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    Categoria: società

Performance e mostra per ridare vita al Grande Ferro di Burri al Pala De André

L’opera d’arte diventa un palcoscenico a cielo aperto

Continuano le iniziative del Comune di Ravenna per valorizzare “Il grande ferro R” del grande artista del novecento Alberto Burri, l’importante opera contemporanea situata nell’area esterna del Pala De André che sabato prossimo (16 aprile) diventerà una sorta di palcoscenico a cielo aperto.

Il progetto è di Legambiente Salvalarte, Circolo Matelda Legambiente Ravenna e della neonata associazione RiBellArti, che ha come finalità principale la promozione dell’arte coniugata con il riuso dei materiali. «La grande scultura è un palcoscenico naturale ed è da qui che partiamo per proporre l’evento del 16 aprile – afferma la presidente di Ribellarti Rita Taroni –, inserendoci nella volontà della stessa Amministrazione di rendere fruibile e valorizzare la scultura come spazio in cui l’arte possa esprimersi nelle sue varie forme».

Sabato, dalle 18,30, sarà possibile visitare una mostra fotografica e installazioni lungo il percorso che accompagnerà il pubblico sotto il Grande ferro e, nell’area esterna del Pala De André, visionare un video di interviste ai cittadini realizzato (a cura di Al Casello Produzioni e Collettivo Antartide) allo scopo di far conoscere l’esistenza dell’opera e il suo autore (quello della gaffe dell’assessore Martina Monti, vedi articoli correlati).

Dalle 19 l’appuntamento è con la performance artistica “Sculture sonore nel teatro Grande Ferro R”. «La poetica di Burri – ricordano gli organizzatori –, ritrova nei nostri giorni una corrispondenza nella “poietica” dell’arte del riciclo, di cui ne è il precursore». E la scultrice Abra Degli Esposti, dell’Associazione RiBellArti, da tempo sperimenta nelle sue sculture d’arte informale l’utilizzo del ferro e altri metalli di riciclo, «in una ricerca di rigenerazione, dell’arte come fonte di nuova vita».

La performance di sabato prevede la realizzazione di un’opera d’arte a cura di Abra Degli Esposti con l’utilizzo di materiali “usati” già presenti nelle opere di Burri: sacchi di juta e plastica. Con la tecnica delle combustioni verrà creato un corpo plastico in movimento fino alla dimensione dello squarcio. La realizzazione dell’opera si fonderà con i suoni, provenienti dal Grande Ferro R che prenderà vita con la tromba di Simone Marzocchi e le percussioni di Jacopo Biserni. Alla voce il cantautore Gianluca Viscuso.