«La mostra di bovini e cavalli a Bastia non è un mattatoio»

Il vicesindaco respinge le critiche del mondo animalista

«La sagra paesana di Bastia con la mostra di bovini e cavalli non è l’anticamera di un mattatoio nè promossa a fini alimentari bensì la conferma che la tradizione dell’allevamento e della cura degli animali fa parte della cultura romagnola». Il vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi, replica così alle associazioni animaliste che negli ultimi giorni hanno sollevato critiche all’indirizzo dell’appuntamento in programma dal 12 al 22 maggio nella frazione del forese. Il numero due di Palazzo Merlato non risparmia contro critiche: «Con tutto il rispetto per le associazioni animaliste e le loro battaglie spesso condivisibili, nel caso delle proteste contro la rassegna di animali alla sagra paesana di Bastia credo sbaglino bersaglio e soprattutto argomentazioni».

Secondo Mingozzi quella di Bastia è l’ultima occasione nella quale conoscere gli animali, la loro bellezza e la qualità degli allevamenti, l’attenzione e la cura che gli si dedica per far si che anche le nuove generazioni conoscano razze equine, consuetudini di rispetto e di utilità particolarmente in campo agricolo per i cavalli da tiro: «Le eccellenze avicole, i colombi, la zootecnica, la sfilata equestre, gli incontri con gli studenti non mi sembrano intenzioni che vanno contro il rispetto del mondo animale bensì confermano la volontà di promuovere educazione, sviluppo sostenibile e quelle vocazioni che non hanno mai criminalizzato la Romagna, la sua civiltà contadina e i sacrifici di tante generazioni come terra di tortura e di scarso rispetto per il mondo animale».

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