Quando è arrivato stavano intonando canti popolari della tradizione romagnola che non sono tutelati dal diritto d’autore. È per questo che la visita dell’ispettore Siae (società italiana degli autori e editori) alla scuola elementare di San Pietro in Campiano in occasione della festa di fine anno che si è svolta la sera del 22 maggio non ha portato a un verbale. L’ispettore infatti si è limitato a stendere una relazione di quanto si stava verificando nei locali della scuola “Compagnoni” accertando che l’esibizione pubblica non richiedeva il pagamento dei diritti d’autore.
Ma la visita dell’ispettore ha colto di sorpresa la dirigenza dell’istituto comprensivo di San Pietro in Vincoli che comprende le elementari appena ricordate: «Non ero presente di persona – dice la dirigente Paola Falconi – ma c’era una coordinatrice di plesso. Si trattava di una classica festa di fine anno con una prima parte più didattica con la conclusione dei progetti portati avanti durante l’anno in classe e una seconda parte più di svago organizzata dal comitato dei genitori. Ammetto che ci ha sorpreso sentirci dire dall’ispettore che c’è una circolare con un accorto tra Siae e ministero per fissare le tariffe da pagare per i diritti d’autore in eventi come questi. Non sapevo dell’esistenza della circolare, per questa volta tutto è andato bene e ora lo sappiamo per la prossima occasione».
Dalla sede provinciale della Siae confermano tutto partendo da una precisazione: la festa scolastica, per quanto accessibile solo agli alunni e alle famiglie, non può essere considerata una festa privata perché la legge include in questa tipologia solo le esibizioni limitate alla stretta cerchia familiare. Ma proprio perché la festa scolastica è un evento particolare senza fini di lucro, ministero e Siae hanno siglato un accordo per una tariffa agevolata nell’ordine dei 30-40 euro. Da versare solo se si prevede di eseguire o riprodurre brani musicali coperti dal diritto d’autore.