domenica
06 Luglio 2025
maltempo

Seimila tonnellate di massi per sistemare 50 metri di argine sul Sillaro

La rottura aveva causato l'allagamento di Conselice, con 63 persone evacuate

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Sopralluogo Dovadola2Fiumi e argini in pianura, con le frane in Appennino, restano gli osservati speciali in Emilia-Romagna, dopo l’eccezionale ondata di maltempo che nei primi giorni di maggio si è abbattuta in particolare sulle province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Modena.

Nella giornata di sabato 13 maggio duplice sopralluogo di Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, sui territori feriti dagli eventi eccezionali.

Come prima tappa, la vicepresidente e l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini, hanno fatto visita a Dovadola, comune del forlivese messo duramente alla prova dagli episodi di dissesto. Sono 86 le persone evacuate, la maggior parte per le frane che interessano la località Trove e lungo la strada comunale per Montepaolo.

A seguire, nel bolognese, sopralluogo al cantiere di ripristino dell’argine del Sillaro interessato da due rotte in via Merlo, tra Massa Lombarda e Imola – che ha determinato l’allagamento di Conselice e Spazzate Sassatelli – e in via del Tiglio, sempre nell’imolese.

Già dal 2 maggio, si è lavorato senza sosta per riparare le falle, giorno e notte. Martedì scorso sono state completate le operazioni di telonatura.

I ripristini sugli argini del Sillaro

Già dal 2 maggio sono iniziati gli interventi di ripristino delle due rotte degli argini sul Sillaro. La più importante, lunga circa 50 metri, interessa la difesa spondale all’altezza di Via Merlo, tra Massa Lombarda e Imola, e ha portato all’allagamento della frazione di Spazzate Sassatelli (Imola) e di Conselice. Ancora oggi si registrano ancora 50 persone evacuate a Spazzate, dopo il picco di oltre 360 dei giorni scorsi (300 a Spazzate e 63 a Conselice).

Per sistemarla, sono stati posizionati 6mila tonnellate di massi portati sul posto con circa 200 carichi di mezzi pesanti. Sono 23.500 i metri cubi di terra posizionati. Attualmente risultano ancora in corso i lavori di rinforzo dell’arginatura: lungo un tratto arginale di circa 100 metri, saranno inoltre collocate palancole per renderlo impermeabile e accrescerne così la sicurezza.

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