venerdì
07 Novembre 2025
formazione

Realtà aumentata e esercitazioni per imparare l’importanza del lavoro sicuro

L'istituto provinciale Edili Cpt di Ravenna presenta le novità nel suo percorso di formazione: dall'approccio alle nuove tecnologie con visori e simulazioni in prima persona al rinnovo del laboratorio tecnico. Formati nell'ultimo anno 2610 lavoratori

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«Crediamo in una formazione capace di crescere ed evolversi, anche seguendo le nuove tecnologie. La priorità della nostra scuola è quella di diffondere la cultura del lavoro e della sicurezza» così Andrea Demurtas, coordinatore generale dell’Istituto Scuola Provinciale Edili Cpt Ravenna, presenta le novità della scuola, tra visori di realtà virtuale per le simulazioni e nuovi corsi di formazione.   Nell’ultimo periodo sono stati infatti acquistati sei “oculus” che permettono di vivere in prima persona sei diversi scenari di simulazione (con più livelli di difficoltà) dove lo studente può mettersi alla prova con situazioni di lavoro comuni in cantiere (come pratiche antincendio e di evacuazione, lavori in quota, spazi confinati, ponteggi, carrelli elevatori e formazione generale) sperimentando mi maniera impattante e immersiva anche ipotetiche situazioni di rischio e difficoltà, come pioggia, vertigine o caduta in caso di utilizzo mancato (o improprio) dei dpi (dispositivi di protezione individuale). «Questo tipo di simulazione, oltre a permettere un’apprendimento rapido e pratico della materia, ha anche un forte impatto emotivo. Dopo aver sperimentato la sensazione di cadere nel vuoto per il mancato allaccio di una protezione, è molto probabile che il lavoratore ci pensi su due volte prima di commettere lo stesso errore in cantiere – commenta Demurtas – inoltre, l’utilizzo di queste tecnologie favorisce il coinvolgimento dei più giovani, migliorando l’apprendimento».

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Proiezione della simulazione con visore

 

Anche il laboratorio tecnico è stato ampliato e ammodernato: la vasta area interna dedicata alle esercitazioni pratiche è una delle più grandi e attrezzate della Regione, e ora può contare su una serie di nuove attrezzature come un dispositivo di immobilizzazione della colonna vertebrale, un dispositivo mobile di ancoraggio con braccio estensibile. e uno a paranco, un dispositivo di protezione per altezze elevate, un rilevatore di ossigeno, una linea vita temporanea (Irudek x2), una nuova sega circolare con tecnologia salvato, un tubo per spazio confinato orizzontale, una falda realizzata in quota, caschi con sottogola e imbracature con sistema di posizionamento per il lavoro in quota e una falda tetto con pannelli fotovoltaici. «Il laboratorio ci permette di esplorare il lato pratico del lavoro in piena sicurezza e controllo – spiega il vicedirettore dell’istituto Antonio Pugliese -. all’interno della scuola, tutti gli interventi si svolgono in sicurezza, utilizzando correttamente tutti i dispositivi di protezione collettiva e individuale e nel rispetto di normative e procedure. Sappiamo bene che purtroppo che all’esterno la realtà è diversa, ma crediamo che questa formazione possa dare al lavoratore gli strumenti adeguati per riconoscere le situazioni di pericolo a cui potrebbe essere esposto, o costretto, una volta entrato nel mondo del lavoro, prendendo di conseguenza le dovute scelte e precauzioni».

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Tra i corsi più innovativi della scuola, l’alta formazione IFTS per la certificazione di tecnici per il monitoraggio ambientale del territorio in relazione al dissesto idrogeologico, figura più che mai attuale nella zona, che si va ad aggiungere ai corsi IFTS per il monitoraggio costiero e portuale, monitoraggio e gestione sostenibile per le attività portuali e produttive e monitoraggio della sostenibilità energetica, ambientale e del territorio. Nel 2024 si è svolta anche la seconda edizione del corso per tecnico esperto nella progettazione di edifici in zona sismica, in collaborazione con l’ordine degli ingegneri. Due 15 iscritti finali 11 hanno superato l’esame finale post diploma. Sempre nell’ultimo anno sono stati avviati 5 corsi BIM (Building Information Modeling), un metodo innovativo per la progettazione tramite un software 3D in procinto di sostituire autocad per quello che riguarda la presentazione di progetti per appalti pubblici. I corsi di BIM hanno seguito anche il percorso regionale “Donne Digitali”, nato per incentivare la formazione di operatrici di sesso femminile nel mondo digitale. 25

Negli ultimi 4 anni, anche grazie a incentivi e superbonus che hanno richiesto un maggiore impiego di manodopera, i lavoratori formati dal Cpt sono passati dai 2018 dell’anno formativo (da ottobre al settembre dell’anno successivo) 2020-2021 a 2610 nell’anno 2023-2024, con una crescita del 25 percento. Restano stabili le imprese del territorio coinvolte (458) e cresce invece il numero di corsi (da 171 nel 2020-2021 a 246 nel 2023-2024) con un aumento del 34 percento. Seguono di conseguenza le ore di formazione, 3478 nell’ultimo anno con una crescita dell’88 percento rispetto alle 1662 del 2020-2021.

Analizzando nello specifico i dati dei lavoratori formati, nell’ultimo anno la maggior parte ha partecipato al corso di sicurezza base (1174) seguono poi corsi macchine (444) e quelli per adatti alle emergenze (408). Rimane stabile il numero degli stranieri (589) e raddoppia quasi quello delle donne (53, contro le 27 2020-2021).

Tra i punti di forza dell’istituto ravennate, presente da 75 sul territorio,  quello di essere un ente bilaterale unitario, i soci sono quindi le associazioni datoriali rappresentative delle imprese edili (come Ance, Agci, Cna, Confartigianato, Legacoop e Confcooperative) e i sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil. L’istituto aderisce inoltre al Consorzio Formedil Emilia Romagna, atuorizzato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali all’intermediazione di lavoro, fungendo da sportello per l’impiego con l’obiettivo di supportare l’incontro tra domanda e offerta in collaborazione con il Centro per l’impiego locale. Nell’ultimo anno sono stati qualificati e avviati al lavoro 47 utenti e 20 di questi hanno trovato impiego nelle imprese del territorio. Importante anche il confronto costante con gli istituti tecnici per geometri della zona (Ravenna e Faenza) con progetti di alternanza scuola-lavoro, visite guidate e lezioni in presenza. Nell’ultimo quadriennio sono stati coinvolti in totale 252 studenti dell’Itg Morigi e Oriani, per un totale di 10 corsi e 279 ore di formazione.

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