Due ambulatori con un medico e due infermieri: ecco il Ps per i casi non gravi

Il primo centro di assistenza e urgenza (Cau) di Ravenna sarà attivo dal 22 gennaio al Cmp dalle 8 alle 20

Cau CmpIl pronto soccorso non sarà più il servizio sanitario da raggiungere, anche a Ravenna, per ricevere assistenza medica a problematiche urgenti ma non gravi. Ora la risposta dovrà venire dal Cau. L’acronimo sta per centro di assistenza e urgenza.

È una nuova struttura ideata dalla Regione per alleggerire i Ps dai pazienti classificati come codici bianchi o verdi (cioè oltre il 60 percento del totale delle richieste) e avere quindi una gestione migliore dei casi urgenti, in cui la tempistica è rilevante sull’esito. L’obiettivo è facilitare l’accesso diretto della popolazione a prestazioni sanitarie erogate in tempi rapidi, a fronte di bisogni che vengono percepiti urgenti ma di entità e di severità in realtà medio-bassa.

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A Ravenna un Cau entrerà in funzione da lunedì, 22 gennaio; in provincia è il secondo dopo Cervia (nato in via sperimentale a settembre 2020, con un altro nome) e altri quattro sono attesi entro il primo trimestre 2025 (a Faenza, Castel Bolognese, Lugo e Conselice).

Il Cau di Ravenna sarà in via Fiume Montone Abbandonato al piano terra del Centro di medicina e prevenzione (Cmp) – dopo una ristrutturazione edilizia poco impattante – con un doppio ingresso: uno dai locali del Cmp e l’altro indipendente dall’esterno. Il parcheggio a disposizione sarà lo stesso. Orario di apertura dalle 8 alle 20 tutti i giorni.

Cau Cmp

L’ingresso del Cau sul retro del Cmp

Undici medici e cinque infermieri si alterneranno per garantire la presenza costante di due infermieri e un medico per tenere in funzione due ambulatori in contemporanea (con la disponibilità della radiologia del Cmp). Il personale infermieristico è stato dislocato dalla direzione, mentre i medici sono quelli della continuità assistenziale (un tempo chiamata guardia medica) o quelli di base (se hanno meno di mille assistiti) che hanno risposto a un bando specifico e hanno seguito un percorso di formazione. I medici non saranno a tempo pieno al Cau: c’è chi è specializzando, chi ha un proprio ambulatorio come medico di medicina generale e chi sta seguendo il corso di formazione per diventare medico di medicina generale.

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All’arrivo il paziente non troverà un triage come conosciuto finora al pronto soccorso, che serve per valutare la gravità e assegnare il codice colore per dare la priorità di assistenza. Al Cau l’infermiere farà una breve intervista per accertare che l’utente abbia i requisiti per restare, se più grave verrà portato in ambulanza al Ps, in particolare in caso di dolore toracico, difficoltà respiratorie, cefalea inusuale, disturbi neurologici di recente comparsa. L’ordine di assistenza sarà quello di arrivo. Viceversa chi andrà al Ps con sintomi compatibili con una presa in carico dal Cau verrà informato della possibilità che potrebbe presentare un tempo di attesa inferiore e sarà il cittadino a fare la sua valutazione. Secondo dati forniti alla stampa dal direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori, nei Cau l’attesa non va oltre le due ore, almeno tre-quattro volte in meno rispetto ai tempi medi di un pronto soccorso.

I numeri a disposizione dell’Ausl Romagna, esposti dalla dottoressa Roberta Mazzoni che dirige il distretto di Ravenna, dicono che oggi un quarto dei codici bianchi o verdi del pronto soccorso viene dimesso dopo una visita medica e senza ricovero: «Prevediamo quindi una media di 50-60 accessi al giorno al Cau con probabili aumenti nei festivi e prefestivi, quando non c’è disponibilità del medico di famiglia».

Ma il Cau non è da considerare una sostituzione del medico di base. «È una struttura che si aggiunge e si integra con i medici di medicina generale il cui ruolo resta fondamentale per il rapporto di fiducia con l’assistito e la conoscenza della sua storia clinica, familiare e sociale. I Cau sono strutture territoriali che rispondono a bisogni episodici a bassa complessità qualora il paziente non trovasse il suo medico curante».

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L’elenco dei principali sintomi per cui presentarsi al Cau:

  • Mal di testa/cefalea/emicrania (con dolore lieve-moderato)
  • Ustioni minori/Solari
  • Disturbi della vista
  • Contrattura muscolare
  • Dolore all’occhio
  • Dolore alle articolazioni
  • Irritazione da lenti a contatto
  • Diarrea (senza sangue)
  • Occhio rosso con secrezioni/Congiuntivite
  • Disturbi anali
  • Trauma occhio senza disturbi della vista
  • Dolore addominale (con dolore lieve-moderato)
  • Corpo estraneo orecchio
  • Dolore fianco (tipo coliche renali)
  • Dolore orecchio
  • Nausea e/o vomito ripetuto
  • Riduzione dell’udito/Tappo di cerume
  • Mal di schiena/Lombalgia
  • Sangue al naso
  • Bruciore/Difficoltà a urinare
  • Mal di denti
  • Ostruzione o sostituzione di catetere vescicale
  • Problemi post-estrazione dentaria
  • Agitazione in stato ansioso già conosciuto
  • Torcicollo
  • Febbre
  • Tosse/Raffreddore/Mal di gola
  • Medicazioni e rimozioni punti
  • Traumi lievi (Piede, Caviglia, Ginocchia, Gomito, Polso, Mano)
  • Piccole ferite
  • Prurito, arrossamento/tumefazione della cute
  • Variazione glicemia
  • Punture di insetto, morso di animale
  • Variazione pressione arteriosa
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