Roberta Bruzzone e Flaminia Bolzan analizzano gli aspetti principali della vicenda Poggiali: foto con il cadavere, perizia mancata, movente
Abbiamo sottoposto lo stesso caso anche all’attenzione di un’altra criminologa. «Mi stupisce che la difesa non abbia chiesto una perizia psichiatrica». È il primo commento che fa la psicologa Flaminia Bolzan – consulente per SkyTg24, Unomattina e Domenica In – riflettendo sulla recente sentenza che condanna l’ex infermiera Daniela Poggiali all’ergastolo per omicidio pluriaggravato di una paziente. La professionista romana prova a osservare il caso giudiziario dall’esterno, con valutazioni che possano aiutare l’uomo comune a orientarsi «senza dare giudizi sull’operato della difesa o dell’accusa». La mancanza di una perizia, secondo Bolzan, può avere due spiegazioni: «Una eccessiva fiducia nella proclamazione di innocenza da parte del cliente oppure l’eccessiva convinzione che il quadro indiziario non regga in dibattimento. Eppure in questa vicenda mi pare ci fossero i presupposti per la richiesta, non mi pare sia uno di quei casi in cui la perizia viene usata come una specie di jolly a cui aggrapparsi».
Spostando lo sguardo verso il banco del pubblico ministero c’è invece un altro aspetto giudicato criticamente: «L’ergastolo è una richiesta pesantissima. Se teniamo a mente che la pena dovrebbe avere una funzione riabilitativa allora personalmente non vedo il motivo di richiedere l’isolamento diurno (circostanza non concessa dalla corte, ndr), mi sembra quasi un voler calcare la mano ulteriormente su una pena già enorme». Infine c’è un aspetto che trova Bolzan concorde con l’avvocato Stefano Della Valle che ha difeso Poggiali ed è stato un mea culpa da lui stesso ammesso: la scelta di non nominare un consulente di parte per l’autopsia, «non tanto per pensare di arrivare a risultati diversi ma piuttosto per avere una supervisione nei campionamenti che molto spesso sono il tema su cui si dibatte, cioè come un campione viene prelevato per poi essere analizzato». Non è infatti un caso che la difesa sostenga che i risultati delle analisi per la ricerca del potassio nell’umor vitreo degli occhi restituiscano valori elevati perché ritenuti frutto di un inquinamento probatorio.