Atteso il bando del Comune per la gestione: la priorità è risistemare il parcheggio e favorirne la fruizione turistica
Sono circa tre anni che il Comune sta lavorando a un bando per affidare la gestione dell’oasi di Punte Alberete, a nord di Ravenna, ma nonostante alcuni annunci, ancora della gara pubblica nessuna traccia. «Questa però è la volta buona…», ci dice l’assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna, Gianandrea Baroncini, in carica dall’estate dell’anno scorso. «Appena insediato con i miei uffici abbiamo seguito un elenco di priorità, chiudendo tra le altre cose il regolamento della caccia e firmando l’importante protocollo d’intesa sulla piallassa Baiona, ora però siamo pronti per lavorare sul bando di Punte Alberete, in attesa solo della nomina dei nuovi vertici del Parco del Delta, con cui dobbiamo ovviamente confrontarci». Punte Alberete è infatti al 40 percento circa di proprietà della Regione ma in concessione all’ente Parco e per il restante 60 di proprietà del Comune di Ravenna, che ne cura – da quando, a fine 2013, non è più stata rinnovata la convenzione con la cooperativa L’Arca – la gestione ordinaria (sfalci, pulizia del sentiero, controllo dei livelli dell’acqua) e la vigilanza («per quanto possibile», potendo contare solo su tre guardiani per tutta l’area naturale a nord di Ravenna, tra piallasse, pinete e zone umide).
Per quanto riguarda la situazione attuale, dal Comune sottolineano come dopo un paio d’anni di grosse problematiche legate alla scarsità d’acqua (a causa anche delle nutrie che avevano danneggiato il canale principale, poi riparato da Romagna Acque), quest’anno tutto stia filando liscio. «Siamo riusciti a mantenere il livello dell’acqua dai 60 agli 80 cm. Le segnalazioni che arrivano sono spesso legate ai mancati sfalci, ai tempi della cooperativa L’Arca venivano eseguiti ogni anno, ma ci sono teorie scientifiche che lo sconsigliano e lo stesso piano di gestione del sito non lo prevede: noi non li facciamo da due anni e torneremo a sfalciare il prossimo anno. Consapevoli che una soluzione in grado di accontentare tutti probabilmente non esiste, in questo campo».