Non sono accessibili quelle dedicate all’archeologia del territorio e alla collezione di monete. Nei prossimi mesi decine di reperti saranno trasferiti al nuovo museo di Classe
Abbiamo quindi fatto un sopralluogo al museo gestito dal ministero, nel complesso di San Vitale, e la prima sorpresa è che non è presente all’ingresso alcun tipo di piantina o documento con l’itinerario del museo, se non una piccola pubblicazione per bambini.
Proseguendo la visita scopriamo poi che – sempre per carenza di personale – è inaccessibile anche il piano ammezzato e quindi tutta l’ampia “Sala della Numismatica” con monete dall’età romana all’epoca medievale, tra cui il cosiddetto “tesoretto” di via Luca Longhi. «Ma se chiede al custode – ci dice un altro degli addetti, tutti molto disponibili – potete concordare una visita guidata…».
Nei prossimi mesi il Museo Nazionale perderà anche alcuni pezzi: come confermato infatti anche in una recente intervista alla direttrice, l’accordo raggiunto tra ministero e fondazione Ravennantica prevede il trasferimento di 50-60 reperti (tra opere esposte e altre conservate anche nei magazzini, in particolare erme e bronzetti «per noi non connotanti», aveva dichiarato la direttrice) al nuovo museo di Classe che aprirà i battenti come ormai noto il prossimo autunno.