La gestione del dormitorio di via Torre alla coop Progetto Crescita fino al 2025

L’associata al consorzio Solco (Confcooperative) ha vinto il bando del Comune di Ravenna per la struttura da 22 posti e gli 8 mini appartamenti riservati a mamma-figlio sfrattati

Attachment (3)La cooperativa Progetto Crescita, associata al consorzio Solco nella galassia Confcooperative, gestirà fino al 2025 il dormitorio e le unità abitative mamme-figli in via Torre a Ravenna (zona centro iperbarico), servizi che erano gestiti dalla coop La Casa, ora fusa in Progetto Crescita. Si tratta dei cosiddetti servizi a bassa soglia del Comune di Ravenna per affrontare l’emergenza casa.

Il dormitorio è dedicato delle persone senza fissa dimora, può accogliere fino a 22 ospiti (venti posti standard più due di emergenza) ed è aperto tutto l’anno, dalle 19 alle 8. Chi accede al dormitorio può contare sulla consegna di biancheria pulita, di prodotti per l’igiene personale e di un piccolo ristoro alimentare. In questo periodo di emergenza sanitaria, il servizio è organizzato in modo che vengano rispettate le regole del distanziamento e della igienizzazione personale e degli ambienti. Agli ospiti vengono forniti i dispositivi di protezione individuale necessari.

Le unità abitative sono rivolte ai nuclei mamme-bambino: 8 unità abitative da 2 posti ciascuna, più un posto aggiuntivo di emergenza, per donne che ricevono un’ingiunzione di sfratto e non hanno un posto dove andare con i propri figli. Ogni appartamento ha un angolo cottura per poter preparare e consumare i propri pasti in autonomia. Lo stabile in cui sono disposti i miniappartamenti dispongono di zone comuni per la socialità e per i servizi, come la lavanderia e la stireria. Alle ospiti vengono forniti i prodotti per l’igiene personale e degli ambienti. Ogni persona può usufruire del servizio per 6 mesi, rinnovabili per altri 6 quando si hanno davanti situazioni delicate.

«L’accoglienza per i senza fissa dimora e per le mamme in difficoltà sono nati a Ravenna rispettivamente nel 2012 e nel 2015 – spiega Fausto Maresi, vicepresidente di Progetto Crescita -, grazie alla collaborazione stretta tra la nostra cooperativa e i servizi sociali del Comune. Questa collaborazione ci portò a investire 270mila euro nella ristrutturazione dei locali adibiti all’accoglienza. Il nuovo bando che ci siamo aggiudicati ci permetterà di dare continuità al servizio fino al 2025, anno in cui scadrà la concessione dei locali a Progetto Crescita. Se in questi primi anni ci siamo concentrati sull’avvio e la stabilità del servizio, ora, in questa seconda fase, lavoreremo per aumentare la qualità dell’intervento».

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