Un nuovo patrimonio culturale arricchisce la città di Cervia: la casa di Castiglione dello studioso Umberto Foschi è stata donata al comune di Cervia dalla Fondazione “Casa di Oriani”. La casa fu un lascito alla Fondazione da parte di Alda Foschi, moglie dello studioso, che nel 2005 la donò insieme all’archivio e alla biblioteca. Nel 2024 la Fondazione aveva messo l’immobile in alienazione e l’amministrazione comunale di Cervia da subito si è attivata per chiederne la donazione, al fine di conservarlo come patrimonio pubblico.
La Giunta comunale ha approvato l’accettazione della donazione della casa e l’atto verrà ora proposto all’approvazione del Consiglio comunale di Cervia. Nell’ottobre scorso, dopo qualche mese dall’insediamento della nuova amministrazione, il sindaco Mattia Missiroli, con parere favorevole dell’intera Giunta, aveva richiesto alla Fondazione Casa di Oriani, proprietaria dell’immobile, di farne donazione al nostro comune. L’acquisizione dell’immobile di Via Ragazzena 27 è particolarmente vantaggiosa per l’amministrazione comunale: il patrimonio registrato ha un valore complessivo (compreso il terreno) di 143.339 euro ma il comune di dovrà sostenere un massimo di spese di 24 mila 800 euro come rimborso spese alla Fondazione Oriani, stipula notarile, imposte e tasse.
L’edificio continuerà ad essere utilizzato per finalità culturali legate alla memoria della figura e dell’opera del Prof. Umberto Foschi, sia dal punto di vista della valorizzazione della storia, delle arti e delle tradizioni del territorio. Dal 2008 negli spazi di Casa Foschi è sorto anche il “Centro per il dialetto romagnolo”, con la convinzione che i dialetti siano un elemento costitutivo dell’identità di un territorio e rappresentino un fondamentale patrimonio culturale da conservare, tutelare e valorizzare, in coerenza con la Carta europea delle lingue regionale e minoritarie, per cui la difesa dei dialetti rappresenta un contributo rilevante della diversità culturale.
«La donazione di casa Foschi al Comune e l’interesse dell’Amministrazione per questo bene, si inserisce nel progetto complessivo di ampliare i nostri istituti culturali. L’immobile riveste un importante valore storico e socio-culturale, rappresentando una testimonianza delle importanti attività di ricerca eseguite negli anni da Umberto Foschi, che ha dedicato tutta la vita agli studi sulla Romagna, raccogliendo fonti e repertori di grande importanza storica e folclorica. – commenta Missiroli -. la casa, grazie al suo prezioso bene documentario e archivistico dovrà essere un laboratorio di ricerca e un centro culturale vivo, promotore di manifestazioni e valorizzazione di energie. La nostra città deve diventare sempre più un contenitore di cultura diffusa, dove le nostre radici e la nostra identità si intreccino con nuove visioni».