Il 2024 è stato l’anno più caldo dal 1900 in Romagna, superando il precedente record del 2023. Un trend preoccupante, sottolineato dai dati diffusi sui social del bagnacavallese Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e presidente di Ampro (Associazione meteo professionisti).
Nel 2023, spiega Randi, era stata superata per la prima volta la soglia dei 2 gradi di anomalia di temperatura media, rispetto a quella del trentennio 1981-2010 presa come riferimento. Nel 2024 il valore continua ad aumentare, passando da 2,1 a 2,3 gradi. «Del resto – commenta Randi -, dopo l’inverno e la primavera più caldi della serie storica, e l’estate giunta appena seconda, non poteva essere altrimenti».
Il grafico postato da Randi (e che pubblichiamo qui sopra) è eloquente, «con la pendenza della curva che punta sempre più in alto ed accelera continuamente, specie dopo il 2010».
Il 2024 si è distinto però anche per una notevole piovosità che, con un +28% sullo stesso riferimento climatologico, lo colloca come nono anno più piovoso dal 1935. In pratica, le precipitazioni sono state di quasi un terzo superiori alla norma, con accumuli particolarmente elevati in settembre, ottobre e dicembre. Il piovoso 2024 arriva dopo tre anni consecutivi con precipitazioni molto inferiori alla norma (2020-2021-2022 con all’interno un evento di grave siccità) e un anno con accumuli normali (2023). In Romagna non si registrava un anno così piovoso dal 2010 (allora +36%), «anche se la distribuzione temporale delle piogge è stata tutt’altro che buona», sottolinea Randi.