Sistema sanitario ravennate: solo 6 letti su 10 sono pubblici

È il dato più basso in regione, a Ferrara sono quasi 9, l’incidenza più alta. Ravenna guida la graduatoria anche per i posti privati ogni centomila abitanti

Letti ospedale

Sei posti letto su dieci nella sanità in provincia di Ravenna sono in strutture pubbliche ed è l’incidenza più bassa nelle nove province dell’Emilia-Romagna (all’altro capo della classifica c’è Ferrara con quasi nove). I dati sono resi noti dal gruppo Europa Verde nell’assemblea legislativa regionale e fanno riferimento al 2019: il partito ha depositato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sul diverso rapporto che si registra nelle province.

Mentre nelle province di Ferrara e Reggio Emilia la percentuale di posti privati sul totale dei posti letto disponibili si ferma sotto al 16 percento (13,9 a Ferrara e 15,3 a Reggio Emilia), in altre sale ad oltre il doppio (33,1 a Rimini e Forlì-Cesena, 32,3 a Piacenza, 33,6 a Parma, sino al 37,6 di Ravenna). Una situazione intermedia, più vicina a quella di Reggio e Ferrara, si rileva nella città metropolitana di Bologna, con un 23,5 percento di posti letto privati, e nella provincia di Modena, con il 20,1.

«Se a Ferrara ci sono sei posti letto in ospedali pubblici in rapporto ad un posto letto nella sanità privata convenzionata – si legge nella nota dei Verdi –, a Ravenna sono meno di due (1,7). Si tratta dei due casi estremi, ma abbiamo situazioni molto diverse in tutte le provincie: a Reggio Emilia questo rapporto è 5,5 a 1 (5,5 posti pubblici ogni posto privato), a Modena 4 a 1; a Bologna 3,2 a 1, a Piacenza e a Forlì-Cesena 2,1 a 1; a Rimini e a Parma 2 a 1».
Analoga disparità è emersa rispetto al numero di posti privati ogni centomila abitanti. Si va da Reggio Emilia dove sono 51, a Ravenna dove si sale a 160. A Ferrara 54 ogni 100mila abitanti; 71 a Modena; 108 a Bologna, 122 a Piacenza, 126 a Forlì Cesena, 128 a Rimini, 156 a Parma.

La consigliera regionale Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente del consiglio regionale, ritiene interessante capire a quali fattori si possono attribuire le marcate differenze tra le province rispetto al numero dei posti letto privati convenzionati nelle strutture ospedaliere in rapporto sia ai posti pubblici disponibili in quei territori sia alla quota di 100mila abitanti. «Nell’interrogazione, chiediamo anche se le Asl conducano un monitoraggio comparativo tra assistenza nelle strutture ospedaliere pubbliche e in quelle private convenzionate al fine di valutare la qualità dei servizi offerti, il loro costo, il gradimento da parte degli assistiti e i tempi d’attesa, e, in caso affermativo, quali siano gli esiti di tale monitoraggio. Chiediamo infine alla giunta se disponga di dati aggiornati successivi al 2019 e se li possa fornire».

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