Nuovo Dpcm, verso il coprifuoco anche a Capodanno. Tutta l’Italia in fascia gialla?

I ristoranti dovranno chiudere alle 18, mentre non potranno aprire nei giorni di Natale e Santo Stefano

LUMINARIE DANTE E NATALE 2020 CENTRO RAVENNARistoranti chiusi a Natale e Santo Stefano, coprifuoco alle 22 anche a Capodanno, Regioni blindate. Il Natale del Covid prende forma tra le pieghe della discussione del governo sul nuovo dpcm (quello attuale scade come noto il 3 dicembre).

Le decisioni non sono blindate – riportiamo un’agenzia dell’Ansa –, anche perché le opinioni su alcune delle norme divergono: un nuovo passaggio sarà fatto con il Cts e con le Regioni, oltre che nel governo. Ma al termine di un vertice fiume del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, sembra prevalere la linea di chi vuole blindare il Natale, per limitare i rischi della terza ondata.

E quindi: spostamenti tra le Regioni solo per i residenti, chiusura di bar e ristoranti alle 18, orari prolungati per i negozi per evitare assembramenti ma con coprifuoco rigido alle 22, anche nelle vigilie di Natale e Capodanno. I nodi da sciogliere sono ancora molti: da confermare l’idea di introdurre una quarantena di 15 giorni per chi, nel periodo natalizio, rientri dall’estero. Un nuovo vertice dovrebbe esserci, anche per tornare a parlare di Recovery fund, già nel pomeriggio di oggi, sabato 28 novembre.

Tra le certezze – citiamo sempre da Ansa.it – del nuovo dpcm, che sarà in vigore dal 4 dicembre, la divisione del Paese in zone rossa, arancione e gialla. Ma la consapevolezza è che, se la curva dei contagi proseguirà il suo trend, a metà dicembre tutta l’Italia sarà gialla. Perciò è sulle regole per le Regioni gialle che si sta concentrando il lavoro del governo, fermo restando per quelle rosse e arancioni tutte le restrizioni, che vanno dalle chiusure di bar e ristoranti, a quelle dei negozi nelle aree rosse.

I negozi potranno restare aperti fino alle 21 o anche oltre, purché riescano a rispettare e far rispettare l’obbligo di coprifuoco alle 22.

Quanto al nodo degli spostamenti, una discussione è ancora in corso: la regola di base dovrebbe essere quella di vietare di muoversi anche tra Regioni gialle a partire da una certa data (da definire) ma gli ‘aperturisti’ spingono per deroghe per chi abbia domicilio in una regione diversa da quella di residenza e per i ricongiungimenti familiari. (Ansa.it)

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