Nel corso della manifestazione sarà inaugurato il nuovo sistema di illuminazione delle statue sulla rotonda intitolata alla scrittrice
«L’illuminazione della Pescivendola romagnola e della Pastora sarda, inaugurate nel settembre del 1956 a venti anni dalla morte della scrittrice, rappresenta un nuovo passo in avanti nel percorso di recupero della memoria ‘deleddiana’ della città che si aggiunge alla targa storica e alla segnaletica per raggiungere Villa Caravella Marisa Ostolani, presidente dell’Associazione Grazia Deledda, una Nobel a Cervia -. L’anno prossimo saranno 100 anni dal conferimento del Nobel alla scrittrice ed è il momento propizio per fare un nuovo salto di qualità».
In previsione della riqualifica del lungomare cittadino infatti, l’associazione propone di: «Farlo diventare a misura di Nobel non solo di nome, ma anche di fatto, con opere artistiche per omaggiarla ed elementi di arredo urbano che facciano conoscere le parole straordinarie con cui Deledda descrive la sua bella-verde-ventosa Cervia. Dovremmo cogliere questa opportunità per legare in modo indissolubile la nostra memoria a quella dell’unica italiana premio Nobel per la letteratura».
Ad aprire la seconda giornata del festival, domenica 11 maggio, sarà invece una passeggiata pet-friendly, accompagnata da letture dalle novelle di Deledda. Di ‘Voci dalla natura, Animali domestici e selvatici nelle pagine di Grazia Deledda’ parleranno poi le scrittrici Elisa Mazzoli e Sarah Savioli in una conversazione con la studiosa Elena Gagliardi.
«Nelle opere della Deledda la natura diventa protagonista in quanto intrinseca nei personaggi stessi e gli animali sono spesso al centro delle sue riflessioni – sottolinea Gagliardi -. Questo amore per gli animali rivela la grande attenzione che in generale la Deledda riserva alla natura. L’autrice ci invita con i suoi racconti al rispetto per l’ambiente, mostrando una coscienza ecologica assolutamente moderna».
Con Eraldo Baldini e Massimiliano Costa, autori di ‘Romagna selvatica, ieri e oggi’, si cercherà di capire quali erano gli animali che la scrittrice agli inizi del Novecento incontrava nelle sue passeggiate in salina e in pineta e cosa da allora è cambiato nella fauna romagnola.
Con Sandra Petrignani, si indagherà invece su come il rapporto con gli animali, pur complicandocela, cambia sempre in meglio la nostra vita. “Avere un cane è come trovarsi in un costante stato di innamoramento”, sottolinea l’autrice di ‘Autobiografia dei miei cani’, che sarà intervistata dalla capo redattrice Cultura dell’Ansa, Elisabetta Stefanelli.
Durante tutto il fine settimana, il giardino dell’ex villino Deledda diventa un luogo di incontri tra la Romagna e la Sardegna, ricreando quel dialogo di intesa alimentato dalla scrittrice nelle quindici estati trascorse a Cervia. Oltre all’esposizione dei quadri di pittori cervesi e a un laboratorio per realizzare animaletti in lana e carta, sarà attivo anche un punto informativo sul benessere degli animali a cura di Arca 2005.