I fiumi sono tornati sotto la soglia rossa. La notte è passata senza conseguenze

Resta l’allerta rossa. La sindaca di Lugo: «Non è stato eccessivo, non potevamo rischiare»

Fiumi Matteo Giacomoni

Una foto postata dal sindaco di Lugo Giacomoni

Alle ore 5.40 di oggi, sabato 15 marzo, tutti i fiumi sono tornati sotto la soglia rossa. La notte è trascorsa fortunatamente senza conseguenze, nonostante le piene da record dei fiumi sul territorio della provincia di Ravenna.

Tirano un sospiro di sollievo i sindaci del territorio, che si ritroveranno comunque nella prima mattinata per un nuovo coordinamento in prefettura. Tra loro, da segnalare le considerazioni della sindaca di Lugo, Elena Zannoni. «Dare l’allerta non è stato eccessivo: abbiamo rischiato in molte zone tracimazioni ed esondazioni, non era un fenomeno sopravvalutato. Ma anche se alla fine si fosse rivelato meno grave, non potevamo rischiare. I nostri fiumi – continua Zannoni – questa volta ci hanno protetto. Argini riparati che non hanno avuto nemmeno il tempo di consolidarsi, hanno tenuto. Queste enormi piene però li debilitano per cui vanno concluse al più presto anche le altre soluzioni, soprattutto per laminare le acque».

La situazione più critica di questo weekend di maltempo si è registrata a Brisighella dove il fiume Lamone è esondato nel pomeriggio di venerdì. Diverse proprietà private presenti sulle sponde del corso d’acqua sono state allagate.

Resta in vigore anche oggi in quasi tutta la provincia l’allerta rossa per le piene.

Complessivamente – fanno sapere dalla prefettura – le ordinanze di evacuazione in provincia hanno interessato circa 6.500 persone, la maggior parte della quali nei comuni di Ravenna e Bagnacavallo, ed un centinaio di esse sono state ospitate nelle strutture messe a disposizione dalle amministrazioni comunali.

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