X

Caos treni: «Pochi posti nei bus sostitutivi: studenti lasciati a piedi dopo scuola»

La nuova denuncia dei pendolari di Godo e Russi. «Minorenni costretti ad aspettare un’ora in stazione»

La protesta dei pendolari in piazza a Ravenna

I pendolari di Godo e Russi, in una nota inviata alla stampa, denunciano ancora numerosi disservizi causati dal nuovo orario dei treni, contro il quale si è svolta anche una manifestazione nei giorni scorsi.

«In questi giorni – si legge nella nota – gli studenti residenti a Godo, Russi, Bagnacavallo frequentanti le scuole di Lugo e costretti dal nuovo orario a rientrare con autobus sostitutivi decisamente più lenti (semplicemente perché chi ha ideato il nuovo orario non ha minimamente tenuto conto degli orari scolastici) ora vengono pure fatti scendere per insufficienza di posti. Ragazzi minorenni, dai 14 anni in su, che devono correre all’uscita da scuola per accaparrarsi un posto sul pullman e non rischiare di rimanere a piedi e attendere un’altra ora in stazione (mal frequentata e senza alcun tipo di presidio/controllo) l’autobus successivo. Nella fascia oraria delle 13, infatti, gli studenti che utilizzavano il treno per ritornare a casa sono svariate decine e le misure “tampone” offerte sono insufficienti e oltretutto in netto contrasto con le misure di emergenza antismog adottate nelle città in questione anche nelle ultime settimane. Stesso problema anche per i ragazzi residenti a Godo e Russi che devono rientrare da Ravenna, anche in questo caso l’uscita da scuola si trasforma in una gara per conquistare il prezioso posto in pullman e aggiudicarsi il rientro a casa. Quanto descritto appare ancora di più un paradosso se consideriamo il fatto che tutti questi studenti hanno pagato anticipatamente un abbonamento ferroviario e i treni continuano a circolare sulla linea Bologna–Ravenna ma a orari inutilizzabili per gli studenti oppure senza fermare nelle località di residenza degli stessi come invece avveniva fino al fatidico 8 dicembre 2018».

«A tutto questo – termina la nota – si aggiunge la beffa: i controllori, sui pochi treni disponibili, richiedono ai ragazzi provenienti dalle scuole di Ravenna di integrare il biglietto fino a Russi, in quanto, pur avendo acquistato un abbonamento fino a Godo sono costretti ad arrivare fino a Russi a causa della soppressione della fermata a Godo. È giunto il momento in cui chi ha sbagliato ponga seriamente rimedio alla situazione».