E intanto si preparano i volontari di Legambiente: domenica 4 giugno giornata di pulizia delle spiagge
I dati dell’indagine Beach Litter 2017, condotta da Legambiente nei mesi di aprile e maggio confermano anche quest’anno una situazione critica per molti arenili: su 62 spiagge italiane, per un totale di oltre 200mila metri quadri pari a quasi 170 piscine olimpioniche, sono stati trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma il materiale più trovato (84% degli oggetti rinvenuti), seguita da vetro/ceramica (4,4%), metallo (4%), carta e cartone (3%).
In Emilia Romagna, a seguito dell’ultima indagine Beach Litter, sono stati rilevati 524 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, caratterizzati perlopiù da frammenti di plastica, polistirolo, bottiglie di plastica e reti. A Ravenna, dall’indagine svolta il 15 aprile scorso alla Foce dei Fiumi Uniti, sono stati ritrovati 614 rifiuti su 100 metri lineari, perlopiù frammenti di plastica, polistirolo, imballaggi e reti.
«Le cause di questa situazione – si legge nel comunicato di Legambiente –, vengono ricercate in primis in una cattiva gestione dei rifiuti urbani a monte (49%), in particolare per quanto riguarda le attività turistiche e ricreative e gli abbandoni anche consapevoli che vedono la comparsa di imballaggi abbandonati e mozziconi di sigaretta; le attività di pesca e acquacoltura (14%) che contribuiscono all’invasione delle nostre spiagge da parte di reti e cassette di polistirolo; infine, l’inefficienza dei sistemi depurativi (7%) che porta nei corsi d’acqua e quindi sulla costa, cotton fioc, sanitari e altri piccoli oggetti per la pulizia».