Via Corrado Ricci celebra Dante tra percorsi gastronomici e opere sui lampioni

Con il progetto “Ephemera” coinvolti direttamente anche i cittadini, con uno spazio nella bacheca sotto i portici. Inaugurazione, l’11 settembre, alle 18.30, al Caffé Teodora

Foto Conferenza Stampa Dantephemera

I promotori dell’iniziativa Dantephemera

Nell’anno del settimo centenario della morte, cresce la “febbre” per Dante a Ravenna dove è un moltiplicarsi di iniziative di vario genere.
L’ultima in ordine di tempo si chiama ‘“Dantephemera” e coniuga sapientemente arte, cultura, gastronomia, artigianato e commercio.

Il progetto, sostenuto da numerose associazioni, esercenti e cittadini, ha per fulcro la centrale via Corrado Ricci, dal nome di colui che diede grande impulso alle celebrazioni del centenario dantesco del 1921. «L’intento – racconta il responsabile del progetto Matteo Bergamaschi del Caffè Teodora – è di farla diventare infatti una passarella fino alla tomba di Dante, dando quindi nuova linfa all’intera Zona del Silenzio. Per tutta la durata delle celebrazioni che, causa Covid, si prolungheranno anche nel 2022, daremo il via a tutta una serie di interessanti micro iniziative».

Hanno aderito al progetto due storiche istituzioni ravennati dantesche come il Centro Dantesco dei Frati Minori Francescani e la Società Dante Alighieri, insieme con VivaDante 700, con il contributo del Comitato “Spasso in Ravenna” per la valorizzazione delle progettualità delle vie e dei borghi. Perché è stato scelto proprio il nome “Dantephemera”? Molto semplicemente in quanto gli ephermera sono oggetti, accessori o curiosità di antiquariato, non classificabili come settore merceologico a se stante. Spazio dunque a cartoline, medaglie, menù, oggetti e libri curiosi, nella bacheca a cura della Società Dante Alighieri, accanto al Caffè Teodora, che inaugurerà sabato prossimo 11 settembre, alle 18.30.

Menu Corrado Ricci 1921

Un menù dantesco dalla collezione di Franco Chiarini

«Siamo molto felici di ulteriormente arricchire la zona dantesca – afferma Franco Gabici, presidente della Dante Alighieri –. L’adesione al progetto avviene con la speranza che tutte queste lodevoli iniziative possano durare nel tempo, quindi ben oltre le celebrazioni». «Questo è un bel progetto – aggiunge padre Ivo Lambertini, direttore del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali – che rende omaggio alla già grande popolarità di Dante, alla figura di Corrado Ricci, rendendo partecipi i cittadini in uno spazio piccolo ma che ha tante potenzialità di crescita».

I negozi e gli artigiani, inoltre, esporranno nelle loro vetrine inattesi simboli danteschi di qualità estetica e gastronomica, come ad esempio tre vini romagnoli con etichetta d’autore dedicata a Paradiso, Inferno, Purgatorio, le scatole di biscotti della drogheria San Domenico e l’Olio Dante nella versione speciale del 700esimo anniversario. Grazie al comitato ripensando Ravenna, saranno protagoniste del progetto anche altre associazioni fra cui Ravenna Food che organizzerà mensilmente un evento gastronomico inaugurato dalle torte medievali alle erbe di Angela Schiavina nella serata dell’11 settembre.

La parte più contemporanea dell’iniziativa è a cura di Marco Miccoli di Bonobolabo che curerà gli stendardi, da appendere ai lampadari sotto i portici Ina, su cui sono riprodotte immagini di Dante prodotte da artisti internazionali in occasione di “Dante Plus 700”. Una mostra, quest’ultima, che dopo la chiusura negli spazi della biblioteca Oriani, sarà riallestita, in parte all’interno della mostra “Dante. Visioni del contemporaneo” – a cura di Alessandra Carini, Giovanni Gardini e Miccoli – dal 10 settembre nella chiesa di Santa Maria del’Angelo a Faenza, e in parte nel nuovo temporary shop di Bonobolabo accanto al battistero degli Ariani, con inaugurazione proprio l’11 settembre.

 

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