Il Cinema Sarti di Faenza ospiterà un incontro gratuito e aperto alla cittadinanza per parlare di Clima, salute e città. Siamo pronti a cambiare?. L’appuntamento è giovedì 15 maggio, alle 15.30 e la protagonista della giornata sarà Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, in dialogo con l’architetta e autrice Lucia Bosso. L’incontro è organizzato dall’Ordine degli Architetti Ppc di Ravenna e l’ente di formazione ProViaggiArchitettura.
Nel settembre 2024 era in programma un’altra conferenza di Elena Granata, ma l’evento è stato annullato proprio a causa di una nuova alluvione nel ravennate. In quell’occasione abbiamo avuto modo di intervistare la docente per parlare di comunità e città del futuro (qui l’intervista.) «Oggi, anche alla luce di quella ennesima calamità, la presenza di Granata a Faenza sarà l’occasione per un confronto proprio sulle decisioni che possono essere prese e messe in atto a livello locale» spiega Marcello Bacchini, Direttore di ProViaggiArchitettura,
Il tema principale della conferenza riguarderà il ruolo centrale di città e territori in un periodo di crisi climatica e la conseguente mobilitazione del sapere: «Di questa crisi conosciamo praticamente tutto: cause, numeri, dati, perfino i possibili rimedi. L’emergenza climatica sta alimentando un’incredibile mobilitazione del sapere: università, scienziati, istituzioni, tutti impegnati a generare conoscenza come mai prima d’ora – commenta Granata -. Questa mole di informazioni ci permette oggi di agire su due fronti: da un lato, osserviamo i cambiamenti globali e le connessioni tra fenomeni lontani. Dall’altro, possiamo misurare l’impatto della crisi su scala locale e come gli ecosistemi urbani reagiscono o non riescono a adattarsi. Eppure, stiamo facendo ancora troppo poco».
Elena Granata svilupperà il suo intervento partendo da queste premesse, per ricordare la necessità di adattamento e cambiamento per ricomporre la frattura tra natura e città e trasformare la crisi climatica in un’occasione concreta.
«I nostri territori, provati dalle ripetute e ravvicinate alluvioni, hanno portato il tema della gestione delle acque e del suolo in primo piano. Vanno trovate soluzioni non solo tecniche ma anche urbanistiche che propongano una strada di “convivenza” con il cambiamento climatico» affermano Rita Rava, presidente, e Stefania Altieri,consigliera dell’Ordine degli Architetti PPC di Ravenna. «È necessario favorire progetti che siano espressione di un sentire comune, soluzioni urbane rivolte per esempio ai cittadini economicamente meno rappresentativi, allargando la partecipazione attiva al pensiero femminile, per gestire e limitare gli interventi guidati dal mercato e dai risultati economici».