Si avvia a conclusione la quinta campagna di indagini archeologiche del progetto “Archeologia a Cervia”. L’indagine di scavo del 2023 si è concentrata nell’area del Prato della Rosa, al centro delle saline, area in cui si riteneva potesse trovarsi l’antica Ficocle. Grazie a una serie di indagini esplorative sono emerse le strutture di un grande edificio pilastrato (finora sconosciuto) e numerose sepolture.
Per offrire ai cittadini e alle persone interessate la visione e la spiegazione delle attività svolte e delle novità emerse durante l’attuale campagna di scavo, il Comune di Cervia e l’Università di Bologna organizzano una visita guidata gratuita al sito archeologico per lunedì 21 agosto in tre gruppi a partire dalle ore 15,30. Appuntamento al centro visite Salina di Cervia (prenotazioni obbligatorie alla mail: archeologia@comunecervia.it fino ad esaurimento posti).
«Gli scavi di quest’anno erano stati programmati in una versione ristretta rispetto alle campagne precedenti, e contavamo soltanto di iniziare a fare chiarezza sull’area del Prato della Rosa – commenta il professor Andrea Augenti, direttore scientifico degli scavi -. Ma l’archeologia spesso porta sorprese, e così ci siamo ritrovati quasi subito di fronte ai resti di un grande edificio, un monumento che per adesso – e lo dico con tutte le cautele possibili – sembra databile all’età tardoantica, forse al V secolo. Se così fosse, avremmo individuato il monumento più antico di tutto il comprensorio di Cervia. Il prosieguo delle indagini ci permetterà di comprenderne la forma, le funzioni e la cronologia in maniera più precisa, ma non c’è dubbio che ci troviamo di fronte a una scoperta davvero importante. Importante, quanto inaspettata».
Le ricerche sono condotte dal Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, grazie a una convenzione stipulata tra l’Università stessa, il Comune di Cervia, il gruppo culturale Civiltà Salinara, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e Parco della Salina di Cervia.
Lo scavo è svolto da studenti dell’Università di Bologna, coordinati sul campo da Mila Bondi e Marco Cavalazzi.
Le indagini sono iniziate nel 2019 con la ricognizione di parte del territorio comunale, portando all’individuazione di numerosi siti prima sconosciuti, evidenziando il grande potenziale del territorio. Negli ultimi tre anni, le ricerche si sono concentrate nel sito di Cervia Vecchia, al centro delle Saline, dove sono stati eseguiti una serie di sondaggi archeologici esplorativi, per comprendere lo stato di conservazione e la profondità dei resti archeologici e studiare la topografia della città antica. Durante le ricerche degli anni passati sono state individuate alcune aree cimiteriali associate a edifici religiosi, aree produttive, abitazioni e tratti del sistema di canali interni all’abitato.