Fine vita, a Ravenna un convegno sulla «legalizzazione dell’eutanasia»

Sabato 22 febbraio al cinema Corso

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Marco Cappato (a destra), recentemente assolto per aver aiutato Dj Fabo a togliersi la vita in una clinica svizzera

“Il vivere e il morire. La dignità e i diritti” è il titolo del convegno sul tema del fine vita e in particolare sulla legge 219/2017 sulle disposizioni anticipate di trattamento. Una norma – scrivono gli organizzatori – “che si inserisce in un percorso culturale che sta portando, di fatto, alla legalizzazione dell’eutanasia in Italia dopoché in vari stati d’Europa”.

A organizzare il convegno – in programma sabato 22 febbraio dalle 9 al cinema Corso di via di Roma, a Ravenna – sono il Movimento per la Vita di Ravenna, Scienze e Vita Ravenna, Associazione Culturale San Michele Arcangelo, Comitato Verità e Vita e il Centro di Aiuto alla Vita di Ravenna-Cervia.

Interverranno Giorgia Brambilla, docente di Bioetica e di Morale all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (sul tema “Antropologia e Antropodoxia. Quale Bioetica oggi?”), Massimo Gandolfini, neurochirurgo e psichiatra (“Avere coscienza degli stati di coscienza”), Giacomo Rocchi, magistrato, consigliere della Suprema Corte di Cassazione (“L’amministratore di sostegno: aiuto per chi è in difficoltà o strumento per l’eutanasia?”) e Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo metropolita di Ravenna-Cervia (“Il Vangelo della vita nella sofferenza e nella morte”).

Modererà l’incontro la giornalista Raffaella Frullone.

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