Inbb, il laboratorio conta su un gruppo di 5 ricercatori esperti e su una vasta rete di collaborazioni internazionali. Il centro di ricerca è stato interamente finanziato dalla Fondazione con un investimento di 2 milioni di euro tra tecnologie all’avanguardia e spese correnti.
A fare gli onori di casa il presidente di Gvm Ettore Sansavini, promotore delle attività della Fondazione a lui intitolata, che ha così commentato: «La sfida che ci attende oggi si riassume in un desiderio: poter far fronte ai nuovi bisogni di salute attraverso la conservazione dell’integrità della persona. Ripristinare ciò che la malattia distrugge. Dopo anni di mia presidenza ritengo siano maturi i tempi per affidare a dei giovani le sfide che ci attendono, collocando questo nuovo laboratorio sullo scenario della ricerca internazionale. Per questo rivolgo un personale augurio alla nuova presidente Beatrice Sansavini, certo dell’impegno e dedizione che sarà capace di garantire per il buon esito di questo progetto».
Ospite d’onore della cerimonia d’inaugurazione il premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier, che ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “La lunga marcia verso una Biologia Digitale”.