A Ravenna non ci sono più centri diurni di accoglienza per senzatetto

Da marzo è chiuso quello di via Cavour. Maresi (Progetto Crescita): «Servono spazi in città e a costi bassi, speriamo nel 2021…»

PoveriA Ravenna al momento non c’è più un centro di accoglienza diurna a bassa soglia. Un luogo (in aggiunta ai dormitori) dove chi non ha una casa possa trovare rifugio, come lo era, fino allo scorso marzo “Tracce”, in via Cavour, vicino alla chiesa di San Domenico. Un luogo con servizi igienici, biblioteca, sala polifunzionale, postazioni internet, gestito dalla stessa cooperativa (La Casa, poi confluita in Progetto Crescita) che al momento si occupa di dormitorio e albergo sociale in via Torre.

Il referente, Fausto Maresi, ci conferma che “Tracce” è chiuso dall’inizio della pandemia. «Da marzo a maggio abbiamo però tenuto aperto il dormitorio tutto il giorno. Successivamente non siamo più riusciti ad aprire un centro diurno. Si tratta di un servizio con il Covid ad altissimo rischio. E la Curia, che è proprietaria dello stabile di via Cavour, aveva già deciso di riprendersi gradualmente gli spazi che ospitavano “Tracce”. Il tutto in maniera consensuale. Ora però c’è naturalmente grande difficoltà a reperire spazi adeguati per questo tipo di servizio. Servirebbero in città e a prezzi di affitto accessibili».

Anche il piccolo centro diurno della fondazione San Rocco, in piena epidemia, non è più attivo. «Stiamo valutando anche insieme ai Servizi sociali come procedere per risolvere la situazione, magari a partire già dall’anno nuovo», conclude Maresi.

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