Ecco il decreto: vietato anche assembramenti nei parchi. Si può uscire per la spesa Seguici su Telegram e resta aggiornato Le principali misure: scuole chiuse, stop allo sport, spostamenti solo per lavoro, salute e normali necessità Il premer Conte firma il decreto Da oggi (10 marzo) è in vigore anche in provincia di Ravenna il decreto ribattezzato dal premier “io sto a casa” per contenere la diffusione del coronavirus. Sono così estese a tutta l’Italia le misure già previste dal decreto dell’8 marzo per la Lombardia e le province considerate allora più a rischio e che saranno valide ora in tutto il Paese fino al 3 aprile. Sostanzialmente, in estrema sintesi, è prorogata la chiusura delle scuole (si tratta di una sospensione delle attività didattiche, anche dell’università), è previsto ” il divieto di assembramento all’aperto e in locali pubblici”, sono state fermate le manifestazione sportive, “anche il calcio” (potranno essere disputate, a porte chiuse, solo manifestazioni internazionali e potranno continuare ad allenarsi solo professionisti e atleti in vista di competizioni internazionali). Il decreto prevede infine la possibilità di uscire di casa solo per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessità, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa. Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte. «Non è necessario – spiega Palazzo Chigi – e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità (come invece è accaduto in alcune città, ndr) che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni. Non c’è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l’approvvigionamento alimentare». A QUESTO LINK IL MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE DA STAMPARE IN CASO DI SPOSTAMENTI Bar e ristoranti, come ormai noto, potranno restare aperti solo dalle 6 del mattino alle 18, garantendo la distanza di sicurezza tra i clienti. Musei e luoghi di cultura, come già avveniva, dovranno restare chiusi; sono inoltre sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonchè gli eventi in luogo pubblico (compresi cinema o teatri) o privato (sono sospese le attività di cinema, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati). Nelle giornate festive e prefestive dovranno restare chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Come già previsto anche dall’ordinanza regionale, resteranno chiuse anche piscine e palestre, oltre a centri ricreativi. A QUESTO LINK IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO DELL’8 MARZO ESTESO A TUTTA L’ITALIA Total1 0 1 0 Forse può interessarti... In diretta sulla Rai la messa da Ravenna per la Giornata nazionale per le Vocazioni Allerta meteo gialla per temporali in tutta la provincia di Ravenna Ordigno bellico ritrovato nei campi, chiusa via Basilica per il disinnesco Seguici su Telegram e resta aggiornato