Oltre 155mila pasti recuperati dall’avvio del progetto contro lo spreco “CiboAmico” Seguici su Telegram e resta aggiornato La multiutilty presenta i dati del percorso nato in collaborazione con Last Minute Market e Elior che devolve le eccedenze delle mense aziendali a enti no profit In occasione del 5 febbraio, Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, Hera, Last Minute Market (impresa sociale e che promuove la sostenibilità) e la società di ristorazione Elior, comunicano i risultati del progetto CiboAmico, attivo dal 2009 per constare lo spreco alimentare e aiutare le persone in difficoltà, devolvendo i pasti non consumati nelle mense aziendali della multiutility agli enti no-profit che assistono persone. In questi sedici anni sono stati recuperati quasi 155mila pasti: risultato che si traduce in 634mila euro di valore complessivo e oltre 68 tonnellate di rifiuti in meno, corrispondenti a circa 150 cassonetti e l’emissione di oltre 280 tonnellate di CO2. A cui si aggiunge il risparmio di di acqua, energia e terreno che sarebbero stati necessari per confezionare quei pasti. Oggi il progetto è attivo in 8 mese dell’Emilia-Romagna e solo nel 2024 ha permesso di recuperare circa 17mila pasti, pari a 7,4 tonnellate di cibo e un valore di quasi 65mila euro. Sono sei invece le associazioni che beneficiano del progetto, assistendo complessivamente quasi 300 persone. In particolare, nella mensa Hera di Ravenna, dove il progetto è partito nel 2022, è stato possibile recuperare quasi 5 mila pasti, per un valore complessivo che supera i 18mila euro. Un risparmio che ha consentito alla onlus locale coinvolta (Cooperativa sociale San Vitale) di investire le risorse così liberate in altri progetti. Si tratta della Cooperativa Sociale San Vitale che provvede al ritiro delle eccedenze alimentari e alla loro redistribuzione quotidiana. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Approvato il progetto di fattibilità per l’ampliamento del Tecnopolo Hera premia cinque associazioni ravennati nell'ambito del progetto Cambia il finale Un progetto del Comune per giovani da 16 a 35 anni che non studiano né lavorano Seguici su Telegram e resta aggiornato